Calcoli Renali: Cause e Fattori di Rischio
Ultima modifica 09.10.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cosa Sono?
  3. Fattori di Rischio

Generalità

I calcoli renali - identificati dal termine medico "nefrolitiasi" o "litiasi renale" - sono delle piccole aggregazioni di sali minerali che si formano lungo il decorso delle vie urinarie. Questi "sassolini" derivano dalla precipitazione e dall'aggregazione di alcune sostanze normalmente presenti nelle urine. Una volta formati, con il passare del tempo, i calcoli tendono a passare dal rene alle vie urinarie inferiori, quindi all'uretere, da qui alla vescica e, infine, nell'uretra per essere espulsi all'esterno durante la minzione.

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Spesso, la loro presenza è correlata ad una dieta incongrua a cui si associa necessariamente una sottostante predisposizione genetica e la scarsa assunzione di liquidi. La formazione dei calcoli renali è favorita, inoltre, da alcuni processi infiammatori.

Specie se di piccole dimensioni, i calcoli renali possono essere asintomatici e sono eliminati spontaneamente senza arrecare alcun disturbo al paziente. In molti casi, però, i calcoli renali finiscono col provocare un dolore acuto e violento nella regione lombare. Tale dolore è proprio caratteristico della calcolosi renale e per le sue peculiarità ed i sintomi cui si associa rientra nel quadro più generale della cosiddetta "colica renale".

Breve premessa

Prima di esaminare più nel dettaglio le cause della calcolosi renale, un brevissimo richiamo anatomico e fisiologico può aiutarci a capire meglio l'argomento.

I reni sono due organi che appartengono al sistema urinario, localizzati nella regione posteriore della cavità addominale, approssimativamente a livello della 12ª costola. La loro forma è paragonata a quella di un fagiolo, proprio per la netta somiglianza con il legume che ben conosciamo. La funzione primaria dei reni consiste nel produrre l'urina, filtrando il sangue dalle sostanze di rifiuto o comunque presenti in eccesso. Da ciascun rene, parte un sottile tubicino chiamato uretere, deputato al trasporto d'urina. I due ureteri, di destra e di sinistra, riversano il proprio contenuto in un organo cavo, chiamato vescica urinaria, che accumula l'urina tra una minzione e l'altra. Quando la vescica si riempie oltre un certo livello, il soggetto avverte il bisogno di urinare; così, con l'atto chiamato minzione, la vescica si svuota e l'urina viene espulsa all'esterno attraverso un singolo tubicino collegato alla vescica e chiamato uretra.

Dopo questa premessa, si può intuire come i calcoli renali siano la conseguenza di una perdita di equilibrio tra le varie sostanze presenti nelle urine.

Cosa Sono?

Cosa Sono i Calcoli Renali?

I calcoli renali sono dei depositi di consistenza dura che si formano per precipitazione dei sali minerali contenuti nelle urine (calcio, ossalato, fosfati ed acido urico). La formazione di un calcolo è favorita dall'aumento della concentrazione di questi elettroliti o dalla riduzione del liquido che li tiene in soluzione (scarso volume di urine).

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Quando i sali si aggregano tra loro formano dapprima cristalli, quindi microcalcoli e, infine, calcoli che possono raggiungere le dimensioni di una pallina da golf. Proprio a causa della loro forma e composizione chimica i calcoli renali possono muoversi dalla sede di origine e andare ad ostacolare il flusso dell'urina. Tale ostacolo, oltre a causare un dolore spesso intenso, favorisce lo sviluppo di infezioni urinarie e, se persiste per lunghi periodi, aumenta le possibilità di danno ai reni, fino a sviluppare una insufficienza renale progressiva.

Normalmente, le urine contengono sostanze che impediscono la formazione di calcoli, ma non sempre tali composti sono presenti in quantità adeguate o svolgono efficacemente la loro funzione. Oggi se ne conoscono due categorie: macromolecolari (di natura proteica) e micromolecolari come il citrato o il magnesio. Anche i mucopolissaccaridi, grazie alle loro proprietà colloidali  favoriscono il mantenimento in soluzione dei sali allontanando la formazione di calcoli renali.

In base alla composizione chimica, si distinguono diversi tipi di calcoli, ognuno dei quali richiede un approccio terapeutico differente.

Cause: Come si Formano i Calcoli Renali?

La formazione dei calcoli renali è favorita da elevate concentrazioni di sostanze poco solubili nelle urine, come, per esempio, sali di calcio o acido urico, e/o dal rallentamento del flusso urinario. In quest'ultimo caso, tali sostanze permangono più a lungo nelle vie urinarie, quindi hanno tutto il tempo per precipitare ed aggregarsi. Se un composto insolubile è più concentrato rispetto alla norma può quindi dare origine ad una sovrasaturazione delle urine, quindi rischia di precipitare e unirsi a formare dei cristalli. Questi cristalli, fondendosi tra loro nei calici renali, finiscono per dare vita a veri e propri sassolini. 

Anche le modificazioni del pH urinario possono promuovere la formazione dei calcoli renali.

A seconda dei casi, i calcoli renali possono essere piccoli come dei granelli di sabbia o grandi addirittura come delle palline da golf. I calcoli possono inoltre avere contorni lisci o apparire come masse dalla superficie irregolare e frastagliata. Non è raro, poi, riscontrare calcoli multipli in un rene.

Composizione e Classificazione dei Calcoli Renali

I calcoli renali possono essere costituiti da varie componenti urinarie, singole o in combinazione tra loro. In particolare, i calcoli renali possono avere origine calcica, mista, urica, infettiva o cistinica.

  • La circostanza più comune prevede la formazione di calcoli renali di natura calcica; la loro formazione deriva, quindi, dall'aggregazione di ossalato di calcio e fosfato di calcio.
  • Anche l'eccessiva quantità di acido urico può però generare calcoli renali molto fastidiosi. Questa tipologia di calcoli si osserva, di solito, nel contesto di un'iperuricemia, in pazienti con gotta o con una malattia maligna del sangue.
  • Molto più rari sono, invece, i calcoli costituiti da un aminoacido, la cistina. Queste formazioni si osservano, in particolare, in soggetti che presentano una condizione patologica ereditaria chiamata cistinuria. Questa malattia determina un difetto nel trasporto di alcuni amminoacidi, tra cui la cistina, nel rene e nell'intestino.

Alla formazione dei calcoli renali può contribuire non solo l'eccesso delle sostanze urinarie appena viste, ma anche la carenza di altre sostanze, come l'acido citrico, che, in condizioni normali, contrastano in maniera efficace la precipitazione e la cristallizzazione dei sali, legandoli a sé per formare dei complessi solubili.

Infine, un capitolo a parte meritano i calcoli derivanti dalle infezioni delle vie urinarie. Alcuni batteri, infatti, producono delle sostanze proteiche che facilitano la precipitazione dei sali nelle urine. Ad esempio, i calcoli di fosfato di magnesio e ammonio, noti anche come calcoli di struvite, si osservano soprattutto nelle infezioni del tratto urinario da parte di batteri produttori di ureasi, come per esempio quelli appartenenti al genere Proteus.

Tutte queste informazioni sulla composizione del calcolo renale sono importanti per impostare il protocollo terapeutico più adatto al singolo caso: il trattamento della calcolosi renale si pone, infatti, l'obiettivo di ridurre la concentrazione dei sali urinari coinvolti e di aumentare le sostanze che ne inibiscono la precipitazione.


CALCOLI RENALI, ORIGINE, INCIDENZA E CLASSIFICAZIONE

CALCICA

(70-80%)

MISTA

(5-10%)

URICA

(5-15%)

INFETTIVA

(10-15%)

CISTINICA

(1-2%)

Ossalato di calcio (60%)


Ossalato di calcio e fosfato di calcio (30%)


Fosfato di calcio (10%)

Ossalato di calcio, acido urico e fosfato di calcio (30%) Acido urico, urato di calcio

Struvite (fosfato - ammonio - magnesio)


Struvite e carbonato apatite o urato di ammonio


Fosfato di calcio

Cistina

A questi dati vanno aggiunti i calcoli di origine rara (incidenza 1-2%) che possono essere causati dall'accumulo di xantina, ipoxantina, colesterolo, acidi grassi o 2,8-diidrossiadenina

Fattori di Rischio

Calcoli Renali: Cosa ne Favorisce la Formazione?

I calcoli renali sono abbastanza diffusi nella popolazione dato che colpiscono in media circa il 3% delle persone. Particolarmente a rischio sono i maschi di età compresa tra i venti ed i quarant'anni. In questa fascia di età, a causa della contemporanea presenza di più fattori di rischio, l'incidenza della malattia supera il 15%.

Le cause di origine della calcolosi non sono ancora state completamente chiarite, anche se alcuni fattori predisponenti aumentano sensibilmente la probabilità che si formino dei calcoli:

  • Sesso: i maschi hanno una probabilità tripla rispetto alle donne di sviluppare calcolosi alle vie urinarie (la maggiore concentrazione di citrato nelle urine femminili, in stretto rapporto con il tasso estrogenico, spiegherebbe questa minore incidenza del problema nel gentil sesso);
  • Scarso introito di liquidi: un flusso di urine limitato favorisce il ristagno, quindi la precipitazione dei sali in esse contenuti;
  • Disidratazione per aumentata perdita di liquidi (diarrea, iperidrosi ecc.);
  • Età: i calcoli renali si formano prevalentemente tra i venti ed i quarant'anni;
  • Acidità delle urine: pH urinario inferiore a 5 (per quanto riguarda alcuni tipi ben precisi di calcio, come quelli di cistina, xantine ed acido urico);
  • Storia familiare di calcoli renali: è il caso ad esempio dei calcoli di origine cistinica in cui, a causa di un difetto congenito del rene, un amminoacido scarsamente solubile nelle urine (cistina) precipita formando dei cristalli;
  • Infezioni croniche delle vie urinarie;
  • Abuso di certi medicinali o di integratori salini e vitaminici;
  • Ipertiroidismo (effetto catabolico sul tessuto osseo) e iperparatiriodismo (aumento calcemia);
  • Dieta incongrua;
  • Clima: durante il periodo caldo estivo la maggiore evaporazione, se non reintegrata da un adeguato apporto di liquidi aumenta la concentrazione delle urine e la precipitazione dei calcoli.


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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici