Dermatite da Cloro: Cos’è? Sintomi, Allergia al Cloro e Cosa Fare in Piscina
Effetti del Cloro in Piscina
Il cloro è un elemento solitamente utilizzato per disinfettare l'acqua delle piscine e rendere più sicuro nuotare in esse. Grazie alle sue capacità ossidanti e disinfettanti, il cloro risulta efficace contro molti agenti patogeni che altrimenti potrebbero proliferare e causare infezioni. Nonostante abbia degli indiscussi benefici e non trattandosi di una sostanza nociva di per sé, una frequente esposizione al cloro della piscina può avere alcuni effetti negativi sulla pelle. Un esempio di queste "conseguenze indesiderate" del nuotare in piscina è la dermatite da cloro che comporta un rash eritematoso e pruriginoso, accompagnato da gonfiore, dolorabilità e desquamazione.
Più in generale, il cloro può alterare il pH dell'epidermide e ridurre lo spessore del film idrolipidico, esponendo così la pelle ad un rischio maggiore di aggressioni da parte di agenti esterni.
Fortunatamente, esistono diversi modi di prevenire e trattare le reazioni avverse al cloro, senza dover rinunciare del tutto a nuotare.
Cos’è la Dermatite o Eruzione da Cloro?
Sebbene alcune persone la chiamino "allergia al cloro", la cosiddetta eruzione da cloro è, in realtà, una dermatite irritativa da contatto, cioè una reazione cutanea non allergica chiamata, che si verifica quando una sostanza danneggia lo strato esterno protettivo della pelle. I sintomi della dermatite da cloro includono arrossamento della pelle, gonfiore, desquamazione e prurito.
Cause
Dermatite da Cloro: quando e perché compare l’eruzione?
La dermatite da cloro rientra tra le dermatiti irritative da contatto e viene esacerbata entro poche ore dal nuoto in una piscina clorata o dall'immersione in una vasca idromassaggio. Questa condizione si manifesta tipicamente con un'eruzione cutanea eritematosa e pruriginosa.
Il cloro può seccare la pelle e causare irritazione, anche se in precedenza si è nuotato in acqua clorata senza riportare alcuna conseguenza e in assenza di altri problemi di pelle.
La dermatite da cloro non è contagiosa.
Perché la Dermatite da Cloro viene spesso chiamata Allergia al Cloro?
La dermatite da cloro viene spesso denominata "allergia al cloro", come se fossero termini interscambiabili. Chiariamo: se si manifesta un'eruzione da cloro dopo aver nuotato, non significa che necessariamente si è allergici al cloro, ma solo sensibili ad esso, senza trascurare l'esistenza di condizioni con caratteristiche e modalità di presentazione simili.
In realtà, la dermatite da cloro è una dermatite irritativa da contatto, quindi è causata dal contatto ripetuto con sostanze irritanti (come il cloro) riescono a danneggiare la cute lo strato protettivo esterno della pelle e innescano una reazione infiammatoria, senza che vi sia l'attivazione della risposta immunologica. La dermatite allergica da contatto è provocata, invece, dall'esposizione ad una sostanza (allergene) in grado di innescare una reazione immunitaria in soggetti precedentemente sensibilizzati.
Nonostante la reazione allergica al cloro sia possibile, è più probabile si verifichi una dermatite irritativa da contatto rispetto all'elemento.
Condizioni simili alla Dermatite da Cloro
Le condizioni che "imitano" la dermatite da cloro, quindi causano sintomi simili, includono:
- Dermatite del bagnante o dermatite da cercarie (nota anche come "prurito del nuotatore"): è una reazione esantematica provocata dal contatto della cute con le cercarie, larve immature di piccoli parassiti (schistosomi) presenti nell'acqua di corpi idrici naturali (quale un lago, un bacino artificiale, un torrente, fiume o canale ecc.);
- Follicolite da vasca idromassaggio: questa condizione è causata da un batterio noto come Pseudomonas che prospera in acqua calda ed è resistente al cloro. La follicolite da vasca idromassaggio provoca protuberanze pruriginose e piene di pus che tendono a peggiorare nelle aree coperte da un costume da bagno. L'eruzione scompare di solito senza trattamento dopo pochi giorni;
- Miliaria: è un'infiammazione acuta della pelle caratterizzata dalla comparsa di un'eruzione pruriginosa. La causa è da attribuire all'ostruzione dei dotti escretori delle ghiandole sudoripare, che non permette al sudore di raggiungere la superficie cutanea. Ne consegue la ritenzione del secreto sudorale negli strati sottocutanei (il sudore resta intrappolato nell'epidermide o nel derma). La miliaria può verificarsi dopo aver nuotato, se ci si espone al sole e ci si surriscalda. Il sintomo più caratteristico della miliaria è l'insorgenza di un'eruzione cutanea acuta, a carattere infiammatorio, che si manifesta sotto forma di vescicole, papule o noduli. Spesso, si associano irritazione (formicolio) e grave prurito. Lo strato corneo dell'epidermide diviene edematoso. Il trattamento consiste nel raffreddare e asciugare le aree interessate. Per agevolare la risoluzione della miliaria, è importante evitare le condizioni che favoriscono la sudorazione. Nei climi caldo-umidi, ad esempio, è ideale soggiornare in un ambiente climatizzato con aria condizionata ed utilizzare indumenti traspiranti. In alcuni casi, può essere indicata una terapia topica a base di creme o lozioni cortisoniche.
- Orticaria da freddo: l'orticaria da freddo è una reazione cutanea scatenata dall'esposizione a freddo intenso, neve, ghiaccio e temperature molto basse. Questa particolare forma di orticaria raggiunge il suo picco nel periodo invernale, ma può presentarsi anche in estate in seguito alla manipolazione di oggetti refrigerati, all'ingestione di bevande e cibi freddi o all'ingresso in una stanza con l'aria condizionata. I sintomi possono comparire anche se una persona si lava le mani con l'acqua fredda o dopo un bagno in piscina o in mare. L'orticaria da freddo ha caratteristiche particolari: i pomfi pruriginosi hanno un aspetto puntiforme ed, almeno in una prima fase, sono limitati alla parte esposta alle basse temperature. Altra caratteristica è il fatto che le manifestazioni sono più persistenti rispetto ad altre reazioni orticarioidi (in genere, durano più di 24 ore) e danno tregua nelle ore notturne.
Sintomi
Dermatite da Cloro: dopo quanto si presenta?
La dermatite da cloro può verificarsi ogni volta che hai trascorso del tempo in acqua clorata. In genere, appare entro poche ore dal nuoto in una piscina clorata o dall'immersione in una vasca idromassaggio clorata.
Sintomi Dermatite da Cloro: come si manifesta?
- Arrossamento e gonfiore della pelle
- Prurito
- Eruzione cutanea o lesioni simili a chiazze
- Secchezza della pelle, desquamazione o formazione di croste
Eruzione da Cloro: dopo quanto si guarisce?
I sintomi sono autolimitanti, il che significa che non progrediranno dopo il primo giorno, a condizione di non immergersi nuovamente in piscina. Nella maggior parte dei casi, le eruzioni cutanee si risolvono dopo un paio di giorni, con un trattamento appropriato.
Per approfondire: Dermatite da Contatto: Sintomi, Cause e CaratteristicheTrattamento e rimedi
Dermatite da Cloro: come si cura
La dermatite da cloro viene in genere trattata a casa con farmaci e prodotti per la cura della pelle indicati dal medico a seconda dell'entità della reazione e prevede di evitare piscine e vasche idromassaggio fino alla completa guarigione.
Le opzioni di trattamento, utilizzate da sole o in combinazione, includono:
- Crema all'idrocortisone: applicata localmente, aiuta a mitigare l'infiammazione e riduce prurito, arrossamento e gonfiore;
- Antistaminici topici: agiscono bloccando l'azione dell'istamina che provoca gonfiore e prurito della pelle, soprattutto quando quest'ultimo è particolarmente grave;
- Lozioni o creme idratanti, meglio se ipoallergenici e senza profumo: aiutano a trattenere l'umidità e l'idratazione della pelle secca e irritata dal cloro.
Se i sintomi non migliorano nonostante questi trattamenti, consultare un dermatologo per ulteriori indagini.
Come proteggersi dal cloro della piscina
Se si è suscettibili a sviluppare reazioni al cloro o si è affetti da una condizione della pelle (come la psoriasi) che aumenta il rischio di dermatite da contatto, è possibile adottare alcuni accorgimenti prima e dopo il nuoto.
- Prima di nuotare, sciacquare la pelle per lavare via il sudore in eccesso; questo può aiutare a prevenire la formazione di cloramina. È quindi possibile applicare un lozione protettiva ad effetto barriera e neutralizzante il cloro (ne esistono di specifiche) 15 minuti prima di entrare in piscina o vasca idromassaggio.
- Subito dopo aver nuotato, fare la doccia e lavarsi con un detergente delicato per rimuovere il cloro in eccesso dalla pelle, quindi proseguire applicando una crema o una lozione ricca di emollienti per trattenere l'idratazione.