Tubercolosi nei Bambini: sintomi e perché è pericolosa

Tubercolosi nei Bambini: sintomi e perché è pericolosa
Ultima modifica 23.03.2023
INDICE
  1. Introduzione
  2. Cos’è la Tubercolosi
  3. Caratteristiche
  4. Per chi è più pericolosa
  5. Come si Trasmette
  6. Sintomi e Complicanze
  7. Diagnosi
  8. Terapia
  9. Prognosi
  10. Prevenzione

Introduzione

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Nei bambini, la tubercolosi è più pericolosa che negli adulti.
Il motivo è da ricercarsi nell'immaturità del sistema immunitario; non a caso, l'infezione è da temersi in particolar modo per i neonati e i bimbi al di sotto dei 5 anni, limite oltre il quale il rischio di complicanze si riduce gradatamente.

Prima di analizzare nei dettagli la tubercolosi nei bambini, però, è bene ripassare a grandi linee la malattia infettiva, fissando alcuni concetti chiave della condizione.

Cos’è la Tubercolosi

Breve ripasso della Tubercolosi

  • Anche nota come TBC, la tubercolosi è una malattia infettiva e contagiosa, causata dal batterio Mycobacterium tuberculosis, anche noto come bacillo di Koch (dal nome del medico e batteriologo tedesco che lo scopri nel 1882).
  • La tubercolosi colpisce generalmente i polmoni, in particolar modo gli alveoli (sede degli scambi gassosi fondamentali per la vita); tuttavia, alcune forme gravi della malattia possono estendersi anche ad altri organi, quali reni e apparato genito-urinario in generale, colonna vertebrale, linfonodi, ossa ecc.
  • Trattandosi di una malattia contagiosa, la tubercolosi è trasmissibile; la trasmissione avviene tramite le goccioline di salive emesse dal portatore dell'infezione quando parla o in occasione di starnuti, colpi di tosse o sputi.
    La tubercolosi difficilmente si trasmette tramite il contatto con oggetti contaminati.
  • Esistono due forme di tubercolosi: la tubercolosi latente e la tubercolosi attiva (detta anche malattia tubercolare).
  • Per tubercolosi latente si intendono tutte quelle forme di TBC in cui il batterio, pur essendo presente nell'organismo, non è in grado di causare l'infezione, poiché tenuto a bada dal sistema immunitario della persona; quest'ultima non manifesta sintomi, sta bene e non è neppure contagiosa per gli altri; attenzione, però, perché il batterio potrebbe attivarsi in presenza di condizioni favorevoli, anche a molti anni di distanza, e provocare la malattia.
  • Per tubercolosi attiva, invece, si intendono tutte quelle forme di TBC in cui il batterio è attivo e causa un'infezione sintomatica e trasmissibile.
  • Molte persone possono contrarre il bacillo di Koch e sviluppare la forma latente della tubercolosi, la quale rimane tale per tutta la vita; in questi frangenti, solo una batteria di test specifici è in grado di rilevare la presenza nell'organismo del batterio responsabile.
Per approfondire: Tubercolosi: cause, sintomi e complicanze

Caratteristiche

Come riporta il sito del CDC (Centro di Prevenzione e Controllo delle Malattie), una volta entrati in contatto con il bacillo di Koch, i bambini hanno maggiori probabilità, rispetto agli adulti, di ammalarsi di tubercolosi; tendono, inoltre, ad ammalarsi più velocemente (sempre in un contesto di confronto con gli adulti).

Lo stesso CDC aggiunge anche che i bambini con tubercolosi trasmettono di meno la malattia alle altre persone, questo perché sviluppano tendenzialmente forme di TBC meno infettive rispetto a quelle osservate negli adulti.

Conclude, infine, affermando che i neonati, i bambini piccoli e i giovani con un sistema immunitario compromesso (per esempio, perché affetti da AIDS) sono ad alto rischio di sviluppare le complicanze più gravi della tubercolosi, ossia meningite tubercolare e tubercolosi disseminata (detta anche tubercolosi miliare).

Riassumendo, quindi, i bambini:

  • Si ammalano più facilmente di TBC, rispetto a un adulto;
  • Se presentano la forma attiva della malattia, sono meno infettivi per gli altri, rispetto agli adulti;
  • Se sono neonati, ai primi anni di vita (sotto i 4-5 anni) o con un sistema immunitario compromesso, sono più a rischio di sviluppare complicanze gravi (es: meningite tubercolare, meningite disseminata).

Lo sapevi che…

Di solito, negli adulti, la tubercolosi è il risultato di un'infezione del passato, che è rimasta latente per anni, fino a quando il batterio non era nelle condizioni favorevoli alla sua attivazione.

Per chi è più pericolosa

Quali Bambini sono più a rischio di TBC attiva?

Nei bambini, il batterio della tubercolosi riesce più facilmente a causare la forma attiva dell'infezione quando il sistema immunitario è immaturo o indebolito; nel pratico, riportando alcuni esempi, trova terreno fertile in:

  • Neonati e infanti (sotto i 4-5 anni);
  • Bambini affetti da HIV;
  • Bimbi con diabete giovanile;
  • Giovani che seguono terapie farmacologiche che compromettono l'efficienza del sistema immunitario (es: corticosteroidi o chemioterapici).

Come detto, ma è bene ribadirlo, più il bambino è piccolo e più alto è il rischio di complicanze gravi.

Quali Bambini sono a rischio di contrarre la Tubercolosi?

Sono a rischio di contrarre la tubercolosi i bambini che:

  • Vivono con un soggetto affetto da TBC attiva;
  • Hanno un sistema immunitario immaturo o indebolito (da farmaci, da patologie ecc.);
  • Soggiornano in strutture di gruppo, come rifugi o strutture di assistenza a lungo termine;
  • Provengono da famiglie senza fissa dimora.

Come si Trasmette

Tubercolosi nei Bambini: in che modo si prende?

Nei bambini, la trasmissione del batterio responsabile della tubercolosi avviene con le modalità sopra descritte: le goccioline di saliva emesse da un soggetto portatore quando parla o in occasione di starnuti, colpi di tosse o sputi.

Sintomi e Complicanze

Come si manifesta la Tubercolosi nei Bambini?

I bambini con la tubercolosi manifestano tipicamente:

In genere, la tubercolosi colpisce i polmoni; se il batterio diffonde nel circolo sanguigno, però, può interessare anche altri organi, complicando ulteriormente lo stato di salute del paziente.
Il rischio di un interessamento extrapolmonare da parte della TBC è maggiore per neonati, bambini sotto i 4-5 anni, gli anziani e le persone con un sistema immunocompromesso a causa di patologie croniche o cure farmacologiche.

Sintomi della Tubercolosi negli Adolescenti

Essendo più grande, l'adolescente è in grado di comunicare anche altri sintomi (che invece sull'infante è difficile individuare senza un riscontro da parte sua); ne risulta che il quadro clinico si arricchisce di altre manifestazioni.

Ecco di seguito la sintomatologia tipica nell'adolescente:

Complicanze gravi della Tubercolosi Pediatrica

La tubercolosi pediatrica comporta complicanze quando il batterio responsabile diffonde nel circolo sanguigno e raggiunge altri organi.
Le più gravi complicazioni sono:

  • Meningite tubercolare;
  • Tubercolosi disseminata.

Diagnosi

Come si scopre la Tubercolosi nei Bambini?

La diagnosi di tubercolosi pediatrica si basa su una combinazione specifica di reperti, che sono:

  • Sintomi e segni tipicamente associati alla presenza di TBC attiva;
  • Risultato positivo al test cutaneo per la tubercolina (test di Mantoux) e a un esame del sangue noto come test di rilascio dell'interferone gamma (abbreviato con la sigla IGRA);
  • RX torace con esito positivo per la tubercolosi;
  • Storia passata di un contatto stretto con una persona affetta da tubercolosi attiva.

Come si può notare, manca l'esame dell'espettorato, in quanto nei bambini è poco attendibile per via del minor numero di batteri capaci di causare la malattia (è anche il motivo per cui i più piccoli presentano forme di TBC meno infettive per le altre persone).

Diagnosi di Tubercolosi Pediatrica in assenza di sintomi

La strategia più efficace e sicura per individuare una forma latente di tubercolosi pediatrica è affidarsi al test cutaneo per la tubercolina (test di Mantoux).

Quando fare il Test di Mantoux per la Tubercolosi nei Bambini

Il test di Mantoux è consigliabile ai bambini che:

  • Sono stati esposti al bacillo di Koch negli ultimi 5 anni;
  • Presentano una radiografia del torace (RX torace) con segni sospetti di tubercolosi;
  • Ha sintomi tipicamente associati a tubercolosi attiva;
  • Proviene da un Paese in cui è comune l'infezione Mycobacterium tuberculosis.

Inoltre, un test cutaneo annuale è fortemente raccomandato ai bambini che:

  • Sono affetti da HIV;
  • Vivono in strutture di assistenza a lungo termine.

Infine, è raccomandato anche un test cutaneo ogni 2-3 anni per tutti quei bambini che sono stati esposti a persone ad alto rischio di TBC.

Per approfondire: Diagnosi di Tubercolosi: tutti gli esami utili

Terapia

Come si cura la Tubercolosi nei Bambini?

I bambini affetti da tubercolosi necessitano spesso di cure e supporto che solo una struttura ospedaliera è in grado di fornire.

In secondo luogo, è molto importante che la famiglia, una conclusa l'eventuale degenza in ospedale, segua scrupolosamente le indicazioni del medico curante relativamente alla gestione dell'infezione.

Ovviamente, il trattamento varia a seconda che la tubercolosi sia in forma latente oppure in forma attiva.

Trattandosi di un'infezione batterica, la tubercolosi impone il ricorso a una terapia antibiotica.

Per approfondire: Farmaci per la cura della Tubercolosi

Chi cura la Tubercolosi nei Bambini?

A occuparsi della terapia è un medico pediatra esperto nella diagnosi e nella cura della tubercolosi pediatra.

Tubercolosi Latente nei Bambini: cosa si cura?

I neonati, i bambini piccoli (meno di 2 anni) e i giovani con un sistema immunitario compromesso necessitano di un trattamento antibiotico specifico, pianificato dal pediatra di riferimento in base alla storia clinica del paziente.

Per quanto concerne i bambini di età superiore ai 2 anni e senza patologie sottostanti, invece, è possibile fornire qualche informazione in più:

  • È possibile una terapia combinata a base di isoniazide e rifapentina della durata di 12 settimane, con una somministrazione settimanale dei farmaci;
  • In alternativa, è possibile optare per una cura esclusivamente a base di rifampicina giornaliera, per una durata complessiva di 4 mesi;
  • Infine, è possibile un trattamento giornaliero a base di solo isoniazide, per una durata complessiva di 12 mesi.

Tubercolosi Attiva nei Bambini: come si cura?

I bambini con una forma attiva della tubercolosi hanno bisogno di una terapia che comprenda diversi antibiotici (fino a 3-4), tra cui si segnalano:

  • Isoniazide;
  • Rifampicina;
  • Rifapentina;
  • Pirazinamide;
  • Etionamide;
  • Moxifloxacina.

La durata del trattamento può essere di 4,6 o 9 mesi, a seconda della combinazione antibiotica attuata e delle caratteristiche del paziente.

In caso di tubercolosi attiva, è molto importante completare il ciclo antibiotico come indicato dal medico curante; interrompere la somministrazione o commettere degli errori, infatti, può far ammalare nuovamente il bambino e favorire la crescita di batteri resistenti, ragion per cui dopo diventa molto più difficile eradicare l'infezione.

Prognosi

Si può guarire dalla Tubercolosi Pediatrica?

Un bambino sano, che non presenta patologie croniche sottostanti, può guarire dalla tubercolosi attiva.
Chiaramente, servono le condizioni ideali: diagnosi tempestiva, assenza di complicanze e cure appropriate.

Se sono soddisfatti tutti questi requisiti, il paziente sta meglio già nel giro di poche settimane (dopo 2 non è più contagioso).

Per bambini con storie cliniche più complesse e per i neonati, l'evoluzione della malattia varia da caso a caso.

Prevenzione

Esiste un Vaccino per la Tubercolosi?

Esiste un vaccino per la tubercolosi: è noto con la sigla BCG o come bacillo di Calmette-Guérin, contiene batteri vivi della tubercolosi bovina, prevede una dosa soltanto e trova impiego soltanto in casi selezionati (solo persone ad alto rischio di tubercolosi).

Per approfondire: Tubercolosi: cure e vaccino

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza