Sintomi Fibromialgia: quali sono? Quali parti del corpo colpisce?

Sintomi della Fibromialgia
La fibromialgia è una malattia che colpisce l'apparato locomotore, provocando dolore muscolo-scheletrico e sintomi di affaticamento.
La sindrome fibromialgica è comunemente caratterizzata dalla coesistenza dei seguenti sintomi:
- Dolore diffuso, cioè simmetrico rispetto al punto vita e presente su entrambi i lati del corpo;
- Soglia del dolore diminuita, con iperalgesia ed allodinia;
- Tender points (zone muscolari e d'inserzione tendinea che evocano una risposta dolorosa particolarmente acuta nel paziente, anche dopo una pressione di modesta entità);
- Ansia o depressione;
- Stanchezza invalidante.
Una sindrome è un insieme di sintomi: quando essi esistono contemporaneamente, implicano la presenza di una specifica malattia od una maggiore probabilità di sviluppare tale condizione.
Nel caso della fibromialgia, questa considerazione assume una particolare importanza: rappresenta una patologia complessa e di difficile definizione diagnostica, caratterizzata da un quadro primariamente doloroso, simile ad altre patologie. La presentazione clinica della fibromialgia può essere molto variabile e la comparsa dei sintomi può procedere in modo altalenante.
Per approfondire: Sintomi Sindrome FibromialgicaCaratteristiche del dolore
Il quadro doloroso della fibromialgia interessa principalmente:
- Aree muscolo-tendinee;
- Articolazioni.
Il dolore può variare per intensità e localizzazione in ciascun paziente, e si manifesta con due peculiari caratteristiche:
- Iperalgesia: consiste nella percezione di un dolore molto intenso in risposta a stimoli dolorosi lievi;
- Allodinia: è la percezione di dolore in risposta a stimoli che normalmente non sono dolorosi.

Complessivamente, il dolore associato alla fibromialgia:
- È descritto dai pazienti fibromialgici come un dolore diffuso, generalizzato e persistente, derivante dai muscoli. Per essere considerato "diffuso", il dolore deve coinvolgere tutto il corpo: occorre in entrambi i lati, destro e sinistro, del corpo, sia sopra che sotto il punto vita, e nel torace, collo, e la metà o bassa della schiena. La fibromialgia è caratterizzata dalla persistenza del dolore anche dopo il trattamento con antidolorifici ed antinfiammatori tradizionali.
- Può manifestarsi in qualsiasi zona del corpo, ma può anche essere polidistrettuale, concentrandosi soprattutto su collo, schiena, spalle e braccia. Oltre al dolore vero e proprio, localmente possono manifestarsi alterazioni della normale sensibilità.
- È spesso associato ad un substrato psicologico soggettivo (esempio: stress emotivo). I sintomi descritti, in alcuni casi, si riferiscono ad una sensazione amplificata e non ad una reale disfunzione.
I fattori esterni che contribuiscono a provocare un peggioramento dei sintomi sono:
- Ansia e stress (eventi particolari, traumi, lutti familiari);
- Stanchezza fisica e mentale (stress lavorativi);
- Eccessiva attività fisica o, al contrario, inattività fisica;
- Mancanza di riposo;
- Cambiamenti meteorologici e variazioni della pressione atmosferica;
- Ambienti umidi o freddi.
Astenia
L'affaticamento associato alla fibromialgia si riferisce ad una stanchezza costante e limitante: è un esaurimento totalizzante delle forze che può interferire con le attività professionali, personali o sociali. I sintomi includono profonda stanchezza e scarsa capacità di resistenza, anche mentre si svolgono attività banali, come cucinare o fare la spesa.
Disturbi del ritmo del sonno
La difficoltà di addormentarsi e la sensazione di dolore sono regolate direttamente dal cervello. I pazienti fibromialgici si svegliano spesso esausti, anche se riferiscono di dormire per lunghi periodi di tempo. Il riposo notturno è spesso disturbato dal dolore e molti soggetti presentano insonnia e frequenti risvegli notturni. I ricercatori medici hanno documentato anomalie specifiche e distintive nella fase 4 del sonno profondo: i pazienti fibromialgici tendono ad interrompere costantemente il sonno profondo con un ritorno al sonno "superficiale", a causa di un'attività cerebrale simile a quella che si verifica nel cervello quando sono svegli (anomalia alfa-delta).
Altri sintomi/Condizioni coesistenti
Nel soggetto affetto da fibromialgia, possono presentarsi una vasta gamma di sintomi.
Il quadro può essere molto variabile da paziente a paziente: questi segni clinici possono manifestarsi da soli o in associazione.
La fibromialgia primaria può essere associata a:
- Diminuzione della forza muscolare nelle mani e nelle braccia, rigidità ed impaccio nel movimento al risveglio, crampi (soprattutto notturni) e sensazione di gonfiore a mani e/o piedi (anche se non sono effettivamente gonfi).
- Depressione o ansia: sono spesso secondari allo stato di cronicità dei sintomi e alla scarsa considerazione che i familiari ed il medico dedicano al paziente. Disturbi comunemente in comorbidità con la presentazione clinica della fibromialgia (soprattutto l'ansia, la depressione, la sindrome dell'intestino irritabile e quela da stanchezza cronica).
- Mal di testa: cefalea ed emicrania sono spesso conseguenza del sonno non ristoratore o secondarie a contratture muscolari al collo e/o alla parte superiore della schiena.
- Disturbi della sensibilità: formicolio od intorpidimento alle dita delle mani e/o dei piedi, disestesie termiche (senso anomalo di freddo e di caldo) e sindrome delle gambe senza riposo, che riflettono un'alterazione della percezione del dolore e della sensibilità a livello del sistema nervoso centrale. Il termine medico per queste sensazioni è parestesia.
- Fascicolazione: consiste nella contrazione spontanea, rapida e ad intervalli regolari, di una o più unità motorie, senza esito motorio. Talvolta, il fenomeno è associato alla comparsa di crampi muscolari.
- Alterazioni della memoria e difficoltà di concentrazione: sono secondarie alla stanchezza e alla mancanza di sonno ristoratore (in inglese, queste manifestazioni sono chiamate "fibro-fog", annebbiamento fibromialgico).
Esiste poi una serie di altre condizioni che spesso si verificano contemporaneamente alla fibromialgia. Ai disturbi del sistema nervoso centrale e periferico possono variabilmente associarsi:
- Disturbi gastrointestinali: in circa il 40-70% dei pazienti fibromialgici è presente la sindrome dell'intestino irritabile, con dolori addominali, diarrea, nausea, stitichezza o meteorismo; può verificarsi anche dispepsia (disturbo gastrico connesso alle funzioni digestive), malattia da reflusso gastroesofageo ecc.;
- Dolore cronico pelvico;
- Fenomeno di Raynaud (vasospasmo eccessivo provocato da uno stimolo fisiologico di vasocostrizione, indotto da stimoli simpatici);
- Tachicardie e palpitazioni;
- Dismenorrea (crampi mestruali dolorosi);
- Problemi urologici: incontinenza parziale, pollachiuria e minzione dolorosa;
- Visione sfocata e fotofobia (eccessiva sensibilità alla luce);
- Ipersensibilità della pelle ed eruzioni cutanee;
- Secchezza degli occhi e della bocca;
- Acufeni, disturbi della coordinazione e vertigini;
- Disordini craniomandibolari o temporomandibolari.
Fibromialgia secondaria
La fibromialgia può verificarsi da sola o in associazione ad altre condizioni patologiche:
- L'artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico e la sindrome di Sjögren: il 20-30% dei pazienti con artrite reumatoide e lupus eritematoso sistemico può anche soffrire di fibromialgia. Altre condizioni reumatiche sistemiche che si associano a fibromialgia includono: artrosi, polimialgia reumatica, polimiosite e connettiviti maggiori.
- Malattie infettive: dalle sindromi mononucleosiche (virus di Epstein-Barr/EBV) alle infezioni da HBV (virus dell'epatite B) e HCV (virus dell'epatite C).
- Neoplasie.
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