Contagio e modalità di trasmissione delle malattie

Ultima modifica 02.04.2020

Il contagio è la trasmissione di una malattia infettiva per via diretta o indiretta.

Contagio diretto e Indiretto

In caso di contagio diretto, l'individuo viene contaminato direttamente dalla sorgente di infezione, per esempio mediante contatto sessuale o per trasmissione aerea.

Il contagio indiretto è invece mediato da vettori animati, come animali e insetti, o inanimati (aria, suolo, alimenti, acqua, effetti personali, giocattoli, denaro ecc.); gli asciugamani e la biancheria ad uso promiscuo, così come le piscine e i bagni pubblici, possono essere fonte di contagio indiretto per alcune malattie (in genere micosi).

Modalità di Contagio

Il contagio implica l'ingresso e l'eventuale moltiplicazione nell'organismo degli agenti patogeni (che possono avere origine batterica, virale, fungina o protozoaria); tale infezione può sfociare nello stato latente o conclamato della malattia; durante il suo decorso, gli agenti infettanti possono quindi fuoriuscire dall'organismo e costituire una fonte di contagio per altri individui.

Nel caso di contagio interumano (da uomo ad uomo), la trasmissione della malattia può avvenire per contatto diretto con un malato o con un portatore sano (colui che porta la patologia senza mostrarne i sintomi). In altri casi l'agente infettante non è trasmesso dall'uomo ma dagli animali; si parla in questo caso di antropozoonosi (ne sono esempi la brucellosi, la rabbia, la toxoplasmosi, la leptospirosi e la peste).

Le principali modalità di contagio avvengono per via:

  • aerea
  • oro-fecale
  • parenterale
  • transplacentare

Contagio per Via Aerea

Avviene attraverso goccioline di saliva o escreato emesse tramite colpi di tosse, starnuti o anche tramite la fonazione (morbillo, parotite, influenza, pertosse, rosolia, scarlattina, tubercolosi, meningite, polmonite). Il contagio è tanto più probabile quanto più alto è il numero di individui in un ambiente confinato (collettività, luoghi affollati ecc.).

Contagio per Via Sessuale

Avviene attraverso piccole lesioni, secrezioni e fluidi organici con cui si prende contatto durante l'attività sessuale (malattie veneree, tra cui AIDS, epatite B, tricomoniasi, sifilide, gonorrea, condilomi genitali, clamidia ed herpes genitale).

Contagio per Via Orofecale

Avviene attraverso l'ingestione di germi acquisiti per via digerente, mediante acqua o cibi contaminati; è un tipico esempio di contagio indiretto (epatite A, tifo, colera, poliomielite, salmonellosi, dissenteria, ascaridiosi, verme solitario, amebiasi, giardiasi).

Contagio per Via Parenterale

Avviene attraverso lesioni cutanee anche di minima entità; è il caso, ad esempio, del tetano e del carbonchio, in cui il contagio avviene per via indiretta tramite penetrazione di spore batteriche presenti nell'ambiente. Altre volte il contagio è causato da trasfusioni di sangue o da uso promiscuo di siringhe (epatiti, HIV), da morsi di animali (rabbia) o da punture di insetti (dengue, malaria, febbre gialla).

Contagio per Via Transplacentare

La placenta consente il passaggio degli anticorpi per endocitosi ma impedisce quello di molti patogeni (fanno eccezione, ad esempio, i virus della rosolia, i batteri della sifilide ed i protozoi della toxoplasmosi).

 

Molte malattie riconoscono diverse modalità di contagio. Il raffreddore, ad esempio, può trasmettersi in maniera diretta attraverso starnuti, tosse e fonazione, ma anche in maniera indiretta dando la mano o manipolando oggetti contaminati (in virus possono resistere circa tre ore nell'ambiente esterno).