Difetti della Vista
Ultima modifica 20.10.2020
INDICE
  1. Difetti della Vista (Ametropie): Cosa Sono
  2. Cosa provocano le Ametropie
  3. Vizi di Refrazione: Quali Sono
  4. Diottrie, Decimi e Gradi

Difetti della Vista (Ametropie): Cosa Sono

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L'occhio normale (emmetrope) vede bene sia gli oggetti lontani, sia quelli vicini. Se i raggi luminosi riflessi da un oggetto non sono adeguatamente focalizzati sulla retina, invece, la visione è distorta. Molte cause possono produrre questo effetto, alcune delle quali dipendono dal cristallino e dalla cornea: i cosiddetti vizi di refrazione (ametropie) sono responsabili di una ridotta capacità visiva.

Vizi di Refrazione: tipologie

Le ametropie sono di due tipi:

  • Vizi sferici (ametropie assosimmetriche), che sono miopia ed ipermetropia. In questi vizi, i raggi luminosi provenienti da un oggetto vanno a fuoco su di un unico punto, che nella miopia è davanti e nell'ipermetropia è dietro la retina.
  • Vizi astigmatici o difetti di accomodazione (ametropie astigmatiche o accomodative), che sono la presbiopia e l'astigmatismo. In questi vizi, i raggi non vanno a fuoco in un unico punto della retina, ma formano due linee perpendicolari che perciò non sono situate sullo stesso piano.
Anatomia occhio

Cosa provocano le Ametropie

Come vede un Occhio Normale (Emmetrope)

L'occhio è un sistema "diottrico" – aggettivo che deriva dal greco e significa "vedere attraverso" – in cui le lenti più importanti sono rappresentate da cornea e cristallino. Entrambe queste strutture oculari sono trasparenti e convesse: è grazie a queste caratteristiche che le immagini sono captate e messe a fuoco, quindi sono trasmesse alla retina, prima di essere decodificate e ricostruite dal cervello.

Meccanismo della Visione (in breve)

Sintetizzando ai minimi termini il sofisticato meccanismo della visione, la luce attraversa cornea, pupilla, cristallino e corpo vitreo, quindi viene trasformata in impulsi nervosi dalla retina che trasmette lo stimolo visivo al cervello attraverso il nervo ottico.

La "messa a fuoco" sulla retina è detta refrazione e, nell'occhio normale, la visione nitida delle immagini è possibile grazie all'azione sinergica di convergenza e accomodazione del sistema diottrico. Cornea e cristallino corrispondono, infatti, a due lenti positive (cioè convergenti), con potere refrattivo rispettivamente fisso e, entro certi limiti, variabile. Ciò consente all'occhio normale (emmetrope) di vedere bene e in modo distinto sia gli oggetti lontani, sia quelli vicini.

Cosa accade in presenza di un Difetto della Vista

Se l'immagine osservata non viene focalizzata correttamente sulla retina, la visione risulta offuscata o distorta. L'entità del deficit visivo che ne consegue è tanto maggiore, quanto più grave è l'entità del vizio refrattivo (ametropia).

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Rispetto alla retina, la messa a fuoco delle immagini viene proiettata:

  • Anteriormente nella MIOPIA;
  • Posteriormente nell'IPERMETROPIA;
  • Su due piani diversi per l'ASTIGMATISMO.

Anche nella presbiopia si verifica un'anomala proiezione di quanto osservato sulla retina. Questo difetto visivo è tipico dell'età avanzata e risulta strettamente correlato al naturale processo d'invecchiamento del cristallino e della sua ridotta "elasticità" per vedere da vicino.

Vizi di Refrazione: Quali Sono

Miopia e Ipermetropia

Nella miopia e nell'ipermetropia, si verifica una discrepanza tra la curvatura del cristallino (o della cornea) e la lunghezza del globo oculare, quindi la distanza dalla retina.

  • Nella miopia, una persona può vedere chiaramente gli oggetti da vicino, ma non quelli distanti, poiché il potere diottrico del cristallino (o della cornea) è troppo potente per lunghezza dell'occhio. In altre parole, gli oggetti vicini vengono messi a fuoco senza accomodazione, mentre quelli distanti sono focalizzati su un piano anteriore alla retina.
  • Nell'ipermetropia, invece, le immagini distanti vengono messe a fuoco senza accomodazione e quelle vicine sono focalizzate su un piano posteriore alla retina. In un certo senso, si tratta del contrario della miopia: l'occhio ipermetrope è più "corto" del normale e la curvatura di cristallino o cornea è ridotta.
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Astigmatismo

Nell'astigmatismo, le irregolarità sulla superficie della cornea o del cristallino producono un'ineguale rifrazione delle immagini osservate. Pertanto, le onde luminose anziché convergere sulla retina nello stesso punto focale, risultano messe a fuoco in maniera diversa nei vari piani trasversali. Ciò comporta una minore nitidezza visiva sia da lontano, sia da vicino.

Presbiopia

La presbiopia non è un vero e proprio vizio refrattivo. Si tratta, infatti, di un difetto della vista dovuto al naturale invecchiamento del cristallino, il quale perde la propria flessibilità, diventando più rigido e resistente ai cambiamenti di forma. Il risultato è una graduale riduzione dell'accomodazione e una maggiore dipendenza dagli occhiali per vedere da vicino.

La presbiopia è spesso associata alla progressiva opacizzazione del cristallino (cataratta), altra comune conseguenza dell'avanzare dell'età. La perdita della trasparenza di questa lente naturale determina un progressivo annebbiamento della vista associato a bagliori, aloni intorno alle luci (soprattutto alla sera) e cambiamenti nella percezione dei colori che appaiono sbiaditi.

Diottrie, Decimi e Gradi

Che cosa sono le Diottrie?

La diottria è l'unità di misura del potere di rifrazione di un sistema ottico. In altre parole, esprime la capacità di una lente di modificare le direzioni dei raggi luminosi in modo che possano formare un'immagine nitida e precisa.

Rapportata alla gravità di un difetto visivo, questo parametro è utile per preparare degli occhiali correttivi. Il valore può essere positivo o negativo: esistono, infatti, lenti positive per correggere l'ipermetropia e la presbiopia, e lenti negative indicate per la miopia.

Lo sapevate che…

Nel processo di visione, la cornea costituisce uno dei più importanti mezzi diottrici dell'occhio. La superficie corneale si comporta come una lente convergente di circa 43 diottrie ed è in grado, assieme al cristallino (il cui potere diottrico medio è di circa 18-20 diottrie), di convogliare i raggi luminosi verso la retina, in modo tale che l'immagine percepita sia nitida. 

Qual è la differenza tra Diottrie e Decimi?

La diottria è un'unità di misura prevista dall'ottica che indica il potere di rifrazione di una lente.

I decimi indicano, invece, la distanza da cui una persona riesce a visualizzare correttamente determinate immagini. Il grado di acutezza visiva in decimi viene misurato con la tavola ottotipica (tabella utilizzata per gli esami della vista con righe di lettere o simboli di grandezza progressiva per simulare la visione fino a dieci metri di distanza). In pratica, il cosiddetto decimo indica il numero di righe dell'ottotipo che il paziente è in grado di leggere, tenendo in considerazione un occhio emmetrope (sano) può arrivare a leggere a 10/10 senza lenti.

Qual è la differenza tra Gradi e Diottrie?

Diottrie e gradi non sono la stessa cosa, anche se vengono spesso usati come sinonimi.

Le diottrie indicano il potere di rifrazione che una lente deve avere, in modo da correggere la direzione dei raggi luminosi che la colpiscono.

I gradi non misurano, invece, la forza delle lenti o la gravità del difetto, ma descrivono unicamente l'asse di orientamento per poter correggere l'astigmatismo. 

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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici