Trazodone: a cosa serve, effetti collaterali, meccanismo d'azione

Che cos'è il Trazodone e caratteristiche generali
Il trazodone è un farmaco ad azione antidepressiva altresì capace di esercitare effetti ansiolitici e ipnotici.
In Italia, il trazodone è disponibile all'interno della specialità medicinale avente nome commerciale Trittico®. Tale medicinale è disponibile in diverse formulazioni adatte alla somministrazione orale (compresse, compresse a rilascio prolungato, gocce orali) e alla somministrazione parenterale (soluzione iniettabili). Per acquistare i medicinali a base di trazodone è necessario presentare apposita ricetta medica ripetibile; essendo classificati come farmaci di fascia A, il loro costo può essere rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

A cosa serve il Trazodone?
Indicazioni terapeutiche del Trazodone: quali sono?
Il trazodone per uso orale è indicato nel trattamento degli adulti affetti da depressione, anche quando si accompagna ad ansia.
Il trazodone per uso parenterale, invece, è indicato:
- Nel trattamento della depressione, anche quando associata ad ansia;
- Come supporto nella terapia del dolore;
- Per potenziare l'anestesia.
Avvertenze e precauzioni
Cosa è bene sapere prima di iniziare un trattamento con Trazodone
Prima di iniziare la terapia a base di trazodone, il medico deve essere informato se il paziente che riceverà il farmaco:
- Soffre di epilessia;
- È affetto da schizofrenia o altri disturbi mentali;
- Ha una ridotta funzionalità epatica e/o renale, a maggior ragione se grave (insufficienza epatica e insufficienza renale);
- Soffre di patologie del cuore o dei vasi sanguigni;
- È affetto d ipertiroidismo;
- Soffre di glaucoma;
- Presenta difficoltà ad urinare per cause di qualsiasi tipo (ad esempio, ipertrofia prostatica benigna).
Ad ogni modo, il medico deve esser informato della presenza di qualsivoglia disturbo o malattia, anche se non indicati nel soprastante elenco.
Durante il trattamento con trazodone, invece, il medico deve essere subito informato se:
- Si notano cambiamenti o peggioramento della patologia depressiva;
- Si manifestano febbre e mal di gola (potrebbero essere sintomi di agranulocitosi);
- Si manifestano malessere e senso di svenimento, soprattutto quando ci si alza in piedi (possibili sintomi di bassa pressione sanguigna);
- Se si manifesta un'erezione dolorosa e prolungata.
Inoltre, è importante sapere che i pazienti anziani possono essere maggiormente soggetti alla comparsa di effetti indesiderati durante il trattamento con trazodone.
Infine, si segnala che l'assunzione del trazodone può interferire con alcuni esami delle urine, come quelli effettuati per lo screening dei farmaci.
NOTA BENE
- Il trazodone non deve essere somministrato a bambini e adolescenti con meno di 18 anni di età.
- Il trazodone può causare effetti indesiderati in grado di alterare la capacità di guidare veicoli e utilizzare macchinari, come ad esempio, sonnolenza, vertigini, sedazione, confusione, visione offuscata. Qualora simili sintomi dovessero manifestarsi, le suddette attività devono essere evitate.
Interazioni
Interazioni farmacologiche fra il Trazodone e altri farmaci
Prima di iniziare ad assumere il trazodone, il medico deve essere informato se si stanno assumendo farmaci che possono incrementare i possibili effetti indesiderati indotti dallo stesso trazodone, quali:
- Farmaci che influiscono sull'attività epatica, come:
- Nefazodone;
- Eritromicina;
- Ketoconazolo;
- Ritonavir, indinavir.
- Antidepressivi triciclici;
- Farmaci neurolettici;
- Fluoxetina;
- Clorpromazina, levomepromazina, perfenazina, flufenazina;
- Farmaci che possono causare un prolungamento dell'intervallo QT;
- Farmaci o prodotti a base di iperico o erba di San Giovanni.
Allo stesso tempo, il medico deve essere informato se si stanno assumendo o sono stati recentemente assunti:
- Farmaci che riducono l'effetto del trazodone, come:
- Farmaci che aumentano l'effetto del trazodone, come la cimetidina;
- Farmaci antipsicotici;
- Farmaci sedativo ipnotici;
- Ansiolitici;
- Inibitori delle monoamino ossidasi o IMAO (l'assunzione di trazodone deve essere evitata durante e per almeno due settimane dopo il termine del trattamento con IMAO);
- Farmaci miorilassanti (nel caso in cui ci si debba sottoporre ad un intervento con l'uso di miorilassanti, il medico e l'anestesista devono essere informati dell'eventuale terapia in atto con trazodone);
- Farmaci anestetici (anche in questo caso, nel caso in cui ci si debba sottoporre ad anestesia, il medico e l'anestesista devono essere informati dell'eventuale terapia in atto con trazodone);
- Antipertensivi, inclusa la clonidina;
- Anticoagulanti come il warfarin;
- Digossina.
Ad ogni modo, prima di iniziare la terapia con trazodone in qualsiasi sua forma farmaceutica (per uso orale o per uso parenterale), è necessario informare il medico se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti, o si potrebbero assumere, farmaci o prodotti di qualsiasi tipo - anche se non riportati nei soprastanti elenchi - inclusi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, gli integratori alimentari, i prodotti omeopatici, ecc.
Trazodone con cibi, bevande e alcol
Durante la terapia con trazodone è necessario evitare il consumo di alcol.
Il farmaco NON deve essere assunto negli individui che abusano di alcolici.
Effetti indesiderati
Trazodone effetti collaterali: quali sono?
Come qualsiasi altro farmaco, anche il trazodone può causare diversi effetti indesiderati, anche se non tutti i pazienti li manifestano o li manifestano nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione dei farmaci, manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandone affatto.
Di seguito saranno riportati alcuni degli effetti indesiderati che possono manifestarsi in seguito all'assunzione del Trazodone; per informazioni più dettagliate consultare il medico e il foglietto illustrativo del medicinale che si deve assumere.
Il medico deve essere immediatamente informato e il trattamento con il principio attivo immediatamente interrotto qualora si manifesti qualcuno dei seguenti effetti collaterali gravi, quali:
Allo stesso modo, il medico va immediatamente informato nel caso in cui si manifestino pensieri e comportamenti suicidi, cambiamenti del comportamento di qualsiasi tipo.
Altri possibili effetti indesiderati
- Leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia;
- Anemia;
- Eosinofilia;
- Perdita di peso corporeo, anche grave, riduzione o aumento dell'appetito;
- Confusione, insonnia, disorientamento, nervosismo, ansietà, agitazione;
- Aggressività, allucinazioni, delirio;
- Diminuzione del desiderio sessuale;
- Mal di testa, vertigini, capogiri;
- Vigilanza ridotta, irrequietezza, sonnolenza;
- Visione offuscata;
- Tremori;
- Mioclono;
- Distonie;
- Parestesia;
- Disturbi della memoria;
- Disturbi del linguaggio;
- Aritmie cardiache, bradicardia o tachicardia, alterazioni dell'elettrocardiogramma;
- Ipertensione o ipotensione, ipotensione ortostatica;
- Sincope;
- Nausea, vomito, secchezza delle fauci, diarrea o stipsi, problemi digestivi, dolore allo stomaco, gastroenterite, aumento della salivazione, ileo paralitico;
- Alterazioni del senso del gusto;
- Alterazioni della funzionalità epatica;
- Aumento dei livelli sanguigni di enzimi epatici;
- Dolori muscolari, dolori articolari;
- Congestione nasale, dispnea;
- Eruzioni cutanee, prurito, iperidrosi;
- Disturbi della minzione;
- Debolezza, edema, sintomi simili-influenzali, affaticamento, dolore al petto, febbre;
- Sintomi da astinenza (ad esempio, mal di tesa, malessere, nausea, ecc.);
- Sindrome serotoninergica;
- Sindrome maligna da neurolettici;
- Sindrome da secrezione inappropriata di ormone antidiuretico;
- Abbassamento dei livelli ematici di sodio (iponatremia);
- Reazioni allergiche.
Sovradosaggio da Trazodone
In caso di sovradosaggio da trazodone possono manifestarsi sintomi quali nausea, vomito, sonnolenza, vertigini.
Nei casi più gravi potrebbero altresì comparire:
- Ipotensione;
- Iponatremia;
- Tachicardia, bradicardia, aritmie;
- Convulsioni;
- Gravi difficoltà respiratorie;
- Coma.
Tali sintomi possono comparire entro 24 ore o più dall'avvenuta assunzione del farmaco.
Non esiste un antidoto specifico in caso di sovradosaggio da trazodone. Possono essere utili l'utilizzo di carbone attivo e una lavanda gastrica entro un'ora dall'assunzione della dose eccessiva. Ad ogni modo, qualora si sospetti di aver assunto una dose eccessiva di farmaco è necessario rivolgersi immediatamente al più vicino centro ospedaliero, dove saranno forniti tutti i trattamenti sintomatici e di supporto necessari.
Come agisce Trazodone?
Trazodone meccanismo d'azione: come funziona?
Dal punto di vista chimico, il trazodone è un derivato triazolpiridinico. La sua azione terapeutica sembra dovuta principalmente all'azione antagonista del farmaco sui recettori della serotonina 5-HT₂. L'attivazione di questi recettori, infatti, è comunemente associata ad ansia, insonnia, agitazione psicomotoria e alterazioni della funzione sessuale.
Il trazodone, inoltre, è anche un inibitore della ricaptazione della serotonina. L'inibizione del reuptake di serotonina fa sì che questa rimanga nel vallo sinaptico (lo spazio presente fra terminazione nervosa presinaptica e postsinaptica) per un periodo prolungato, favorendo così un aumento della trasmissione serotoninergica.
Modo d'uso e posologia
Come somministrare Trazodone?
Il trazodone è disponibile in forme farmaceutiche adatte alla via di somministrazione orale (compresse, compresse a rilascio prolungato, gocce orali) e parenterale (soluzione iniettabile).
Le gocce orali vanno assunte in poca acqua o altro liquido, preferibilmente a stomaco pieno.
Anche le compresse rivestite vanno assunte preferibilmente a stomaco pieno, le compresse possono essere divise in modo da frazionare la dose durante la giornata secondo quanto prescritto dal medico.
Le compresse a rilascio prolungato vanno prese a stomaco vuoto o dopo i pasti, a seconda del giudizio del medico. Le compresse possono essere suddivise in modo da frazionare la dose secondo indicazioni mediche. La dose serale deve essere assunta prima di coricarsi.
La soluzione iniettabile può essere somministrata per via endovenosa o per via intramuscolare. Questo tipo di somministrazione solitamente viene effettuata da personale sanitario specializzato.
Posologia e durata del trattamento verranno stabilite dal medico su base individuale per ciascun paziente. Pertanto, si raccomanda di attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni fornite da questa figura sanitaria. In caso di dubbi, rivolgersi nuovamente al medico.
Uso in gravidanza e allattamento
Il Trazodone può essere usato durante la gestazione e nelle madri che allattano al seno?
Le donne in gravidanza e le madri che allattano al seno devono necessariamente informare il medico della loro condizione prima di iniziare ad assumere il trazodone.
Il principio attivo dovrebbe essere usato in questa categoria di pazienti solo se il medico lo ritiene strettamente necessario e solo ed esclusivamente sotto il suo stretto controllo.
In caso di assunzione di trazodone da parte della gestante nelle ultime fasi della gravidanza, i neonati devono essere attentamente monitorati per individuare l'eventuale insorgenza di effetti avversi.
Controindicazioni
Quando non usare il Trazodone
L'impiego del trazodone è controindicato in tutti i seguenti casi:
- Allergia nota allo stesso trazodone e/o ad uno o più degli eccipienti presenti nel medicinale che si deve usare;
- Durante un infarto in fase acuta;
- In individui che fanno abuso di alcol;
- In persone che fanno abuso di farmaci sedativo ipnotici.
NOTA BENE
In questo articolo si è cercato di fornire una panoramica generale sulle principali caratteristiche del trazodone e dei medicinali che lo contengono. Tali caratteristiche, tuttavia, potrebbero variare in funzione del medicinale preso in considerazione e della via di somministrazione. Perciò, per informazioni più specifiche e dettagliate, si rimanda nuovamente alla lettura del foglietto illustrativo del medicinale che si deve impiegare.
Per qualsiasi dubbio, rivolgersi al medico.