Quali tipi di ansia ci sono?
L'ansia può essere descritta come una sensazione di tensione sia fisica che psichica, di inquietudine, nervosismo e preoccupazione che tutti, almeno una volta nella vita, provano.
Difatti, al contrario di quanto si potrebbe pensare, l'ansia non sempre è da considerarsi come un fenomeno anomalo che necessariamente fa sì che l'individuo che lo sperimenta possa essere definito malato; al contrario, in alcune circostanze ed entro certi limiti va considerata come un fenomeno del tutto normale e, anzi, fondamentale.
Vediamo le differenze.
Ansia normale
L'ansia definita "normale" può considerarsi come una risposta dell'individuo nei confronti di un pericolo oppure di un particolare tipo di stress. Alla luce di quanto appena detto, pertanto, non sorprenderà sapere che l'ansia normale è un meccanismo funzionale alla sopravvivenza dell'individuo: in caso di pericolo e paura, l'ansia permette di rispondere con l'attacco o con la fuga, a seconda dei casi.
Più precisamente, lo stato di tensione che si genera con l'ansia normale si caratterizza per l'attivazione dei riflessi autonomi e dello stato di veglia che possono rivelarsi fondamentali per fronteggiare una data situazione.
L'ansia normale è diretta contro uno stimolo esistente, ben individuabile e noto, e consente alla persona di mettere in atto una serie di comportamenti e risposte finalizzate a superare la condizione che ha dato origine alla sensazione di tensione.
Senza entrare in contesti di pericolo vero e proprio, un esempio fra tanti di ansia considerata normale può essere quella che prova uno studente quando deve sottoporsi ad una prova d'esame.
Ansia patologica: come riconoscerla e curarla?
L'ansia diventa un problema e una malattia nel momento in cui inficia notevolmente sulla qualità della vita dell'individuo, ostacolandone anche le più semplici attività e portandolo ad adottare comportamenti che influenzano negativamente il suo ambito sociale.
Nel detatglio, l'ansia diventa un problema quando:
- Si manifesta frequentemente;
- Si manifesta in maniera eccessiva e sproporzionata rispetto a quanto la situazione reale richiederebbe;
- Si manifesta in momenti non appropriati;
- Si manifesta con un'intensità tale da non consentire alla persona di svolgere le normali attività;
- Perdura nel tempo.
A proposito di quest'ultimo punto, si segnala che, talvolta, può capitare che un significativo stato d'ansia persista per diversi mesi o addirittura anni, tanto da essere percepito dall'individuo come "normale", anche se di fatto non lo è. Questo è uno dei motivi per cui spesso accade che l'ansia non venga diagnosticata in tempi brevi o correttamente.
Cause di ansia patologica
Innanzitutto, precisamo che non esiste un unico tipo di ansia, ma esistono differenti tipologie di disturbi ansiosi. Nonostante ciò, le cause scatenanti non sono del tutto note. Si ritiene che nell'eziologia della malattia ansiosa vi sia il coinvolgimento di:
- Fattori genetici e familiari;
- Fattori ambientali;
- Presenza di eventuali altre patologie (anche di natura non psicologica).
Allo scopo di consentirne il trattamento farmacologico, si è cercato di capire quali fossero i fattori organici ad essere coinvolti nella comparsa della malattia ansiosa. Dagli studi svolti è emerso che la variazione dei livelli di alcuni tipi di neurotrasmettitopri può essere messa in relazione allo sviluppo dell'ansia. Più nel dettaglio, stiamo parlando di:
- Acido gamma-amminobutirrico (o GABA), uno dei neurotrasmettitori inibitori più importanti dle nostro organismo;
- Noradrenalina (o NA);
- Serotonina (o 5-HT, o 5-idrossitriptamina).
Sintomi dell'ansia patologica
Come già detto, l'ansia si caratterizza per la percezione di una tensione psicofisica accompagnata da sensazioni di paura, inquietudine e preoccupazione. A tali sensazioni si possono associare sintomi fisici come:
- Respiro affannato;
- Aumento della frequenza cardiaca;
- Vertigini;
- Difficoltà di deglutizione;
- Insonnia;
- Tensione muscolare;
- Tremori.
Va comunque precisato che le manifestazioni ansiose possono variare - tanto per tipo quanto per intensità - da un individuo all'altro. Quelli sopra riportati sono solo alcuni dei possibili sintomi che possono insorgere in caso di ansia.
Ad ogni modo, la sintomatologia compromette la qualità della vita del paziente in quanto l'ansia percepita è solitamente eccessiva o inappropriata. Inoltre, coloro che soffrono di ansia patologica, spesso vivono una situazione di costante paura nello sviluppare nuovi "attacchi", il che non può far altro che peggiorare ulteriromente la situazione.
Pertanto, è facilmente intuibile quanto sia importante rivolgersi al medico per ottenere una corretta e tempestiva diagnosi.
Come si cura l'ansia patologica?
Innazitutto è bene riuscire ad individuare la causa scatenante il disturbo ansioso rivolgendosi ad uno speialista. Dopodiché, quest'ultimo può decidere di intervenire in diversi modi: con la psicoterapia, con la terapia farmacologica o con una combinazione delle stesse.
Naturalmente, se l'ansia è secondaria ad altri tipi di patologie, quando possibile, è necessario intervenire anche su di esse trattandole nel modo più opportuno.