TAC Coronarica: a Cosa Serve? Procedura, Rischi e Vantaggi

TAC Coronarica: a Cosa Serve? Procedura, Rischi e Vantaggi
Ultima modifica 12.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Indicazioni
  4. Preparazione
  5. Procedura
  6. Rischi
  7. Controindicazioni
  8. Risultati

Generalità

La TAC coronarica è una esame diagnostico di radiologia che permette una valutazione dettagliata dello stato di salute e la pervietà delle coronarie.

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TAC Coronarica

Grazie alla TAC coronarica è possibile diagnosticare una condizione comune come la malattia coronarica e individuare le anomalie anatomiche delle arterie coronarie.
Della durata totale di 30 minuti al massimo, la TAC coronarica prevede una certa preparazione e, per la sua corretta esecuzione, impone al paziente la massima immobilità.
I rischi della TAC coronarica sono connessi alla dose di raggi X che colpisce il paziente durante l'esame e al mezzo di contrasto che in alcuni individui è causa di una reazione allergica.
Controindicata in caso di gravidanza, obesità, diabete e insufficienza renale, la TAC coronarica fornisce immagini di ottima qualità, il che permette di stilare diagnosi molto precise.

Cos'è

Cosa s’intende per TAC Coronarica?

La TAC coronarica è una tecnica diagnostica, basata sui principi della tomografia assiale computerizzata con mezzo di contrasto, che permette di studiare lo stato di salute e il funzionamento delle arterie coronarie del cuore.

Esattamente come una qualsiasi altra tipologia di TAC, la TAC coronarica è una procedura di radiologia; ciò implica che la sua esecuzione e l'interpretazione dei risultati da essa derivanti spettino a un medico radiologo (o semplicemente radiologo).

Anche nota come TC coronarica e coronaro-TC, la TAC coronarica è una variante particolare di angioTAC.

Breve ripasso di cos’è la TAC

La TAC, o tomografia assiale computerizzata, è una procedura diagnostica di radiologia, che sfrutta le radiazioni ionizzanti (raggi X), per creare immagini tridimensionali estremamente dettagliate di aree anatomiche specifiche dell'organismo (encefalo, ossa, vasi sanguigni, organi addominali, organi toracici, vie respiratorie ecc.).
L'apparecchiatura per la TAC comprende:

  • L'unità di scansione a forma di grande ciambella, chiamata gantry. È la fonte delle radiazioni ionizzanti (o raggi X);
  • Il generatore;
  • Il supporto su cui posizionare il paziente. In genere, è un lettino scorrevole;
  • Un elaboratore elettronico;
  • Una console di comando per la visualizzazione delle immagini tridimensionali;
  • Un sistema di registrazione dei dati acquisiti.

Talvolta, la TAC può prevedere l'impiego di un mezzo di contrasto (TAC con contrasto); solitamente a base di iodio, il mezzo di contrasto permette di creare, attraverso la TAC, immagini estremamente dettagliate di: vasi sanguigni, linfonodi e organi parenchimali.
Sebbene sia un esame normalmente indolore (solo nella variante con contrasto risulta fastidiosa, per via della somministrazione del mezzo di contrasto), la TAC rientra tra le procedure diagnostiche minimamente invasive, in quanto la dose di radiazioni ionizzanti, a cui è esposto il paziente, è considerevole.

Indicazioni

La TAC coronarica fornisce immagini dettagliate delle arterie coronarie (o semplicemente coronarie), ossia le arterie che riforniscono di ossigeno e nutrienti il cuore.
Grazie alla TAC coronarica è possibile studiare anatomia, pervietà e circolazione sanguigna delle arterie coronarie.
Si ricorda che dalla buona salute delle coronarie dipende l'efficienza del cuore: se le coronarie sono carenti nell'ossigenazione e nel nutrimento del cuore, il tessuto cardiaco soffre e può andare incontro a necrosi, il tutto con ripercussioni potenzialmente letali per chi ne è interessato.

A che cosa serve la TAC Coronarica?

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Malattia Coronarica

La TAC coronarica è un valido supporto alla diagnosi di patologie vascolari, come la malattia coronarica e la vasculite coronarica, e all'individuazione di anomalie anatomiche a carico delle coronarie.

La malattia coronarica (o coronaropatia) è una sofferenza vascolare, con possibili ripercussioni sul cuore, dovuta all'aterosclerosi e caratterizzata dalla presenza di uno o più ateromi sulla parete interna delle coronarie; un ateroma è un aggregato di materiale prevalentemente lipidico, che restringe il lume delle arterie e che può rilasciare dei pericolosi frammenti, chiamati emboli, capaci di diffondersi altrove e occludere piccoli vasi sanguigni anche molto distanti dalla loro sede d'origine.

La TAC coronarica, inoltre, permette di identificare le alterazioni anatomiche del primissimo tratto dell'aorta e i fenomeni embolici all'interno delle arterie polmonari, e di valutare l'efficienza di un bypass coronarico.

A chi serve la TAC Coronarica?

La TAC coronarica trova indicazione, principalmente, tra:

La TAC Coronarica è un’alternativa all’Angiografia Coronarica

La TAC coronarica rappresenta una buona alternativa all'angiografia coronarica; quest'ultima è una procedura di cateterismo cardiaco, che permette uno studio minuzioso delle coronarie.

Preparazione

Idoneità del paziente alla TAC Coronarica: cosa deve sapere il medico?

Di norma, prima di prescrivere una TAC coronarica, un medico chiede al paziente se:

  • Sta assumendo farmaci, in particolare la metformina (Glucophage);
  • Soffre di una malattia di cuore, di una malattia della tiroide, di diabete, di asma o di mieloma multiplo;
  • Presenta un'allergia a farmaci e allo iodio;
  • Soffre di una qualche malattia renale cronica (es: insufficienza renale);
  • Ha sofferto di qualche disturbo particolare nell'ultimo periodo.
  • Soffre di claustrofobia;
  • Nel caso sia una donna, è o sospetta di essere in stato di stato di gravidanza.

L'esito della suddetta indagine è fondamentale per stabilire l'idoneità del paziente alla TAC coronarica; per esempio, i quesiti sulle malattie di cuore e della tiroide, sul mieloma multiplo, sull'allergia allo iodio, sull'insufficienza renale, sul diabete e sull'asma servono a decretare se il paziente è idoneo all'impiego del mezzo di contrasto.

Preparazione alla TAC Coronarica in caso di idoneità all’esame

In caso di idoneità alla TAC coronarica, in preparazione a quest'ultima, il paziente deve:

  • Presentarsi all'esame privo di gioielli o indumenti con parti in metallo, in quanto questi potrebbero interferire con il buon funzionamento dell'apparecchiatura diagnostica.
  • Presentarsi all'esame a digiuno completo da almeno 6-8 ore. Il mancato rispetto di tale regola comporta lo slittamento dell'esame diagnostico ad altra data.
  • Astenersi, nel corso delle 24 ore che precedono l'esame, dal consumo di bevande e integratori a base di caffeina, e, in caso di pazienti di sesso maschile, di viagra e farmaci simili.

È da segnalare, inoltre, che, tra le norme preparatorie  alla TAC, potrebbe rientrare anche l'assunzione, 6-8 ore prima dell'esame, di un farmaco beta-bloccante; tale farmaco dovrebbe servire a ottimizzare la qualità della procedura diagnostica.

Le contromisure in caso di Allergia al Mezzo di Contrasto?

Per le persone con una comprovata allergia al mezzo di contrasto usato nella TAC coronarica, la soluzione a tale problematica consiste nell'assunzione, a circa 12 ore dalla procedura diagnostica, di appositi farmaci steroidei, con effetto antiallergico.
La ritardata assunzione di tali farmaci è motivo di rinvio dell'esame diagnostico ad altra data.

Procedura

Come si Svolge la TAC Coronarica?

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Procedura di TAC Coronarica

Per tutta la durata della TAC coronarica, il paziente può contare sul supporto di un tecnico radiologo, il quale ha il compito di fornirgli tutte le istruzioni utili al buon esito della procedura e rassicurarlo in caso di eventuali timori.
Di seguito sono riportate, in ordine cronologico, le varie tappe dell'esame diagnostico in questione.

Preparativi

Per il paziente, la primissima parte della procedura di TAC coronarica prevede:

  • La risposta a un questionario relativo alla sua storia clinica;
  • Togliersi i vestiti, per indossare un camice fino al termine della procedura;
  • Se non ha provveduto a farlo a casa, privarsi fino alla conclusione dell'esame di tutti gli eventuali gioielli (es: orecchini) e altri oggetti metallici analoghi (es: piercing);
  • Sottoporsi alla misurazione della pressione arteriosa e della temperatura corporea;
  • Il riepilogo di quanto accadrà e a quali regole dovrà attenersi nel corso dell'esame.

Tra le regole da rispettare durante la TAC coronarica, merita una citazione particolare la completa immobilità, in quanto anche un solo minimo movimento del corpo (compreso quello respiratorio) può pregiudicare il buon esito della procedura diagnostica.

Posizionamento del paziente

Alla conclusione dei preparativi, è previsto il posizionamento del paziente sul lettino scorrevole, che servirà, in un secondo momento, a introdurlo e posizionarlo nel cosiddetto gantry; la posizione da assumere include l'estensione delle braccia dietro la testa.

È da segnalare che, per garantire il massimo confort del paziente, il tecnico radiologo mette a disposizione del paziente un cuscino per la testa, una coperta per le gambe e un paio di tappi per le orecchie (il cui impiego è giustificato dall'intenso rumore emesso dallo strumento, quando è in funzione).

Somministrazione del Mezzo di Contrasto

Al termine del posizionamento del paziente, è il momento della somministrazione del mezzo di contrasto; tale pratica spetta a un medico radiologo, il quale, in genere, si avvale dell'aiuto di un infermiere professionale.

Così come accade in tutte le altre tipologie di TAC, il mezzo di contrasto maggiormente usato per la TAC coronarica è a base di iodio.
Le possibili modalità di somministrazione di tale sostanza sono tre: per via orale (ossia per ingestione), tramite iniezione (cioè con siringa o pompa automatica) oppure mediante enema (cioè con clistere).

Una volta somministrato, il mezzo di contrasto ha bisogno di qualche minuto per distribuirsi nei vari distretti anatomici del corpo umano.

Creazione e acquisizione delle immagini

Trascorso il tempo necessario al mezzo di contrasto per diffondersi dove è opportuno, seguono:

  • L'introduzione del paziente nel gantry,
  • Il trasferimento dell'intero staff medico in una stanza accanto, la quale ospita la console di comando dell'intera apparecchiatura, e
  • La messa in funzione del gantry. Con quest'ultimo passaggio avrà inizio la creazione delle immagini relative ai distretti toracico, addominale e pelvico, e la loro acquisizione nella console.

È importante precisare che paziente e staff medico possono comunicare in ogni momento dell'esame tramite un altoparlante; questo sistema di comunicazione offre la possibilità al paziente di riferire allo staff medico eventuali problematiche improvvise, sviluppate nel corso della TAC coronarica.

Conclusione

Conclusa l'acquisizione delle immagini utili a una valutazione diagnostica, il paziente riceve tutto l'aiuto necessario per uscire dal macchinario per la TAC coronarica e rimettersi in piedi.
Rivestitosi, quindi, può fare immediato ritorno a casa e alle sue attività quotidiane, salvo diversa indicazione del medico radiologo.

Come si sente il paziente durante la TAC Coronarica?

La TAC coronarica può risultare leggermente fastidiosa; infatti, la somministrazione del mezzo di contrasto per via orale comporta, a ingestione avvenuta, un temporaneo sapore sgradevole in bocca; quella tramite iniezione produce un lieve senso di fastidio/dolore dove ha luogo l'introduzione dell'ago e uno strano sapore metallico in bocca; quella tramite enema è fonte di gonfiore a livello addominale.

È da segnalare, inoltre, che i pazienti con difficoltà a rimanere immobili o con problemi di claustrofobia potrebbero sviluppare, a procedura iniziata, senso di malessere o disagio vero e proprio.

Quanto dura la TAC Coronarica?

L'intera procedura di TAC coronarica dura circa 30 minuti.
Se si considera soltanto la parte di esame dedicata all'acquisizione delle immagini del corpo, la TAC coronarica dura 5-10 minuti.

Come favorire l’Eliminazione del Mezzo di Contrasto?

Per favorire l'eliminazione dall'organismo del mezzo di contrasto impiegato in occasione di una TAC coronarica, i medici radiologi raccomandano di bere molta acqua.
Il rispetto di tale indicazione consente di eliminare il mezzo di contrasto dall'organismo nel giro di 24 ore.

Rischi

Quali sono i Rischi di una TAC Coronarica?

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La TAC coronarica si segnala per diversi rischi, tra cui:

  • Esposizione non trascurabile alle radiazioni ionizzanti. È un dato di fatto che i raggi X siano un fattore favorente lo sviluppo di neoplasie, sia maligne che benigne.
    Entità del rischio: la dose di raggi X emessi dalla TAC coronarica equivale a 4 anni di radioattività naturale; si tratta di una dose per nulla trascurabile, considerato che una semplice radiografia del torace (RX-torace) espone i pazienti a una dose di radiazioni ionizzanti pari solo a 10 giorni di radioattività naturale.
  • Reazione allergica al mezzo di contrasto. È una circostanza rara, che riguarda soltanto i pazienti predisposti.
    Generalmente lievi e controllabili con appositi farmaci, i sintomi più comuni delle reazioni allergiche al mezzo di contrasto consistono in: vampate di calore, nausea, strano pizzicore, orticaria e dolore protratto laddove c'è stata l'iniezione.

Controindicazioni

Rappresentano una controindicazione alla TAC coronarica:

  • Lo stato di gravidanza (ovviamente per le donne);
  • L'obesità severa (le apparecchiature per qualsiasi tipologia di TAC riescono a sostenere persone di peso non superiore ai 150 chilogrammi);
  • Il diabete mellito;
  • Una storia di grave reazione allergica a un mezzo di contrasto iodato;
  • L'insufficienza renale (questa condizione impedisce la corretta eliminazione del mezzo di contrasto).

È da segnalare che, nelle sue forme più gravi, anche la claustrofobia potrebbe divenire una controindicazione alla TAC coronarica.

L’Allattamento al Seno è una Controindicazione alla TAC Coronarica?

L'allattamento al seno non rappresenta una controindicazione alla TAC coronarica; i medici, tuttavia, ritengono che sarebbe da evitare fino all'eliminazione completa dall'organismo del mezzo di contrasto, eliminazione che si verifica nel corso delle 24-48 ore successive alla procedura.

Risultati

I risultati di una TAC coronarica sono a disposizione del paziente soltanto dopo che il medico radiologo ha analizzato le immagini acquisite dall'apparecchio, nel corso dell'esame.
Se non ci sono particolari urgenze, l'attesa per l'esito di una TAC coronarica è di qualche giorno.

Una volta che il paziente avrà ricevuto i risultati, sarà sua cura mostrarli al proprio medico curante, affinché questo possa consultarli e prendere tutte le decisioni del caso.

In che occasione i Risultati sono disponibili subito?

Quando l'indicazione alla TAC coronarica è un'emergenza medica e il paziente è in gravi condizioni di salute, l'analisi dei risultati della procedura, da parte del medico radiologo, sarà immediata.

Vantaggi della TAC Coronarica

  • Consente di visualizzare in modo dettagliato non solo le arterie coronarie, ma anche ossa e tessuti molli limitrofi.
  • Dolore minimo e minima invasività. Confrontando la TAC coronarica all'angiografia coronarica, quest'ultima è decisamente più invasiva e rischiosa, per via dell'impiego del catetere cardiaco.
  • Breve durata.
  • Possibilità di individuare un buon numero di condizioni mediche, non solo riferite alle coronarie.
  • È meno sensibile ai movimenti del paziente, rispetto alla risonanza magnetica nucleare;
  • Diversamente dalla risonanza magnetica nucleare, può eseguirsi anche se il paziente presenta una protesi metallica.

Svantaggi della TAC Coronarica

  • Non è eseguibile sulle persone di grandi dimensioni e sulle persone affette da obesità. È un limite proprio dell'apparecchiatura.
  • È soltanto un test diagnostico. Diversamente dalla TAC coronarica, l'angiografia coronarica permette non solo di effettuare diagnosi precise, ma anche di mettere in atto un trattamento efficace contro restringimenti e stenosi delle arterie coronarie.
  • Non è in grado di rilevare ateromi di vecchia data, calcificati, tipici delle persone più anziani. Di fronte a sospetti casi del genere, l'angiografia coronarica è da preferirsi alla TAC coronarica.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza