Azacitidina: a cosa serve, effetti collaterali, come agisce?

Azacitidina: a cosa serve, effetti collaterali, come agisce?
Ultima modifica 09.02.2023
INDICE
  1. Che cos'è l'Azacitidina e caratteristiche generali
  2. A cosa serve l'Azacitidina?
  3. Avvertenze e precauzioni
  4. Interazioni
  5. Effetti indesiderati
  6. Sovradosaggio da Azacitidina
  7. Come agisce l'Azacitidina?
  8. Dose, modo d'uso, durata del trattamento
  9. Uso in gravidanza e allattamento
  10. Controindicazioni

Che cos'è l'Azacitidina e caratteristiche generali

L'azacitidina è un principio attivo chemioterapico antitumorale appartenente al gruppo degli agenti antimetaboliti.

Somministrata per via parenterale, l'azacitidina è contenuta in diversi medicinali il cui impiego è riservato all'ambito ospedaliero per il trattamento di alcuni tipi di leucemie e delle sindromi mielodisplastiche.

Esiste anche un farmaco per uso orale a base di azacitidina che viene usato come terapia di mantenimento in pazienti con leucemia mieloide acuta in remissione.

Esempi di medicinali contenenti Azacitidina

  • Azacitidina Accord®
  • Azacitidina Betapharm®
  • Azacitidina Mylan®
  • Azacitidina Sandoz®
  • Azacitidina Tillomed®
  • Azacitidina Zentiva®
  • Onureg®
  • Vidaza®
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Azacitidina - Struttura chimica

A cosa serve l'Azacitidina?

Indicazioni terapeutiche dell'Azacitidina: quando si usa?

L'azacitidina per via parenterale è indicata nei pazienti adulti che non sono in grado di ricevere cellule staminali per il trattamento di:

L'azacitidina per uso orale, invece, come già accennato, è indicata nei pazienti affetti da leucemia mieloide acuta per tenere sotto controllo la malattia (remissione, quando la malattia è meno grave o non attiva).

Avvertenze e precauzioni

Cosa è bene sapere prima di iniziare la terapia con l'Azacitidina?

Prima di iniziare il trattamento con l'azacitidina, il medico deve essere messo al corrente se il paziente destinatario del farmaco:

Prima di iniziare il trattamento con il principio attivo, così come all'inizio di ogni ciclo, il medico sottoporrà il paziente ad esami del sangue al fine di verificare i livelli di cellule del sangue e di valutare le funzionalità epatica e renale.

Inoltre, è opportuno sapere che il trattamento con azacitidina per via parenterale può causare una grave reazione immunitaria nota come "sindrome da differenziazione" che si può caratterizzare per la comparsa di febbre, tosse, difficoltà respiratorie, eruzione cutanea, diminuzione delle urine, ipotensione, gonfiore delle braccia o delle gambe e rapido aumento di peso.

L'azacitidina può anche essere responsabile di sindrome da lisi tumorale.

Con il trattamento a base di azacitidina per via orale, invece, possono manifestarsi:

  • Lividi o sanguinamenti che possono essere ricondotti ad una diminuzione del numero di piastrine;
  • Febbre che può essere sintomo d'infezioni causate da un abbassamento dei livelli di globuli bianchi;
  • Nausea, vomito, diarrea.

Qualora uno o più dei sopra citati sintomi dovessero manifestarsi, il medico deve esserne immediatamente informato.

NOTA BENE

  • L'uso dell'azacitidina non è raccomandato in bambini e adolescenti con meno di 18 anni di età.
  • L'azacitidina potrebbe causare effetti collaterali in grado di alterare la capacità di guidare veicoli e/o utilizzare macchinari (ad esempio, stanchezza, debolezza, difficoltà di concentrazione, ecc.). Qualora dovessero manifestarsi simili sintomi, tali attività vanno evitate.

Interazioni

Interazioni farmacologiche fra l'Azacitidina e altri farmaci

Poiché potrebbero esservi potenziali interazioni farmacologiche con altri farmaci o prodotti, prima di iniziare la terapia con azacitidina, è necessario informare il medico se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti, o si potrebbero assumere, farmaci o prodotti di qualsiasi tipo, inclusi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, gli integratori alimentari, i prodotti omeopatici, ecc.

Effetti indesiderati

Azacitidina effetti collaterali: quali sono?

L'azacitidina può causare diversi effetti collaterali che possono variare da individuo a individuo per tipologia ed intensità, in quanto ciascun paziente risponde in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco.

Di seguito sono riportati solo alcuni degli effetti indesiderati che possono insorgere in seguito alla terapia con azacitidina per via parenterale e per via orale. Informazioni più dettagliate ed esaustive sono presenti nel foglietto illustrativo del medicinale che si deve impiegare; in qualsiasi caso, per informazioni è sempre bene rivolgersi al proprio medico.

È opportuno sapere che il medico deve essere immediatamente informato qualora, durante il trattamento con l'azacitidina, dovessero manifestarsi i seguenti effetti indesiderati:

Effetti indesiderati dell'Azitromicina iniettabile (uso parenterale)

Fra i possibili effetti indesiderati causati dall'azacitidina somministrata per via parenterale, ricordiamo:

Per conoscere gli effetti indesiderati meno comuni, rari e a frequenza non nota che si possono manifestare con l'azacitidina per uso parenterale, leggere il foglietto illustrativo del medicinale che si deve ricevere e consultare il medico.

Effetti indesiderati dell'Azitromicina per uso orale

Sovradosaggio da Azacitidina

In caso di sovradosaggio da azacitidina è necessario informarne subito il medico. Il paziente verrà sottoposto a monitoraggio e tenuto sotto controllo. Poiché non esistono antidoti specifici, il trattamento sarà di supporto e sintomatico.

Come agisce l'Azacitidina?

Azacitidina meccanismo d'azione: come funziona?

L'azacitidina è un agente antimetabolita che, in quanto tale, espleta la sua azione terapeutica interferendo con la sintesi di DNA ed RNA. Oltre a ciò, si ritiene che l'azacitidina agisca anche a alterando l'espressione genica cellulare, in modo da ostacolare la crescita delle cellule tumorali.

Dose, modo d'uso, durata del trattamento

Come si somministra l'Azacitidina?

L'azacitidina per uso parenterale è disponibile in forma di polvere per soluzione iniettabile che, dopo opportuna ricostituzione, verrà somministrata da un medico o da un infermiere per via sottocutanea.

La dose di azacitidina da somministrare verrà stabilita dal medico in funzione delle condizioni di salute generali del paziente, così come in funzione della sua altezza e del suo peso corporeo. La somministrazione verrà effettuata in cicli di trattamento che, solitamente sono così composti: 1 settimana di somministrazione giornaliera + un periodo di pausa di 3 settimane. Ogni ciclo, pertanto, ha una durata di 4 settimane.

L'azacitidina per uso orale, invece, è disponibile in forma di compresse da assumere per bocca con un bicchiere d'acqua, ogni giorno ala stessa ora per tutto il periodo indicato dal medico. Le compresse possono essere assunte con il cibo, oppure tra un pasto e l'altro.

In caso di vomito dopo aver preso una compressa, NON assumermene un'altra lo stesso giorno, ma attendere il giorno seguente e prenderla all'ora programmata.

NOTA BENE

Se la polvere di una compressa tocca la pelle, lavare immediatamente e accuratamente la pelle con acqua e sapone. Se la polvere entra negli occhi, nel naso o nella bocca, risciacquare bene l'area interessata con acqua.

Solitamente, l'azacitidina per via orale viene somministrata in cicli di 28 giorni così composti: 14 giorni in cui assumere il farmaco ogni giorno + 14 giorni di sospensione.

Se lo ritiene necessario, il medico può modificare il periodo di trattamento allungandolo oltre i 14 giorni oppure diminuendolo a soli sette giorni, così come può modificare la dose somministrata o interrompere temporaneamente la terapia.

Quanto dura la cura con Azacitidina?

La durata della terapia con azacitidina può variare in funzione di diversi fattori, fra cui la risposta del paziente al trattamento stesso.

Per quel che riguarda il trattamento con azacitidina per via parenterale, in genere, vengono somministrati almeno sei cicli di trattamento. In qualsiasi caso, sarà il medico, caso per caso, a stabilire quanti cicli sarà necessario completare.

Anche per quel che riguarda la terapia con azacitidina per uso orale il medico fornirà indicazioni a ciascun    paziente sulla durata del trattamento.

Uso in gravidanza e allattamento

L'Azacitidina può essere usata durante la gestazione e nelle madri che allattano al seno?

Poiché l'azacitidina potrebbe causare danni al feto o al bambino, il suo impiego deve essere evitato dalle donne in gravidanza e dalle madri che allattano al seno.

Le donne in età fertile sottoposte a terapia con azacitidina per via parenterale, così come gli uomini, devono adottare adeguati metodi contraccettivi per tutta la durata del trattamento e per almeno tre mesi dal termine dello stresso.

Le donne in età fertile sottoposte a terapia con azacitidina per uso orale, invece, devono utilizzare idonei metodi contraccettivi per tutta la durata del trattamento e per almeno sei mesi dal termine dello stesso. Discorso analogo per gli uomini che, tuttavia, dovranno adottare efficaci metodi contraccettivi - oltre che durante il trattamento - per almeno tre mesi dopo la fine dello stesso.

Il medico fornirà indicazioni su quale metodo contraccettivo è meglio impiegare.

Controindicazioni

Quando l'Azacitidina NON deve essere utilizzata

L'utilizzo dell'azacitidina e dei medicinali che la contengono è controindicato:

  • In presenza di allergia nota alla stessa azacitidina e/o ad uno o più degli eccipienti contenuti nel medicinale che si deve impiegare;
  • Nelle donne che allattano al seno;
  • Nei pazienti con tumore del fegato in stadio avanzato (uso parenterale).

NOTA BENE

In questo articolo si è cercato di fornire una panoramica generale sulle principali caratteristiche dell'azacitidina e dei medicinali che la contengono. Tuttavia, tali caratteristiche potrebbero variare in funzione del medicinale preso in considerazione, quindi in funzione della via di somministrazione adottata. Per informazioni più specifiche e dettagliate, si rimanda nuovamente al consulto con il medico e alla lettura del foglietto illustrativo del medicinale che si deve utilizzare.

Ad ogni modo, per qualsiasi dubbio, rivolgersi al medico.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista