COVID 2023 - Eris e Pirola: cosa si sa? Sintomi e diffusione

Con l'arrivo della stagione fredda, si ritorna a parlare di COVID e di nuove varianti di SARS-CoV-2 - Eris e Pirola - che vengono sorvegliate attentamente poiché potenzialmente in grado di favorire un nuovo incremento di contagi.
Ma perché preoccupano e perché potrebbero determinare nuove e significative ondate di contagi? Cosa sappiamo finora sul loro conto? Entriamo più nel dettaglio.

Variante Eris: cos'è e caratteristiche
La variante Eris - o, più precisamente e correttamente, EG.5 - è un lignaggio discendente di XBB.1.9.2 che ha lo stesso profilo amminoacidico della proteina Spike (la proteina che il virus SARS-CoV-2 sfrutta per aggredire le cellule dell'ospite) di XBB.1.5 (comunemente nota come variante Kraken).
EG.5 è stata inizialmente classificata dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) come variante sotto monitoraggio (VUM), per poi essere infine classificata come variante di interesse (VOI) ad agosto 2023.
Eris è presente in svariati Paesi nel Mondo, Italia inclusa.
La variante in questione è ritenuta di interesse in quanto ha dimostrato una maggiore prevalenza, di possedere un vantaggio di crescita e proprietà di fuga immunitaria, ma non sono stati segnalati cambiamenti nella gravità della malattia da essa indotta. Per questo motivo, il rischio per la salute pubblica correlato alla diffusione di questa nuova variante - sulla base dei dati attualmente disponibili - rimane basso.
Per approfondire: Eris (EG.5): cosa sapere sulla variante COVID Autunno 2023Sintomi Eris: quali sono?
La sintomatologia degli individui affetti da variante Eris sembra essere rimasta sostanzialmente invariata rispetto a quella indotta dalle altre varianti. Nel dettaglio, i sintomi che si possono manifestare consistono in:
- Disturbi a carico delle vie aeree superiori, quali:
- Mal di gola;
- Tosse secca;
- Congestione nasale;
- Naso che cola;
- Starnuti.
- Stanchezza, affaticamento;
- Mal di testa;
- Dolori articolari;
- Dolori muscolari.
Si può sviluppare anche febbre. Ad ogni modo, ricordiamo che l'infezione può essere anche asintomatica e, pertanto, può decorrere senza alcun sintomo evidente.
Variante Pirola: cos'è e caratteristiche
La variante Pirola - o meglio, la variante BA.2.86 - è stata segnalata per la prima volta a fine luglio 2023 ed è stata classificata dall'OMS come variante sottoposta a monitoraggio (VUM) a causa delle numerose mutazioni presenti sul gene codificante per la proteina Spike (si parla di ben oltre 40 diverse mutazioni). In seguito, nell'autunno 2023, Pirola è stata poi classificata come variante di interesse (VOI).
Si ritiene che Pirola sia una lontana discendente di BA.2.
La preoccupazione è quella che un così grande numero di mutazioni possa influire sulla trasmissibilità, sulla capacità di fuga immunitaria e sulla capacità di indurre una malattia più severa rispetto ad altre sottovarianti precedentemente ed attualmente circolanti. Tuttavia, la situazione resta in evoluzione.
Per approfondire: COVID - Variante Pirola (BA.2.86): perché preoccupa?Sintomi Pirola: quali sono?
Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, i sintomi indotti da Pirola sembrano essere paragonabili a quelli indotti da altre varianti do SARS-CoV-2 e consistere in:
- Naso che cola;
- Mal di gola;
- Tosse secca;
- Congestione delle vie aeree superiori;
- Forte raffreddore.
Potrebbero altresì manifestarsi febbre alta e perdita del gusto e dell'olfatto. Ad ogni modo, la sintomatologia manifestata potrebbe variare da persona a persona; in qualsiasi caso, essa non deve mai essere sottovalutata e va sempre riferita dal medico.
Come si trasmettono Eris e Pirola?
Analogamente alle altre varianti di SARS-CoV-2, la trasmissione di Eris (EG.5) e Pirola (BA.2.86) avviene attraverso l'esposizione ai droplets di persone infette generati quando si parla, si tossisce o si stranutisce. Allo stesso tempo, la trasmissione può avvenire se si entra in contatto con superfici od oggetti infetti e se, con le mani contaminate (non lavate), ci si tocca occhi, naso o bocca.
Cosa fare?
Un aumento dei contagi da SARS-CoV-2 e dei casi di COVID sembra ormai assodato per questo autunno-inverno 2023, ciò che è importante fare è continuare a restare vigili e ad adottare tutte le misure preventive attualmente disponibili, quali ad esempio:
- Indossare i dispositivi di protezione individuale in luoghi dove vi è un più alto rischio di contagio e in presenza di persone fragili;
- Assicurarsi un'accurata igiene delle mani, lavandole accuratamente; in assenza di acqua e sapone, è possibile ricorrere all'uso di appositi gel disinfettanti;
- Tossire e starnutire in un fazzoletto o nella piega del gomito nel caso non si abbia a disposizione il fazzoletto;
- Gettare il fazzoletto dopo avervi starnutito o tossito dentro.
Sintomi COVID: come comportarsi?
In presenza di sintomi respiratori o di altri sintomi come febbre, mal di gola, stanchezza e dolori muscolo-articolari, è fondamentale isolarsi (nonostante non sussista più l'obbligo) e contattare subito il medico che potrà fornire indicazioni su quale iter intraprendere.
Il medico può quindi indirizzare il paziente verso l'esecuzione di un tampone al fine di valutare la presenza di un'eventuale infezione da SARS-CoV-2.
In caso di sintomatologia grave, può essere necessario chiamare i soccorsi sanitari al 118.
Le fonti consultate per la stesura di questo articolo sono i siti ufficiali del Ministero della Salute, dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), dell'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) e dell'ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control).
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