Trapianto di Rene: Quando Serve? Rischi e Procedura
Ultima modifica 05.02.2021
INDICE
  1. Cos'è
  2. Quando Serve
  3. Chi Può Riceverlo
  4. Lista d’Attesa
  5. Compatibilità e Corrispondenza
  6. Come Si Esegue
  7. Fase Post-Operatoria
  8. Rischi
  9. Risultati

Cos'è

Trapianto di Rene: Cos’è?

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Il trapianto di rene è un intervento chirurgico finalizzato all'impianto di un rene sano in un individuo con insufficienza renale.

Il rene sano impiantato può provenire da un donatore compatibile morto oppure vivente; la possibilità di poter sfruttare donatori viventi dipende dal fatto che l'essere umano può condurre una vita normale anche con un rene sano soltanto.

Quanto è comune il Trapianto di Rene in Italia?

Prima di analizzare i numeri del trapianto di rene in Italia, è doveroso ricordare che, a causa della difficoltà di reperire donatori appropriati per chi ha bisogno di un rene sano, le richieste di trapianto superano, e di molto, quelle che sono le disponibilità. 

Secondo quanto riporta il sito del Governo Italiano, nel 2018, il numero di trapianti di rene effettuati ha raggiunto quota 2.117 (di cui 287 da donatore vivente).

Inoltre, la medesima fonte aggiunge anche, sempre in riferimento al 2018, si è assistito a un calo delle richieste di trapianto di rene: rispetto all'anno precedente, infatti, il numero di persone in lista d'attesa è sceso da 6.683 a 6.545.

Anatomia e Funzioni dei Reni: un breve ripasso

In numero di due, i reni sono gli organi che, assieme alle vie urinarie, costituiscono il cosiddetto apparato urinario o apparato escretore, il cui compito è produrre ed eliminare le urine.

Rappresentanti le strutture principali del suddetto apparato, i reni risiedono nella cavità addominale (per la precisione, ai lati delle ultime vertebre toraciche e delle prime vertebre lombari), sono simmetrici e possiedono una forma molto simile a quella di un fagiolo.

Funzione dei Reni

I reni ricoprono diverse funzioni; tra queste, le più importanti sono:

  • Filtrare le sostanze di rifiuto, le sostanze dannose e le sostanze estranee, presenti nel sangue, e convertirle in urina;
  • Regolare gli equilibri idro-salini del sangue;
  • Regolare gli equilibri acido-base del sangue;
  • Produrre la glicoproteina eritropoietina.
Per approfondire: Reni: Anatomia e Fisiologia

Quando Serve

Chi ha bisogno del Trapianto di Rene?

Il trapianto di rene rappresenta il trattamento ideale per la risoluzione dell'insufficienza renale cronica, una condizione caratterizza dalla compromissione definitiva della funzione renale.

Più nello specifico, il trapianto di rene rientra tra le opzioni terapeutiche dell'insufficienza renale cronica quando quest'ultima è allo stadio più avanzato.

Nelle persone che lo ricevono e nell'ipotesi in cui l'operazione vada a buon fine, il trapianto di rene va a sostituire una terapia poco agevole come la dialisi (o emodialisi), un trattamento che riproduce artificialmente le funzioni del rene e a cui il paziente deve sottoporsi periodicamente per il resto della vita (in assenza appunto del trapianto).

Per approfondire: Insufficienza Renale Cronica: Cause e Sintomi

Chi Può Riceverlo

Chi è il Candidato ideale al Trapianto di Rene?

Non tutte le persone affette da insufficienza renale cronica grave possono ricevere il trapianto di rene; per poterlo considerare un candidato adatto all'intervento, infatti, un individuo deve rispondere ad almeno tre requisiti:

  • Essere in una condizione di salute tale per cui è in grado di reggere un'operazione di chirurgia maggiore come quella prevista per il trapianto di rene.
    Questo primo requisito esclude: coloro che soffrono di cancro o presentano una storia recente di tumore; coloro che sono affetti da una grave infezione (es: AIDS, tubercolosi, osteomielite, epatite); colore che hanno una grave patologia cardiaca o una malattia epatica.
  • Essere disponibile, una volta ricevuto il trapianto, a intraprendere una prolungata terapia a base di immunosoppressori e a sottoporsi ai controlli periodici previsti.
  • Condurre uno stile di vita sano, nella fattispecie non fumare, non abusare di sostanze alcoliche e non fare uso di droghe.

La presenza di questi tre requisiti sta a significare che ci sono concrete possibilità di successo del trapianto.

Come si vedrà meglio più avanti, per sapere se è un candidato ideale al trapianto di rene, un individuo deve sottoporsi a una serie di esami e controlli medico-specialistici finalizzati a valutare i tre requisiti sopra riportati.

Lista d’Attesa

La richiesta di reni sani da trapiantare per la cura dell'insufficienza renale cronica supera, e di molto, l'attuale disponibilità di organi renali. Da ciò ne consegue che occorre individuare, tra le varie persone che necessitano di un rene sano, quelle che hanno maggiori probabilità di trarre benefici dall'intervento e che hanno dimostrato una certa responsabilità nei confronti del proprio benessere e stato di salute.

Su questi presupposti si basa il concetto di lista d'attesa: si tratta di una vera e propria lista, in cui figurano tutti coloro che sono candidati ideali al trapianto d'organo (nel caso in questione, al trapianto di rene).

A stilare la lista d'attesa è il Centro Nazionale Trapianti; il personale di questo importante organismo tecnico-scientifico, infatti, ha il compito di sottoporre i potenziali candidati a esami e controlli medico-specialistici, con l'intento di stabilire se sussistono i requisiti per il loro inserimento o meno in lista d'attesa.

Trapianto di Rene: come entrare in Lista d’Attesa?

In genere, a mettere in contatto per la prima volta il Centro Nazionale Trapianti con un potenziale candidato alle liste di attesa per il trapianto di rene è il medico curante.

Dopo un primo incontro, il Centro Nazionale Trapianti provvede a pianificare per il paziente una serie di esami e controlli medico-specialistici finalizzati a valutare i requisiti per l'accesso in lista d'attesa.
Tra questi esami e controlli, figurano:

  • Test di laboratorio, tra cui esami del sangue e delle urine, e test di screening tumorale. Forniscono indicazioni importanti sullo stato di salute del paziente; essere in salute è fondamentale per poter ricevere un nuovo rene.
  • Esami radiologici, quali classiche radiografie, TAC e risonanza magnetica nucleare. Queste indagini servono a chiarire ulteriormente lo stato di salute del paziente e fornire informazioni in merito alle dimensioni dei reni originari ormai non più funzionanti, al sistema vascolare a loro connesso e, più in generale, all'anatomia della cavità addominale.
  • Esami cardiologici, elettrocardiogramma in primis. Un candidato al trapianto di rene deve presentare un profilo cardiologico sano.
  • Valutazione psicologica: è indispensabile per capire se il paziente è mentalmente pronto a ricevere un nuovo rene e se è a conoscenza dell'importanza dell'intervento e delle implicazioni che ne conseguono (es: prolungata terapia post-operatoria a base di immunosoppressori).
  • Valutazione di eventuali dipendenze. La dipendenza da fumo, alcol e/o droghe esclude dalla lista d'attesa, almeno fino a quando il paziente non ha intrapreso un percorso di disintossicazione certificato.
  • Altri esami diagnostici utili a stabilire lo stato di salute del paziente (es: ecodoppler carotideo, funzionalità respiratori, visita urologica ecc.). Questi controlli variano in funzione di parametri, quali età, sesso e storia clinica del paziente.

Se dalle suddette indagini emerge che il paziente non presenta patologie di rilievo e dipendenze, e che è cosciente delle implicazioni del trapianto di rene, il Centro Trapianti Nazionali provvede al suo inserimento in lista d'attesa.

Trapianto di Rene: motivi di esclusione dalla Lista d'Attesa

  • Gravi malattie infettive (se dovesse trattarsi di una malattia passeggera, si può attendere la guarigione da questa e, poi, proporsi di nuovo per l'inserimento in lista);
  • Infezione da HIV (AIDS); 
  • Gravi disturbi cardiocircolatori;
  • Tumore in una qualsiasi parte del corpo;
  • Essere incapaci di prendersi cura della propria salute;
  • Instabilità mentale;
  • Dipendenza da droghe, alcol e/o fumo.

Trapianto di Rene: Tempi di Attesa

Secondo quanto riporta il sito del Ministero della Salute, in Italia, il tempo di attesa medio per il trapianto di rene da donatore deceduto è di 3,4 anni.
Come si può notare, le tempistiche sono abbastanza lunghe, nonostante l'esigenza del paziente sia immediata; questo problema è dovuto, come già affermato, al profondo divario tra disponibilità e richiesta di organi.

È importante segnalare che l'attesa per un trapianto di rene può essere molto più breve, quando il donatore è un familiare ancora in vita del paziente (trapianto da vivente).

Trapianto di Rene: Cosa Fare in attesa dell’intervento?

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La chiamata da parte del Centro Nazionale Trapianti, che informa della disponibilità di un rene sano, avviene senza preavviso; pertanto, una volta inserito in lista d'attesa, il paziente deve, in un certo senso, tenersi sempre pronto, preparando in anticipo una valigia con tutto ciò che potrebbe servirgli durante la degenza ospedaliera post-operatoria.

Ricevuta la chiamata, è indicato mantenersi a digiuno ed evitare di bere, in quanto l'operazione di trapianto prevede l'anestesia generale.

Inoltre, è importante segnalare una serie di altre regole comportamentali fondamentali, tra cui:

  • Informare il Centro Nazionale Trapianti di eventuali cambiamenti dello stato di salute generale, rispetto ai controlli effettuati per l'accesso in lista d'attesa (es: comunicare se è in corso un'infezione);
  • Adottare e mantenere uno stile di vita sano, quindi mangiare in modo equilibrato, evitare la sedentarietà, non fumare, non eccedere nel consumo di alcolici e non fare uso di droghe.

Lo sapevi che…

Chi è in attesa del trapianto di rene deve continuare a sottoporsi periodicamente all'emodialisi.

Compatibilità e Corrispondenza

La scelta del donatore di rene per chi è in attesa di trapianto non è casuale; occorre, infatti, che tra donatore e ricevente sussista una compatibilità di gruppo sanguigno e di antigeni linfocitari (HLA), e che risulti negativo un test specifico particolare, chiamato cross-match.

Trapianto di Rene: i test per la ricerca di Donatori Compatibili

Tra i vari esami prescritti dal Centro Nazionale Trapianti, figura anche l'analisi del gruppo sanguigno e del cosiddetto antigene linfocitario umano (o tipizzazione HLA).

La ricerca di un donatore compatibile da parte del Centro Nazionale Trapianti avverrà in base ai risultati di questa analisi.

Gruppo Sanguigno

L'analisi del gruppo sanguigno avviene, ovviamente, in base al sistema AB0 e in base al fattore Rh.

Tipizzazione HLA

Quando si parla di tipizzazione HLA si fa riferimento a una serie di antigeni situati sulla superficie dei globuli bianchi.

Maggiore è la somiglianza tra donatore e ricevente per questi antigeni, più è forte la corrispondenza per quanto riguarda la tipizzazione HLA.

Cross-match

Il cross-match è un test effettuato una volta individuato un potenziale donatore, vivente o deceduto che sia.

Semplificando al massimo, questo test prevede il mescolamento di un campione di sangue del donatore con un campione di sangue del potenziale ricevente e l'osservazione della reazione che ne consegue: se il sangue del potenziale ricevente non produce alcuna reazione anticorpale agli antigeni presenti nel sangue del donatore, il test è negativo e un ipotetico trapianto potrebbe avere successo; se invece il sangue del potenziale ricevente produce una reazione anticorpale al contatto col sangue del donatore, il test è positivo e un ipotetico trapianto presenta un rilevante rischio di rigetto.

Come Si Esegue

Trapianto di Rene: Come Prepararsi all’intervento?

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In genere, il trapianto di rene è un intervento di chirurgia maggiore realizzato senza largo preavviso, come invece capita per le operazioni non di emergenza; pertanto, non si può parlare di una vera e propria preparazione, perché non c'è il tempo.

Tuttavia, ci sono alcuni comportamenti che il paziente dovrebbe attuare, per agevolare l'intera procedura e velocizzarne la realizzazione; ecco quali:

  • Una volta ricevuta la chiamata che informa della disponibilità di un nuovo rene, il paziente dovrebbe evitare di mangiare e di bere. La situazione ideale implicherebbe un digiuno di almeno 6-8 ore, ma questo non è sempre possibile.
  • Dopo l'inserimento in lista d'attesa, è opportuno che il paziente prepari una valigia con tutto l'occorrente per la degenza post-operatoria in ospedale, così che sia già pronta per l'eventuale futura chiamata.
  • Il paziente è tenuto a informare il Centro Nazionale Trapianti di eventuali cambiamenti importanti del suo stato di salute; inoltre, a suo vantaggio, dovrebbe ricordarsi di comunicare al medesimo organismo tecnico-scientifico un'eventuale cambio del numero di telefono.

Trapianto di Rene: la Procedura

La procedura di trapianto di rene si divide in due momenti principali: una prima fase dedicata all'anestesia generale e una seconda fase dedicata all'opera di trapianto vero e proprio.

Anestesia Generale

Effettuata da un medico anestesista, l'anestesia generale permette al paziente di non avvertire alcun dolore durante l'intervento.
La realizzazione dell'anestesia generale comporta l'addormentamento del paziente, il quale rimane privo di coscienza per l'intera durata della procedura.

Operazione di Trapianto di Rene

Realizzata da un'equipe chirurgica specializzata, l'opera di trapianto di rene prevede:

  • L'esecuzione di un'incisione nella parte bassa dell'addome.
  • L'alloggiamento del nuovo rene assieme al suo uretere nella cavità addominale e il collegamento dei vasi arteriosi e venosi dell'organo trapiantato al sistema vascolare del paziente (precisamente, ai vasi del basso addome); questo secondo passaggio consente la vascolarizzazione del nuovo rene.
  • Il collegamento dell'uretere del nuovo rene alla vescica. Talvolta, è previsto l'inserimento temporaneo di un piccolo stent all'interno dell'uretere, per evitarne il restringimento (la rimozione dello stent è datata in genere 6-12 settimane dopo il trapianto).

Salvo i vecchi reni non siano motivo di calcoli, dolore, ipertensione o infezioni, il chirurgo operante li lascia al loro posto, quindi non li asporta.

Una volta collegato il nuovo uretere alla vescica, l'operazione è terminata; a sancire la conclusione dell'intervento è la chiusura dell'incisione con punti di sutura.

Si ricorda che, durante l'intera procedura, l'equipe medica provvede a monitorare i parametri vitali del paziente (battito cardiaco, pressione sanguigna, saturazione dell'ossigeno ecc.).

Trapianto di Rene da Donatore Vivente

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Dal punto di vista operativo, il trapianto di rene da donatore vivente è un'operazione pressoché sovrapponibile al trapianto di rene da donatore deceduto; l'unica differenza è che all'operazione chirurgica sopra descritta se ne aggiunge un'altra per l'asportazione del nuovo rene dal donatore.

In genere, il trapianto di rene da donatore vivente ha per protagonisti due membri della stessa famiglia, non solo per il legame che c'è tra loro, ma anche perché è più probabile una certa compatibilità.

Trapianto di Rene: quanto dura l’intervento?

Un intervento di trapianto di rene dura approssimativamente 3-4 ore.

Fase Post-Operatoria

Trapianto di Rene: il Ricovero

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Dopo l'intervento di trapianto di rene, è previsto un periodo di ricovero ospedaliero della durata di circa una settimana.

Inizialmente, il nuovo rene potrebbe non funzionare ancora; potrebbe aver bisogno, perfino, di qualche settimana per cominciare a svolgere la propria funzione.
In attesa che il nuovo rene si attivi, il paziente deve sottoporsi alla dialisi, come prima dell'intervento.

Durante il ricovero in ospedale, è previsto un monitoraggio periodico delle funzioni vitali del paziente e di come quest'ultimo sta rispondendo all'operazione chirurgica.

La terapia a base di immunosoppressori, fondamentale per evitare il rigetto, ha inizio subito dopo la conclusione del trapianto ed è destinata a durare a lungo.

Trapianto di Rene: il rientro a casa e i controlli periodici

Una volta a casa, il paziente deve stare a riposo, evitando attività fisiche eccessivamente stancanti (es: sollevare pesi).

Da questo momento, deve seguire un programma di controlli periodici, che servono a valutare l'impatto del trapianto di rene per il suo organismo.
All'inizio, i controlli sono molto frequenti (anche 2-3 a settimana); con il tempo, però, ne servono sempre meno (in assenza di complicanze, dopo un anno, è previsto un controllo ogni 3-6 mesi).

Trapianto di Rene: Immunosoppressori e altri Farmaci

Poiché l'uso degli immunosoppressori aumenta il rischio d'infezione, i pazienti sottoposti a trapianto di rene devono spesso seguire anche terapie farmacologiche aggiuntive, che prevengono le malattie infettive da batteri, funghi e virus.

Trapianto di Rene: Tempi di Recupero

In assenza di complicanze, i tempi di recupero dopo un trapianto di rene sono dell'ordine di alcuni mesi.

Per il ritorno al lavoro e alle normali attività quotidiane, è doveroso attendere in genere 8 settimane.

Rischi

Sebbene il tasso di gravi complicanze derivanti dalla procedura sia notevolmente calato negli ultimi decenni (grazie ai miglioramenti della medicina), il trapianto di rene è un intervento che presenta diversi rischi. Più precisamente, si tratta di:

  • Rischi correlati alla procedura chirurgica in sé (come accade per tutti gli interventi di chirurgia maggiore);
  • Rischi connessi all'uso post-operatorio degli immunosoppressori;
  • Rischi associati all'accettazione da parte dell'organismo ricevente di un organo "estraneo".

La maggior parte delle complicanze derivanti dal trapianto di rene si verifica nei primi mesi successivi all'intervento; esiste, tuttavia, la possibilità di complicanze più tardive, che emergono a distanza di anni dall'operazione.

Trapianto di Rene: Complicanze a Breve Termine

Infezioni

Il paziente può sviluppare infezioni minori alle vie urinarie, ma anche malattie infettive più gravi, come la polmonite, le quali richiedono cure ospedaliere.

Formazione di coaguli sanguigni anomali

L'impianto di un rene nuovo include un'opera di ricostruzione dei vasi sanguigni destinati a irrorare l'organo.
Nei vasi sanguigni ricostruiti per l'occasione è più facile che si formino coaguli sanguigni pericolosi, capaci di ostacolare il passaggio del sangue e interrompere la corretta vascolarizzazione.

La formazione di coaguli sanguigni anomali è un problema che interessa circa 1 paziente ogni 100.

Nei casi più fortunati, ma anche più rari, questa complicanza è risolvibile con un farmaci anticoagulanti; più spesso, però, impone la rimozione del nuovo rene.

Stenosi arteriosa

I nuovi vasi arteriosi che irrorano il rene trapiantato potrebbe subire un restringimento di calibro (stenosi), il quale compromette l'opera di vascolarizzazione dell'organo.

Il rimedio a questa complicanza consiste nell'inserimento di uno stent.

Blocco dell'uretere

Vari motivi possono bloccare l'uretere collegato al nuovo rene; uno di questi, per esempio, è un coagulo sanguigno anomalo.

Per rimediare al blocco dell'uretere, i medici possono sfruttare un catetere oppure intervenire chirurgicamente sulla struttura dell'apparato urinario ostruita.

Perdite di urina dall'uretere

Dopo il trapianto di rene, può capitare che l'uretere connesso all'organo trapiantato perda piccole quantità di urina, le quali possono accumularsi in cavità addominale oppure fuoriuscire dall'incisione chirurgica.

Per porre rimedio a questa complicanza, serve un intervento chirurgico di riparazione dell'uretere.

Lo sapevi che…

Stenosi arteriosa, blocco dell'uretere e perdite di urina dall'uretere sono complicanze che possono verificarsi anche a distanza di molti mesi dall'intervento.

Rigetto dell'organo trapiantato (o malattia acuta da rigetto)

Il rigetto dell'organo trapiantato è forse la complicanza più nota e comune di tutti i tipi di trapianto, compreso quello di rene.

Questa complicanza si verifica perché il sistema immunitario dell'individuo ricevente il trapianto identifica il nuovo rene come qualcosa di estraneo, non appartenente all'organismo.
In tali circostanze, la reazione del sistema immunitario è reagire contro il nuovo organo e "aggredirlo" con meccanismi simili a quelli osservati in presenza delle malattie autoimmuni.

Riguardante 1 paziente ogni 3, la malattia acuta da rigetto del rene è arginabile, spesso con successo, con un potenziamento della terapia a base di immunosoppressori.

Trapianto di Rene: Complicanze a Lungo Termine

Gli immunosoppressori sono farmaci fondamentali a evitare il rigetto del nuovo rene.
Questi medicinali, tuttavia, sono associati a numerosi effetti collaterali a breve e a lungo termine, tra cui:

Tumori

L'assunzione prolungata di immunosoppressori favorisce la comparsa di alcuni tipi di tumore; in particolare, è associata a un aumento del rischio di:

Risultati

Il successo del trapianto di rene varia da paziente a paziente e dipende da fattori come la compatibilità con il donatore, la scrupolosità con cui si seguono le terapie farmacologiche post-operatorie e lo stato di salute del nuovo rene impiantato.

Se il trapianto di rene va a buon fine, il paziente ricevente può tornare a condurre una vita soddisfacente.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza