Ultima modifica 17.07.2019

Perché è importante

Sebbene per molti sia ancora un tabù - nel senso che spesso viene, a torto, considerata un fattore di poco conto - l'autopalpazione dei testicoli dovrebbe essere praticata da tutti gli uomini, circa una volta al mese a partire dalla pubertà.

Proprio come le donne hanno imparato a prendere confidenza con l'autopalpazione del seno come strumento di diagnosi precoce dei tumori della mammella, anche l'uomo dovrebbe essere istruito e sensibilizzato all'autopalpazione dei testicoli. Autopalpazione dei testicoliA maggior ragione perché, nella pratica clinica, raramente viene dato spazio all'esame dei testicoli, specie da quando è stato abolito l'obbligo di leva, la cui visita preliminare costituiva spesso l'unica occasione in cui prestare attenzione a tale aspetto.

L'incidenza del tumore ai testicoli nell'uomo è molto più bassa rispetto a quella del tumore alla mammella nella donna. Tuttavia, i testicoli possono essere colpiti anche da altri tipi di malattie, come il varicocele, ma anche l'orchite o l'epididimite, che nel giovane sono spesso associate a malattie sessualmente trasmesse e che - se trascurate - possono minare la fertilità futura dell'uomo. Si consideri inoltre che il cancro del testicolo è più comune tra i 20 e i 40 anni, per cui è bene prendere confidenza con l'autopalpazione sin dalla pubertà. Particolare attenzione andrà posta dai soggetti a rischio, come quelli che sono stati affetti da criptorchidismo od orchite parotitica, quelli esposti a frequenti traumi testicolari (come accade in certi sport da combattimento, nel rugby o negli sport motoristici) e quelli che hanno familiarità per la malattia.

Come eseguire l'autopalpazione dei testicoli

  • Porsi davanti a uno specchio subito dopo un bagno caldo: in questo modo il sacco scrotale sarà rilassato e la palpazione dei testicoli risulterà più agevole.
  • Prima di passare all'autopalpazione effettuare un esame visivo allo specchio, alla ricerca di eventuali tumefazioni (gonfiori) anomale o varicosità (varicocele).
  • L'autopalpazione si effettua toccando ogni testicolo con entrambe le mani, ponendo indice e medio nella zona inferiore e il pollice in quella superiore. A questo punto, attraverso un movimento rotatorio delicato delle dita, si esplorano entrambi i testicoli prestando attenzione alla sensazione data dal tocco. La manovra, infatti, non dovrebbe causare alcun dolore.
  • Un testicolo di dimensioni maggiori dell'altro è considerato - entro certi limiti - normale. Viceversa è bene sottoporre all'attenzione medica la presenza di eventuali rigonfiamenti duri del testicolo (anche se indolori) o, al contrario, la netta perdita di volume di un testicolo. Anche un senso di pesantezza ai testicoli andrebbe sottoposto all'attenzione medica.
  • Si consideri che sopra e dietro al testicolo si trova l'epididimo, una morbida struttura a cui è affidato il compito di selezione, trasporto e arricchimento degli spermatozoi. La sua presenza è quindi normale ed è bene accertare soltanto che non contenga cisti (possibile indice di seminoma).
  • Durante l'autopalpazione dei testicoli occorre prestare attenzione anche al cordone spermatico, alla ricerca di cisti o di varicoceli; queste ultime sono dilatazioni varicose soffici palpabili lungo il cordone posto sopra a ogni testicolo.