Benefici dei probiotici nei bambini: quando e come usarli

Benefici dei probiotici nei bambini: quando e come usarli
Ultima modifica 01.02.2023
INDICE
  1. Probiotici: cosa sono e a cosa servono
  2. I probiotici sono sicuri per i bambini?
  3. Possibili benefici dei probiotici per i bambini
  4. Come usare i probiotici nella dieta del bambino?

Quello dei probiotici è un settore commerciale in grande espansione. Il mercato offre numerose alternative, con differenze anche rilevanti tra un prodotto e l'altro.

Il loro utilizzo (regolare od occasionale) può offrire numerosi vantaggi salutistici e, quando riferito ad una popolazione sana, è considerato globalmente sicuro.

Prevenire o curare stipsi o diarrea, migliorare la salute del colon e prevenire le malattie neoplastiche di questo tratto, ottimizzare le difese immunitarie generali, prevenire la candida vaginale, diventare meno suscettibili alle infezioni delle vie aeree superiori ecc., sono alcune delle ragioni che spingono i consumatori a fare uso dei probiotici.

Ciò detto, l'impiego dei probiotici è ampiamente testato nella popolazione adulta; poco si sa, invece, degli effetti che possono esercitare sull'organismo del bambino.

In questo breve articolo cercheremo di capire meglio i possibili benefici, quando e come usarli nei più piccoli.

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Probiotici: cosa sono e a cosa servono

I probiotici sono alimenti naturali, dietetici o supplementi / integratori che, grazie all'elevato contenuto di microorganismi vivi ed attivi, se assunti correttamente da soggetti che soffrono di un alterato microbiota intestinale, possono contribuire al ripristino della flora batterica fisiologica migliorando lo stato di salute generale.

Il microbiota che colonizza questa porzione intestinale è infatti coinvolto in numerosi processi dell'organismo. Oltre a fungere da "barriera" immunitaria diretta contro i patogeni, produce elementi nutritivi per la mucosa del colon, interagisce positivamente con il sistema immunitario generale e si correla ad alcuni aspetti del sistema nervoso centrale.

Sappiamo tuttavia che la flora batterica intestinale non è costituita da un'unica specie di microorganismi, bensì da batteri, lieviti e virus che, in totale, conta oltre 160 specie e miliardi di singole unità.

Poiché l'impronta genetica, l'influsso dietetico e ambientale fanno sì che ognuno di noi possieda un microbioma* unico nel suo genere, talvolta non è semplice capire se l'assunzione di probiotici possa rivelarsi una scelta azzeccata oppure no – e, nel caso, quale scegliere, in che posologia ecc.

*totalità del patrimonio genetico posseduto dal microbiota

In linea generale, gli approfondimenti scientifici fatti a tal riguardo concordano sul fatto che i microorganismi più indicati alla formulazione dei probiotici siano (più o meno) gli stessi a crescere negli alimenti fermentati, come yogurt e crauti.

Parliamo soprattutto di alcuni ceppi batterici come Lactobacillus rhamnosus GG [LGG] (inclusi nei famosi "fermenti lattici") e di lieviti come Saccharomyces boulardii.

Gli innumerevoli studi oggi disponibili tuttavia si riferiscono, per lo più, a campioni di ricerca costituiti da persone adulte; è quindi lecito che molti genitori si chiedano: <<I probiotici funzionano allo stesso modo anche per i bambini?>>. Scopriamolo.

I probiotici sono sicuri per i bambini?

Attenzione!

Di seguito ci riferiremo a soggetti di età superiore alla prima infanzia (> 0 a 2 anni). Inoltre, se da un lato l'impiego di alimenti probiotici non richiede alcun accorgimento particolare, dall'altro se si intende iniziare un percorso di integrazione / supplemento nel bambino è assolutamente necessario consultare il medico pediatra.

Nell'organismo della persona sana, la maggior parte dei microorganismi che popola il colon è del tutto innocua.

Ciò lascerebbe dedurre che anche l'assunzione corretta di probiotici, sia da alimenti, sia da supplementi/integratori, possa rivelarsi globalmente sicura.

È comunque doveroso specificare che, per la maggior fragilità intrinseca della loro condizione, hanno un maggior rischio di infezione alcuni gruppi di popolazione come: immunodepressi gravi, pazienti oncologici, malati di HIV complicati, chi si sottopone a cure farmacologiche particolari, affetti da permeabilità intestinale e altri, bambini molto piccoli (ancor più se nati pre-termine).

Possibili benefici dei probiotici per i bambini

L'aspetto ad oggi più assodato è che, anche nei bambini, l'assunzione di probiotici può contribuire a mantenere la salute del grosso intestino (colon) e il trofismo delle difese immunitarie.

Uno studio* ha rilevato che i bambini a cui venivano somministrati probiotici ogni giorno per 3 mesi avevano meno probabilità di avere problemi respiratori e diarrea rispetto ai bambini a cui veniva somministrato un placebo.

*[Probiotics in Children: What Is the Evidence? – Iva Hojsakcorresponding – Pediatr Gastroenterol Hepatol Nutr. 2017 Sep; 20(3): 139–146. Published online 2017 Sep 26].

In linea generale tuttavia, reintegrando il microbiota fisiologico, i probiotici supportano la funzione del sistema immunitario e possono persino aiutare a prevenire alcune malattie; in certe situazioni, come nelle alterazioni dell'alvo provocate da disbiosi, potremmo addirittura parlare di effetti terapeutici diretti.

I bambini che soffrono di stipsi o di diarrea non correlata ad altre malattie possono trarre vantaggio generale nel migliorare la composizione della propria flora batterica intestinale. A tal proposito, l'utilizzo di probiotici può essere di grande utilità nella fase di educazione all'impiego del vasino poiché, spesso, in tale passaggio può subentrare una più o meno consistente stitichezza.

L'uso di probiotici è altamente consigliato in concomitanza e a posteriori di una terapia antibiotica.

I probiotici possono anche aiutare ad alleviare la diarrea da IBS (sindrome del colon irritabile) – anche se piuttosto difficile da differenziare in questa fascia di età – e a prevenire le acuzie delle malattie infiammatorie intestinali – questo effetto è stato osservato prevalentemente negli adulti, ma è condivisibile ipotizzare che possa manifestarsi anche negli infanti.

Per il loro effetto trofico sul sistema immunitario, i probiotici possono essere pertinenti nella dieta dei bambini più "suscettibili" alle infezioni, anche delle vie aeree, come mal di gola, raffreddore ecc.

Non solo; anche se sono necessarie ulteriori ricerche a riguardo, sappiamo che l'effetto dei probiotici sulle difese immunitarie è anche di tipo modulatore, il che potrebbe permettere di ridurre il rischio di sviluppare asma, allergie e patologie autoimmuni.

Come usare i probiotici nella dieta del bambino?

È ora fondamentale capire "quali" e "quanti" probiotici possono essere considerati sicuri in questa fase della vita.

Quando introdotti mediante l'assunzione di cibi specifici, i probiotici possono essere considerati alla stregua di qualsiasi altro alimento.

Se invece prendiamo in considerazione i supplementi / integratori, la questione potrebbe essere diversa ed è sempre buona norma consultare il pediatra.

Partiamo dalle fonti nutrizionali di probiotici.

Quali alimenti contenenti probiotici possiamo offrire ai bambini?

Come anticipato, diversi alimenti contengono una più o meno cospicua percentuale di probiotici:

Attenzione però! Essi conservano tale proprietà solo quando consumati crudi.

Quando e come usare gli integratori di probiotici nei bambini?

In generale, nei bambini sani e a scopo preventivo o di mantenimento della flora fisiologica, è più consigliabile che i bambini assumano i probiotici attraverso gli alimenti anziché prodotti concentrati.

Il pediatra potrebbe tuttavia consigliare diversamente, soprattutto in alcune delle circostanze di cui abbiamo parlato sopra (stipsi, diarrea ecc.).

In tal caso, la posologia da seguire è esclusivamente quella suggerita dal medico curante; ciò che però dobbiamo tenere bene a mente è che questi prodotti andrebbero assunti a stomaco vuoto.

La maggior parte degli studi che ha osservato effetti benefici ha impiegato dosaggi giornalieri ≥10¹⁰ colony-forming units (CFU) – tradotto: unità formanti colonia. Su dosaggi di 10⁸ e 10¹⁰ invece, gli studi hanno dato risultati contrastanti – anche in base al ceppo probiotico osservato.

Detto questo, poiché ogni prodotto vanta caratteristiche differenti, può essere necessario fare affidamento alle raccomandazioni suggerite in etichetta dal produttore.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer