Ultima modifica 13.06.2020

Generalità

Una stenosi è un restringimento anomalo e innaturale di un vaso sanguigno, un organo cavo, un orifizio e, in generale, di un qualunque elemento anatomico tubulare; la presenza di questo restringimento ostacola il normale passaggio di ciò che vi transita all'interno (per esempio, sangue, urina, cibo ecc).

Stenosi

Esempio di stenosi: restringimento di un vaso sanguigno dovuto all'aterosclerosi

Tra le possibili cause di stenosi, rientrano fattori quali: l'aterosclerosi, le alterazioni anatomiche congenite, le infezioni, i processi infiammatori, il diabete, i tumori, il fumo di sigaretta ecc.
Dal punto di vista della patogenesi, medici ed esperti di anatomia umana classificano le stenosi in: stenosi funzionali e stenosi organiche. In genere, le prime sono temporanee, mentre le seconde sono permanenti.
Esistono almeno 6 tipologie diverse di stenosi: le stenosi dell'apparato digerente, le stenosi dell'apparato respiratorio, le stenosi del sistema cardiocircolatorio, le stenosi del sistema urinario, le stenosi dell'apparato genitale femminile e le stenosi del sistema nervoso.

Cos'è la stenosi?

Stenosi è il termine con cui i medici indicano un restringimento anomalo e innaturale di un vaso sanguigno, un organo cavo, un orifizio e, in generale, di una qualsiasi struttura anatomica di forma tubulare.

Affinché si possa parlare di stenosi propriamente detta, questo restringimento dev'essere tale da rendere difficile – ma non impossibile – il passaggio del contenuto (sangue, urina, cibo, fluidi corporei di varia natura ecc).
Anche se quasi sempre riferito all'aorta (ossia la principale arteria del corpo umano), un sinonimo di stenosi, che merita una citazione particolare, è coartazione.

ORIGINE DELLA PAROLA

Il termine "stenosi" deriva dalla parola greca "sténosis" (στένωσις), che vuol dire "restringimento".

RI-FORMAZIONE DI UNA STENOSI

Talvolta, anche quando i trattamenti sono adeguati e tempestivi, una stenosi può riformarsi nella stessa posizione precedente e provocare gli stessi disturbi che determinava il precedente restringimento.
La ri-formazione di una stenosi prende il nome di restenosi.

Cause

Tra le possibili cause di una stenosi, rientrano:

  • L'aterosclerosi. Questa condizione è responsabile di lesioni all'interno delle arterie. A seguito di tali lesioni, il lume interno delle arterie interessate può restringersi. Un restringimento del lume arterioso pregiudica il flusso di sangue lungo il tratto di arteria affetta.
  • Difetti congeniti, ossia alterazioni anatomiche di organi o altre strutture presenti fin dalla nascita.
  • Il diabete
  • Fattori iatrogeni. L'aggettivo iatrogeno fa riferimento a "qualcosa che è indotto dal medico o dalla medicina", ovviamente senza alcuna intenzionalità.
    Per capire meglio, possono definirsi iatrogene quelle condizioni o quelle complicanze che insorgono direttamente o indirettamente a causa degli interventi del curante (inteso come persona o come rimedio terapeutico). Un esempio è la stenosi uretrale conseguente a un intervento di prostatectomia (asportazione chirurgica della prostata) o di TURP (rimozione parziale della prostata).
  • Infezioni
  • Processi infiammatori o irritativi
  • Processi di ischemia
  • Tumori (o neoplasie). Un tumore solido è una massa di cellule che, per lo spazio occupato, può comprimere organi e strutture anatomiche adiacenti. Se gli organi o le strutture anatomiche adiacenti sono elementi cavi di forma tubulare, la compressione indotta dal tumore può restringere le dimensioni del lume interno dei suddetti elementi e provocare fenomeni di stenosi.
    Questo particolare processo di compressione, provocato dalle neoplasie solide, prende il nome di "effetto massa del tumore".
  • Fumo di sigaretta
  • Processi di calcificazione
  • Traumi di varia natura. Eventi traumatici capaci di determinare stenosi sono, per esempio, le ustioni, la perfrigerazione o gli urti.
  • Farmaci o sostanze tossiche

PATOGENESI: STENOSI FUNZIONALI E STENOSI ORGANICHE

Dal punto di vista della patogenesi (cioè di come s'instaura un determinato processo morboso), i medici classificano le stenosi in: stenosi funzionali e stenosi organiche.


Tra le stenosi funzionali, rientrano tutti quei restringimenti conseguenti a spasmi (o contratture) degli sfinteri o delle pareti muscolari costituenti gli organi cavi.
In genere, le stenosi funzionali sono temporanee, quindi dopo un certo lasso di tempo c'è un ripristino spontaneo della normalità.
Sono possibili cause di stenosi funzionale: le ustioni limitate, i fenomeni di perfrigerazione, i processi infiammatori locali, le infezioni, l'assunzione di determinati farmaci o il contatto con certe sostanze tossiche.


Passando quindi alle stenosi organiche, rientrano in tale categoria tutti i restringimenti dovuti ad alterazioni anatomiche di carattere persistente.
Le stenosi organiche possono essere congenite oppure acquisite (cioè sviluppate nel corso della vita).

Cause potenziali di una stenosi organica acquisita sono: le infiammazioni particolarmente gravi, le ustioni severe che provocano la formazione di tessuto cicatriziale, i traumi di una certa entità, le lesioni parassitarie (quindi infezioni) o i processi neoplastici.


Stenosi organiche: stenosi intrinseche ed estrinseche
Per le stenosi organiche, i medici hanno pensato a un'ulteriore suddivisione: le stenosi organiche intrinseche e le stenosi organiche estrinseche.
Sono stenosi organiche intrinseche tutti i restringimenti che derivano da un'alterazione anatomica della parete interna dell'organo cavo interessato.

Sono invece stenosi organiche estrinseche tutti i restringimenti che conseguono a processi aventi sede all'esterno delle pareti proprie dell'organo cavo interessato.

Caratteristiche generali

Secondo i libri di medicina, una stenosi si distingue per almeno 4 caratteristiche generali fondamentali:

  • L'entità o gravità, ossia il grado di riduzione del calibro dell'elemento anatomico interessato.
  • L'estensione, ossia la lunghezza del tratto interessato dal restringimento.
  • La durata del restringimento. Esistono, infatti, stenosi saltuarie, intermittenti, di durata temporanea e stenosi persistenti, permanenti.
  • La progressività, ossia la tendenza al continuo peggioramento. Alcune stenosi possono sfociare in un'occlusione totale dell'elemento anatomico cavo interessato.

Diagnosi

Per una diagnosi corretta e definitiva di stenosi, sono fondamentali gli esami di diagnostica per immagini, come per esempio la TAC (o Tomografia Assiale Computerizzata), la risonanza magnetica nucleare (RMN), i raggi X, le procedure di tipo ecografico (N.B: queste variano a seconda dell'organo interessato) o la coronarografia.

Tipi

I medici patologi distinguono le stenosi in base a dove risiede il restringimento.
Secondo questo criterio di distinzione, esisterebbero almeno 6 tipi di stenosi e numerosi sottotipi.
I 6 tipi di stenosi sono:

  • Le stenosi dell'apparato digerente, i cui principali sottotipi sono:
    • La stenosi esofagea
    • La stenosi cardiale
    • La stenosi pilorica
    • La stenosi dell'intestino tenue (precisamente duodenale sottopapillare)
    • La stenosi biliare
    • La stenosi dell'intestino crasso
  • Le stenosi dell'apparato respiratorio, i cui principali sottotipi sono:
    • La stenosi laringea
    • La stenosi tracheale
    • La stenosi bronchiale
  • Le stenosi dell'apparato cardiocircolatorio, i cui principali sottotipi sono:
    • Le stenosi valvolari
    • Le stenosi delle arterie di grosso, medio e piccolo calibro
    • Le stenosi venose
  • Le stenosi del sistema urinario, i cui principali sottotipi sono:
  • Le stenosi dell'apparato genitale femminile, i cui principali sottotipi sono:
  • Le stenosi del sistema nervoso, i cui principali sottotipi sono:

STENOSI DELL'APPARATO DIGERENTE

La stenosi esofagea e la stenosi cardiale interessano, rispettivamente, l'esofago e il cardias (ossia la valvola che separa l'esofago dallo stomaco); la loro presenza è causa di rigurgito alimentare.
La stenosi pilorica riguarda il piloro, cioè la regione di passaggio tra stomaco e duodeno. La sua comparsa è motivo di vomito e gastrectasia.
La stenosi duodenale sottopapillare interessa il duodeno e provoca, generalmente, vomito contenente bile.
La stenosi biliari concerne le vie biliari ed è responsabile di coliche epatiche e segni di colestasi.
Infine, la stenosi dell'intestino crasso induce la comparsa di disturbi della defecazione, con evacuazioni stentate o rallentate, e sindromi occlusive o subocclusive.

STENOSI DELL'APPARATO RESPIRATORIO

La stenosi laringea è il restringimento anomalo della laringe; la stenosi tracheale è il restringimento anomalo della trachea; infine, la stenosi bronchiale è il restringimento anomalo dei bronchi.
Il sintomo più caratteristico delle stenosi dell'apparato respiratorio è la dispnea (o fiato corto): in generale, i disturbi dispnoici sono tanto più gravi quanto più l'ostacolo è situato in alto, lungo le vie aeree.
Altre manifestazioni cliniche possibili sono: la tosse, la respirazione rumorosa e il ristagno dei secreti catarrali a livello bronchiale.

Stenosi dell'Apparato Cardiocircolatorio

Una stenosi valvolare è il restringimento patologico di una delle 4 valvole cardiache, che sono: la valvola mitrale, la valvola aortica, la valvola bicuspide e la valvola polmonare.
Se non trattata adeguatamente, una stenosi valvolare può portare all'instaurarsi di una condizione di scompenso cardiaco.
Le stenosi delle arterie (o stenosi arteriose) sono restringimenti anomali dei vasi che conducono il sangue ossigenato ai vari organi e tessuti del corpo. Tipiche conseguenze delle stenosi arteriose sono: a monte del restringimento, ipertensione e dilatazione del calibro vasale, e, a valle del restringimento, ipotensione e riduzione del flusso sanguigno.
Infine, le stenosi venose sono i restringimenti anomali dei vasi che riconducono il sangue povero di ossigeno al cuore.
Tra le manifestazioni cliniche tipiche delle stenosi venose, rientrano: edema da stasi, flebectasie (fenomeni di dilatazione delle vene) e varici prima del restringimento.

STENOSI DEL SISTEMA URINARIO

Le stenosi dei calici renali e le stenosi degli ureteri possono essere causa di idronefrosi parziale o totale, infezioni e/o dolore addominale.
La stenosi uretrale – cioè la stenosi dell'uretra – può determinare: alterazioni del flusso d'urina (per esempio: una riduzione del mitto o il mitto a spray), infezioni, orinazione dolorosa, svuotamento incompleto della vescica, sangue nelle urine, esigenza di urinare spesso e/o incontinenza.

STENOSI DELL'APPARATO GENITALE FEMMINILE

Le stenosi tubariche, del canale cervicale e vaginali possono determinare, rispettivamente, idrosalpinge (ostruzione delle fimbrie e distensione tubarica con liquido non purulento), ematometra (raccolta di sangue nella cavità uterina) ed ematocolpo (raccolta di sangue nella vagina).

STENOSI DEL SISTEMA NERVOSO

La stenosi vertebrale è il restringimento patologico di una o più aree del canale vertebrale (o spinale), canale entro cui risiede il midollo spinale, componente fondamentale del sistema nervoso centrale (insieme all'encefalo).
In genere, chi sviluppa una stenosi vertebrale lamenta: dolore (per effetto dello schiacciamento del midollo spinale, provocato dal restringimento del canale vertebrale), parestesie, ipostenia e riduzione dei riflessi.
Per quanto concerne invece le stenosi che pregiudicano il sistema circolatorio liquorale, queste sono responsabili, principalmente, di idrocefalo e sintomi associati a tale condizione.
Tra le stenosi che pregiudicano il sistema circolatorio liquorale, meritano una citazione particolare la stenosi dell'acquedotto di Silvio e la cosiddetta atresia dei forami.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza