Autoesame dei Nei: Come Fare un Controllo e Riconoscere Quelli a Rischio
Generalità
Il melanoma è uno fra i più pericolosi tumori della pelle. In un certo numero di casi, insorge dalla trasformazione maligna di un neo (o nevo) pre-esistente, mentre in un'altra percentuale può svilupparsi già come tale sulla cute integra a causa della trasformazione in senso neoplastico dei melanociti.
Un neo è una lesione cutanea circoscritta di dimensioni variabili, piana o rilevata, più o meno pigmentata. I nevi possono essere presenti fin dalla nascita o dalla prima infanzia (congeniti) o comparire durante il corso della vita (acquisiti).
La loro insorgenza dipende sia da fattori ereditari, che dalle esposizioni alle radiazioni solari.
La prevenzione è l'arma più efficace per identificare precocemente il melanoma. Nella grande maggioranza dei casi, infatti, la guarigione è possibile se il trattamento ha inizio nelle prime fasi di sviluppo del tumore.
Questa strategia si attua a vari livelli, controllando i fattori di rischio per evitare lo sviluppo del tumore, sottoponendosi a visite dermatologiche periodiche per individuare il tumore in una fase estremamente iniziale e asportando chirurgicamente le lesioni sospette.
L'autoesame della superficie cutanea da parte del paziente stesso, eseguito con metodo e regolarità tra una visita dermatologica e l'altra, permette di monitorare eventuali cambiamenti nell'aspetto di un neo preesistente e riconoscere le caratteristiche dei melanomi.
Nei Benigni e Nei Maligni: le Differenze
Esistono numerosi tipi di nei, i quali sono classificati in base ai loro caratteri clinici e dermoscopici. Nella maggior parte dei casi, la natura di tali lesioni pigmentate è BENIGNA e la loro insorgenza dipende da una produzione eccessiva di melanina da parte dei melanociti. Queste forme di nei risultano innocue e rimangono uguali nell'arco della vita di un individuo, a meno che non si vengano a creare le condizioni - ad oggi, ancora sconosciute – in grado di indurre fenomeni di cancerogenesi e favorire la trasformazione da forma benigna in maligna.
Il principale significato clinico dei NEVI MALIGNI, invece, consiste nella loro potenziale capacità di trasformarsi e comportarsi come tumori della pelle, particolarmente gravi per la loro aggressività.
Nei Maligni: Cosa Serve Sapere
Cosa Sono i Nevi Maligni?
I nei maligni sono lesioni pigmentate della pelle e delle mucose, derivanti da un anomalo sviluppo di melanociti o cellule neviche, che possono degenerare e dar luogo ad un tumore della pelle, come il melanoma.
I nei maligni possono insorgere sulla cute sana, come formazioni "ex novo", o traggono origine da lesioni già esistenti o di recente comparsa, che evolvono in senso neoplastico. Rispetto a quelli benigni, i nei maligni presentano alcune caratteristiche che li rendono "atipici" sia all'occhio nudo, che all'esame dermatoscopico.
I nei maligni sono causati da un'anomala proliferazione cellulare, che determina l'accumulo di melanociti (cellule deputate alla produzione di melanina, pigmento che conferisce il colore alla nostra pelle) o cellule neviche (elementi derivanti dai melanociti). In un certo numero di casi, questo processo inizia con la trasformazione in senso neoplastico di un neo preesistente, mentre, in un'altra percentuale, può svilupparsi già come tale sulla cute integra.
Il motivo per cui si verifica questo processo proliferativo non è ancora del tutto noto, ma l'insorgenza di tali neoformazioni sembra dipendere in parte da:
- Fattori genetici;
- Stato immunitario;
- Esposizione eccessiva alle radiazioni ultraviolette;
- Certi trattamenti farmacologici.
Inoltre, alcuni nei possono diventare più prominenti durante l'adolescenza e la gravidanza, a dimostrazione di un certo grado di sensibilità ormonale.
A Quali Cambiamenti Prestare Attenzione
Per identificare queste lesioni il prima possibile, occorre prestare attenzione ad eventuali cambiamenti di forma (i nei maligni sono spesso asimmetrici e presentano margini frastagliati o incisure che si modificano nel tempo) ed aspetto (sanguinano, prudono o appaiono discontinui). Il colore dei nei maligni, poi, non è uniforme, ma vira verso una pigmentazione scura (nero molto intenso) o si presenta con sfumature rosso-brune, bianche, nere o blu. Anche un accrescimento in larghezza e spessore può indicare un'evoluzione della lesione in senso neoplastico, specialmente se tale cambiamento si verifica in un tempo piuttosto breve.
Cosa Fare in Caso di Nei Sospetti
Purtroppo, non è sempre facile rendersi conto di questi cambiamenti, quindi la corretta pratica da seguire consiste nel sottoporsi a controlli periodici, per valutare la presenza di eventuali nei maligni. La prevenzione e la diagnosi precoce sono le strategie più efficaci per gestire il melanoma e gli altri tumori della pelle che possono derivare dalla trasformazione di queste lesioni pigmentate. Inoltre, quest'approccio può migliorare in modo significativo le probabilità di cura.
Come Riconoscere i Nei Pericolosi
I nei considerati "a rischio" non danno necessariamente origine al melanoma o ad altri tumori cutanei, ma devono essere tenuti sotto osservazione; in ogni specifico caso, sarà il dermatologo a stabilire se sia opportuno o meno effettuare un'asportazione chirurgica con esame istologico o se programmare una nuova visita di controllo a distanza di qualche mese.
Per riconoscere i nei maligni il prima possibile, è importante prestare attenzione ad eventuali cambiamenti:
- Forma: i nei "a rischio" presentano forma irregolare e non simmetrica, con bordi frastagliati o incisure. Rispetto alla superficie cutanea, queste formazioni possono essere piane o rilevate. Anche un accrescimento dei nei maligni in larghezza (soprattutto se le dimensioni sono superiori ai 6 mm di diametro) ed in spessore (ad esempio, se una lesione piana diviene sollevata sul piano cutaneo) può indicare un'evoluzione in senso maligno, specialmente se tale cambiamento si verifica in un tempo piuttosto breve.
- Colore: all'interno dello stesso neo maligno, il colore non è uniforme, ma vira verso un colore scuro (nero molto intenso) o presenta sfumature rosso-brune, bianche, nere o blu.
- Aspetto: i primi segnali che possono indicare la presenza di un neo maligno sono la comparsa ex-novo di una lesione o le alterazioni progressive e rapide (nell'ordine di settimane o mesi). I nei benigni non cambiano, invece, le dimensioni, la forma o il colore di anno in anno; eventuali modificazioni nell'aspetto di tali formazioni avvengono, infatti, molto lentamente. Destano sospetto anche le formazioni che modificano la loro consistenza (si ammorbidiscono o induriscono, diventano ruvido e irregolari in superficie o tendono a "sgretolarsi") e sono circondati da un nodulo o un'area arrossata.
- Numero: i nei maligni possono presentarsi sia singolarmente, che in gruppi di più lesioni; il loro numero è determinato dal corredo genetico, ma può essere influenzato da altri fattori, come l'esposizione al sole.
- Altri segnali d'allarme: per identificare i nei maligni occorre prestare attenzione anche alla comparsa di segni di flogosi nella cute circostante, come prurito, eccessiva sensibilità, dolore, sanguinamento, perdita di siero, desquamazione ed ulcerazione.
Autocontrollo dei Nei: Come Fare
Dalla Testa ai Piedi: Controllo di Tutto l'Ambito Cutaneo
L'autocontrollo dei nei va effettuato spogliandosi completamente per osservare tutta la superficie cutanea:
- Esaminare tutto il viso, senza trascurare naso, mucosa orale e orecchie. Le aree pigmentate devono essere guardate sotto una buona fonte luminosa, armandosi di uno specchio.
- Per le zone meno accessibili allo sguardo, come la schiena o il cuoio capelluto, è bene chiedere la collaborazione di un familiare.
- I nei sul cuoio capelluto possono essere più facilmente controllati quando si hanno i capelli bagnati.
- Controllare mani e piedi, sotto le unghie e tra gli spazi interdigitali.
- Ricordare di esaminare i genitali: il 10% dei nei si forma proprio sulle mucose intime.
Come Individuare un Nevo Atipico: Regola dell’ABCDE
La regola ABCDE (Asimmetria, Bordi, Colore, Dimensioni ed Evoluzione) è stata approvata dai dermatologi di tutto il Mondo.
Le prime lettere dell'alfabeto sono usate a scopo mnenonico per riassumere le modificazioni dei nei a cui fare attenzione e da segnalare tempestivamente al dermatologo. Il metodo ABCDE va utilizzato per controllare i nei di tutti il corpo nell'intervallo di tempo che intercorre tra un controllo dermatologico e l'altro.
La regola dell'ABCDE per l'auto-valutazione tiene conto dei maggiori criteri che una lesione sulla pelle dovrebbe avere per far sospettare al paziente la presenza di un melanoma e, di conseguenza, indurlo a consultare un medico:
- A come ASIMMETRIA
La prima lettera dell'alfabeto della pelle si riferisce all'asimmetria nella forma; un neo sospetto, se diviso idealmente a metà, non presenta due parti uguali, ma è possibile notare una forte discrepanza tra le dimensioni delle due porzioni. Una lesione benigna è generalmente rotondeggiante e caratterizzato da un accrescimento uniforme e simmetrico (o quasi).
- B come BORDI
Un neo sospetto presenta margini irregolari e frastagliati. Una lesione benigna presenta bordi definiti e molto regolari; al contrario, un neo maligno presenta margini discontinui e totalmente irregolari, indistinti o con incisure.
- C come COLORE
I nei benigni hanno, di solito, un solo colore distribuito in modo uniforme, di solito caffellatte, anche molto intenso, ma non risultano modifiche cromatiche attorno al proprio centro. Una lesione sospetta, invece, non è uniforme, ma si presenta policroma (variazioni della pigmentazione con sfumature di rosso-brune, bianche, nere o blu) o marcatamente nera.
- D come DIMENSIONI
I nei più piccoli di 6 mm di diametro sono considerati meno pericolosi; l'aumento delle dimensioni del neo in larghezza (soprattutto se le dimensioni sono superiori ai 6 mm) e in spessore (nel caso in cui, ad esempio, una lesione piana diviene sollevata sul piano cutaneo) è un segnale che può indicare un'evoluzione in senso maligno, specialmente se tale cambiamento si verifica all'improvviso e in un periodo di tempo piuttosto breve.
- E come EVOLUZIONE
L'evoluzione progressiva dell'aspetto di un neo in un breve periodo di tempo (6-8 mesi) è un segnale che desta sospetto. Se la lesione tende a crescere e ad allargarsi rapidamente, cambiando dimensione, forma, spessore e colore, è da sottoporre al giudizio del medico.
Altri Campanelli d’Allarme
Altro campanello d'allarme è la comparsa di segni di flogosi nella cute circostante, con prurito, eccessiva sensibilità, dolore, sanguinamento, perdita di siero, desquamazione e ulcerazione. Destano sospetto anche i nevi che modificano la loro consistenza (si ammorbidiscono o induriscono) e sono circondati da un nodulo o un'area arrossata. Attenzione anche alle neoformazioni di recente insorgenza che crescono molto rapidamente. Se c'è un neo diverso da tutti gli altri, poi, è necessario consultare molto rapidamente il dermatologo.
Da Tenere Bene a Mente
Va ricordato che lo schema ABCDE, sebbene molto utile per memorizzare gli elementi principali di allarme, non sostituisce il parere di un dermatologo. Nel caso del melanoma, infatti, più la diagnosi è precoce, più alte sono le probabilità di cura e guarigione. Per questo motivo, si consiglia di effettuare periodicamente una visita dermatologica con valutazione dei nei attraverso l'esame dermoscopico.
Consulta anche Mappatura dei Nei: A Cosa Serve e Ogni Quanto FarlaL'esame dermatoscopico (o dermoscopico) consente il monitoraggio delle neoformazioni considerate "anomale", grazie ad una documentazione fotografica adeguata e differenziale, e permette di intervenire nel caso in cui si sia verificata una modificazione.
Ogni Quanto Controllare i Nei
La visita dermatologica specialistica andrebbe effettuata almeno una volta all'anno per prevenire melanomi e tumori della pelle altrimenti non diagnosticabili.
Approfondimento: Melanoma in Breve
Il melanoma è un tumore maligno che insorge a causa della crescita e della proliferazione incontrollata dei melanociti, le cellule che producono la melanina (pigmento all'origine dell'abbronzatura). Nel 90% dei casi origina dall'epidermide, più raramente dalle mucose congiuntivali, dell'apparato urogenitale, del tratto digerente e respiratorio. Le zone del corpo più colpite sono, nell'uomo, il tronco e gli arti superiori e, nella donna, gli arti inferiori.
La sua insorgenza è fortemente legata all'esposizione eccessiva alle radiazioni ultraviolette, soprattutto se intensa ed intermittente, in quanto possono indurre fenomeni di cancerogenesi.
In realtà, molti fattori genetico-costituzionali e ambientali possono favorire lo sviluppo del melanoma. In circa il 10% dei casi si riscontra una familiarità, cioè nella stessa famiglia la malattia ha colpito almeno un parente di I grado.
I soggetti con carnagione chiara (fototipo 1-2) e con molti nevi sulla pelle corrono un rischio maggiore rispetto ai soggetti con pelle olivastra (fototipo 4). Possono favorire l'insorgenza del tumore anche le gravi e ripetute scottature solari in età pediatrica o durante l'adolescenza.
Abbronzarsi Senza Danno
Per ridurre il rischio di insorgenza dei tumori della pelle, non scottarsi ed evitare le esposizioni eccessive sono le prime raccomandazioni. L'indicazione è categorica soprattutto per i bambini fino ai 12 mesi di età, i quali non devono essere esposti ai raggi diretti del sole, poiché presentano sistemi di difesa cutanei ancora imperfetti.
L'esposizione al sole va evitata nelle ore più calde della giornata, in particolare dalle ore 11 alle 15, quando la concentrazione degli UV è massima. Pericolose sono le esposizioni intense e saltuarie, soprattutto in giovane età e in soggetti con pelle chiara (fenotipo I e II), con molti nei e predisposti a sviluppare eritemi e ustioni solari.
La corretta esposizione al sole prevede l'applicazione in modo uniforme di creme e schermi solari scelti in base al proprio fenotipo e alle preferenze personali (esistono texture in crema, fluido, gel, latte, stick). Rinnovare più volte al giorno, in dosi adeguate, l'applicazione per mantenere la protezione, specialmente dopo aver sudato o dopo essersi bagnati o asciugati.
Per proteggersi, inoltre, è possibile utilizzare indumenti (cappelli, camicie e magliette), occhiali da sole con lenti filtranti, ombrelloni e teli. Nel periodo di esposizione al sole, vanno evitati sostanze, profumi e farmaci fotosensibilizzanti.
Da Ricordare
- Non esporsi mai al sole senza una protezione adeguata sulla pelle: utilizzare filtri solari con un fattore di protezione adeguato al proprio fototipo (tra 20 e 50+), efficace contro i raggi UVB e UVA e senza ingredienti sensibilizzanti.
- Evitare di esporsi al sole nelle ore centrali della giornata.
- Evitare o ridurre al minimo l'impiego di lampade e lettini abbronzanti.
- Tenere sotto controllo le macchie della pelle ed i nei, secondo la regola dell'ABCDE: Asimmetria, Bordi irregolari, Colore variabile, Dimensione ed Evoluzione rapida.
- Effettuare con regolarità una visita dermatologica: l'esame clinico della pelle e la mappatura permettono di diagnosticare il melanoma nelle sue fasi il più possibile precoci, identificando la comparsa di nuovi nei maligni o il cambiamento di quelli già esistenti.