Vaccino COVID-19 in gravidanza e allattamento: le indicazioni dell'ISS

Vaccino COVID-19 in gravidanza e allattamento: le indicazioni dell'ISS
Ultima modifica 12.10.2022
INDICE
  1. Si può fare il vaccino COVID durante la gravidanza e l'allattamento?
  2. Che cosa ha fatto l'Istituto Superiore di Sanità
  3. Vaccini anti COVID-19 in gravidanza e allattamento: le indicazioni aggiornate

Questo articolo è stato redatto utilizzando come fonti il sito ufficiale dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e i documenti da esso forniti reperibili sullo stesso sito.

Da quanto sono stati resi disponibili i vaccini contro SARS-CoV-2, la possibilità di ricorrere alla vaccinazione durante la gravidanza e l'allattamento al seno è un argomento che suscita dubbi e domande e che ha suscitato diversi dibattiti, sia a livello nazionale che a livello internazionale.

A rendere oggetto di dibattito questo argomento è stata principalmente l'iniziale mancanza/insufficienza di dati conclusivi sulla sicurezza e sull'efficacia dei vaccini anti COVID-19 in questa categoria di pazienti.

Da dicembre 2020 - periodo in cui sono stati resi disponibili i primi vaccini contro il nuovo coronavirus - ad oggi - momento nel quale sono disponibili non solo diversi vaccini, ma anche vaccini aggiornati contro Omicron 5 - i dati disponibili sono man mano aumentati, consentendo all'Istituto Superiore di Sanità (ISS) di aggiornare gradualmente le indicazioni ad interim per l'esecuzione del vaccino anti COVID-19 durante gestazione ed allattamento.

Vaccino COVID-19 in gravidanza e allattamento Shutterstock

Si può fare il vaccino COVID durante la gravidanza e l'allattamento?

La risposta a questa domanda è "", il vaccino anti COVID-19 può essere effettuato anche in gravidanza e durante l'allattamento, ma vediamo quali sono stati gli aggiornamenti delle indicazioni ad interim sulla vaccinazione nelle gestanti e nelle madri che allattano al seno che si sono susseguite in questi mesi.

Che cosa ha fatto l'Istituto Superiore di Sanità

Durante la prima ondata della pandemia da SARS-CoV-2, l'Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS) dell'Istituto Superiore di Sanità si è occupato di prendere in esame le indicazioni ad interim nazionali e internazionali, analizzando le evidenze scientifiche man mano rese disponibili sull'argomento ed elaborando poi documenti condivisi e sottoscritti dalle principali società scientifiche del settore, quali:

  • La Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO);
  • L'Associazione degli Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI);
  • L'Associazione Ginecologi Universitari Italiani (AGUI);
  • L'Associazione Ginecologi Territoriali (AGITE);
  • La Federazione Nazionale Collegi Ostetriche (FNOPO);
  • La Società Italiana di Neonatologia (SIN);
  • La Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP);
  • La Società Italiana di Pediatria (SIP);
  • L'Associazione Culturale Pediatri (ACP);
  • La Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI).

Di seguito cercheremo di raggruppare e descrivere in ordine cronologico le diverse indicazioni fornite nel corso della pandemia.

Gennaio 2021: le prime indicazioni di ISS

Il primo documento con le indicazioni in merito alla vaccinazione contro il nuovo coronavirus SARS-CoV-2 nelle gestanti e nelle madri che allattano al seno è stato pubblicato il 9 gennaio 2021, per poi essere aggiornato il 31 gennaio dello stesso anno dopo l'immissione in commercio del vaccino realizzato da AstraZeneca.

In considerazione delle ancora limitate prove di efficacia disponibili, le indicazioni di gennaio 2021 raccomandavano la vaccinazione con vaccini ad mRNA (per intenderci, Comirnaty di Pfizer/BioNTech e SpikeVax di Moderna) solo nelle donne a maggior rischio di contrarre l'infezione da SARS-CoV-2 (come ad esempio, le professioniste sanitarie, le caregiver, ecc.) e/o di sviluppare una malattia grave da COVID-19 (ossia, quelle donne che presentano fattori di rischio come età ≥ 30 anni, BMI > 30 kg/m² , comorbidità, cittadinanza di Paesi ad alta pressione migratoria).

Aggiornamento settembre 2021

Diversi mesi dopo, il 22 settembre 2021, alla luce delle nuove e crescenti evidenze inerenti la sicurezza della vaccinazione in gravidanza (nei confronti tanto della madre quanto del feto) e le evidenze relative alla maggior patogenicità della variante Delta (la variante maggiormente diffusa in quel periodo), alla sua maggior circolazione e all'abbassamento dell'età media delle persone colpite dall'infezione, l'ISS ha proceduto con un nuovo aggiornamento delle indicazioni ad interim per la vaccinazione in questa categoria di pazienti.

In questo caso, si raccomandava l'estensione dell'offerta vaccinale a tutte le donne a partire dal secondo trimestre di gestazione. La decisione di non includere il primo trimestre derivò dalla mancanza di dati che fossero sufficienti a valutarne il rapporto rischio/benefico.

Aggiornamento dicembre 2021

Il successivo aggiornamento alle indicazioni per la vaccinazione è datato 13 dicembre 2021, con la raccomandazione di offrire una dose di richiamo (la cosiddetta terza dose) con un vaccino ad mRNA - dopo un ciclo vaccinale completo - alle donne in gravidanza a partire dal secondo trimestre di gestazione.

Vaccini anti COVID-19 in gravidanza e allattamento: le indicazioni aggiornate

Dal dicembre 2021 ad oggi (ottobre 2022) numerosi studi hanno preso in esame donne in gravidanza che hanno ricevuto i vaccini ad mRNA contro SARS-CoV-2. La crescente letteratura scientifica disponibile in materia, come si può leggere dal documento rilasciato dall'ItOSS-ISS, "ha confermato l'assenza di meccanismi biologici che possano associare i vaccini a mRNA a effetti avversi in gravidanza e allattamento".

Ciò ha quindi portato all'attuale aggiornamento delle indicazioni ad interim.

Il giorno 7 ottobre 2022, infatti, l'Italian Obstetric Surveillance System dell'Istituto Superiore di Sanità (ItOSS-ISS) ha aggiornato ulteriormente le indicazioni, tenendo anche in considerazione la disponibilità dei nuovi vaccini aggiornati contro la variante Omicron.

Entriamo più nel dettaglio.

Donne in gravidanza

Le nuove indicazioni ad interim raccomandano:

  • La vaccinazione primaria anti COVID-19 e le dosi di richiamo (terza e quarta dose) con vaccini a mRNA a tutte le donne in gravidanza in qualsiasi momento della gestazione, soprattutto in presenza di un maggior rischio di sviluppare la malattia COVID-19 in forma grave (donne con fattori di rischio come età ≥ 30 anni, BMI > 30 kg/m², comorbidità, cittadinanza di Paesi ad alta pressione migratoria).

I nuovi vaccini aggiornati contro Omicron si possono usare in gravidanza?

Dall'ultimo aggiornamento delle indicazioni si apprende che "la dose di richiamo con formulazione bivalente dei vaccini a mRNA Comirnaty Original/Omicron e Spikevax Original/Omicron (quarta dose) è raccomandata in gravidanza nei dosaggi autorizzati allo scopo".

Dopo quanto tempo fare la dose di richiamo?

Il tempo che deve trascorrere fra la dose di richiamo e l'ultima dose di un vaccino anti COVID-19 o l'ultima infezione da SARS-CoV-2 corrisponde a 120 giorni (4 mesi).

Vaccino anti COVID-19 e altri vaccini in gravidanza: si possono fare insieme?

La vaccinazione primaria così come le dosi di richiamo (primo booster o terza dose e secondo booster o quarta dose) possono essere somministrate contestualmente alle vaccinazioni raccomandante in gravidanza contro la pertosse e contro l'influenza.

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Per approfondire: Vaccino Antinfluenzale in Gravidanza: Quando e Perché Farlo?

Donne che allattano al seno

Le nuove indicazioni ad interim raccomandano:

  • La vaccinazione primaria anti COVID-19 e le dosi di richiamo (primo e secondo booster) con vaccini a mRNA a tutte le donne che allattano, senza necessità di interrompere l'allattamento.

I nuovi vaccini aggiornati contro Omicron si possono usare durante l'allattamento?

Anche in questo caso, l'aggiornamento delle indicazioni per la vaccinazione contro SARS-CoV-2 in questa categoria di pazienti afferma che "la dose di richiamo con formulazione bivalente dei vaccini a mRNA Comirnaty Original/Omicron e Spikevax Original/Omicron (quarta dose) è raccomandata in allattamento nei dosaggi autorizzati allo scopo".

Dopo quanto tempo fare la dose di richiamo?

L'intervallo di tempo che deve trascorrere fra la dose di richiamo e l'ultima dose di vaccino contro SARS-CoV-2 ricevuta o l'ultima infezione da nuovo coronavirus per le donne in allattamento è il medesimo riportato sopra per quelle in gravidanza e corrisponde a 120 giorni (4 mesi).

I vaccini anti COVID-19 possono mettere a rischio il lattante?

No. Nel documento con le indicazioni aggiornate, infatti, l'Italian Obstetric Surveillance System dell'Istituto Superiore di Sanità specifica che "la vaccinazione primaria e le dosi di richiamo (terza e quarta dose) con vaccini a mRNA non espongono il lattante a rischi e gli permettono di assumere anticorpi contro SARS-CoV-2 tramite il latte".

Allattamento al seno e vaccinazione contro SARS-CoV-2: il calendario vaccinale del bambino cambia?

No. Come si può leggere dal documento riportante le indicazioni aggiornate, il calendario vaccinale di un bambino la cui madre ha ricevuto la vaccinazione contro SARS-CoV-2 non prevede alcun tipo di modifica.

Per leggere il documento completo riportante gli aggiornamenti delle indicazioni ad interim per la vaccinazione anti COVID-19 nelle donne in gravidanza e durante l'allattamento al seno clicca qui.

Per qualsiasi dubbio, è sempre possibile rivolgersi al proprio medico, al proprio ginecologo e/o al proprio pediatra.

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Ulteriori approfondimenti

Autore

Ilaria Randi
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista