Bruciore al Naso: influenza, allergia o COVID? Cause e come alleviarlo

Bruciore al Naso: influenza, allergia o COVID? Cause e come alleviarlo
Ultima modifica 13.12.2023
INDICE
  1. Cos’è
  2. COVID-19
  3. Allergia
  4. Influenza
  5. Raffreddore
  6. Altre possibili cause
  7. Trattamento e rimedi

Cos’è

Cosa s’intende per Bruciore al Naso?

Il bruciore al naso è un sintomo che può essere percepito in modo diverso: alcune persone possono avvertire una sensazione di calore, mentre altre riferiscono un dolore acuto o pungente.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2023/01/05/bruciore-al-naso-orig.jpeg Shutterstock

Il bruciore al naso è causato da irritazioni a carico delle vie aeree superiori e, spesso, sono dovute ad allergie.

In alcuni casi, però, questo sintomo può svilupparsi a seguito di un'infezione respiratoria, come influenza, COVID-19 e raffreddore.

Bruciore al Naso: quando preoccuparsi?

Una sensazione di bruciore al naso è indicativo di un'infiammazione o un'irritazione all'interno del naso. Tuttavia, questo sintomo non è sempre indicativo di una condizione di cui preoccuparsi: nella maggior parte dei casi, il bruciore al naso è dovuto ad una infezione lieve (es. raffreddore) o ad allergie.

Il medico va consultato tempestivamente, invece, se la sensazione di bruciore al naso dura per più di una settimana e se è accompagnata da altri sintomi, come:

COVID-19

Bruciore al Naso: può essere sintomo di COVID?

COVID-19 è una malattia respiratoria causata dal virus SARS-CoV-2. È altamente contagioso e può portare a sintomi da lievi a gravi a carico delle vie respiratorie.

COVID-19 causa vari sintomi, compresi quelli che colpiscono il tratto respiratorio superiore, tra cui naso e gola.

In particolare, i sintomi che colpiscono il naso delle persone con COVID-19 includono:

La sensazione di bruciore al naso nelle persone con COVID-19 è possibile, ma non comune.

Cosa fare

Se si avverte una sensazione di bruciore al naso senza altri sintomi, è improbabile che tu abbia il COVID-19, perché non rientra tra i sintomi più comuni. Tuttavia, se il bruciore al naso è accompagnato da altre manifestazioni tipiche dell'infezione, è consigliabile fare un tampone il prima possibile per confermarne o escluderne la presenza. Brevemente, ricordiamo che sebbene le persone con COVID-19 possano presentare molti sintomi, i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ne elencano 11 tra i più comuni: 

  1. Febbre o brividi
  2. Tosse
  3. Fiato corto
  4. Fatica
  5. Dolori muscolari e corporei
  6. Mal di testa
  7. Perdita del gusto o dell'olfatto
  8. Mal di gola
  9. Congestione o naso che cola
  10. Nausea o vomito
  11. Diarrea

I sintomi di COVID-19 compaiono tipicamente tra 2 e 14 giorni dopo l'esposizione a SARS-CoV-2.

Per approfondire: COVID: Come Riconoscere i Primi Sintomi e Cosa Fare

Allergia

Bruciore al Naso: può essere sintomo di allergia?

Le allergie sono molto comuni e colpiscono fino al 10-30% delle persone a livello globale. Si sviluppano quando il sistema immunitario di una persona reagisce a qualcosa di innocuo, come polline o polvere, come se fosse un agente patogeno potenzialmente dannoso.

Una sensazione di bruciore al naso è un sintomo comune della rinite allergica, reazione infiammatoria che interessa le prime vie aeree (prevalentemente la mucosa del naso), dovuta all'inalazione di allergeni. Questi entrano in contatto con l'organismo attraverso l'aria respirata e scatenano l'attivazione di una reazione allergica con la produzione di anticorpi specifici (IgE). Nel processo infiammatorio, è spesso coinvolta anche la congiuntiva, determinando un quadro di irritazione oculare (per questo, si parla spesso di rinocongiuntivite allergica).

In caso di allergia, quindi, la sensazione di bruciore al naso è tipicamente accompagnata da:

In caso di rinite allergica, possono comparire anche stanchezza, scolo retronasale (secrezioni molto liquide che scendono in gola) e prurito al palato o ai canali uditivi, mal di testa, irritabilità, difficoltà di concentrazione, peggioramento della qualità del sonno e senso di malessere generale.

Cosa fare

In presenza di segni e sintomi che fanno sospettare la presenza di un'allergia è necessario identificare gli allergeni responsabili. Il test comunemente utilizzato è il PRICK test che consiste nel riprodurre in misura ridotta la reazione allergica sulla cute del paziente. A completamento possono essere effettuati esami del sangue (PRIST e RAST) che ricercano il titolo anticorpale delle IgE sieriche totali e specifiche per l'antigene sospetto.

Il trattamento prevede, innanzitutto, di evitare l'esposizione agli allergeni. In corso di rinite allergica, è possibile ricorrere, su indicazione del medico, a farmaci antistaminici o corticosteroidi per via orale o locale (spray nasali, colliri ecc.). Oltre alla terapia sintomatica, è possibile ricorrere ad un trattamento desensibilizzante mediante immunoterapia allergenica.

Influenza

Bruciore al naso: può essere sintomo dell’influenza?

L'influenza è una malattia causata da orthomixovirus che infettano l'apparato respiratorio (naso, gola e polmoni), il cui contagio segue un andamento tipicamente stagionale. Sebbene la maggior parte dei casi sia lieve, alcune persone potrebbero sviluppare quadri clinici più gravi.Il periodo d'incubazione dell'influenza, cioè il tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici, è abbastanza breve, poiché dura circa 1-2 giorni.

Oltre al bruciore al naso, si potrebbero avvertire altri sintomi, come:

In qualche caso, possono manifestarsi congiuntivite, fotofobia (fastidio per la luce) e sintomi gastrointestinali, tra cui riduzione dell'appetito, nausea, vomito, diarrea e crampi addominali.

Nonostante ogni anno i virus dell'influenza cambino le proprie caratteristiche antigeniche, i sintomi restano più o meno sempre gli stessi. L'influenza costringe a letto per almeno una settimana e può lasciare una sensazione di spossatezza che può durare anche dieci giorni/due settimane dopo la scomparsa dei sintomi.

Se non è presente la triade costituita un repentino rialzo della temperatura, oltre i 38°C, disturbi generali ed almeno un sintomo respiratorio, ci si trova di fronte ad una sindrome parainfluenzale o ad un raffreddore.

Quando preoccuparsi

In generale, è importante stare attenti a come evolve l'influenza: se nell'arco di 3-4 giorni le cose non migliorano e si nota un peggioramento, è meglio consultare il proprio medico per evitare di sottovalutare possibili complicazioni e valutare il trattamento più opportuno.

Per approfondire: Sintomi Influenza: Come Riconoscerli? Raffreddore o Influenza?

Raffreddore

Bruciore al Naso: può essere sintomo del raffreddore?

Il raffreddore è un'infezione virale acuta, che provoca sintomi a carico delle vie aeree superiori. Il virus più comunemente responsabile è uno dei rhinovirus (con oltre 100 sierotipi noti). Tuttavia, anche le infezioni provocate da coronavirus, enterovirus, virus respiratorio sinciziale, adenovirus, metapneumovirus, virus influenzali e parainfluenzali possono manifestarsi come raffreddore comune. Questi agenti virali si trasmettono facilmente attraverso il contatto interumano diretto o mediante le goccioline infette disperse nell'aria (droplets).

Dopo un'incubazione di 24-72 ore, i sintomi esordiscono con una sensazione di raschiamento in gola (irritazione faringea) e bruciore al naso (o prurito) a cui fanno seguito:

  • Mal di gola
  • Naso che cola o chiuso
  • Tosse
  • Mal di testa
  • Dolori muscolari
  • Stanchezza

Il raffreddore abitualmente non è febbrile e, a differenza dell'influenza, non provoca dolori muscolari. Le secrezioni nasali sono acquose e abbondanti nei primi giorni; in seguito, diventano muco-purulente.

Segni e sintomi

Raffreddore Influenza

Esordio dei sintomi

Graduale Brusco

Febbre

Rara; non elevata (˂ 38°C) Comune e alta (˃ 38°C); dura 3-4 giorni
Dolori ossei e muscolari

Lievi

Comune; spesso gravi
Brividi

Raro

Abbastanza comune
Stanchezza, debolezza

Qualche volta

Comune
Starnuti

Comune

Qualche volta
Tosse

Da lieve a moderata

Comune (solitamente secca); può essere grave
Naso chiuso

Comune

Qualche volta
Mal di gola

Comune

 Qualche volta
Mal di testa

Raro

Comune
Lacrimazione 

Comune

Qualche volta

Fonte: CDC, WHO

Il raffreddore è autolimitante e la maggior parte dei sintomi si risolvono entro 10 giorni. Sintomi significativi a carico delle basse vie aeree sono rari, anche se i raffreddori portare ad altre complicanze come l'otite, la sinusite, la faringite e, a volte, la bronchite.

Cosa fare

Il trattamento del raffreddore è sintomatico e può prevedere su indicazione del medico, ad esempio, analgesici per ridurre il mal di gola e decongestionanti nasali per la liberare il naso chiuso.

Altre possibili cause

Cos’altro provoca Bruciore al Naso?

  • Sbalzi di temperatura e cambiamenti climatici: il clima secco è la causa principale di una sensazione di bruciore al naso. Ciò accade perché l'aria troppo calda o priva di umidità secca le vie respiratorie, il che può causare bruciore al naso durante l'inalazione. Oltre al clima secco, l'esposizione prolungata all'aria condizionata può anche seccare la mucosa nasale e provocare una sensazione di bruciore al naso.
  • Sinusite: è un'infiammazione dei seni nasali che provoca mal di testa, rinite e, a volte, sensazione di bruciore al naso.
  • Medicinali: alcuni farmaci possono seccare la mucosa nasale come effetto collaterale. Ciò è particolarmente vero con spray nasali o decongestionanti. Alcuni spray contengono ingredienti che possono irritare il naso, il che può effettivamente aumentare il rischio di infezione.
  • Sindrome di Sjörgen: malattia autoimmune che spesso provoca secchezza delle fauci e degli occhi e, occasionalmente, bruciore al naso.

Trattamento e rimedi

Cosa fare per alleviare il Bruciore al Naso

Come anticipato, il trattamento per il bruciore al naso dipenderà dalla causa sottostante.

Tuttavia, alcuni rimedi possono rivelarsi utili per alleviare il sintomo:

  • Bere molta acqua e/o tisane, brodi e zuppe di verdure calde (non bollenti) nel corso della giornata mantiene una giusta idratazione e contribuisce a rendere meno dense eventuali secrezioni del naso;
  • Evitare gli sbalzi di temperatura e cercare di non esporsi a correnti d'aria;
  • Le inalazioni di vapore possono aiutare in caso di congestione nasale, per fluidificare il muco e rendere più facile l'espulsione dello stesso, così come utilizzare uno spray nasale salino;
  • Dormire con il capo leggermente rialzato per aiutare la fuoriuscita dell'eventuale catarro.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici