Cistite Sintomi: quali sono, quando preoccuparsi e rimedi

Cistite Sintomi: quali sono, quando preoccuparsi e rimedi
Ultima modifica 29.11.2023
INDICE
  1. Cos'è
  2. Cistite Sintomi: quali sono?
  3. Come capire se è davvero cistite?
  4. Cistite sollievo immediato: cosa fare

Cos'è

Quando il rivestimento della vescica s'infiamma, si parla di cistite.

Cos’è la cistite?

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La cistite è un'infiammazione della vescica che riconosce cause molto varie: il termine è riferito, infatti, ad un'ampia gamma di malattie con eziologia e meccanismi patologici diversi, ma con presentazioni cliniche simili.

Nella maggior parte dei casi, la cistite è associata ad un'infezione batterica che colpisce le vie urinarie (che è anche l'infezione ambulatoriale più comunemente trattata), ma può dipendere anche da condizioni non infettive. Questo il caso della cistite interstiziale, un'infiammazione cronica della vescica, probabilmente di origine multifattoriale. In altri casi, la cistite può essere indotta da radioterapia, alcuni farmaci (immunosoppressori, antitumorali, cortisonici e antibiotici) e corpi estranei (cateteri o stent urinari). Accanto a queste cause principali, ricordiamo che la cistite può essere provocata da altre problematiche del tratto genito-urinario, come – per esempio – calcoli e ipertrofia della prostata, che impediscono il normale deflusso di urina e il completo svuotamento vescicale.

Per approfondire: Rimedi per la cistite: cosa prendere per curarla?

Cistite: chi è più colpito?

Dal punto di vista epidemiologico, la cistite è una patologia che colpisce soprattutto il sesso femminile, per semplici ragioni anatomiche. Rispetto agli uomini, infatti, nelle donne l'uretra è più breve e gli orifizi dell'ano e dell'uretra sono più vicini tra loro. Di conseguenza, gli agenti infettivi possono risalire con più facilità lungo fino alla vescica.

Per difendersi da questa "invasione" l'organismo inizia a reagire contro i patogeni e si instaura così un'infiammazione, che si manifesta con frequente bisogno di urinare, dolore al basso ventre, bruciore e altri sintomi caratteristici della cistite.

Tra i fattori primari che possono favorire l'insorgenza di una cistite ci sono i rapporti sessuali, soprattutto se frequenti e non protetti, che permettono il contagio grazie al passaggio dei batteri dal canale vaginale alla vescica. Nelle donne, si parla spesso di cistite da luna di miele, per indicare gli episodi che seguono i rapporti sessuali.  Negli uomini, invece, la causa più comune di cistite è la prostatite batterica cronica.

Tra i fattori che possono predisporre alla cistite annoveriamo anche la scarsa igiene intima, le alterazioni della flora vaginale, la stitichezza, l'uso di gel spermicidi o del diaframma come anticoncezionale e l'ipersensibilità ad alcune sostanze irritanti, contenute, ad esempio, in prodotti per l'igiene intima. La cistite è comune anche nelle persone diabetiche e nelle donne in gravidanza o in menopausa.

La menopausa aumenta il rischio di cistite

A causa del calo dei livelli di estrogeni, della ridotta capacità della vescica e della ridotta forza della vescica, le donne in post-menopausa corrono un rischio maggiore di cistite rispetto alle donne in premenopausa.

Per approfondire: Cistite: Cos'è? Sintomi, Cause e Quando Preoccuparsi

Cistite Sintomi: quali sono?

L'infiammazione della vescica associata alla cistite può essere dolorosa e molto fastidiosa. In genere, però, si tratta di una patologia benigna, facilmente curabile e non pericolosa per la salute, a meno che l'infezione non si estenda all'uretere, quindi al rene.

Cistite: come si riconosce dai sintomi?

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La cistite è caratterizzata dai seguenti sintomi:

  • Bruciore o dolore durante la minzione (stranguria), talvolta accompagnato da brividi e freddo;
  • Urgenza di urinare spesso e aumento della frequenza (pollachiuria): aumento transitorio o permanente del numero di minzioni durante le 24 ore, accompagnato dalla riduzione del volume vuotato per ogni atto minzionale;
  • Disuria: difficoltà nell'urinare saltuaria o continua, la minzione può essere lenta e poco copiosa; tutto ciò richiede uno sforzo eccessivo, i muscoli appaiono contratti ed il getto può risultare modificato nel volume o nella forma (deviato, tortuoso ecc.) o arrestarsi improvvisamente e involontariamente;
  • Tenesmo vescicale: spasmo doloroso seguito dall'urgente bisogno di urinare;
  • Urine torbide, a volte maleodoranti;
  • Dolore pelvico o senso di pressione al basso ventre;
  • Febbre bassa;
  • Fatica o debolezza.

Talvolta, è presente anche ematuria o piuria, termini utilizzati per indicare, rispettivamente, la presenza di sangue e pus nelle urine.

Come ci si sente quando si ha la cistite?

Avere la cistite può causare dolore durante la minzione, urgenza di urinare, pressione pelvica, mal di schiena e affaticamento generale.

Cistite: quando preoccuparsi?

Importante è farsi valutare dal proprio medico se si presentano sintomi di cistite, soprattutto se accompagnati da febbre, brividi, mal di schiena, sangue nelle urine o incapacità di urinare.

Cistite acuta e cronica: quali differenze?

Il processo infiammatorio a carico della vescica può essere acuto o cronico: l'infezione, infatti, può risolversi dopo un solo episodio, oppure, specie quando viene trascurata, ripresentarsi e cronicizzare; in questo secondo caso, il processo infettivo può estendersi pericolosamente alle vie genitali o alle alte vie urinarie (vedi pielonefrite).

  • La CISTITE ACUTA si riconosce dalla comparsa di determinati segnali, che, in genere, esordiscono in modo brusco. In particolare, si manifesta con un senso di pesantezza e di fastidio nella parte bassa della pancia, dolore quando si fa pipì e bruciore specialmente al termine della minzione. Il tutto è peggiorato dal fatto che lo stimolo ad andare in bagno è improvviso e frequente, ma con l'emissione di poche gocce di urina. Quest'ultima può avere un odore intenso e può apparire torbida, in quanto contiene globuli bianchi, segno della reazione dell'organismo nei confronti dell'infezione. L'urina può contenere persino con qualche goccia di sangue (ematuria). A questi sintomi, in alcuni casi, si possono aggiungere mal di schiena e febbre con brividi, segnale di un'infezione che probabilmente si è propagata anche alle alte vie urinarie. In tal caso, è consigliabile rivolgersi subito a un medico.
  • La CISTITE CRONICA è spesso determinata dall'evoluzione della forma acuta. La cistite cronica ha la tendenza a ripetersi con gli stessi sintomi della forma acuta, anche se questi sono meno intensi e più prolungati.
Per approfondire: Disuria (Difficoltà ad Urinare): Cosa Significa il Bruciore Durante la Minzione?

Come capire se è davvero cistite?

In presenza dei sintomi della cistite, il medico può prescrivere in prima battuta l'analisi delle urine con urinocoltura e antibiogramma, per testare la sensibilità agli antibiotici di uso più comune. L'esame di un campione di urine rileverà un aumentato numero di globuli bianchi, la presenza di sangue e di nitriti, prodotti da alcuni batteri, come l'Escherichia coli. L'urinocoltura, invece, è utile per isolare il tipo di patogeno responsabile dell'infezione e, in base all'antibiogramma, consente poi di impostare un'antibiotico-terapia mirata. Se la cistite non regredisce rapidamente o se tende a divenire cronica saranno prescritti altri esami specifici, come la cistoscopia, l'urografia e l'ecografia dell'apparato urinario. Lo scopo è quello di escludere la presenza di condizioni predisponenti di base che possono essere la causa della cistite.

Cistite sollievo immediato: cosa fare

Come alleviare i sintomi della cistite?

Se la cistite viene curata tempestivamente e in modo corretto, i sintomi, di solito, si risolvono entro pochi giorni. La terapia di scelta della cistite batterica si basa sull'assunzione di antibiotici di facile eliminazione attraverso le vie urinarie, dove svolgono la loro azione. Più in generale, il trattamento più adatto dipende dalla causa alla base dell'infiammazione. Ad esempio, il medico può prescrivere disinfettanti delle vie urinarie e, per lenire il dolore, antispastici. Talvolta, però non è possibile evidenziare alcuna causa e le recidive sono frequenti. Pertanto, possono essere utili dei piccoli cambiamenti di stile di vita come:

  • Bere molto, almeno il canonico litro e mezzo-2 litri di acqua al giorno, per permettere la diluizione e l'eliminazione di eventuali agenti patogeni
  • Curare ogni giorno l'igiene intima, evitando l'uso di saponi o agenti cosmetici troppo aggressivi che, al contrario, possono favorire l'attacco da parte di agenti infettivi
  • Non trattenere l'urina per troppe ore, assecondando sempre lo stimolo alla minzione e svuotando bene la vescica
  • Evitare rapporti sessuali non protetti
  • Limitare l'assunzione di alcol
  • Combattere la stipsi con una vita attiva e un'alimentazione adeguata. Il ristagno di feci nel colon favorisce la proliferazione di germi patogeni, che poi colonizzano l'apparato urogenitale.
  • Evitare l'uso abituale di indumenti troppo stretti e biancheria intima in tessuto sintetico. Questi, infatti, riducono la traspirazione delle parti intime e possono causare irritazioni locali e disturbi fastidiosi, come arrossamenti cutanei e comparsa di prurito, preparando il terreno ai batteri.
Per approfondire: Perché si dovrebbe fare Pipì dopo il Sesso?

Quali cibi evitare in caso di cistite?

Per quanto riguarda l'alimentazione, andrebbe preferita una dieta ricca di frutta e verdura, che comprenda formaggi non stagionati e cereali integrali. L'assunzione abituale di cibi piccanti, cioccolata, caffè e tè, invece, può irritare le vie urinarie e peggiorare il problema.

Rimedi: come trattare la cistite a casa

Probabilmente, la cistite infettiva dovrà essere trattata con un antibiotico. Tuttavia, alcuni rimedi possono essere utilizzati per alleviare i sintomi della cistite sia infettiva, che non infettiva.

Un rimedio naturale particolarmente adatto a contrastare il disturbo (e forse il più noto) è il mirtillo rosso (o cranberry americano), utile sia per prevenire una cistite ricorrente, sia per contrastare i primi sintomi, grazie alle sue proprietà antibatteriche e depurative. Le proantocianidine (PACs) contenute nelle bacche del cranberry creano, infatti, un ambiente sfavorevole ai batteri uropatogenici, tra cui l'Escherichia coli, e ne contrasta l'adesione alle pareti del tratto urinario, riducendone la capacità di colonizzazione ed il potere aggressivo nei confronti della mucosa vescicale.

Simile effetto è prodotto dal D–mannosio, uno zucchero semplice estratto dalla corteccia di betulle e larici, anch'esso annoverato tra i rimedi più efficaci nell'ostacolare la proliferazione dei batteri nella mucosa della vescica. Il D-mannosio possiede un'elevata affinità per le lectine presenti sulle fimbrie, sistemi di adesione alla parete vescicale di molti batteri. Quest'interazione fra zucchero e patogeni ne promuove l'eliminazione attraverso le urine. Il D-mannosio è, inoltre, in grado di agire in sinergia con le PACs contenute nel cranberry.

Per questa serie di motivi, è senz'altro una buona idea assumere mirtillo rosso e D-mannosio in associazione, fino alla scomparsa dei sintomi della cistite e come coadiuvante nella prevenzione delle infezioni ricorrenti del tratto urinario.

Altri estratti vegetali, erbe commestibili e sostanze presentano un potenziale nel coadiuvare l'attività anti-uropatogena e battericida durante la cistite, inclusi:

Il mirtillo rosso, il mannosio e i probiotici sono spesso utilizzati per le infezioni delle vie urinarie ricorrenti, mentre la berberina e l'uva ursina sono prescritti gestire le forme acute.

Per coadiuvare il trattamento dell'infiammazione vescicale, inoltre, si suggerisce di aumentare l'apporto di liquidiBere molta acqua può aiutare a non far risalire i batteri lungo l'uretra, proprio per il frequente lavaggio del canale urinario, oltre a permettere la diluizione e l'eliminazione degli agenti infettivi con la diuresi.

Oltre a questi, è valido il rispetto delle norme igieniche e dietetiche precedentemente elencate; in sintesi:

  • Evitare i cibi irritanti per la vescica.
  • Urinare quando se ne avverte la necessità, evitando di trattenersi per troppo tempo.
  • Meglio svuotare la vescica sia prima, che dopo i rapporti sessuali.
  • Limitare l'assunzione di alcol e combattere la stipsi, con una dieta ricca di verdura e frutta e con abbondante acqua.
  • Indossare biancheria intima di cotone, evitando l'uso abituale di indumenti troppo stretti e in tessuto sintetico.
  • L'igiene intima quotidiana non deve essere trascurata, evitando però l'uso di saponi o cosmetici troppo aggressivi. Andrebbero utilizzati solo detergenti intimi delicati e leggermente acidi.
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Autore

Dott.ssa Giulia Bertelli

Dott.ssa Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici