Terme Aperte come Presidio Sanitario: Cosa Prevede il DPCM
Introduzione
I centri termali sono considerati dal Governo come presidio sanitario: centri benessere e centri termali sono sospesi, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche. Per tale definizione, in maniera indipendente dal mutare del colore delle diverse regioni d'Italia, gli stabilimenti in cui vengono offerte prestazioni mediche e cure possono svolgere la propria attività nel pieno rispetto e in conformità con le disposizioni contenute nel DPCM grazie al protocollo di sicurezza adottato e proprio perchè riconosciuti come presidio medico sanitario.
L'acqua termale viene considerata di per sé un farmaco e pertanto terapeutica in quanto riconosciuta da un decreto del Ministero della Salute. Restano ovviamente praticabili, in questa disposizione, anche tutte le cure termali e la fisiokinesiterapia in convenzione con il SSN, Sistema Sanitario Nazionale.
Terme aperte: cosa prevede il Decreto?
Nel Decreto Ministeriale viene autorizzato espressamente il mantenimento in attività dei centri termali e dei loro alberghi dotati di presidio sanitario. Il protocollo "Terme Sicure" ha garantito assenza di contagio. Sono quindi aperti piscine, centri benessere e relativi servizi (a eccezione del bagno turco), e centro termale, anche in regioni zona rossa. Per ciò riguarda le prestazioni e i servizi da beauty farm, invece, è concesso lo svolgimento della normale attività soltanto in regioni arancioni e gialle.
Per questo, con le ultime disposizioni del governo sono rimasti aperti i centri termali considerati presidi sanitari, tra cui, ad esempio, le Terme di Saturnia, di Sirmione, di Montecatini, di Abano, di Merano. In queste strutture convenzionate con il Sistema sanitario nazionale, si può accedere presentando una ricetta (rossa) del medico di base con la patologia e la terapia, previo pagamento del solo ticket.
Permessi e prescrizioni necessarie
Per poter usufruire di prestazioni e cure sanitarie presso i centri termali aperti anche in zona rossa, perché considerati presidio sanitario, gli spostamenti tra regioni/comuni di qualsiasi colore sono consentiti, ma è obbligatorio dotarsi di ricetta rossa, ovvero impegnativa ASL, emessa dal medico di base per un ciclo di fanghi e bagni terapeutici oppure per un ciclo di cure inalatorie.
Al posto della classica ricetta rossa, è possibile presentare anche una ricetta bianca, ovvero una certificazione per motivi di salute (emessa dal medico curante, fisioterapista, ortopedico, otorino) in cui viene indicata la necessità di effettuare delle cure termali o di fisioterapia, anche per periodi brevi (soggiorni di 1-2 notti) in un centro termale attrezzato con albergo.
Con impegnativa o ricetta, serve sempre l'autocertificazione debitamente compilata e con riferimento a una delle documentazioni sopra descritte.
Il beneficio delle acque termali
Le acque termali hanno una incredibile varietà di caratteri, odori e sapori. A seconda del tipo di acqua -Sulfurea, Salso-bromo-iodica, Cloruro-Sodica, Bicarbonata, Radioattiva (non significa che sono contaminate da sostanze radioattive, ma da elementi derivanti da rocce e minerali), Acqua Marina (per Talassoterapia). Queste acque si arricchiscono delle più svariate vitamine e sali minerali durante la lenta risalita in superficie. Ogni polla termale è differente, è il risultato di una storia unica e originale e ci possono volere centinaia d'anni prima di arrivare a essere utilizzata.
La catalogazione scientifica delle acque termali avviene attraverso analisi chimico-fisiche, la certificazione delle proprietà terapeutiche è rilasciata dal Ministero della Salute ed è sempre in aggiornamento, poiché spesso alcune di queste proprietà, riconosciute da tradizioni popolari millenarie, sono convalidate o "riscoperte" dai risultati di sperimentazioni e dalla ricerca scientifica da parte di Federterme, in prima linea sulla materia, che si avvale di un'attivissima Fondazione di ricerca (Forst) per studiare e anticipare ogni informazione utile.
Fango-balneotarapia
Non solo l'acqua termale è considerata medicinale nella cura di determinate patologie e disturbi. Anche i fanghi o peloidi vengono utilizzati proprio in campo medico. Si tratta di melme ipertermalizzate (o ipertermali) derivate dalla mescolanza di una parte solida argillosa con una componente liquida (acqua termale). Le proprietà benefiche dei fanghi vengono sfruttate non solo in campo cosmetico, ma anche in ambito sanitario: non a caso, i trattamenti a base di fango sono molto richiesti da uomini e donne per risanare certi disturbi dermatologici, muscolari e osteoarticolari.
Visti i molteplici campi di applicazione e le proprietà benefiche dei fanghi, la fango-balneoterapia ha raggiunto un grande successo in ambito cosmetico e, soprattutto, in campo medico. Si tratta, infatti, di una pratica che consiste appunto nell'applicazione cutanea di fanghi termali sotto forma di impacchi per il trattamento/miglioramento di alcuni disturbi.
Tipi di fango curativo
- Fanghi sulfurei;
- Fanghi clorurati (quelli più utilizzati nei centri termali);
- Fanghi solforosi;
- Fanghi salsoiodici;
- Fanghi ferruginosi;
- Fanghi arsenicati.
Proprietà curative dei fanghi termali
Gli impacchi di fanghi termali vengono spesso prescritti dal proprio medico curante o dallo specialista (dermatologo, fisioterapista e osteopata, su tutti), per il miglioramento di alcune problematiche, come completamento alla terapia medica.
Le proprietà benefiche dei fanghi termali:
- Proprietà antifiammatorie: alleviano i disturbi osteoarticolari.
- Alleviano il dolore in presenza di patologie degenerative articolari come l'artrite reumatoide.
- Prevengono eventuali riaccensioni di dolori reumatici.
- Limitano i danni della cartilagine nei pazienti colpiti da dolori articolari.
- Arrecano sollievo dal dolore in presenza di nevralgie, neuriti e osteoporosi.
- Proprietà miorilassante: decontraggono la muscolatura e favoriscono la circolazione sanguigna.