Valori della Pressione Bassa: quando sono preoccupanti?
Ultima modifica 23.07.2024
INDICE
  1. Cosa significa pressione bassa?
  2. Quali sono i valori della pressione bassa?
  3. Quando sono preoccupanti?
  4. Quali sono le differenze di valori tra uomo e donna?
  5. Come cambiano i valori con l’età?
  6. Cosa alzarli?

Cosa significa pressione bassa?

Quali sono i valori della pressione bassa e quando sono preoccupanti? Shutterstock

Avere la pressione bassa, condizione anche nota come ipotensione, significa che i valori della pressione arteriosa a riposo sono inferiori alla norma, ovvero uguali o più bassi di 90/60 mmHg.

Per approfondire: Pressione Bassa: quali sono i valori e i sintomi dell'ipotensione?

Quali sono i valori della pressione bassa?

Si comincia a parlare di pressione bassa quando i valori della pressione massima (o sistolica) sono inferiori a 90 mmHg e quelli della pressione minima (o diastolica) sono inferiori a 60 mmHg.

Esistono diversi gradi di pressione bassa:

  • Se i valori di massima e minima sono compresi tra 90/60 mmHg e 60/40 mmHg, la pressione bassa è considerata di grado lieve.
  • Se i valori di massima e minima sono compresi tra 60/40 mmHg e 50/33 mmHg, la pressione bassa è ritenersi di grado moderato.
  • Infine, se i valori di massima e minima sono inferiori a 50/33 mmHg, la pressione bassa è da reputarsi di grado severo o grave.

Quando sono preoccupanti?

I valori della pressione bassa devono preoccupare quando si associano a sintomi evidenti, quali senso di svenimento, confusione, nausea, vomito, visione offuscata, aumento della frequenza respiratoria, debolezza, affaticamento, difficoltà di concentrazione e/o agitazione.

Si ricorda, infatti, che, specialmente quando è lieve, l'ipotensione potrebbe essere una condizione del tutto asintomatica, che passa inosservata fino a quando non si misura la pressione.

In linea generale, la pressione bassa è collegata a una sintomatologia quando i livelli pressori scendono significativamente sotto i limiti di normalità; tuttavia, come spesso accade, ci sono le eccezioni: alcune persone sono colte da malore anche quando la pressione scende di poco sotto i valori di 90/60 mmHg.

A ogni modo, quando la condizione è sintomatica, vuol dire che c'è una sofferenza da parte dell'organismo, che bisogna indagare per capirne la serietà ed eventualmente pianificare il trattamento più adeguato.

Cosa peggiora i valori della pressione bassa?

A peggiorare ulteriormente i valori della pressione bassa possono essere fattori come:

Quali sono le differenze di valori tra uomo e donna?

Almeno fino alla menopausa, i valori della pressione arteriosa tendono a essere più bassi nella donna, che non nell'uomo; questo spiega perché è più comune riscontrare nella popolazione femminile valori indicativi di una pressione bassa di tipo costituzionale.  

Le donne, inoltre, sono anche più suscettibili all'ipotensione ortostatica, una condizione caratterizzata da un calo dei valori pressori quando si passa dalla posizione seduta a quella in piedi.

Infine, bisogna tenere conto della connessione esistente tra pressione bassa e gravidanza: l'aumento dei livelli di progesterone nella donna incinta, infatti, induce una vasodilatazione periferica che si traduce in un calo della pressione; durante una gravidanza, in genere fino alla 24esima settimana di gestazione, i valori della pressione sistolica si abbassano di 5-10 punti, mentre quelli della pressione diastolica di oltre 10 punti.

Come cambiano i valori con l’età?

Considerando l'età, è più frequente riscontrare valori di pressione bassa negli anziani. In particolare, dopo i 50-60 anni, c'è una maggiore incidenza di ipotensione post-prandiale (si tratta di un calo pressorio che si verifica tipicamente dopo pranzo) e di ipotensione ortostatica; in sostanza, quindi, l'invecchiamento tende a favorire l'ipotensione.

I motivi di ciò sono differenti:

  • Con l'avanzare dell'età, il sistema nervoso autonomo, il quale si occupa del controllo dei valori pressori, diventa meno efficiente nel gestire i cali di pressori conseguenti, per esempio, a un pasto.
  • L'invecchiamento aumenta il rischio di sviluppare una qualche cardiopatia. Alcune malattie di cuore potrebbero richiedere il ricorso a vari farmaci, tra cui i diuretici; quest'ultimi, riducendo la volemia, potrebbero abbassare eccessivamente i livelli pressori e causare e ipotensione.
  • Le stesse malattie di cuore, tra cui le valvulopatie, le cardiomiopatie e l'insufficienza cardiaca, sono associate a valori preoccupanti di pressione bassa.
  • Complici gli acciacchi della vecchiaia o alcune patologie debilitanti, alcune persone anziane sono costrette a trascorrere molto tempo a letto, una condizione che favorisce l'ipotensione ortostatica.

Importante!

L'invecchiamento rappresenta anche un fattore di rischio per l'ipertensione, la condizione opposta alla pressione bassa, la quale è notoriamente associata allo sviluppo di patologie cardiovascolari e ictus.

Cosa alzarli?

Cosa fare per alzare i valori della pressione bassa?

Per alzare velocemente i valori di una pressione troppo bassa che sta causando un malore, può essere utile:

  • Sdraiarsi ed elevare le gambe contro una parete. Questa posizione favorisce il ritorno del sangue al cuore dagli arti inferiori.
  • Stringere i pugni o i glutei, o incrociare i piedi, e tenendoli uniti tra loro, tentare volutamente invano di liberarli. Eseguire contrazioni muscolari di tipo isometrico aiuta ad alzare la pressione velocemente.
  • Bere acqua. Idratarsi aumenta la volemia, un parametro sanguigno che influenza la pressione arteriosa. Chi tende a presentare valori di pressione bassi dovrebbe bere spesso soprattutto quando fa caldo e quando si pratica attività fisica.
  • Mangiare uno snack salato. Il consumo di cibi eccessivamente salati deve avvenire con cautela e consapevolmente, in quanto è noto che l'eccesso di sale rappresenta un fattore di rischio per l'ipertensione.
  • Bere una tazza di caffè. Il caffè contiene sostanze che aumentano il battito cardiaco e, di conseguenza, la pressione arteriosa.
Per approfondire: Pressione Bassa: cosa fare per alzarla subito?

Autore

Dott. Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza