Calcoli delle Vie Biliari e della Colecisti: Cause e Sintomi

Ultima modifica 15.02.2021

Cause e Fattori di Rischio

Perché si formano i Calcoli delle Vie Biliari e della Colecisti e Quali sono i Fattori di Rischio?

La bile prodotta dal fegato contiene in maniera equilibrata diversi componenti; può tuttavia accadere che tale equilibrio si spezzi favorendo la precipitazione del colesterolo e/o dei pigmenti biliari in essa contenuti.

I calcoli della colecisti possono formarsi per un difetto congenito del fegato che produce una bile troppo ricca di colesterolo e povera di sali biliari, oppure a causa di una cistifellea che tende a concentrarla troppo. Esistono inoltre dei fattori concomitanti minori che possono favorirne la precipitazione.

Accanto a tutte queste predisposizioni di origine genetica, ne esistono altre che vengono acquisite dall'individuo a causa di uno stile di vita non proprio equilibrato:

  • Rapido dimagrimento: un'eccessiva restrizione calorica o il digiuno prolungato facilitano la formazione di calcoli rallentando la motilità della colecisti e prolungando la permanenza della bile al suo interno.
  • Obesità: l'obeso tende a secernere più colesterolo e meno sali biliari e ad avere un minore svuotamento della cistifellea. Per questo motivo lo sviluppo di calcoli nella colecisti, si verifica da tre a quattro volte più frequentemente nelle persone obese rispetto a quelle normopeso.
  • Sesso femminile, gravidanza (soprattutto terzo trimestre), pillola anticoncezionale, terapie estrogeniche sostitutive: in risposta all'incremento della concentrazione degli estrogeni, cresce anche la secrezione di colesterolo che facilita la formazione di calcoli.
  • Dieta squilibrata: la comparsa di calcolosi della cistifellea può essere correlata sia ad una dieta eccessivamente ricca di lipidi (in senso generale, quindi, ricca di acidi grassi ma anche di colesterolo, ecc.), sia troppo povera (dieta ipolipidica), o ancora, a diete troppo restrittive iniziate in maniera brusca o, peggio, a digiuni. Per questo, in linea generale, si consiglia di usare sempre il buon senso, seguendo un'alimentazione sana ed equilibrata.

    Per approfondire: Alimentazione e Calcoli Biliari

Altri possibili fattori di Rischio

Ulteriori fattori di rischio per la formazione di calcoli della cistifellea, sono rappresentati da:

  • Alcune rare malattie infiammatorie dell'intestino, come la colite ulcerosa ed il morbo di Crohn;
  • La familiarità della patologia (il rischio di calcoli alla cistifellea è più elevato nei figli di soggetti portatori della stessa malattia);
  • Il diabete;
  • Ipercolesterolemia, iperlipidemia (anche se a proposito esistono tra i medici pareri discordanti);
  • Elevati livelli di trigliceridi nel sangue;
  • Popolazione di appartenenza: i nativi Americani e gli Scandinavi sono geneticamente più soggetti alla colelitiasi;
  • Età superiore ai 40 anni: l'età avanzata è associata ad una maggiore litogenicità della bile;
  • Periodi di ipo-nutrizione per via orale;
  • Alto numero di gravidanze: il rischio aumenta dall'8% in donne che hanno avuto una sola gravidanza al 18% in donne con più di tre gravidanza;
  • Anemie emolitiche, anemia falciforme: in tal caso il rischio di calcoli biliari è elevato anche in bambini o in soggetti giovani.

RICORDA CHE: fino al 10-15% della popolazione è portatrice di calcoli della colecisti ma solo il 20-40% sviluppa i sintomi tipici della malattia.

La prevalenza della litiasi biliare aumenta con l'età e passa dal 5% intorno ai 30 anni a più del 25% negli over 60.

Sintomi

Quali Sintomi possono causare i calcoli della Cistifellea?

Per approfondire: Sintomi Calcoli Cistifellea


I calcoli della colecisti sono un disturbo piuttosto diffuso. Come spesso capita per molte patologie, anche i calcoli della cistifellea possono non dare segni della loro presenza (calcoli asintomatici). Altre volte però possono generare dei disturbi seri che richiedono l'intervento del medico e nei casi più seri del chirurgo.

Calcoli cistifellea colecisti fegato

I sintomi dei calcoli della colecisti, qualora esistano, sono riconducibili soprattutto alla colica biliare. In passato diversi ricercatori hanno tentato di collegare la presenza di questi sassolini con disturbi vaghi come nausea, dolori addominali o bocca amara. Tuttavia nessuno studio ha confermato l'esistenza di una relazione diretta tra questi sintomi aspecifici e la presenza di calcoli "al fegato" (sinonimo improprio di "calcoli della cistifellea" che viene utilizzato nel linguaggio comune).

Ciò non toglie, ovviamente, che alcuni pazienti colpiti da calcolosi alla cistifellea possano lamentare difficoltà digestive ed avvertire sintomi come pesantezza postprandiale, nausea, vomito e dolore viscerale.

Nella maggior parte dei casi la calcolosi biliare è dunque asintomatica: non causa disturbi particolari e, se non ha già dato problemi in passato, le probabilità che provochi una colica biliare sono molto basse.
Parlando in termini puramente statistici circa il 60-80% dei portatori di calcoli alla cistifellea è asintomatico; di questi ogni anno anno il 3% diventerà sintomatico (20-40% in 10 anni). Un altro 5-18% richiederà invece una colecistectomia d'urgenza per complicanze legate alla presenza di calcoli.



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