Ultima modifica 25.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Ragadi anali
  3. Emorroidi
  4. Fistola e Ascesso perianale
  5. Altre cause (più rare) di Dolore anale

Generalità

Il dolore anale è un sintomo comune a numerose affezioni, alcune delle quali piuttosto diffuse e fortunatamente passeggere. Descrivendone le principali cause d'origine, l'articolo aiuta a interpretare correttamente questo sintomo in base alle caratteristiche del dolore e alla sintomatologia associata.

NOTA BENE: nel caso in cui il dolore anale sia particolarmente severo o con tendenza ad aggravarsi nel tempo, è consigliabile sottoporsi a una visita medica specialistica. La stessa raccomandazione è valida in caso di perdite ematiche anali, che potrebbero essere legate ad un carcinoma ano-rettale; sebbene quest'ultima evenienza sia piuttosto rara se paragonata alle altre possibili cause di sanguinamento anale, rivolgersi al proprio medico è l'unico modo per chiarire ogni dubbio

Ragadi anali

Le ragadi anali sono dei piccoli taglietti risultanti dallo strappo o lacerazione della mucosa anale; queste ulcerazioni tendono a formarsi quando le feci sono più grosse o dure del normale, per cui la stitichezza è certamente il principale fattore predisponente.

Le ragadi anali si associano a dolore anale acuto (violento, tagliente, bruciante) ed intermittente, con tendenza a presentarsi o aggravarsi durante o subito dopo la defecazione. Inoltre, il dolore anale è tipicamente accompagnato a piccole emorragie, visibili sotto forma di striature di color rosso vivo sulla carta igienica.

Dolore Defecazione

Nella maggior parte dei casi, le ragadi anali si risolvono spontaneamente in assenza di trattamento. Può essere d'aiuto un'attenta e corretta igiene intima, associata ad una dieta ricca di liquidi, frutta e verdura, meglio se affiancata da attività fisica regolare.

Emorroidi

Nel linguaggio comune il termine emorroidi indica l'ingrossamento dei normali cuscinetti vascolari (vene emorroidarie) situati intorno all'ano. Tali dilatazioni venose sono favorite ancora una volta dalla stitichezza, ma anche da altre condizioni come la gravidanza, la cirrosi epatica o una predisposizione genetica alla fragilità della parete venosa con tendenza alle varici.

In genere, le emorroidi "semplici" sono quasi asintomatiche; il dolore anale è assente o molto lieve, mentre il sintomo più rilevante consiste in piccoli sanguinamenti di colore rosso vivo al termine della defecazione. Quando invece il quadro si complica le emorroidi interne possono fuoriuscire dall'ano, a causa della defecazione o di un colpo di tosse; una volta fuoriuscite, le stesse possono rientrare spontaneamente (casi meno gravi) o solo dopo essere state spinte da una pressione esterna. Le emorroidi prolassate appaiono come una protuberanza ben visibile e palpabile che fuoriesce dall'ano. Quando i vasi emorroidari rimangono intrappolati all'esterno, lo sfintere anale può strozzarli causando fitte dolorose anali particolarmente intense e violente. L'ostruzione delle emorroidi (sia di quelle interne che di quelle esterne) può essere legata anche alla formazione di un coagulo di sangue al loro interno (condizione nota come trombosi emorroidaria). Quando l'emorroide subisce una trombosi, la massa prolassata o il rigonfiamento anale diventano più duri, dolenti al tatto ed assumono un colorito bluastro.

Fistola e Ascesso perianale

La fistola anale è un piccolo tunnel patologico che mette in comunicazione il canale anale con la cute che circonda l'orifizio anale. Da questo cunicolo fuoriesce materiale purulento e fecaloide; il tutto accompagnato da dolore, prurito e gonfiore locali. La formazione di una fistola è spesso il risultato di un'infezione delle ghiandole anali con formazione di un ascesso (sacca di pus) che rompendosi si mette in comunicazione con l'esterno.

Negli ascessi perianali+ il dolore anale è costante, sordo, e in assenza di trattamento aumenta gradualmente nel tempo; può inoltre associarsi a febbre ed è tipicamente accompagnato da tumefazione (gonfiore) e cute anale arrossata, calda e dolente al tatto.

Il trattamento consiste nel drenaggio in anestesia locale o generale tramite incisione.

Altre cause (più rare) di Dolore anale

  • Malattie sessualmente trasmissibili: come clamidia, gonorrea, herpes o condilomi anali (in quest'ultimo caso si possono notare delle piccole escrescenze nella regione ano-genitale simili a verruche). Dolore e prurito tendono ad essere costanti e non sono influenzati dall'evacuazione delle feci; spesso, si accompagnano a perdite mucose, ematiche o purulente con le feci e talvolta ai sintomi genito-urinari tipici dell'infezione.
  • Carcinoma ano-rettale: il dolore tende ad essere costante durante la giornata ed aumenta progressivamente col passare delle settimane fino a diventare severo; può essere associato a sanguinamento rettale ed emissione di feci nastriformi.
  • Proctalgia fugace: il dolore anale si presenta senza apparente giustificazione (assenza di malattie organiche) e aggredisce all'improvviso, per poi scomparire completamente entro pochi minuti (solitamente meno di 20). Gli attacchi dolorosi possono essere separati anche da diversi mesi l'uno dall'altro o succedersi più spesso (es. una volta al giorno, specie di notte) per un breve periodo prima di scomparire per molto tempo. La proctalgia fugace potrebbe essere dovuta ad uno spasmo muscolare dello sfintere anale ed è spesso associata alla sindrome del colon irritabile
  • Sindrome dell'elevatore dell'ano: il dolore dura per almeno 20 minuti e si associa a dolore alla palpazione del muscolo pubo-rettale. E' probabilmente causato da uno spasmo del muscolo elevatore dell'ano
  • Coccigodinia: si tratta di un dolore attorno alla regione del coccige, spesso causato da traumi sacro-coccigei o dal mantenimento di una postura seduta prolungata. Il dolore può irradiarsi anche ai genitali, alla regione anale e talvolta ali glutei.
  • Affezioni prostatiche: l'infiammazione delle prostata, data la sua vicinanza al retto (che è situato posteriormente alla ghiandola) può determinare dolore nella regione perineale e ano-rettale.