Dengue o Febbre Gialla? Cosa sapere per distinguerle

Dengue o Febbre Gialla? Cosa sapere per distinguerle
Ultima modifica 01.10.2024
INDICE
  1. Dengue e Febbre Gialla in Italia: facciamo chiarezza
  2. Dengue
  3. Febbre Gialla
  4. In cosa sono simili?
  5. Dengue e Febbre Gialla: differenze

Dengue e Febbre Gialla in Italia: facciamo chiarezza

Sta rimbalzando in questi giorni la notizia della chiusura di una scuola dell'infanzia, della provincia dell'Aquila, per l'apparente diffusione di febbre gialla.

"Apparente" perché, secondo quanto riporta il sito ufficiale del comune abruzzese che ha attivato il protocollo di chiusura e bonifica del plesso scolastico, non si tratterebbe di febbre gialla come erroneamente riportato da alcune fonti, ma di dengue.

Nonostante siano entrambe trasmesse dalle zanzare, dengue e febbre gialla sono due malattie differenti.

Facciamo chiarezza, partendo dalle notizie di un caso in Abruzzo.

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Cos’è successo in Italia (è dengue, non febbre gialla)

Il 07 novembre 2023, il Comune di Civita d'Antino, in provincia dell'Aquila, ha emesso un'ordinanza, consultabile nell'albo albo pretorio, sotto la voce pubblicazione 2023/550, con oggetto: «ordinanza contingibile e urgente ai sensi dell'art. 50, comma 5, del d.lgs. 267/2000 per contrastare la diffusione del contagio da dengue chiusura della scuola dell'infanzia di pero dei santi dal giorno 8 al giorno 10 novembre 2023» (ordinanza N. 15 del 07/11/2023).

In altre parole, il protocollo di chiusura per 4 giorni è scattato NON dopo l'accertamento di un caso di FEBBRE GIALLA, bensì di DENGUE.

Come riportato nel documento ufficiale, infatti, il comune abruzzese ha attivato gli interventi di bonifica per contrastare la diffusione della dengue, vista la segnalazione di una caso accertato autoctono della malattia infettiva da parte dell'Azienda Sanitaria Locale 1 (ASL 1) Avezzano - Sulmona L'Aquila.

Perché febbre gialla e dengue sono state confuse? Ecco, in breve, quali sono le cause, come si manifestano e come si curano.

Dengue

Cos’è la Dengue?

Dengue, febbre dengue o febbre spaccaossa sono tutti sinonimi che stanno ad indicare la malattia infettiva causata dal virus dengue - e trasmessa all'uomo da zanzare Aedes infette.

Diffusa soprattutto nelle aree tropicali e subtropicali di Sud-Est Asiatico, Africa, Oceania, America Centrale e Meridionale, la dengue è da considerarsi endemica (le zanzare Aedes si adattano facilmente a diversi ambienti) e può presentarsi anche in Europa e in Italia.

Ne è un esempio il focolaio in provincia di Lodi, tra agosto e settembre 2023.

Anche i viaggiatori che s'infettano all'estero e ritornano in Italia o nel loro Paese di residenza possono determinare focolai di malattia. 

Dengue: cause

La febbre dengue è provocata da un Arbovirus, il virus dengue (DEN), di cui se ne conoscono 4 sottospecie virali (DEN-1, DEN-2, DEN-3 e DEN-4).

Come si trasmette

La trasmissione della dengue avviene attraverso la puntura di una zanzara femmina infetta, appartenente genere Aedes: sia le Aedes aegypti confinate soprattutto in aree tropicali e sub-tropicali, che le Aedes albopictus (comunemente chiamata "zanzara tigre") presenti anche alle nostre latitudini sono implicate nell'insorgenza della malattia. In Africa, diverse altre zanzare sono state indicate come potenziali vettori per il virus dengue. Le zanzare Aedes, a differenza delle Anopheles (che tramettono, invece, la malaria), pungono nelle ore diurne, soprattutto dopo l'alba e prima del tramonto.

Una volta entrato nell'organismo, il virus dengue circola nel sangue dell'ospite per 2-7 giorni, arco di tempo in cui la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altre persone. I soggetti che contraggono l'infezione (sintomatici o asintomatici) fungono, infatti, da serbatoi temporanei del virus dengue e la zanzara che consuma un pasto ematico su un ospite viremico (cioè che si trova nel periodo infettivo, in cui il virus della dengue circola nel sangue) può trasmettere l'agente virale dopo 1-3 settimane.

Il virus dengue NON si trasmette, invece, in modo diretto da persona a persona, ma soltanto attraverso la puntura di zanzare Aedes infette.

Sintomi della Dengue

I sintomi della dengue classica compaiono in media dopo 4-6 giorni (nota: il periodo di incubazione è compreso tra 3-15 giorni) dalla puntura di una zanzara infetta. La malattia esordisce con un aumento della temperatura corporea, a cui seguono mal di testa, forti dolori muscolari e articolari, eruzioni cutanee di tipo maculo-papulose, nausea, vomito e altri disturbi gastro-intestinali. Questi sintomi durano circa una settimana.

Tuttavia, circa 1 persona infettata su 20 sviluppa complicanze gravi e potenzialmente pericolosi per la vita: questa forma è chiamata febbre dengue emorragica e può causare shock e emorragie interne fino a condurre alla morte.

Come si manifesta la febbre dengue

Febbre improvvisa e molto alta (fino a 40°C) e almeno due dei seguenti:

Dengue: come si cura?

Non sono disponibili specifici farmaci antivirali per la febbre spaccaossa (dengue classica). La terapia è di supporto e prevede il controllare dei sintomi tramite idratazione e riposo in caso di una forma lieve-moderata di malattia, mentre nei casi più gravi è prevista la somministrazione endovenosa di liquidi e l'emotrasfusione.

Alcuni farmaci antipiretici (acido acetilsalicilico e ibuprofene) devono essere accuratamente evitati, in quanto potrebbero favorire la comparsa di manifestazione emorragiche (petecchie). Per ridurre la febbre ed i dolori articolari, può essere assunto il paracetamolo.

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Per approfondire: Dengue: Cos’è? Sintomi, Cause e Cura

Febbre Gialla

Cos’è la Febbre Gialla?

La febbre gialla è una malattia infettiva causata da un virus, trasmesso mediante la puntura di zanzare infette. Il nome della malattia si deve all'ittero, che può manifestarsi con occhi e pelle gialla, dopo eventuali danni al fegato.

Febbre Gialla: come si trasmette

Il vettore principale della febbre gialla sia in Africa, che in America è la zanzara Aedes aegypti, la stessa specie che trasmette il virus Zika, dengue e Chikungunya; il rischio che la Aedes albopictus (zanzara tigre) possa trasmettere la febbre gialla nel nostro Paese viene considerato basso. Il virus della febbre gialla non si trasmette per contagio interumano diretto.

Il virus della febbre gialla è un flavivirus che viene inoculato all'uomo dalla zanzara infetta tramite la puntura: l'agente virale replica, prediligendo le cellule epatiche, ma non risparmia reni e tubo digerente; successivamente, si forma l'ittero.

La febbre gialla è endemica nell'Africa sub-Sahariana e nelle regioni equatoriali e tropicali dell'America centrale e meridionale, ma è motivo di preoccupazione in quanto i potenziali vettori potrebbero diffondersi e stabilirsi in Asia, Europa ed Australia.

Febbre Gialla: sintomi

La febbre gialla può causare un ampio spettro di sintomi, da lievi a fatali (se evolve in epatite virale acuta o febbre emorragica). Basti pensare che, nelle manifestazioni epidemiche, la mortalità per febbre gialla può arrivare al 50%, paragonabile a quella di Ebola, Marburg e altre infezioni virali emorragiche.

Quando è sintomatica, la presentazione della febbre gialla è improvvisa e, di solito, avviene 3-6 giorni dopo l'infezione, con febbre a 39-40°C, forte cefalea, debolezza, artralgie e dolori muscolari (specialmente a collo, schiena e gambe), nausea e vomito. Nella febbre gialla, la frequenza cardiaca, spesso rapida all'inizio, dal secondo giorno diviene tipicamente bassa, in modo discordante rispetto l'innalzamento della temperatura corporea (segno di Faget). Nella maggior parte dei casi, la febbre gialla tende a risolversi dopo questi sintomi iniziali, con progressione verso la convalescenza entro una settimana dal loro esordio.

L'ittero (colorazione gialla della pelle e delle sclere degli occhi) può comparire il terzo giorno ed indica una prognosi infausta. Questo sintomo si associa tipicamente a grave albuminuria, dolore epigastrico, manifestazioni emorragiche (petecchie e sanguinamento dal naso, dalle gengive e dall'apparato gastro-intestinale). Nella fase terminale della forma più severa di febbre gialla, denominata maligna, si manifestano emorragie spontanee (vomito caffeano), delirio, convulsioni, coma e infine shock e insufficienza di molti organi (insufficienza renale ed epatica, coagulopatia, ittero grave ecc.). Circa il 20-50% delle persone che sviluppano una malattia grave può morire; nel resto dei casi, la convalescenza è lunga, spesso con sequele significative.

Febbre Gialla: come si cura?

Al momento, non esiste una terapia specifica per la febbre gialla: il trattamento è soprattutto di supporto e va impostato tempestivamente. Il riposo, la somministrazione di fluidi intravenosi e l'uso di analgesici e antipiretici possono alleviare i sintomi quali febbre, dolore e disidratazione. Alcuni farmaci vanno, invece, evitati: anticoagulanti, aspirina o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (come ibuprofene e naprossene) possono aumentare il rischio di sanguinamento.

Ricorda! Le zanzare Aedes vivono in una vasta gamma di habitat e possono riprodursi in piccoli ristagni d'acqua. Questi possono raccogliersi nei pneumatici, vasi da fiori, lattine, piscine per bambini, tubi di scarico e tutti gli altri contenitori aperti. Prevenire la formazione di acqua stagnante è una misura per impedire alle zanzare di proliferare.

In cosa sono simili?

In che modo la Dengue è simile alla Febbre Gialla?

La dengue e la febbre gialla hanno alcune somiglianze:

  • Entrambi sono virus trasmessi dalle zanzare
  • Entrambi sono prevalenti nelle regioni tropicali e subtropicali del Mondo
  • Nella maggior parte dei casi di dengue e febbre gialla, i pazienti presentano sintomi simil-influenzali, come febbre, brividi, dolori muscolari e muscolari, nausea e/o vomito.

Dengue e Febbre Gialla: differenze

In che cosa la dengue è diversa dalla febbre gialla?

Una delle principali differenze della dengue con la febbre gialla è che quest'ultima provoca anche ittero nei pazienti e, proprio come nella dengue, alcuni pazienti possono sperimentare una versione più grave della malattia pochi giorni dopo aver contratto al'infezione. Senza cure mediche, la febbre gialla grave può portare a insufficienza epatica e renale, coma e potenzialmente alla morte.

Altra differenza tra dengue e febbre gialla è la vaccinazione, disponibile attualmente per quest'ultima, che conferisce un'immunità di lunga durata (superiore a 10 anni).

Il vaccino per la febbre gialla, oltre ad essere obbligatoria per alcune destinazioni, è comunque raccomandata per i viaggiatori diretti nelle aree endemiche dell'Africa e dell'America.

Febbre gialla: quando è indicata la vaccinazione?

Allo scopo di prevenire il contagio del viaggiatore diretto in aree endemiche, è indicata la vaccinazione profilattica contro la febbre gialla, a cui sottoporsi almeno 10 giorni prima della partenza. Il vaccino può essere somministrato presso Centri autorizzati dal Ministero della salute.

Dopo la vaccinazione, il paziente riceve dal medico un certificato internazionale (Mod. 33-E) con validità legale per almeno 10 anni, da esibire obbligatoriamente come condizione per l'ingresso sul territorio di molte aree endemiche o a rischio di febbre gialla, come nei Paesi dell'America meridionale e dell'Africa equatoriale.

Oltre a proteggere in caso di eventuale esposizione al virus della febbre gialla le persone che si recano in una zona endemica, la vaccinazione ha anche lo scopo prevenire l'importazione e la diffusione internazionale della malattia in Paesi potenzialmente a rischio (aree caldo-umide e già infestate dai vettori).

Per approfondire: Febbre Gialla: cos’è? Come si prende? Sintomi e vaccino

Autore

Dott.ssa Giulia Bertelli

Dott.ssa Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici