Vaccino Anti COVID-19: le varie Tipologie e Come Funzionano
Introduzione
Con la pandemia di COVID-19 iniziata nei primi mesi del 2020, numerosi centri di ricerca di tutto il Mondo hanno dato avvio a un percorso di sperimentazione mirato alla realizzazione di un vaccino efficace e sicuro contro SARS-CoV-2.
Inizialmente, il prospetto relativo ai tempi di attesa per i primi vaccini era più di un anno.
Tuttavia, alcune aziende farmaceutiche e biotecnologiche coinvolte nella sperimentazione hanno bruciato le tappe e sono riuscite a distribuire i primi preparati vaccinali approvati già tra la fine di dicembre 2020 e gennaio 2021.
A Febbraio 2022, i vaccini anti-COVD-19 approvati da FDA, EMA e AIFA, e in distribuzione sono cinque, e ce ne sono diversi al vaglio della sperimentazione clinica o in attesa di approvazione.
Questo articolo si propone di analizzare i tipi di vaccino anti-COVID-19 disponibili e quelli per i quali le ricerche sono ancora in corso, descrivendo in modo semplice il meccanismo di funzionamento di ciascuno.
Chiaramente, prima di entrare nel vivo della discussione, è bene rivedere a grandi linee cos'è un vaccino e qual è il principio di funzionamento delle vaccinazioni.
Per approfondire: Vaccino Nuovo Coronavirus: Ricerca e ApprovazioneCos'è un Vaccino
Vaccini: Cosa sono e Come Funzionano?
I vaccini sono preparati farmacologici, somministrabili per via parenterale od orale, che permettono di creare un'immunizzazione nei confronti di uno o più determinati patogeni infettivi (virus, batteri ecc.).
I vaccini sono realizzati per stimolare il sistema immunitario e produrre gli anticorpi necessari all'immunizzazione.
Per riuscire nel loro intento, i vaccini devono contenere qualcosa che appartenga al patogeno contro cui si vuole ottenere l'immunizzazione; meglio noto come antigene, questo qualcosa può essere:
- Il patogeno stesso in forma attenuata (vaccini attenuati) o morta (vaccini inattivati);
- La forma inattiva di una proteina, una tossina o un polisaccaride del microrganismo (vaccini a subunità o ad antigeni purificati);
- Un tratto di materiale genetico del patogeno, ovviamente bioingegnerizzato in modo da risultare innocuo (vaccini a mRNA e vaccini a vettore virale).
L'antigene presente nei vaccini è tale da innescare l'attività immunitaria, ma non da provocare la malattia.
I vaccini non hanno effetto immediato; la risposta anticorpale, infatti, impiega dalle 2 alle 4 settimane per creare l'immunizzazione desiderata e necessaria a difendere dai patogeni.
Lo sapevi che…
I vaccini a mRNA sono anche detti vaccini genetici.
Tipi di Vaccino Anti COVID-19
Quali sono le attuali Tipologie di Vaccino Anti COVID-19?
A Febbraio 2022, dei cinque vaccini anti COVID-19 approvati e in uso, due sono a mRNA (Comirnaty Pfizer/BioNTech e Moderna) e due a vettore virale (AstraZeneca/Vaxzevria e Janssen di Johnson & Johnson) e uno a subunità (Nuvaxovid).
Tra i vaccini anti COVID-19 ancora in fase di sperimentazione se ne segnalano altri a mRNA, a vettore virale e a subunità, e di inattivati.
Per capire il virus: SARS-CoV-2: Struttura, Genoma e ProteineVaccini a mRNA
Come sono Fatti i Vaccini Anti COVID-19 a mRNA?
I vaccini anti COVID-19 a mRNA contengono quote di RNA messaggero (mRNA) di SARS-CoV-2 su cui sono conservate le istruzioni per la codifica di una specifica proteina del virus, nota come spike o proteina S.
Con la somministrazione di questi vaccini, l'mRNA entra nelle cellule del ricevente e, qui, in virtù delle sue caratteristiche, sfrutta l'apparato per la sintesi proteica (ribosomi ecc.) per codificare la proteina virale per la quale è stato specificatamente progettato.
La proteina virale prodotta è fondamentale a stimolare il sistema immunitario e la conseguente produzione di quegli anticorpi che serviranno a immunizzare da SARS-CoV-2.
La proteina virale codificata dall'mRNA del vaccino è bioingegnerizzata in modo tale da risultare innocua per chi riceve la vaccinazione (non causa la malattia), ma comunque in grado di innescare una risposta anticorpale utile all'immunizzazione.
Cos'è la Proteina Spike di SARS-CoV-2?
Spike è la proteina presente sulla superficie esterna di SARS-CoV-2 che permette a quest'ultimo di legarsi alle cellule dell'ospite (ossia l'essere umano) e penetrarvi per iniziare il processo replicativo e completare l'infezione.
Alcune considerazioni
- In generale, i vaccini a mRNA richiedono bassi costi per la realizzazione e sono relativamente veloci da sviluppare.
Questo spiega per quale motivo i primi preparati vaccinali contro SARS-CoV-2 appartengono a questa categoria. - I vaccini a mRNA devono essere conservati a basse temperature, per evitare che il prodotto si degradi e non sia più efficace.
Vaccini Anti COVID-19 a mRNA Approvati: Pfizer/BioNTech e Moderna
Come anticipato, a Febbraio 2022, i vaccini a mRNA anti COVID-19 approvati e in uso sono due: Comirnaty Pfizer/BioNTech e Moderna.
Entrambi questi preparati vaccinali sono somministrati tramite iniezione intramuscolo e prevedono, per il cosiddetto ciclo vaccinale primario, due dosi a distanza di alcune settimane l'una dall'altra; più precisamente, per quanto concerne il dosaggio, tra le due iniezioni di Comirnaty Pfizer/BioNTech devono trascorrere almeno 21 giorni, mentre tra i due dosaggi di Moderna ne devono passare almeno 28.
Attualmente, in Italia, Comirnaty Pfizer/BioNTech è somministrabile negli adulti, negli adolescenti appartenenti alla fascia 12-17 anni e nei bambini di 5-11 anni (Pfizer sta valutando la somministrazione nei bambini ancora più piccoli).
Moderna, invece, è per il momento indicato soltanto a partire dai 12 anni di età (non è quindi utilizzabile in individui più giovani).
Vaccini Anti COVID-19 a mRNA ancora in studio
Attualmente, sono in corso i trials clinici per almeno altri tre vaccini a mRNA: Imperial della Imperial College London, CVnCoV Vaccine di Curevac e INO-4800 di INOVIO Pharmaceuticals.
Vaccini a Vettore Virale
Come sono Fatti i Vaccini Anti COVID-19 a Vettore Virale?
I vaccini anti COVID-19 a vettore virale sfruttano un virus (di solito un adenovirus), opportunamente reso inoffensivo, per introdurre nelle cellule di chi riceve la vaccinazione la sequenza di SARS-CoV-2 codificante per la già citata proteina spike.
In altre parole, c'è un virus che agisce da tramite per inserire nelle cellule della persona sottoposta a vaccino la sequenza di materiale genetico di SARS-CoV-2 che produce la proteina spike.
Dopo la somministrazione del preparato vaccinale, quello che avviene è simile a quanto osservato per i vaccini a mRNA:
- La sequenza di materiale genetico di SARS-CoV-2 interagisce con l'apparato per la sintesi proteica proprio delle cellule della persona vaccinata;
- Da questa interazione scaturisce la proteina spike;
- La proteina spike rappresenta l'innesco per l'attivazione del sistema immunitario della persona vaccinata e l'avvio della produzione di anticorpi utili a immunizzare da SARS-CoV-2.
Ovviamente, anche in questi vaccini, la sequenza codificante per spike è bioingegnerizzata in modo da non provocare la malattia, ma da stimolare comunque la risposta anticorpale.
Alcune considerazioni
- Salvo eccezioni, nella realizzazione dei vaccini a vettore virale i ricercatori tendono a preferire adenovirus non umani (es: di scimpanzé).
La scelta di utilizzare virus non specifici per l'essere umano non è causale: un vaccino a vettore virale che sfrutta come tramite un virus umano rischia di risultare completamente inefficace se il soggetto ricevente, complice un'infezione del passato, possiede gli anticorpi contro quel dato virus vettore (gli anticorpi riconoscono il virus vettore del vaccino e lo neutralizzano, rendendo vana la vaccinazione).
Gli adenovirus umani sono virus molto comuni, pertanto è facile che le persone presentino anticorpi specifici contro di loro. - I vaccini a vettore virale devono essere conservati a basse temperature, per evitare che il prodotto si degradi e non sia più efficace.
- I ricercatori hanno impiegato la tecnologia dei vaccini a vettore virale per la realizzazione del primo vaccino contro l'ebola.
Vaccini Anti COVID-19 a Vettore Virale Approvati: AstraZeneca/Vaxzevria e Janssen
A Febbraio 2022, i vaccini a vettore virale approvati sono due: AstraZeneca (ribattezzato Vaxzevria dopo un breve periodo di sospensione a scopo puramente precauzionale) e Janssen di Johnson & Johnson.
Somministrato per via intramuscolo, AstraZeneca prevede due dosi, da effettuarsi a distanza di 4-12 settimane l'una dall'altra.
La popolazione di riferimento per questo vaccino è soltanto quella di età superiore ai 60 anni; questo limite è da imputarsi agli effetti avversi osservati in soggetti più giovani durante il primo periodo della campagna vaccinale anti COVID-19 (quando il vaccino era indicato per gli adulti giovani).
Breve dettaglio relativo alla realizzazione biotecnologica di AstraZeneca: in veste di vettore virale, il vaccino sfrutta un adenovirus di scimpinzé.
Anche'esso somministrato per via intramuscolo, Janssen prevede invece una dose soltanto.
Per quanto concerne le indicazioni relativo alla popolazione di riferimento per questo vaccino, il Ministero della Salute ritiene che sia meglio utilizzarlo soltanto negli individui di età superiore ai 60 anni, per gli stessi motivi di AstraZeneca.
Anche per Janssen un breve dettaglio relativo alla realizzazione biotecnologica: in veste di vettore virale, il vaccino sfrutta l'adenovirus umano di tipo 26.
Vaccini Anti COVID-19 a Vettore Virale da approvare o ancora in studio
Al momento, sono in fase di sperimentazione Sputnik V (Gam-COVID-Vac o Gamaleya), di origine russa, e Ad5-nCoV di CanSino Biologics, di origine cinese.
Vaccini Inattivati
Come sono Fatti i Vaccini Anti COVID-19 Inattivati?
I vaccini anti COVID-19 inattivati contengono una versione di SARS-CoV-2 uccisa, ma comunque tale da stimolare il sistema immunitario e la produzione di anticorpi necessari a immunizzare dal virus.
Alcune considerazioni
- Per i vaccini anti COVID-19 inattivati, i ricercatori prospettano l'utilizzo di un adiuvante per potenziare la risposta del sistema immunitario all'antigene e aumentarne la durata e l'efficienza.
- La tecnologia dei vaccini inattivati è molto diffusa: il vaccino antinfluenzale usato in Italia, per esempio, è un vaccino inattivato.
Vaccini Anti COVID-19 Inattivati e Sperimentazione
Al momento, i vaccini anti COVID-19 inattivati sono ancora in fase di sperimentazione.
Tra questi preparati figurano VLA2001 di Valneva, una compagnia biotecnologica francese, e Sinovac e Sinopharm, entrambi di origine cinese.
Vaccini Attenuati
Come sono Fatti i Vaccini Anti COVID-19 Attenuati?
I vaccini anti COVID-19 attenuati sono costituiti da una forma indebolita di SARS-CoV-2.
Una volta somministrata, questa forma indebolita del virus è in grado di attivare il sistema immunitario e fargli produrre gli anticorpi necessari all'immunizzazione, il tutto senza causare COVID-19 nella persona vaccinata.
Alcune considerazioni
- La realizzazione dei vaccini attenuati richiede molta sperimentazione e tantissimi test.
Del resto, si sta parlando di preparati vaccinali che contengono, seppur in forma indebolita, una versione viva dell'agente patogeno. - Generalmente, i vaccini attenuati non sono utilizzabili nelle persone con ridotte difese immunitarie (es: diabetici, persone che assumono farmaci immunosoppressori ecc.), in quanto l'agente patogeno indebolito in essi contenuto potrebbe riuscire a provocare l'infezione correlata proprio a causa di un più debole sistema immunitario.
- I vaccini attenuati presentano il vantaggio di stimolare il sistema immunitario in modo molto simile al patogeno contro il quale immunizzano.
- Esistono diversi vaccini inattivati; tra questi, si segnalano il vaccino MPR, contro morbillo, parotite e rosolia, e il MPRV, contro morbillo, parotite, rosolia e varicella.
Vaccini Anti COVID-19 Attenuati e Sperimentazione
Attualmente, non esiste vaccini anti COVID-19 di tipo attenuato.
Tempo addietro, si era mossa Codagenix Inc, avviando trials clinici per la realizzazione di COVI-VAC, un preparato vaccinale in formulazione spray nasale, somministrabile con un'unica dose; tuttavia, le ultime notizie a riguardo risalgono ad Aprile 2021.
Vaccini a Subunità
Come sono Fatti i Vaccini Anti COVID-19 a Subunità?
I vaccini anti COVID-19 a subunità (detti anche a proteine ricombinanti) contengono una proteina di SARS-CoV-2 che, sebbene resa innocua, è in grado di stimolare il sistema immunitario umano a produrre gli anticorpi necessari all'immunizzazione dal virus.
La proteina presente nel preparato vaccinale potrebbe essere una proteina virale intera o solo un suo frammento; esiste inoltre la possibilità che si tratti anche di un complesso di proteine "impacchettate" in nanoparticelle.
Alcune considerazioni
- I vaccini a subunità sono preparati vaccinali che garantiscono sicurezza.
- Non di rado, i vaccini a subunità contengono anche un adiuvante per potenziare la risposta del sistema immunitario all'antigene e aumentarne la durata e l'efficienza.
- La tecnologia dei vaccini a subunità è in uso per la realizzazione di un preparato vaccinale molto comune: il vaccino anti epatite B.
Vaccini Anti COVID-19 a Subunità Approvati: Novavax
Attorno al 20 di Dicembre 2021, l'EMA (l'Agenzia Europa del Farmaco) ha annunciato di aver approvato il primo vaccino anti COVID-19 a subunità: si tratta di Nuvaxovid della compagnia biotecnologica statunitense Novavax.
Due giorni dopo, il 22 Dicembre, anche l'AIFA - l'Agenzia Italiana del Farmaco - ha fatto lo stesso.
Per il momento, le indicazioni relative a Nuvaxovid dicono che il vaccino è somministrabile soltanto nei soggetti di età superiore ai 18 anni; non è escluso, tuttavia, che con il tempo (e con maggiori studi a supporto) tali indicazioni cambino e comprendano anche soggetti più giovani.
Per Nuvaxovid, il ciclo vaccinale primario prevede due dosi effettuate a distanza di tre settimane (21 giorni) l'una dall'altra.
La via di somministrazione è intramuscolo e la sede è sul braccio, come i vaccini delle altre tipologie.
Per approfondire: Nuvaxovid: Come Funziona e Effetti CollateraliVaccini Anti COVID-19 a Subunità e Sperimentazione
Attualmente, sono corso trials clinici su almeno 5 preparati vaccinali a subunità: si tratta di CoVLP di Medicago, SCB-2019 di Clover Biopharmaceuticals Australia, UB-612 di United Biomedical e COVAXX, EpiVacCorona della Federal Budgetary Research Institution State Research Center of Virology and Biotechnology "Vector" e, infine, Recombinant new coronavirus vaccine (CHO cell) di Anhui Zhifei Longcom Biologic Pharmacy Co.
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