Generalità
La citicolina (anche conosciuta come CDP-colina o citidin 5'-difosfocolina) è una particolare molecola dotata di attività psicostimolante e nootropa, ossia è in grado di incrementare le capacità cognitive dell'individuo. Per tale ragione, l'uso della citicolina trova impiego soprattutto come trattamento di supporto in caso di disturbi e affezioni cerebrovascolari che possono causare alterazioni delle suddette capacità.
Esempi di Specialità medicinali Contenenti Citicolina
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Breinural®
Citicolina - Struttura chimica
- Citicolin®
- Difosfocin®
- Cidilin®
- Neuroton®
- Neurex®
Indicazioni terapeutiche
L'uso della citicolina è indicato nel trattamento di supporto delle sindromi parkinsoniane.
La citicolina, inoltre, può essere utilizzata anche in caso di disturbi cerebrovascolari di origine degenerativa, traumatica o aterosclerotica, che possono portare all'insorgenza di alterazioni delle funzioni cognitive.
Avvertenze
Durante la terapia con citicolina, se il paziente è affetto da edema cerebrale, è necessario somministrare - in concomitanza alla suddetta molecola - farmaci atti a diminuire la pressione intracerebrale, quali ad esempio i corticosteroidi o il mannitolo.
Nel caso in cui, invece, il paziente abbia un'emorragia endocranica, è necessario che la dose di citicolina assunta non superi i 500 mg in un'unica somministrazione, poiché può provocare un aumento del flusso sanguigno a livello cerebrale. Pertanto, in questi casi, è necessario somministrare dosi frazionate di principio attivo (solitamente, 100-200 mg dalle due alle tre volte al dì).
Infine, va ricordato che quando la citicolina è somministrata per via endovenosa, l'iniezione dev'essere effettuata molto lentamente.
Interazioni con altri farmaci
La citicolina è in grado di esercitare un'azione sinergica con la levodopa (principio attivo d'elezione nel trattamento del morbo di Parkinson), permettendo in questo modo di ridurne il dosaggio somministrato.
Inoltre, la citicolina può essere impiegata in concomitanza a liquidi di perfusione, farmaci antiemorragici e farmaci antiedemigeni.
Al momento non vi sono informazioni circa eventuali interazioni farmacologiche fra la citicolina e altri farmaci.
Tuttavia, prima di intraprendere il trattamento con questo principio attivo, è sempre bene informare il medico qualora si stiano assumendo - o siano stati recentemente assunti - farmaci di qualsiasi tipo, compresi i medicinali senz'obbligo di prescrizione medica, i farmaci da banco e i prodotti erboristici e omeopatici.
Effetti Collaterali
Al momento, non sono noti effetti collaterali provocati dall'assunzione di citicolina.
Tuttavia, qualora dovessero manifestarsi effetti indesiderati di qualsiasi tipo, è necessario rivolgersi al proprio medico o al farmacista, che provvederanno subito a inoltrare la segnalazione direttamente all'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
Meccanismo d'azione
Come accennato, la citicolina è un principio attivo dotato di attività nootropa. Le sostanze nootrope, generalmente, esplicano la loro azione favorendo la produzione di neurotrasmettitori, fornendo all'organismo le molecole necessarie alla loro sintesi.
Pertanto, la citicolina agisce in maniera analoga. Questa molecola, infatti, una volta assunta, viene metabolizzata portando alla formazione di colina. Quest'ultima è un precursore dell'acetilcolina, uno fra i più importanti neurotrasmettitori del nostro sistema nervoso, coinvolto in numerose funzioni cognitive, quali, ad esempio, la memoria e la concentrazione.
La colina derivante dal metabolismo della citicolina, pertanto, può essere utilizzata a livello centrale per la produzione di acetilcolina, aumentandone la biodisponibilità e producendo un miglioramento delle suddette capacità cognitive.
La citicolina, inoltre, è anche in grado di:
- Promuovere la sintesi dei fosfolipidi e della lecitina in particolare;
- Incrementare il flusso ematico cerebrale;
- Esplicare un'azione correttiva sul quadro lipoproteico ematico alterato.
Modalità d'uso e Posologia
La citicolina è disponibile in formulazioni farmaceutiche adatte alla somministrazione per via endovenosa e alla somministrazione per via intramuscolare.
Quando impiegata per via endovenosa, la citicolina dev'essere somministrata solo da personale specializzato tramite infusione goccia a goccia, oppure tramite un'iniezione endovenosa lenta.
La dose di farmaco abitualmente impiegata per il trattamento di supporto delle sindromi parkinsoniane è di 500-1000 mg al giorno, da somministrarsi in dose unica, oppure in dosi frazionate, per via intramuscolare, per via endovenosa lenta o per fleboclisi.
Ad ogni modo, la dose esatta di citicolina da somministrare a ciascun paziente verrà stabilita dal medico su base strettamente individuale, in funzione delle condizioni di salute dello stesso paziente.
Gravidanza e Allattamento
Poiché non si può escludere che la somministrazione di citicolina possa provocare danni al feto e/o al lattante, l'utilizzo di questo principio attivo nelle donne in gravidanza e nelle madri che allattano al seno dovrebbe essere effettuato solo ed esclusivamente se il medico lo ritiene assolutamente necessario.
Controindicazioni
L'utilizzo della citicolina è controindicato in caso d'ipersensibilità nota alla stessa citicolina o ad altre sostanze aventi struttura chimica analoga a quella della citicolina.