Con il nome Antitetanica si indica il vaccino contro il tetano, una malattia spesso sottovalutata ma piuttosto pericolosa, al punto che dal 1968 in Italia questa vaccinazione è obbligatoria per tutti i nuovi nati.
Cos’è il tetano
Il tetano è una malattia infettiva acuta non contagiosa, causata dalla tossina prodotta dal batterio Clostridium tetani.
Solitamente si trova nella polvere e nel terreno sotto forma di spore in grado di sopravvivere anche per molti anni nell'ambiente esterno.
Il tetano si contrae quando le spore riescono a penetrare nell'organismo umano attraverso una ferita o un taglio, anche di piccole entità. Una volta all'interno dell'organismo umano le spore possono trasformarsi nelle forme vegetative che producono la tossina. Il batterio, quindi, non invade direttamente i tessuti ma la tossina tetanica raggiunge, attraverso il sangue e la linfa, il sistema nervoso centrale.
Sintomi
Questa patologia si manifesta solitamente con spasmi muscolari diffusi e dolorosi e contrazioni.
Può essere di diversi tipi: generalizzata, localizzata, neonatale o cefalica e a seconda dei casi anche i sintomi possono essere estesi a tutto l'organismo o localizzati.
Come funziona il vaccino
Il fatto che le spore di questa malattia rimangano nell'ambiente per così tanto tempo fa sì che il tetano sia di fatto impossibile da eliminare completamente e questo mette tutti potenzialmente a rischio.
Fortunatamente però esiste un vaccino che offre la copertura di anticorpi sufficiente per difendersi.
Composizione
Il vaccino contro il tetano consiste nell'iniezione dell'anatossina, ovvero la tossina tetanica inattivata alla quale viene tolta la tossicità, pur mantenendone inalterata l'abilità di stimolare il sistema immunitario e, di conseguenza, la sintesi di anticorpi anti-tetanotossoide.
Obbligo e richiami volontari
Nel 1968 nel nostro Paese è stato introdotto l'obbligo di fare l'antitetanica a tutti i nuovi nati. Di volta in volta nel tempo le tempistiche sono leggermente cambiate ma attualmente il calendario vaccinale specifico per questa malattia prevede la somministrazione di tre dosi di vaccino con iniezione intramuscolare al 3°, 5° e 11° mese di età di un bambino. Il vaccino anti-tetano è presente nel vaccino noto come esavalente insieme a difterite, pertosse, poliomielite, epatite B ed Haemophilus influenzae di tipo B.
Successivamente sono necessarie diverse dosi di richiamo esavalente. La prima tra i 5 e i 6 anni di età e la seconda tra i 13 e i 14 anni, sempre in soluzione combinata.
L'efficacia della vaccinazione contro il tetano è molto alta, al punto che quasi il 100% dei vaccinati risulta protetto dalla malattia.
Oltre questo periodo l'obbligo cessa ma resta fermamente consigliato continuare a fare richiami ogni 10 anni, ancor meglio se associati a quelli contro la difterite e la pertosse (dTap).
A confermarlo anche alcuni dati dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) risalenti agli anni 1998-2000, secondo i quali tra le 292 segnalazioni di casi pervenute, il 70% riguardava persone over 65 e non protette dal vaccino.
Questa incidenza sottolinea quindi l'importanza di mantenere costante la propria copertura contro il tetano e di non dimenticare di fare i richiami opportuni, nonostante siano facoltativi.
Anche gli adulti che non si sono mai vaccinati possono iniziare il ciclo, che prevede sempre tre dosi: le prime due somministrate a distanza di almeno 4 settimane l'una dall'altra e la terza 6-12 mesi dopo la seconda.
Anche per l'infarto potrebbe essere presto pronto un vaccino, al momento in fase di sperimentazione.
Sicurezza del vaccino contro il tetano
Uno dei timori primari quando ci si sottopone a una vaccinazione è che questa non sia abbastanza sicura e che la sostanza iniettata possa determinare reazioni avverse nel breve o lungo periodo.
Per sgombrare il campo da dubbi è fondamentale dire che il vaccino contro il tetano sia assolutamente sicuro. Nei lunghi anni di somministrazione, infatti, è sempre risultato ben tollerato dai bambini e dagli adulti coinvolti e la maggior parte delle reazioni seguenti alla somministrazione sono sempre state lievi.
L'evento che si verifica con maggior incidenza è una leggera febbre, che interessa circa un un terzo dei bambini vaccinati.
Altra eventualità è che il punto del braccio in cui sia stata fatta l'iniezione possa gonfiarsi leggermente o presentare rossore e leggero dolore.
Rare, invece, reazioni locali più estese e dolorose dette reazioni di tipo-Arthus e più probabili negli adulti che abbiano ricevuto frequenti richiami. Reazione allergiche gravi causate dal vaccino contro il tetano sono invece estrememente rare.
Nessuna controindicazione nemmeno per le donne in gravidanza.
Cosa succede ai non vaccinati in caso di emergenza
Se una persona non vaccinata contro il tetano si reca al pronto soccorso con una ferita, dopo essere stato soccorsa viene sottoposta a un iter ben preciso.
Nell'eventualità che la ferita sia piuttosto sporca e quindi considerata a rischio tetano, come per ferite penetranti, fratture esposte, avulsioni, schiacciamento, ustioni da caldo o da congelamento, viene valutato lo stato di immunizzazione del paziente.
A seconda del tipo di ferita e dello stato vaccinale, lo staff medico decide se procedere con una immunoprofilassi antitetanica attiva, ovvero con il vaccino, o con una immunoprofilassi antitetanica passiva, che utilizza immunoglobuline contro il tetano.