Calo dell’udito: come prendersene cura

Calo dell’udito: come prendersene cura
Ultima modifica 16.03.2021
INDICE
  1. L’importanza di un udito in salute
  2. Perché l'udito tende ad essere trascurato
  3. Ipoacusia: come si riconosce
  4. Prevenzione uditiva
  5. Come tornare a sentire bene

L’importanza di un udito in salute

La salute dell'udito è fondamentale, eppure moltissime sono le persone che convivono con un calo delle capacità uditive (definita "ipoacusia" nel linguaggio tecnico) non identificato. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono 466 milioni di persone in tutto il Mondo a riscontrare problemi di udito. Numeri altissimi anche nel nostro Paese: le stime parlano di circa 7 milioni di italiani che convivono con un calo dell'udito e, in media, solo un adulto su due tra gli over 55 cerca una soluzione per affrontare il problema. Un'errata consuetudine consiste, infatti, nel sottoporsi ad un consulto specialistico per l'udito o valutare come necessario l'indossare un apparecchio acustico solo quando il calo uditivo porta ad avere gravi difficoltà di comunicazione.

Perché l'udito tende ad essere trascurato

In genere, trascorrono mediamente 7 anni prima che una persona con ipoacusia si attivi per cercare una soluzione. I motivi sono tanti: il primo ostacolo è rappresentato dal rifiuto di accettare o dal mancato riconoscimento del proprio calo uditivo (47% dei casi, secondo una ricerca Censis). Molte persone considerano, infatti, l'ipoacusia come un inevitabile fenomeno o pensano che il problema possa risolversi da solo (50%). In altri casi, esiste una riluttanza di base alle soluzioni disponibili: in particolare, c'è chi è convinto che gli apparecchi acustici non servano a granché (27%). Ma non è così e la ricerca scientifica smentisce in modo netto queste affermazioni.

Prendere coscienza di quanto sia importante sottoporsi a controlli dell'udito regolari, così come si affronta qualunque altro check up, è importante. Identificare l'ipoacusia e porvi rimedio sin dai primi segni può evitare le conseguenze più negative che potrebbe avere. Per questo l'OMS – l'Organizzazione Mondiale della Sanità – raccomanda di fare prevenzione effettuando periodicamente un controllo dell'udito professionale.

Ipoacusia: come si riconosce

Il calo dell'udito è generalmente un processo lento e progressivo che comporta tipicamente una difficoltà nel comprendere le parole durante la normale conversazione. Successivamente, si possono riscontrare problemi nel sentire chiaramente in ambienti rumorosi o particolarmente affollati (per esempio, al supermercato e al ristorante). Inoltre, le persone che hanno difficoltà uditive tendono tipicamente ad alzare il volume del televisore o della radio a causa dei problemi nell'ascolto e possono percepire i suoni come se fossero ovattati. In alcuni casi, il calo dell'udito può essere accompagnato da un ronzio o un fischio del quale non si riesce a individuare la fonte.

«Per tutti questi motivi è essenziale fare prevenzione» commenta Dott. Alessandro Martini, direttore del dipartimento di Neuroscienze all'Università di Padova «facendo attenzione agli stili di vita e ai fattori di rischi che possono compromettere l'udito, ma anche richiedendo una visita specialistica al primo sospetto di un calo uditivo».

Per approfondire: Calo dell'udito: prevenzione e possibili soluzioni

Prevenzione uditiva

Come per altri problemi di salute, anche nei casi di ipoacusia esiste una regola fondamentale: quanto prima viene individuata una diminuzione della capacità uditiva, meno complesse e con migliore esito saranno le possibilità di affrontare le difficoltà di ascolto.

Per questo, il controllo dell'udito dovrebbe diventare una sana abitudine, allo stesso modo dei check up periodici a cui ci si sottopone per monitorare la propria salute (esami del sangue, visite oculistiche ecc.). Si tratta di un esame semplice, veloce e non invasivo che permette di valutare l'efficienza del sistema uditivo e stabilire l'eventuale presenza dell'ipoacusia. In particolare, il controllo dell'udito utilizza tecnologie all'avanguardia per definire un profilo uditivo individuale, stabilendo l'entità della riduzione dell'udito e tenendo in considerazione i bisogni e le proprie abitudini. Una volta individuato il calo uditivo è possibile valutare con l'aiuto di un professionista qualificato le adeguate possibilità di trattamento e l'eventuale adozione di rimedi semplici, come l'uso degli apparecchi acustici per prevenire le conseguenze come la progressione del decadimento cognitivo, l'isolamento e l'esclusione sociale.

Come tornare a sentire bene

Oggi, la scienza e la tecnologia forniscono soluzioni, che dipendono dalla causa sottostante e dalla gravità della ipoacusia.

Nella stragrande maggioranza dei casi, il ricorso agli apparecchi acustici rappresenta la più efficace soluzione per migliorare in maniera considerevole la capacità uditiva e prevenire la progressiva diminuzione dell'udito, coniugando estetica, comfort d'uso e beneficio.

Gli apparecchi acustici sono dispositivi medici indossabili che consentono di compensare in modo dinamico la perdita dell'udito, dimostrandosi efficaci nel migliorare la qualità di vita delle persone ipoudenti. Questi dispositivi consentono, infatti, un significativo miglioramento della funzione sociale ed emozionale, nonché della capacità di comunicazione e di quella cognitiva.

Le principali tipologie di apparecchi acustici comprendono i dispositivi da indossare dietro l'orecchio (retroauricolari) o dentro al condotto uditivo (endoauricolari).

La tecnologia su cui si basa il loro funzionamento è in continua evoluzione. Gli apparecchi acustici di ultima generazione sono invisibili, completamente regolabili e capaci di adeguare automaticamente le prestazioni ai diversi ambienti, adattandosi a tutte le esigenze di ascolto per offrire un'eccellente qualità del suono.

Una grande innovazione riguarda anche l'applicazione delle tecnologie wireless per la connettività tra gli apparecchi acustici e le fonti sonore esterne. Il Bluetooth permette di connettere l'apparecchio acustico al cellulare, alla televisione, allo stereo e a qualunque altro dispositivo che ne sia dotato, consentendo di sincronizzare automaticamente i segnali di tutti gli strumenti elettronici, senza più bisogno di cavi o cuffie. Inoltre, gli apparecchi acustici sono in grado di adattare il volume della televisione all'orecchio, consentendo alle persone care presenti di mantenerlo al livello più consono per loro.

Il dispositivo diventa così un vero e proprio auricolare senza fili dalle prestazioni eccellenti che permette, ad esempio, di provare l'esperienza di un audio superiore collegandosi alla tv oppure di parlare al telefono lasciando libere le mani.

Le tecnologie avanzate con cui sono realizzati, unitamente alle piccole dimensioni e alla possibilità di personalizzazione rendono semplice e confortevole l'uso di questi dispositivi nella quotidianità. Non esiste, infatti, un apparecchio acustico unico e valido per tutti, ma ciascuno deve affidarsi alla soluzione più adatta per il proprio udito e le proprie esigenze d'ascolto. Per questo, durante il processo di scelta, l'audioprotesista diventerà la figura professionale di riferimento, in quanto saprà interpretare quale sia tra le varie opzioni disponibili la soluzione più adatta al proprio benessere uditivo, oltre a fornire appropriate istruzioni sul corretto utilizzo dell'apparecchio acustico e controllare il dispositivo nel tempo per garantire sempre un'eccellente qualità del suono.