Difficoltà a Respirare (Difficoltà Respiratorie): Quando Preoccuparsi?

Difficoltà a Respirare (Difficoltà Respiratorie): Quando Preoccuparsi?
Ultima modifica 26.03.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Trattamento

Generalità

La difficoltà a respirare (o difficoltà respiratoria) è un sintomo che consiste nella sensazione di respirazione affannosa e forzata. Questa manifestazione può essere accompagnata da una sofferenza soggettiva o da un'anomala eccessiva consapevolezza, da parte del paziente, del proprio respiro.

Le difficoltà respiratorie possono essere attribuite:

  • Alla discrepanza tra la richiesta d'ossigeno dell'organismo e la capacità di rispondere a quest'input;
  • Al tentativo di superamento di un ostacolo alla regolare ventilazione polmonare.

Pertanto, le difficoltà respiratorie possono dipendere innanzitutto da disfunzioni dei polmoni e/o del cuore, cioè gli organi che riforniscono il corpo d'ossigeno rispettivamente attraverso gli scambi gassosi e la circolazione sanguigna.

Respirare con difficoltà può derivare da molteplici cause: alcune sono prettamente fisiologiche, come, per esempio, durante o dopo un'attività fisica intensa o nell'ultimo trimestre di gravidanza; in altri casi, le difficoltà respiratorie hanno un'origine patologica e, spesso, si osservano nel contesto di malattie dell'apparato respiratorio e cardiopatie. Esistono, però, altre condizioni che si associano a questa manifestazione, come quelle neurologiche, muscolo-scheletriche, endocrine, ematologiche e psichiatriche.

Cos’è

Cosa s’intende per Difficoltà Respiratorie?

Le difficoltà respiratorie sono più comunemente descritte come una sensazione soggettiva che manchi l'aria o il fiato sia corto. Questo sintomo insorge per soddisfare una maggiore domanda di ossigeno dell'organismo o superare un ostacolo alla normale respirazione.

Cause

Difficoltà a Respirare: da cosa è provocata?

La difficoltà a respirare è una manifestazione che insorge:

  • In seguito ad un aumento del lavoro respiratorio

oppure

  • Quando vengono stimolati:
    • I centri respiratori situati nel tronco encefalico: il respiro è regolato da gruppi di neuroni che funzionano indipendentemente dal controllo della volontà del soggetto; questi sono localizzati, in una struttura del sistema nervoso centrale, al di sotto degli emisferi del cervello (tronco dell'encefalo). Quando la funzione di questi neuroni viene compromessa, la respirazione può esserne influenzata. La comparsa delle difficoltà respiratorie può essere, quindi, la conseguenza di: infiammazioni, infezioni, traumi (soprattutto per incidenti stradali), sostanze tossiche (farmaci o droghe a base di oppio, barbiturici), ipossia, ipercapnia (accumulo di anidride carbonica nel sangue) e tumori.
    • I recettori dislocati a livello di vie aeree superiori, spazio alveolare ed interstiziale, muscoli respiratori e parete toracica.

Inoltre, le difficoltà respiratorie possono essere di natura funzionale; in tal caso, si tratta di un fenomeno compensatorio attuato per:

La difficoltà a respirare può presentarsi in forma acuta, cioè all'improvviso o, come accade in malattie croniche di varia origine, in modo graduale.

Malattie e disturbi associati alle Difficoltà Respiratorie

Le difficoltà respiratorie sono il sintomo cardine di patologie delle vie respiratorie (soprattutto polmonari) e del sistema cardiocircolatorio.

Le cause più frequenti comprendono:

Tuttavia, la difficoltà a respirare può dipendere da molte altre condizioni, patologiche e non.

Cause fisiologiche o parafisiologiche

La difficoltà a respirare si manifesta anche nei soggetti sani, per esempio:

  • Durante o dopo un'attività fisica intensa, a causa dell'iperventilazione evocata dallo stesso sforzo;
  • Nell'ultimo trimestre di gravidanza, dove la difficoltà respiratoria è conseguenza dell'aumento del volume dell'utero che preme sulla vena cava e sul diaframma.

Cause di Difficoltà Respiratoria acuta

La difficoltà a respirare può manifestarsi rapidamente, cioè in modo acuto e senza una precisa regolarità, come accade nelle crisi d'asma o nell'infarto del miocardio.

Le difficoltà respiratorie possono essere provocate da malattie respiratorie:

  • Ostruttive (cioè da un ostacolato passaggio di aria nelle vie aeree; es. attacchi d'asma e soffocamento)

oppure

  • Restrittive (secondarie ad una compromissione di tutto il tessuto polmonare; es. fibrosi e pneumotorace).

Una difficoltà respiratoria improvvisa può essere la conseguenza di un broncospasmo o di un'iperreattività delle vie aeree, suscitata dalla stimolazione dei recettori "irritativi" dei bronchi, dopo l'esposizione a stimoli specifici, rappresentati, ad esempio, da:

Anche le crisi acute di asma si manifestano tipicamente con difficoltà respiratorie, respiro sibilante, tosse e sensazione di costrizione. Durante la prima infanzia, invece, la difficoltà a respirare può risultare da infezioni virali responsabili di bronchiolite o croup (laringo-tracheite).

Le difficoltà respiratorie possono insorgere bruscamente anche in caso di:

Una difficoltà respiratoria può comparire entro alcune ore o giorni (esordio subacuto), invece, in presenza di:

  • Polmonite;
  • Edema polmonare (presenza di liquido che ostacola la diffusione dell'ossigeno dal polmone al sangue);
  • Riacutizzazione della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

Tra le possibili cause sono da segnalare anche:

  • Paralisi del diaframma (provoca tipicamente una crisi respiratoria acuta);
  • Esposizione a sostanze tossiche (es. inalazione di cloro o acido solfidrico);
  • Inalazione di un corpo estraneo (soffocamento).

Per quanto riguarda cuore e sistema circolatorio, le cause più comuni di una difficoltà respiratoria acuta sono rappresentate da:

Una difficoltà respiratoria ad insorgenza improvvisa può dipendere anche da:

  • Angina;
  • Coronaropatia;
  • Versamento o tamponamento pericardico;
  • Disfunzione o rottura di un muscolo papillare.
  • Decondizionamento fisico (dispnea da sforzo tipica dei pazienti che conducono uno stile di vita sedentario, per l'indebolimento muscolare e cardiaco, dovuto all'inattività).
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Cause di Difficoltà Respiratoria cronica

Le difficoltà respiratorie croniche si instaurano in giorni, settimane o mesi, quindi persistono in modo continuo e costante, come accade, ad esempio, in caso di scompenso cardiaco, aritmie, valvulopatie o gravi insufficienze respiratorie.

Questa manifestazione si riscontra nel contesto di malattie respiratorie croniche, quali:

Respirare con difficoltà: altre cause

Una difficoltà respiratoria di varia entità può essere provocata anche da patologie a carico di altri distretti.

Ad esempio, le difficoltà respiratorie possono derivare, dalla compromissione delle vie nervose che portano l'informazione dai neuroni del tronco encefalico (centri respiratori) ai muscoli effettori della respirazione, come:

Altre neuromiopatie che possono manifestarsi con difficoltà respiratorie sono:

Altre cause comprendono:

  • Disordini metabolici;
  • Obesità;
  • Ipertiroidismo;
  • Anemia;
  • Patologie che provocano rigidità del torace e/o deformità della gabbia toracica (fibrosi, cifoscoliosi, pectus excavatum, spondiloartrite anchilosante ecc.).

La difficoltà a respirare può essere scatenata, infine, da problematiche di origine psicologica. Un respiro accelerato e corto è uno dei sintomi più comuni riferiti dalle persone che soffrono d'ansia, soprattutto quando stanno attraversando un periodo di particolare stress fisico o emotivo. In questi casi, le difficoltà respiratorie possono accompagnarsi a vertigini, sudorazione eccessiva, dolori al petto e palpitazioni. Nei casi meno gravi, questo sintomo scompare nel momento in cui si supera il motivo che provoca l'ansia; altre volte, è necessario il ricorso a psicoterapia e farmaci.

Sintomi e Complicazioni

Il paziente che sperimenta difficoltà respiratorie può riferire il sintomo in maniera diversa a seconda della causa e dell'entità.

Difficoltà a Respirare: possibili sintomi associati

Oltre ai segni di un aumento nello sforzo respiratorio, la difficoltà respiratoria può manifestarsi in associazione ad altri sintomi, che variano in funzione della causa scatenante, come:

Nei pazienti con difficoltà respiratorie, le seguenti manifestazioni rappresentano campanelli d'allarme, da sottoporre tempestivamente all'attenzione di un medico:

Diagnosi

Difficoltà Respiratorie: cosa prevede l’iter diagnostico?

La difficoltà a respirare è un sintomo che non deve essere sottovalutato, soprattutto se si presenta durante particolari attività fisiche, dopo un piccolo sforzo o in condizioni di riposo. In questi casi, è bene consultare un medico per approfondire la situazione e l'iter diagnostico per inquadrare le cause della difficoltà a respirare deve essere più completo possibile.

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Anamnesi

Il medico raccoglie informazioni relative a:

  • Condizioni predisponenti le difficoltà respiratorie (eventuali patologie polmonari o cardiopatie pregresse, familiarità per l'ipertensione arteriosa ecc.);
  • Modalità d'esordio (improvviso o graduale);
  • Intensità e frequenza della difficoltà respiratoria (situazione nella quale si riscontra; da quanto tempo il paziente avverte la sensazione ecc.);
  • Sintomatologia associata alla difficoltà respiratoria (febbre, malessere generale, edema degli arti inferiori, dolore al petto ecc.);
  • Fattori scatenanti o aggravanti (come sforzo fisico necessario a produrre dispnea, raffreddore, esposizione agli allergeni ecc.).

Esame obiettivo ed altre indagini diagnostiche

Successivamente, il paziente è sottoposto ad un esame obiettivo, incentrato su cuore e polmoni, per indirizzare all'esecuzione di indagini strumentali mirate ad accertare l'entità delle difficoltà respiratorie ed approfondire il quadro clinico.

Il percorso diagnostico può avvalersi, in particolare, di:

Trattamento

Difficoltà Respiratorie: come si possono gestire?

In genere, il trattamento delle difficoltà respiratorie è rivolto alla causa e può avvalersi di farmaci (es. broncodilatatori in caso di asma, anticoagulanti nell'embolia polmonare, antibiotici nelle infezioni respiratorie batteriche ecc.) o terapie di supporto, come la somministrazione di ossigeno, il training dei muscoli respiratori e l'educazione alla postura del corpo.

In ogni caso, l'approccio più appropriato deve sempre tenere in considerazione le indicazioni individuali stabilite dal medico, formulate in relazione all'entità del disturbo, alla sintomatologia ed alle esigenze personali del paziente.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici