Disturbo d'Ansia Generalizzato (DAG)
Cos'è il Disturbo d'Ansia Generalizzato?
Il disturbo d'ansia generalizzato (DAG) ha una prevalenza del 5% circa ed in più dei 2/3 dei casi si associa ad un'altra malattia psichiatrica, come il disturbo di panico, le fobie o la depressione.
L'esordio è più comune nell'adulto giovane, intorno ai 20 anni. È caratterizzato da ansia e preoccupazione eccessive nei confronti di parecchie situazioni od attività, come per esempio prestazioni lavorative o scolastiche. Ad esse, si associano almeno 3 sintomi neurovegetativi come: irrequietezza, tensione, irritabilità, difficoltà di concentrazione, vuoti di memoria, facile affaticabilità, turbe del sonno. Queste manifestazioni causano disagio significativo e devono durare almeno 6 mesi, affinchè si possa fare diagnosi di DAG.
L'andamento è tendenzialmente cronico, ed è comune la sua evoluzione verso il disturbo di panico o la depressione.
La gestione prevede la psicoterapia e la terapia farmacologica con ansiolitici e/o antidepressivi.
Disturbo d'Ansia dovuto a una Condizione Medica
Quali Patologie Fisiche Generiche possono indurre Ansia?
Il disturbo d'ansia dovuto a una condizione medica è un quadro in cui i sintomi ansiosi sono la conseguenza diretta di una malattia non psichiatrica. Questi sintomi possono prendere la forma di un attacco di panico, di un'ansia generalizzata, di ossessioni o compulsioni.
Le condizioni mediche che possono causare l'ansia sono moltissime e comprendono malattie:
- Neurologiche: epilessia, emicrania, tumori cerebrali, encefaliti, sclerosi multipla, malattia di Parkinson;
- Cardiovascolari: aritmie, scompenso cardiaco, embolia polmonare;
- Respiratorie: polmoniti, asma, enfisema, bronchite cronica, sindromi da iperventilazione;
- Metaboliche: deficit di vitamina B12, pellagra;
- Del sistema endocrino: ipo od ipertiroidismo, ipercorticosurrenalismo, feocromocitoma;
- Sistemiche: tumori, malattie autoimmunitarie, infezioni di vario tipo.
I sintomi presenti sono tali da produrre un disagio significativo o da compromettere la vita del soggetto.
Il trattamento consiste nella rimozione, quando possibile, della malattia di base, associato all'impiego di psicoterapia e di terapia farmacologica.
Disturbo d'Ansia indotto da Sostanze
Ansia da sostanze psicoattive e farmaci
Il disturbo d'ansia indotto da sostanze è analogo al precedente, ma l'ansia in questo caso è la conseguenza di una droga di cui si abusa, di un farmaco o dell'esposizione ad una tossina. I sintomi possono manifestarsi o a seguito di intossicazione o di astinenza.
La sintomatologia prevede ansia generalizzata, attacchi di panico, manifestazioni ossessive o compulsive, fobie.
I composti che più frequentemente provocano un simile disturbo sono:
- Sostanze: alcool, amfetamine, cannabis, cocaina, allucinogeni (ecstasy, LSD), oppiacei, inalanti vari;
- Farmaci: sedativi, ipnotici, ansiolitici, antidepressivi, anestetici, analgesici, FANS, farmaci cardiovascolari (antiipertensivi, digitale), steroidi, farmaci per la tiroide, broncodilatatori, estrogeni.
I sintomi scompaiono, generalmente, con la sospensione della sostanza. Se ciò non avviene, va considerata la possibilità che si sia determinata una lesione irreversibile dovuta alla sostanza in causa.
Anche in questa condizione è comunque utile il ricorso ad interventi psicologici e farmacologici.
Disturbo d'Ansia Non Altrimenti Specificato
Altre forme di Disturbo d'Ansia: da cosa possono dipendere?
Vengono inclusi in questo gruppo quei disturbi d'ansia o di evitamento fobico significativi che non rientrano nei criteri di nessuno specifico disturbo d'ansia trattato precedentemente.
Un esempio è quello del disturbo ansioso-depressivo misto, caratterizzato da una condizione psichica spiacevole con tristezza, ansia ed irritabilità (umore disforico), che si protrae per almeno un mese, associata a difficoltà di concentrazione, senso di "testa vuota", alterazioni del sonno, sensazione di affaticamento o scarsa energia, ipervigilanza, preoccupazione, facilità al pianto, tendenza a previsioni negative per il futuro, disperazione, scarsa autostima o sentimenti di disprezzo per sé stessi. Piuttosto comune è anche l'associazione, a questi sintomi, di disturbi gastrointestinali.
La terapia si basa sull'uso degli ansiolitici e degli antidepressivi, senza tralasciare la psicoterapia.