Cos'è il debito di immunità? Ecco perché ci stiamo ammalando di più

Cos'è il debito di immunità? Ecco perché ci stiamo ammalando di più
Ultima modifica 07.12.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Che cosa è successo negli ultimi due anni
  3. Il sistema immunitario non è più “allenato”
  4. Che cos’è il debito di immunità
  5. Consigli utili

Introduzione

L'inverno 2022/2023 non è ancora iniziato e sono già centinaia gli italiani alle prese con influenza e malanni stagionali, senza contare quelli colpiti dal Covid-19 o dal virus respiratorio sinciziale. Quest'anno si sta registrando un numero molto elevato di casi di malattie stagionali, decisamente al di sopra della media del periodo registrata negli anni pre-pandemia: sarà perché le persone sono diventate improvvisamente più vulnerabili o perché i virus sono diventati più aggressivi? Secondo gli esperti, la ragione principale è rappresentata dal cosiddetto "debito di immunità".

Che cosa è successo negli ultimi due anni

Negli ultimi due anni le misure adottate per il contenimento della pandemia hanno contribuito a tenere sotto controllo anche la circolazione e la trasmissione dei virus influenzali, del virus respiratorio sinciziale e di altri agenti patogeni.
Grazie all'utilizzo della mascherina, al distanziamento sociale, ai lockdown, al frequente lavaggio delle mani, alla maggiore attenzione posta all'igiene e ai contatti sociali, alla ridotta frequentazione di luoghi affollati, le persone non sempre sono riuscite a proteggersi dal Covid-19, ma sicuramente si sono ammalate meno di influenza, sindromi parainfluenzali, malattie respiratorie, raffreddore, tosse.

Ora, con il venir meno delle restrizioni e di certe accortezze, i microrganismi patogeni hanno ricominciato a diffondersi in maniera massiccia e a contagiare numeri elevati di soggetti. Con il ritorno alla normalità, dunque, si stanno verificando nuove epidemie delle malattie che negli ultimi due inverni avevano avuto una diffusione molto più contenuta del solito. La conferma è arrivata anche dai dati giunti dall'Australia, dove le stagioni sono invertite rispetto al nostro emisfero e l'influenza si verifica durante la nostra estate: l'ultima stagione influenzale, infatti, è stata molto intensa, con molte persone colpite. 

Il sistema immunitario non è più “allenato”

Oltre alla maggiore diffusione dei microrganismi patogeni a causa del venire meno delle misure di protezione adottate con lo scoppio della pandemia, c'è un altro fattore molto importante da considerare che sta influendo sul boom di influenze, malanni vari e infezioni da virus respiratorio sinciziale che si sta registrando in queste settimane.

Proprio il distanziamento, il lockdown, l'uso della mascherina e le altre norme di contenimento, se da un lato ci hanno protetti, dall'altro ci hanno reso anche più vulnerabili: infatti, ci hanno impedito di sviluppare un'immunità recente nei confronti di vari agenti nocivi, rendendoci più fragili. Ecco perché i casi e la virulenza di molti agenti sono tornati ad aumentare. È come se il sistema immunitario in questi ultimi due anni non avesse avuto l'opportunità di mantenersi in "allenamento" e, ora, che è nuovamente esposto senza filtri all'aggressione da parte di diversi "nemici", non sia più perfettamente in grado di difendere l'organismo, che dunque si ammala più facilmente. È proprio questo il debito di immunità.

Che cos’è il debito di immunità

Il sistema immunitario di molte persone, dunque, è "fuori allenamento". Secondo molti esperti alla base delle tante epidemie che si stanno registrando in queste settimane in Italia e in diverse parti del mondo c'è proprio un debito di immunità, immune debt in inglese. In pratica, per colpa della mancata esposizione agli agenti patogeni è subentrata una ridotta protezione immunitaria: a causa del lungo periodo di emergenza sanitaria vissuto con restrizioni e chiusure, la maggior parte degli individui è debitrice della capacità di difendersi da certi tipi di microrganismi ed è meno in grado di produrre anticorpi efficienti.

Stando a uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet, dal titolo dal titolo VRS: pagare il debito di immunità con gli interessi, il debito di immunità è preoccupante soprattutto per quanto riguarda il virus respiratorio sincinziale o VRS, un microrganismo patogeno stagionale che ogni anno è responsabile di oltre 64 milioni di casi di infezioni respiratorie acute nel mondo, in particolare nei bambini piccoli e negli anziani.

Va specificato che il VRS, infatti, è uno dei principali virus che può provocare bronchiolite e polmonite. A questo proposito «sono state sollevate preoccupazioni circa la possibilità di epidemie di VRS più gravi in ​​futuro a causa di un cosiddetto debito di immunità», spiegano gli esperti. «Questo debito è particolarmente preoccupante per VRS, per il quale l'immunità temporanea si ottiene attraverso l'esposizione al virus, con anticorpi materni che tendono a diminuire rapidamente; senza esposizione stagionale, l'immunità diminuisce e aumenta la suscettibilità a infezioni future e potenzialmente più gravi».

Consigli utili

Alla luce di tutto questo, per proteggersi dalle malattie stagionali, è importante che:

  • le categorie a rischio si sottopongano alle vaccinazioni consigliate, come quelle contro l'influenza e contro il Covid-19;
  • i soggetti fragili mantengano la distanza dalle persone raffreddate;
  • tutti e soprattutto i bambini non vengano esposti al fumo passivo e per quanto possibile allo smog, due fattori che possono rendere più vulnerabile l'apparato respiratorio.