Sentire Bene Significa Mantenere la Mente Allenata

Sentire Bene Significa Mantenere la Mente Allenata
Ultima modifica 09.02.2022
INDICE
  1. Calo uditivo
  2. Ipoacusia: Cos'è?
  3. Calo dell’Udito: Effetti sulle Funzioni Cognitive
  4. Calo Uditivo: Cosa Fare per Affrontarlo al Meglio

Calo uditivo

Il calo dell'udito o ipoacusia è una condizione molto comune. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che l'ipoacusia interessi circa 500 milioni di persone al mondo e oltre 7 milioni di italiani, ben 1 over 65 su 3, con un'incidenza del 12%. Nonostante queste statistiche, infatti, sono molte le persone che vivono con un calo dell'udito non identificato e trascorrono in media 7 anni prima di cercare una soluzione, a causa della tendenza a non accettare o a sottovalutare il problema. Un'errata consuetudine consiste, infatti, nel sottoporsi ad un consulto specialistico per l'udito solo quando il calo uditivo porta ad avere gravi difficoltà di comunicazione. In realtà, la prevenzione uditiva e il test dell'udito sono azioni normali e semplici da attuare, come qualunque altro controllo, ad esempio quello della vista o gli esami del sangue periodici. Inoltre, prendere coscienza di quanto sia importante la propria salute uditiva è fondamentale e porre rimedio al calo dell'udito sin dai primi campanelli d'allarme può evitare conseguenze più negative. Proprio per richiamare l'attenzione sull'importanza della prevenzione e informare sulle possibili soluzioni dedicate al trattamento dell'ipoacusia, il 3 marzo è stata istituita dall'OMS la Giornata Mondiale dell'Udito.

Ipoacusia: Cos'è?

L'ipoacusia, o calo dell'udito, è una diminuzione delle capacità uditive che si manifesta quando non si distinguono bene i suoni o si hanno difficoltà a capire le parole. Il calo dell'udito può presentarsi a tutte le età con cause diverse, che vanno da un fisiologico invecchiamento dell'organo uditivo agli stili di vita errati, dal lavoro in ambienti rumorosi alle patologie che interessano l'orecchio.

I segnali che possono facilitare il riconoscimento dell'ipoacusia comprendono:

  • Difficoltà a seguire un discorso in ambienti rumorosi
  • Alzare eccessivamente il volume della TV;
  • Non sentire lo squillo del telefono;
  • Avere la sensazione di orecchio "chiuso";
  • Udire un ronzio o un fischio del quale non si riesce a individuare la fonte;
  • Chiedere di ripetete una parola durante una conversazione.

Il calo uditivo è un processo generalmente lento e progressivo e può essere un ostacolo alla qualità della vita. Proprio in virtù dell'evoluzione graduale dell'ipoacusia, per rilevarne la presenza sin dall'esordio e porvi rimedio quanto prima, una buona abitudine è quella sottoporsi regolarmente ad un controllo dell'udito professionale, come raccomandato anche dell'OMS.

A scuola, al lavoro, a casa, al supermercato o in qualsiasi altra situazione della vita quotidiana, comprendere con chiarezza parole, voci e suoni significa comunicare e interagire con le persone e l'ambiente che ci circonda.

Un udito in salute permette di mantenere uno stile di vita dinamico e salvaguardare importanti aspetti quali indipendenza, autonomia e inclusione sociale

Per approfondire: Calo dell'udito: i sintomi a cui fare attenzione

Calo dell’Udito: Effetti sulle Funzioni Cognitive

L'udito ha un impatto diretto sulla mente: sentire bene rende le persone più attive, stimola l'attenzione e la vivacità intellettiva.

Prendersi cura dell'udito significa preservare la qualità della vita e godere al massimo delle proprie passioni e della socialità. Ascoltare la musica preferita, vedere un film alla TV, chiacchierare con amici e parenti, fino alle attività più concrete, come fare la spesa o telefonare: queste esperienze, apparentemente scontate, non lo sono per chi ha problemi di udito.

Se non gestita, l'ipoacusia può condurre al precoce indebolimento di alcune funzioni cognitive, come l'attenzione, la memoria e le capacità strategico-esecutive, favorendo l'insorgenza o l'aggravamento di problemi cognitivi.

Calo Uditivo: Cosa Fare per Affrontarlo al Meglio

L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) prevede che entro il 2050 a soffrire di perdite uditive sarà addirittura il 10% della popolazione mondiale: per questo raccomanda a chi ha più di 55 anni di sottoporsi ogni anno a una regolare valutazione dell'udito.

Fare un controllo periodico dell'udito può rilevare un'eventuale ipoacusia sin dai primi sintomi, significa intervenire in maniera efficace e tempestiva per migliorare la qualità di vita della persona, dal punto di vista sia fisico, che mentale.

Il momento fondamentale del controllo dell'udito è rappresentato dall'esame audiometrico, un'indagine accurata, non invasiva e della durata di pochi minuti che fornisce indicazioni sulla funzionalità uditiva. Nonostante sia semplice, questo test consente di valutare come vengono percepiti suoni di differente frequenza e intensità, permettendo di stabilire la cosiddetta "soglia uditiva" (cioè fino a che livello i suoni vengono captati nitidamente). I valori di soglia risultanti per ogni frequenza all'esame audiometrico sono riportati su un grafico chiamato audiogramma, la cui interpretazione permetterà di orientare la scelta terapeutica.

Per approfondire: Ipoausia prevenzione: perché è importante