Varicocele: cos'è, quali sono i sintomi e qual è la cura?

Varicocele: cos'è, quali sono i sintomi e qual è la cura?
Ultima modifica 12.12.2023
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicanze
  5. Diagnosi
  6. Terapia

Generalità

Il varicocele è la dilatazione anomala delle vene situate all’interno dello scroto e deputate a drenare i testicoli dal sangue povero di ossigeno.

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Il varicocele è perlopiù una condizione idiopatica, ossia che insorge a causa di fattori non definibili e riconoscibili; in rare circostanze, tuttavia, può essere anche una condizione secondaria a tumori con sede addominale o pelvica.

Nella maggior parte dei casi, il varicocele è asintomatico; più raramente, è responsabile di disturbi, quali gonfiore e dolore scrotale, e può sfociare in complicanze, come l'atrofia testicolare e l'infertilità maschile.

In genere, per la diagnosi di varicocele, è fondamentale combinare un accurato esame obiettivo a un'ecografia scrotale; quest'ultima indagine è l'esame di conferma diagnostica.

Se non causa sintomi e non altera la fertilità del paziente, il varicocele non necessita di alcuna cura specifica; al contrario, se è sintomatico o se è responsabile di infertilità, richiede una terapia apposita, la quale è di tipo chirurgico.

Apparato Genitale Maschile: un breve ripasso

Per capire appieno il varicocele e le sue cause, è doveroso rivedere a grandi linee in cosa consiste l’apparato riproduttivo maschile:

  • Insieme degli organi e delle strutture finalizzate alla riproduzione, l’apparato genitale maschile si compone di testicoli, dotti deferenti, epididimi, vescicole seminali, prostata e pene.
  • Contenuti nello scroto, i testicoli sono le gonadi maschili; essi hanno l’importante compito di produrre gli spermatozoi (ossia le cellule riproduttrici) e gli ormoni sessuali (testosterone).
  • Strettamente connessi ai testicoli, gli epididimi sono dei canali disposti a spirale, che agiscono come depositi per la maturazione degli spermatozoi.
  • I dotto deferenti sono i canali che uniscono gli epididimi alle vescicole seminali e che trasportano in quest’ultime gli spermatozoi maturi.
  • Le vescicole seminali e la prostata sono le ghiandole deputate alla produzione del liquido che, una volta mescolato agli spermatozoi provenienti dal complesso testicoli-epididimi-vasi deferenti, costituisce lo sperma; lo sperma è il liquido necessario alla fecondazione dell’ovocita femminile.
  • Il pene, infine, è l’organo preposto alla copulazione e che, per mezzo dell’uretra che lo percorre internamente, provvede all’espulsione dello sperma (eiaculazione).

Cos'è

Varicocele: cosa si intende?

Il varicocele è la dilatazione patologica delle vene del plesso pampiniforme, le quali non sono altro che i vasi venosi confinati all'interno dello scroto a cui spetta l'importante compito di drenare i testicoli dal sangue povero di ossigeno.

Il varicocele è una delle più comuni cause di testicolo gonfio: la dilatazione venosa a cui esso da origine, infatti, determina un rigonfiamento più o meno evidente a livello testicolare.

In genere, il varicocele non è condizione tale da pregiudicare la qualità della vita di un uomo; in alcuni casi, però, può capitare che sia responsabile di conseguenze spiacevoli per quanto concerne la fertilità dell'individuo interessato.

Lo sapevi che…

Varicocele e vene varicose sono due condizioni morbose con diversi punti in comune (dalle possibili cause alla sintomatologia).
In base a quanto afferma l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), le vene varicose (o varici) sono dilatazioni abnormi e sacculari dei vasi venosi, che interessano soprattutto gli arti inferiori.

Cause

Cosa può provocare il Varicocele?

In presenza di varicocele, si assiste alla dilatazione anomala delle vene del plesso venoso pampiniforme (o plesso venoso pampiniforme); racchiuso in buona parte all'interno del cosiddetto funicolo spermatico, il plesso venoso pampiniforme è la rete pari di vene che sfocia nelle vene testicolari e che serve a drenare ciascun testicolo e ciascun epididimo dal sangue povero di ossigeno destinato a tornare al cuore, per il processo di ossigenazione.

Il funicolo spermatico è il cordone pari di consistenza molle, largo circa un centimetro di diametro e lungo in media 14 centimetri, che si estende dal lato posteriore del testicolo fino all'orifizio addominale del canale inguinale e ospita al proprio interno vasi sanguigni (tra cui le vene del plesso venoso pampiniforme), arterie, vasi linfatici, nervi, il dotto deferente e il legamento vaginale del peritoneo.

Varicocele Idiopatico e Varicocele Secondario

Gli esperti sono soliti riconoscere l'esistenza di due tipologie di varicocele: il varicocele idiopatico e il varicocele secondario.

Tipico di adolescenti e adulti giovani, il varicocele idiopatico è la dilatazione delle vene del plesso pampiniforme non associata ad alcuna particolare condizione di salute anomala e per la quale sono sconosciute le cause scatenanti. Il varicocele idiopatico è la tipologia più comune di varicocele.

In ambito medico, una condizione è definita idiopatica quando insorge senza cause riconoscibili.

Particolarmente frequente nelle persone di età superiore ai 40 anni, il varicocele secondario è, invece, la dilatazione delle vene del plesso pampiniforme che scaturisce dalla presenza di un tumore addominale o pelvico (il tumore maggiormente associato a queste forme di varicocele è il carcinoma renale, un tumore del rene).

In medicina, una patologia è detta secondaria quando insorge a seguito di un problema in altre sedi del corpo.

Fisiopatologia

Attualmente, il preciso meccanismo con cui s'instaura il varicocele non è chiaro. A riguardo, tuttavia, gli esperti hanno formulato due teorie, una a spiegazione dell'insorgenza del varicocele idiopatico e una a spiegazione dell'insorgenza del varicocele secondario.

Varicocele Idiopatico: come insorge?

Come tutte le vene del corpo umano, anche le vene del plesso pampiniforme sono fornite, lungo la parete interna, di un sistema di valvole, che serve a condurre il sangue povero di ossigeno in un'unica direzione: verso il cuore.

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Secondo la teoria formulata per spiegare il fenomeno del varicocele idiopatico, quest'ultimo scaturirebbe da un malfunzionamento del sistema di valvole presente sulla parete interna delle vene del plesso pampiniforme; il malfunzionamento di tali valvole, infatti, permetterebbe al sangue di tornare indietro, rispetto alla direzione prevista, e sostare nei vasi venosi coinvolti (vene del plesso pampiniforme), causandone quella dilatazione che si osserva tipicamente in presenza di varicocele.

Varicocele Secondario: come insorge?

Normalmente, il sangue povero di ossigeno in uscita dai testicoli e diretto al cuore transita, nell'ordine, per il plesso pampiniforme, le vene testicolari, la vena renale sinistra e la vena cava inferiore.

Secondo la teoria formulata per spiegare il fenomeno del varicocele secondario alla presenza di un tumore in sede addominale o pelvica, la dilatazione delle vene del plesso pampiniforme sarebbe dovuta alla compressione esercitata dallo stesso tumore a carico delle vene site a monte (in particolare, la vena renale sinistra e le vena cava che si trovano nell'addome) e al rallentamento della circolazione sanguigna che ne consegue; la compressione delle suddette vene e il conseguente rallentamento della circolazione di sangue al loro interno, infatti, causerebbe una stasi sanguigna lungo le vene del plesso pampiniforme tale da indurne la dilatazione anomala tipica del varicocele.

Varicocele: Fattori di Rischio

Attualmente, c’è ancora poca chiarezza in merito ai fattori di rischio del varicocele.

Alcuni studi hanno dimostrato che l’alta statura sarebbe una caratteristica favorente; tuttavia, poiché non tutte le persone molto alte soffrono di varicocele, tali evidenze suscitano alcune perplessità, che andrebbero chiarite con ulteriori ricerche.

Epidemiologia: quanto è comune il Varicocele?

Il varicocele è molto comune; secondo stime recenti, infatti, ne soffrirebbe un uomo ogni 8 e riguarderebbe circa il 15% della popolazione maschile adulta.

I soggetti maggiormente colpiti da varicocele sono gli individui di età compresa tra i 12 e i 28 anni.

Il varicocele può interessare le vene sia del plesso pampiniforme destro che del plesso pampiniforme sinistro; tuttavia, è molto più frequente a sinistra, in quanto la rete venosa presente su questo lato compie un percorso più tortuoso, che favorisce l’insorgenza del varicocele. Il varicocele destro e il varicocele bilaterale (cioè a carico delle vene di entrambi i plessi venosi pampiniformi) sono alquanto rari.

Sintomi e Complicanze

Sintomi di Varicocele: quali sono?

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Nella maggior parte dei casi, il varicocele è asintomatico, cioè non causa alcun sintomo e segno rilevante; più raramente, è responsabile di una sintomatologia che comprende:

  • Gonfiore in sede scrotale, in prossimità del testicolo, e
  • Fastidio o dolore allo scroto.
Per approfondire: Sintomi Varicocele

Dolore da Varicocele: le caratteristiche

Il dolore da varicocele è solitamente un dolore sordo (ossia persistente), che:

  • Aumenta d’intensità, quando il paziente è stato in piedi a lungo durante la giornata o è stato impegnato in un’estenuante attività fisica;
  • Aumenta alla sera;
  • Si riduce d’intensità, quando il paziente si corica a pancia in su.

È da segnalare che, in alcune rare circostanze, il dolore da varicocele assume le caratteristiche di una sensazione acuta, anziché sorda.

Varicocele: quando preoccuparsi?

In presenza di dolore e gonfiore anomalo allo scroto e di una differenza di dimensioni tra i due testicoli, è bene contattare immediatamente il proprio medico curante, per un approfondimento della situazione.

Come affermato in precedenza, il varicocele è spesso asintomatico e solo raramente rappresenta un disturbo importante. Tuttavia, quando si accompagna ai disturbi sopraccitati merita una valutazione medica accurata. Una trascuratezza, infatti, potrebbe tradursi, in una fase avanzata della malattia, in varie complicanze.

Complicanze del Varicocele

Dalle forme più severe di varicocele possono scaturire complicanze, quali:

  • Atrofia testicolare. In medicina, il termine atrofia fa riferimento a una riduzione della massa di un tessuto o di un organo, riduzione che è provocata dalla diminuzione del volume cellulare (cioè delle cellule che costituiscono il tessuto o l’organo colpito). Alla luce di ciò, l’atrofia testicolare è una riduzione della dimensione di uno o entrambi i testicoli. Attualmente, non è ben chiaro come il varicocele causi l’atrofia testicolare. A riguardo, tuttavia, esiste una teoria più che attendibile, secondo cui la complicanza in questione dipenderebbe da un ristagno di sangue lungo le vene del plesso pampiniforme, indotto dallo stesso varicocele; questo ristagno di sangue, infatti, determinerebbe l’accumulo di tossine e prodotti di scarto dannosi per il testicolo, e rappresenterebbe un ostacolo alla circolazione arteriosa deputata a mantenere in vita le cellule testicolare.
  • Infertilità maschile. Complice probabilmente lo stesso ristagno di sangue che causa l’atrofia testicolare, il varicocele può essere causa di un aumento della temperatura attorno ai testicoli, tale da pregiudicare la formazione dello sperma e la capacità di movimento degli spermatozoi. È doveroso precisare che il varicocele è responsabile di infertilità maschile soltanto in un numero ridotto di pazienti: secondo le statistiche, infatti, solo 2 uomini su 10 con varicocele lamentano problemi di fertilità.

Lo sapevi che…

Il 35% degli uomini con problemi di fertilità soffre di varicocele.

Complicanze del Varicocele nei giovani

Nei più giovani, il varicocele potrebbe compromettere lo sviluppo del testicolo. Il mancato sviluppo del testicolo dovuto al varicocele rappresenta una condizione da sottoporre subito alle attenzione di un medico esperto in materia (urologo o andrologo).

Diagnosi

Varicocele: come riconoscerlo?

Di norma, la diagnosi di varicocele si fonda su indagini cliniche, quali il racconto dei sintomi (da parte del paziente), l'esame obiettivo e l'anamnesi, e su un'ecografia scrotale.

Se la condizione è asintomatica, è dirimente soltanto l'ecografia scrotale.

Tutti i dettagli relativi al percorso diagnostico necessario all'individuazione del varicocele sono presenti qui.

Per approfondire: Diagnosi di Varicocele: come riconoscerlo

Terapia

Varicocele: come si cura?

In presenza di varicocele idiopatico (caso più comune), l'adozione di un trattamento e il tipo di cure adottate dipendono sostanzialmente dalla sintomatologia; infatti:

  • Se il varicocele è asintomatico e non impedisce al paziente di condurre una vita normale, non è previsto alcun tipo di trattamento;
  • Se il varicocele causa dolore sporadico, il medico potrebbe indicare dei rimedi conservativi utili a limitare la sintomatologia;
  • Infine, se il varicocele si accompagna a dolore scrotale persistente, riduzione della fertilità e/o atrofia testicolare, è indispensabile ricorrere alla chirurgia o alla radiologia interventistica.

In presenza di varicocele secondario, invece, la cura è in funzione della causa e consiste in un intervento chirurgico di asportazione della massa tumorale situata a livello pelvico o addominale (N.B: in linea teorica, l'asportazione del tumore dovrebbe ripristinare il flusso sanguigno venoso lungo il reparto scrotale e addominale, così da annullare le dilatazioni a carico del plesso pampiniforme).

Varicocele: quando operare?

Come anticipato, il varicocele idiopatico richiede il trattamento chirurgico quando:

  • Causa dolore scrotale persistente
  • È associato a una riduzione della fertilità e/o ad atrofia testicolare.

Diverso è, invece, il caso del varicocele secondario alla presenza di una neoplasia: in tali frangenti, la chirurgia - nello specifico l'intervento di asportazione del tumore - rappresenta la terapia di prima linea.

Per approfondire: Varicocele: come si cura nei dettagli

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza