Tintura di Iodio: Cos'è? A Cosa Serve e Come si usa?

Tintura di Iodio: Cos'è? A Cosa Serve e Come si usa?
Ultima modifica 25.02.2020

Generalità

Per definizione, la tintura di iodio consiste di una soluzione idroalcolica (miscela di etanolo e acqua) contenente il 7% m/V di iodio e il 5% m/V di ioduro di potassio. Tuttavia, esistono anche soluzioni idroalcoliche per uso orale con concentrazioni di iodio inferiori.
Tintura di IodioLa tintura di iodio fu messa a punto nel 1908 dal medico e politico italiano Antonio Grossich, che ne propose l'utilizzo come disinfettante per uso esterno.
Ancora oggi la tintura di iodio è considerata un buon rimedio disinfettante; per tale ragione è ancora ampiamente commercializzata.

Esempi di specialità medicinali contenenti Tintura di Iodio

  • Iodio Almus®
  • Iodio AFOM®
  • Iodio Farve®
  • Iodio Sella®

Indicazioni

Per Cosa si Usa

L'utilizzo della tintura di iodio (7%/5%) è indicato per la disinfezione della cute integra per trattamenti occasionali.
Inoltre, sono disponibili soluzioni idroalcoliche per uso orale contenenti concentrazioni inferiori di iodio (2% m/V iodio e 2,5% m/V ioduro di potassio), il cui utilizzo è indicato per la disinfezione del cavo orale e per il trattamento della carenza di iodio in caso di aumentato fabbisogno o di ridotto assorbimento.

Avvertenze

L'utilizzo della tintura di iodio - sia topico che orale - non dev'essere effettuato per lunghi periodi di tempo, poiché può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione e a irritazione dell'area trattata.
Poiché lo iodio può influenzare l'attività della ghiandola tiroide, il suo utilizzo deve essere effettuato con estrema cautela nei pazienti affetti da patologie della tiroide e/o gozzo.
L'uso della tintura di iodio in età pediatrica dovrebbe essere effettuato solo in casi di effettiva necessità e solo sotto lo stretto controllo del medico.

Interazioni

La tintura di iodio non deve assolutamente entrare in contatto con l'acetone, poiché quest'ultimo è in grado di interagire con lo iodio formando un composto irritante.
La tintura di iodio per uso orale non dev'essere impiegata in pazienti già in terapia con litio carbonato o amiodarone, poiché vi è un aumento del rischio d'insorgenza di disfunzioni della ghiandola tiroide.
Normalmente, se utilizzato esternamente, lo iodio non dovrebbe interferire con l'attività di altri farmaci assunti per via sistemica.
Ad ogni modo, è sempre bene informare il medico qualora si stiano assumendo farmaci di qualsiasi tipo, inclusi i medicinali senz'obbligo di prescrizione medica e i prodotti erboristici e omeopatici.

Effetti Collaterali

In seguito all'uso di tintura di iodio, potrebbero insorgere diversi tipi di effetti indesiderati, benché non tutti i pazienti li manifestino.
Il tipo di effetti avversi e l'intensità con cui si presentano dipendono dalla sensibilità di ciascun individuo nei confronti della stessa tintura di iodio.
Di seguito saranno brevemente elencati i principali effetti avversi che possono manifestarsi durante l'uso della suddetta tintura.

Reazioni allergiche

La tintura di iodio può provocare reazioni d'ipersensibilità in soggetti sensibili. Tali reazioni, solitamente, si manifestano sotto forma di febbre, angioedema, porpora, orticaria, artralgia, eosinofilia e linfadenopatia.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

In seguito all'uso della tintura di iodio possono manifestarsi:

  • Bruciore o irritazione cutanei;
  • Iododerma;
  • Eruzioni acneiformi;
  • Diminuzione della velocità di cicatrizzazione dei tessuti lesi;
  • Irritazione delle mucose (in particolare, in caso d'inalazione dei vapori di iodio).

Disturbi della tiroide

L'uso della tintura di iodio potrebbe provocare ipotiroidismo, ipertiroidismo e gozzo. Inoltre, potrebbe interferire con gli esiti dei test per la funzionalità tiroidea.

Iodismo

In seguito a un utilizzo prolungato della tintura di iodio, può manifestarsi il cosiddetto iodismo, caratterizzato da sintomi quali: irritazioni della mucosa congiuntivale, orale, nasale, bronchiale ed eruzioni cutanee. Nei casi più gravi si può anche andare incontro a lesioni del sistema nervoso centrale e periferico, e lesioni renali.

Altri effetti collaterali

Altri effetti indesiderati che potrebbero manifestarsi in seguito all'utilizzo della tintura di iodio, sono:

Sovradosaggio

In caso d'iperdosaggio da tintura di iodio (eccessivo assorbimento cutaneo o ingestione di elevate quantità di prodotto), possono manifestarsi sintomi, quali:

Nei casi di sovradosaggio più gravi può sopraggiungere anche la morte.
Ad ogni modo, qualora si sospetti un sovradosaggio da tintura di iodio, è fondamentale contattare immediatamente il proprio medico, oppure rivolgersi al più vicino centro ospedaliero.

Meccanismo d'azione

Il potere disinfettante della tintura di iodio è attribuito all'azione ossidante che lo iodio elementare esercita nei confronti delle proteine dei microorganismi.

Modalità d'uso

Quando la tintura di iodio viene impiegata per la disinfezione della cute, solitamente, si consiglia di applicare il prodotto direttamente sulla zona da trattare.
Per la disinfezione del cavo orale, invece, si consiglia di effettuare degli sciacqui dalle due alle tre volte al giorno, utilizzando 10-20 gocce di tintura di iodio (concentrazione 2%/2,5%) preventivamente diluite in mezzo bicchiere d'acqua.
Nel caso in cui, invece, la tintura di iodio a bassa concentrazione venga impiegata per il trattamento di stati carenziali di iodio, la dose solitamente impiegata negli adolescenti e negli adulti è di 150 mcg al giorno.
Nei bambini di età compresa fra i sei e i dieci anni, invece, la dose giornaliera da assumersi varia dai 50 ai 120 mcg in funzione dell'età di ciascun paziente.
Ad ogni modo, si raccomanda di seguire sempre le indicazioni fornite dal medico.

Gravidanza e Allattamento

Lo iodio, attraverso la circolazione sistemica, può raggiungere la placenta e causare danni al feto, quali: gozzo, ipotiroidismo, disturbi respiratori, cuore ingrossato, compressione della trachea e morte. Inoltre, lo iodio viene escreto nel latte materno e può provocare ipotiroidismo transitorio nei lattanti.
Pertanto, alla luce di quanto appena detto, l'uso dello iodio (sia per via topica che per via orale) è controindico in gravidanza e durante l'allattamento.

Controindicazioni

L'utilizzo della tintura di iodio - sia per uso orale che per uso topico - è controindicato nei seguenti casi:

  • Ipersensibilità accertata verso uno o più componenti;
  • In bambini con meno di sei anni di età;
  • In gravidanza;
  • Durante l'allattamento.

Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista