Ultima modifica 02.11.2017

Cos'è l'Assefuazione?

L'assuefazione è un fenomeno per cui l'organismo dell'utilizzatore sviluppa un certo grado di resistenza all'azione del farmaco o della droga assunta; ciò comporta il bisogno di dosi via via crescenti per ottenere gli effetti desiderati precedentemente ottenuti con dosi inferiori. assuefazione

In pratica l'organismo diviene più abile a metabolizzare il principio attivo o perde sensibilità nei suoi confronti a livello cellulare. Il concetto di assuefazione si sposa dunque con quello di tolleranza e gli unici modi per fronteggiarlo risiedono nell'aumento della dose o nella sospensione temporanea del trattamento. L'assuefazione rappresenta infatti uno stato reversibile, dato che la sensibilità originale al principio attivo viene ripristinata dalla sospensione d'uso; pertanto i farmaci o gli integratori che danno assuefazione vengono tipicamente usati in modo ciclico ed intermittente.

L'assefuazione non dev'essere confusa con la dipendenza farmacologica, anche se spesso quest'ultima favorisce lo sviluppo dell'assefuazione inducendo nell'individuo il bisogno assoluto di assumere una determinata sostanza.

Rischi per la Salute

Il fenomeno dell'assuefazione dipende strettamente non solo dal tipo di farmaco, integratore o droga assunta (non tutti presentano tale rischio), ma anche dalle condizioni d'uso e dalle caratteristiche individuali. Purtroppo l'aumento dei dosaggi per fronteggiare l'assuefazione si accompagna al parallelo rialzo, a volte esponenziale, degli effetti collaterali.

Tolleranza ed assuefazione si sviluppano in genere gradualmente, ma non sempre è così. E' il caso, ad esempio, dei lassativi, a cui molte persone ricorrono per risolvere problemi di stitichezza; l'impiego di questi prodotti, specie se ad azione drastica, produce un'evacuazione particolarmente abbondante, tale per cui occorreranno 2-3 giorni affinché si accumuli una quantità di materiale fecale sufficiente a produrre una nuova evacuazione. Durante questo lasso di tempo molte persone interpretano la mancanza di stimolo come un perpetuarsi della stitichezza, e sono quindi portate ad assumere una nuova dose di lassativo per ottenere l'effetto purgante. Data la scarsità di materiale fecale vi è anche la tendenza ad aumentare la dose per ottenere una defecazione più abbondante e "soddisfacente".

Aldilà di questo esempio, per certi aspetti discutibile, l'assuefazione vera e propria interessa soprattutto le sostanze psicoattive, come le benzodiazepine (alprazolam, diazepam, lorazepam), l'alcool, gli oppiacei (morfina, codeina, eroina e simili), le amfetamine e la nicotina. Facciamo un esempio per chiarire meglio il concetto: nonostante la dose letale di morfina per os in un soggetto normale sia di circa 200 mg, tra i tossicomani si citano casi di tolleranza fino a dosi di 2 o più grammi.

Anche gli steroidi anabolizzanti sono soggetti al fenomeno dell'assuefazione, tale per cui i culturisti professionisti arrivano spesso ad utilizzare dosaggi e combinazioni farmaceutiche "da cavallo".

Per quanto riguarda gli integratori, il fenomeno dell'assuefazione accompagna l'utilizzo prolungato dei cosiddetti "stack", termogenici o brucia grassi, a base i di caffeina (mate, cola, guaranà, caffè, , cacao), efedrina (non più ammessa come integratore), arancio amaro e sinefrina. Anche la creatina dà una sorta di assuefazione, dato che una volta saturate le scorte muscolari ogni ulteriore supplementazione risulta praticamente inutile.