Calcoli Renali: Cura e Trattamento
Ultima modifica 09.10.2020
INDICE
  1. Trattamento dei Calcoli Renali
  2. Farmaci
  3. Colpo D'Acqua
  4. Litotrissia e Intervento Chirurgico

Trattamento dei Calcoli Renali

La terapia dei calcoli renali prevede:

  • La gestione dell'episodio acuto della colica renale;
  • Il ricorso ad un trattamento farmacologico o chirurgico.

Farmaci

Per approfondire: Farmaci per la cura dei Calcoli Renali

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Nel caso in cui il calcolo non ostruisca le vie urinarie, la terapia farmacologica si basa sull'uso di diuretici e disinfettanti delle vie urinarie per scongiurare eventuali infezioni. I calcoli renali di acido urico presentano la caratteristica favorevole di sciogliersi completamente alcalinizzando le urine con una terapia medica, senza dover ricorre alla chirurgia. Viceversa, quelli di cistina, assai rari, spesso causano formazioni complesse, voluminose, molto dure e difficili da trattare.

Per il controllo del dolore causato dalla colica renale è possibile ricorrere alla terapia farmacologica. Pertanto, si somministrano per via endovenosa analgesici o antispastici, attendendo l'espulsione spontanea del calcolo che dall'uretere deve spostarsi in vescica. I farmaci riducono la contrattilità della muscolatura liscia, quindi agevolano la progressione del calcolo verso l'esterno.

Se l'espulsione spontanea non è possibile, si procede con un intervento chirurgico per l'asportazione dei calcoli renali o la loro frantumazione.

Quali Farmaci sono utili per Coliche da Calcoli Renali?

Il trattamento della colica renale si basa sulla somministrazione di farmaci antispastici (riducono la contrattilità della muscolatura liscia) e di medicinali analgesici per tamponare il dolore. Di largo impiego sono i classici FANS che, risolvendo il dolore, interrompono il circolo vizioso dolore-spasmo-dolore senza interferire con il mantenimento della peristalsi ureterale, indispensabile per la progressione e l'eliminazione spontanea del calcolo. L'uso di antispastici andrebbe limitato, invece, ai casi in cui la progressione del calcolo, a causa delle sue dimensioni e morfologia, appaia estremamente improbabile.

Rimedi per le Coliche Renali

Poiché il dolore delle colica è dovuto alla contrazione spastica della muscolatura liscia che tenta in questo modo di superare l'ostruzione, è possibile mitigare il dolore immergendosi in una vasca colma d'acqua quasi bollente. Il calore esercita, infatti, un potente effetto vasodilatatorio favorendo il rilasciamento della muscolatura. Tali immersioni vanno evitate, invece, in presenza di sangue nelle urine dato che le proprietà antispastiche del calore favorirebbero l'emorragia.

Colpo D'Acqua

I calcoli più piccoli possono essere espulsi spontaneamente. In questo caso, è anzitutto previsto:

  • Riposo;
  • Modifica del regime dietetico;
  • Aumento dell'apporto giornaliero di liquidi.

Quest'ultimo approccio prevede l'assunzione giornaliera di elevate quantità di acqua oligominerale, ma con cautela, per causare un'escrezione di urine superiore ai 2 litri nell'arco di 24 ore. Questo tipo di terapia è detta idropinica. Aumentando così il volume delle urine, si incoraggia l'organismo a espellere spontaneamente i piccoli calcoli renali e si ostacola il loro progressivo accrescimento. In genere, nel caso di calcoli di piccole dimensioni, fino a 5-7 mm, il processo di espulsione spontanea può richiedere indicativamente dai 2 e ai 15 giorni.

In cosa consiste la Cura Idropinica dei Calcoli Renali?

Per favorire l'eliminazione del calcolo renale, si ricorre spesso ad un metodo classico ed efficace chiamato "colpo d'acqua". In base ai principi di questa tecnica si invita il paziente a bere rapidamente un litro/un litro e mezzo di acqua minimamente mineralizzata, in modo da scatenare una potente spinta urinaria che faciliti l'espulsione del calcolo.

Per approfondire: Cura Idropinica dei Calcoli Renali

Litotrissia e Intervento Chirurgico

Calcoli Renali: quali sono le opzioni chirurgiche?

I calcoli che non riescono a procedere nell'uretere devono essere sottoposti a trattamento chirurgico. È possibile ricorrere a tecniche diverse, la cui scelta dipende naturalmente dalle caratteristiche, dalle dimensioni, dalla localizzazione e dal numero di calcoli.

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  • LITOTRISSIA EXTRACORPOREA: consiste nella frammentazione di calcoli di piccole dimensioni dall'esterno del corpo, che vengono successivamente eliminati con le urine. Questo metodo terapeutico è chiaramente poco invasivo e viene utilizzato soprattutto per alcuni calcoli di ossalato di calcio, calcoli di struvite e calcoli di acido urico. Al contrario, i calcoli di cistina e quelli di ossalato di calcio monoidrato non rispondono bene alla tecnica extracorporea, perciò sono generalmente rimossi con litotripsia percutanea o transuretrale;
  • LITOTRISSIA RENALE PERCUTANEA: si esegue tramite un foro a livello lombare dal quale si entra con uno strumento che consente la distruzione del calcolo e l'aspirazione dei frammenti;
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  • URETRORENOSCOPIA (litotrissia uretrale endoscopica): altra soluzione è l'asportazione per via endoscopica. In pratica, sono introdotte attraverso l'uretra, lungo le vie urinarie, delle sottili sonde per raggiungere il punto in cui si è arrestato un piccolo calcolo, per mobilizzarlo e farlo scendere in vescica. Un metodo endoscopico, che può essere sempre eseguito penetrando tramite l'uretra e risalendo dalla vescica all'uretere, è l'ureteroscopia ad ultrasuoni. Questa procedura  permette di arrivare al calcolo e di romperlo in frammenti, che possono essere quindi eliminati assieme alle urine o rimossi con piccole pinze o "cestelli".
  • TRATTAMENTO CHIRURGICO a cielo aperto: nei casi tanto complessi da rendere sconsigliato l'approccio endoscopico può essere necessario ricorrere alla chirurgia a cielo aperto, che comporta l'apertura dell'addome.
Per approfondire: Litotrissia

Per quanto riguarda la prevenzione dei calcoli renali, si raccomanda di fare attenzione all'idratazione, in particolare nel periodo estivo e in presenza di attività fisica.

Attenzione anche alla dieta, in quanto la composizione delle urine è direttamente correlata all'alimentazione. Il piano alimentare deve essere personalizzato e pianificato insieme a uno specialista in merito e adattato alla tipologia di calcolosi a cui è soggetto il paziente. Infatti, gli aspetti da prendere in considerazione sono molteplici e comprendono il consumo di proteine, di verdure, di latticini, di alcool, di sale e il pH urinario.

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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici