Come affrontare la caduta dei capelli?

Ultima modifica 12.07.2019
INDICE
  1. Caduta dei capelli: quando è normale?
  2. Quanti capelli cadono quotidianamente?
  3. Perché cadono i capelli? Le possibili cause
  4. Caduta dei capelli: quando preoccuparsi?
  5. Cosa fare se la caduta dei capelli è eccessiva?
  6. Cosa prevede l’analisi dei capelli e del cuoio capelluto

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Entro certi limiti, la caduta dei capelli può essere considerata fisiologica, in quanto parte di un processo di ricambio "programmato" della capigliatura.

Normalmente, un capello viene perso quando ha concluso il suo ciclo vitale e sta per essere rimpiazzato da un altro che sta nascendo nello stesso follicolo. Per questo motivo, il numero di capelli che compongono la chioma è generalmente stabile.

caduta capelli Shutterstock

Tuttavia, svariati fattori possono influenzare la quantità dei capelli persi quotidianamente: ad esempio, la caduta può aumentare nei periodi dell'anno che coincidono con il cambio di stagione e nelle donne può oscillare per l'effetto del ciclo ormonale. Altre volte, il fenomeno è indicativo di alcuni disordini o patologie che finiscono con il ripercuotersi sulla chioma. 

Quando si manifesta un'eccessiva caduta dei capelli, è importante valutare lo stato di salute dei capelli e del cuoio capelluto in maniera oggettiva, per comprenderne le cause e individuare le strategie più adeguate per affrontare il problema.

Caduta dei capelli: quando è normale?

Ogni capello è composto da una porzione visibile, che fuoriesce a livello del cuoio capelluto - il fusto - ed una parte interna, il follicolo pilo-sebaceo. Maggiore è il numero di follicoli, tanto più la chioma appare folta: a larghe spanne, il numero complessivo di capelli varia dai 100mila ai 140mila. 

Quando i capelli cadono, cioè concludono il loro ciclo vitale, i follicoli non "scompaiono": se non intervengono fattori di squilibrio, la matrice germinativa del bulbo è pronta a dare origine ad un altro capello. 

A tal proposito, va ricordato che i capelli nascono, crescono e cadono seguendo un preciso ciclo fisiologico che dipende dall'attività del follicolo, il quale alterna momenti di sviluppo a periodi di riposo funzionale:

  • ANAGEN (fase di crescita; durata media di 2-7 anni): si verifica l'allungamento del nuovo capello che va a sostituire il precedente. Il capello in fase anagen è fortemente saldato con le sue guaine, quindi può essere asportato solo esercitando una forte trazione che determina un lieve dolore;
  • CATAGEN (fase di transizione o involuzione; 2-3 settimane): diminuiscono progressivamente le funzioni vitali e la crescita del capello si blocca;
  • TELOGEN (fase di riposo; 2-3 mesi): il follicolo permane in stato di inattività; il capello ormai "morto" si distacca dal cuoio capelluto spontaneamente, quando viene lavato e pettinato o perché sospinto da quello nuovo in fase di crescita. Quando si trova nella fase telogen, i sistemi di ancoraggio sono allentati ed è sufficiente il massaggio durante la detersione con lo shampoo o il passaggio della spazzola per indurre la caduta del capello.

Attraverso questo intero processo, ripetuto svariate volte da ogni follicolo presente sul cuoio capelluto, la chioma si rinnova periodicamente. 

Quanti capelli cadono quotidianamente?

Nonostante sia impossibile indicare un valore preciso, il ricambio è da considerare fisiologico quando i capelli caduti al giorno sono all'incirca 50-60. Più precisamente, il range di normalità è compreso tra 40 e 120, poiché proporzionale alla massa di capelli di ciascuna persona.

Oltre a quanto folta è la chioma, il numero di capelli persi al giorno può variare sensibilmente in relazione a età e sesso (nell'uomo, ad esempio, la fase anagen è più breve ed il ricambio più accelerato), per non considerare le terapie farmacologiche in corso e la presenza o meno di malattie e di altri fattori che possono intervenire localmente alterando il ciclo "ideale" del capello. 

Inoltre, è importante sottolineare che ciascun follicolo pilo-sebaceo alterna periodi di attività a quelli di riposo indipendentemente dalla situazione dei capelli adiacenti. In altre parole, la caduta dei capelli ed il rinnovamento degli stessi non sono sincroni per l'intera chioma, ma sono fenomeni che avvengono periodicamente, con modalità "a mosaico": se si considera una capigliatura sana, la maggioranza dei follicoli, circa l'85%, si troverà nella fase anagen, mentre il resto sarà in catagen (1-2%) e telogen (14% circa). 

In ogni caso, ciò che conta non è tanto il numero esatto di capelli che cadono al giorno, quanto il fatto che ci sia sempre un adeguato e continuo ricambio tra quelli giunti alla fine del loro ciclo vitale e quelli nuovi. Talvolta, non si osserva, infatti, una perdita eccessiva di capelli, ma è comunque in corso un diradamento progressivo.

La caduta dei capelli non fisiologica, permanente o transitoria viene chiamata alopecia.

Perché cadono i capelli? Le possibili cause

Considerata l'alternanza di fasi durante le quali il capello cresce ai momenti di inattività del follicolo, la caduta di un numero limitato di fusti capilliferi al giorno è da considerare fisiologica. Per questo motivo, è normale ritrovarne sul cuscino, sulle spalle, sul pettine o nella doccia. Il distacco del capello destinato a cadere, è favorito dai traumi meccanici: la maggior parte dei capelli è persa, infatti, durante la spazzolatura della chioma ed il lavaggio con lo shampoo. Queste operazioni facilitano la caduta, ma, in realtà, si tratta di capelli che andrebbero persi comunque, in quanto giunti alla fine del loro ciclo vitale.

Esistono fattori, però, capaci di influenzare il ciclo vitale "ideale" dei capelli e di provocare uno squilibrio da cui possono conseguire due situazioni:

  1. Un numero importante di follicoli entra prematuramente in telogen causando una perdita abbondante di capelli, da cui risulta il diradamento evidente del cuoio capelluto;
  2. Il follicolo si miniaturizza ed i capelli si trasformano progressivamente in fibre corte, deboli e sottili. Queste rendono meno "voluminosa" la capigliatura che, pertanto, risulta meno folta in alcune aree.

Le condizioni che influenzano o accentuano la caduta dei capelli quotidiana comprendono:

  • Trattamenti estetici troppo aggressivi;
  • Traumi meccanici a carico della chioma;
  • Squilibri ormonali;
  • Diete drastiche;
  • Stress psicofisici.

Un'eccessiva perdita di capelli può accompagnare anche svariate condizioni patologiche, come malattie della tiroide, anemia, diabete e stati infiammatori associati a dermatosi. Anche la predisposizione genetica, l'esposizione sregolata ai raggi UV, l'abitudine al fumo e l'assunzione prolungata di certi farmaci possono essere annoverati tra i possibili fattori concausali.

Caduta dei capelli: quando preoccuparsi?

Una caduta è considerata "anomala" quando la media della perdita giornaliera supera i 100 capelli (700 a settimana) e si protrae per oltre 4 settimane, oppure quando alcune aree del cuoio capelluto iniziano ad apparire più diradate. 

In presenza di questi "campanelli d'allarme", è bene effettuare dei controlli per identificare l'origine della problematica: può essere confermata attraverso dei test di approfondimento della situazione cutanea ed intrafollicolare; è importante, infatti, esaminare al microscopio i capelli che cadono e confermare che siano in fase telogen, poiché un'aumentata caduta di capelli può essere segno di disturbi con cause e risposte ai trattamenti molto diverse.

Cosa fare se la caduta dei capelli è eccessiva?

Quando la caduta dei capelli risulta eccessiva, è importante non sottovalutarla: solo definendo in modo preciso il quadro generale e la gravità dello stesso, è possibile scegliere la strategia più adeguata per affrontare il problema e prospettare un obiettivo realmente raggiungibile. 

Per questo motivo, è consigliabile sottoporsi ad una valutazione tricologica, anche se il diradamento non è ancora evidente. 

In molti casi, l'alopecia è gestibile, soprattutto nelle sue fasi iniziali, con trattamenti in grado di rallentare la caduta ed irrobustire le strutture attualmente presenti. 

Quando il processo che porta alla progressiva caduta dei capelli (alopecia) si è ormai instaurato e non è più possibile recuperare i follicoli che hanno cessato la loro attività attraverso trattamenti specifici, la soluzione più risolutiva è il rinfoltimento chirurgico mediante il trapianto di capelli. Questa tecnica permette di ridistribuire i capelli in modo omogeneo, trasferendo i follicoli dalle regioni ricche di fusti capilliferi non destinati a cadere alle aree calve o diradate.

Ad oggi, l'autotrapianto è la metodica più praticata, poiché offre i migliori risultati, in termini di soddisfazione del paziente, consentendo una ricrescita dei capelli del tutto naturale.

Cosa prevede l’analisi dei capelli e del cuoio capelluto

Il primo passo per comprendere le cause della perdita dei capelli è rappresentato da un'analisi scientifica dei capelli e del cuoio capelluto, durante la quale sarà possibile interpretare il quadro completo, impostare il trattamento più adeguato al caso e verificarne i risultati nel tempo. Il primo approccio al problema consiste nell'osservazione diretta del cuoio capelluto (esame obiettivo) e nell'anamnesi, durante la quale l'esperto prende in considerazione lo stato generale della persona e valuta le caratteristiche della problematica che gli vengono riferite, per capire quali fattori possono aver contribuito a determinare la caduta eccessiva dei capelli. 

A questo punto, sulla base della condizione che si sospetta essere la causa dell'alopecia, il professionista può decidere di effettuare alcuni test specifici che consentono un check-up minuzioso dei capelli:

  • Pull test e test al pettine: viene valutata la resistenza alla trazione del fattore di crescita, il grado di stabilità della problematica, la gravità e la tipologia delle strutture capillari in caduta e lo stadio di alterazione del ciclo vitale del capello.
  • Valutazione con lampade dermatologiche: per l'analisi complessiva della situazione cutanea e delle strutture capillari presenti.
  • Osservazione con microcamere di ultima generazione: strumentazioni che permettono di esaminare i capelli e il cuoio capelluto con livelli di accuratezza molto elevati, mostrando nel dettaglio anche la morfologia delle radici dei capelli e la presenza di alterazioni metaboliche (acido lattico, squalene, proteine da stress, sebo intrafollicolare).
  • Test Genetici per la calvizie: complesse analisi di genetica molecolare per determinare la componente ereditaria o inquadrare esattamente la tipologia di problematica in atto o addirittura il suo rischio futuro, dando il vantaggio ai soggetti che sono preoccupati dalla caduta capelli di poterla trattare prima ancora che si manifesti.

Analisi gratuita

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Autore

Giulia Bertelli
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici