Ultima modifica 19.11.2018

Generalità

La sindrome di Münchausen è una malattia mentale e del comportamento, che induce le persone a dolersi per disturbi e sintomi inventati; il tutto col solo intento di mettersi al centro della scena e sembrare dei malati gravi.
Sindrome di MunchausenGli esperti non hanno ancora chiarito pienamente le cause della sindrome: qualcuno sostiene che, alla sua origine, vi sia un trauma infantile; qualcun altro, invece, ritiene che derivi da un disturbo di personalità.
I sintomi della sindrome di Münchausen consistono in comportamenti assai particolari, come per esempio auto-prodursi dei danni fisici, alterare gli esami diagnostici, sottoporsi senza ragione a trattamenti invasivi e pericolosi ecc.
La diagnosi non è per nulla facile, perché i pazienti sanno fingere molto bene.
Per guarire, serve notevole collaborazione da parte del malato, il quale deve rendersi conto di essere affetto dalla sindrome di Münchausen e di aver bisogno di un aiuto.

Cos'è la sindrome di Münchausen?

La sindrome di Münchausen è un disturbo psichiatrico e comportamentale, che induce chi ne è affetto a lamentare malattie e sintomi inesistenti al solo scopo di mettersi al centro dell'attenzione e passare per un malato.
In altre parole, i malati di sindrome di Münchausen cercano in tutti i modo di porsi al centro della scena, inventando problemi fisici o psicologici oppure facendosi deliberatamente del male.


NOTA BENE: La sindrome di Münchausen è conosciuta anche come disturbo fittizio o dipendenza da ospedale.

EPIDEMIOLOGIA

Alcuni ricerche anglosassoni riportano che ad ammalarsi maggiormente di sindrome di Münchausen sono:

  • Le donne tra i 20 e i 40 anni, che lavorano molto spesso in qualche struttura ospedaliera come infermiera o tecnico di laboratorio.
  • Gli uomini bianchi non sposati aventi tra i 30 e i 50 anni.

È difficile stabilire quanto sia diffusa la sindrome di Münchausen, in quanto le persone che ne sono affette sono molto abili nell'ingannare i medici. Basti pensare che alcuni pazienti particolarmente gravi, se scoperti, si rivolgono ad altri dottori cambiando identità.

VARIANTE DELLA SINDROME DI MÜœNCHAUSEN

Sindrome di Munchausen Madre

Figura: Un classico esempio di sindrome di Münchausen per procura è rappresentato dalle madri che fanno ammalare volontariamente un figlio, per attirare l'attenzione.

Alcune persone procurano volontariamente dei danni a chi dipende da loro, allo scopo di attirare l'attenzione. Questo particolare comportamento è collegato alla sindrome di Münchausen e viene, infatti, chiamato anche sindrome di Münchausen per procura.

Un classico esempio di sindrome di Münchausen per procura è rappresentato da certe madri che, per porsi al centro della scena, fanno di tutto per far ammalare il o i propri figli.

È IPOCONDRIA? O È IL COSIDDETTO "FINGERSI MALATO"?

La sindrome di Münchausen non è né ipocondria né il cosiddetto "fingersi malato" per evitare qualche fastidiosa incombenza.
Gli ipocondriaci sono persone ossessionate dall'avere qualche malattia e che "vedono", in ogni piccolo malessere, una grave patologia. Non è, tuttavia, nelle loro intenzioni porsi morbosamente al centro dell'attenzione.
Le persone che hanno l'abitudine di fingersi malate, invece, sono soggetti che hanno uno scopo personale ben più concreto dei malati della sindrome di Münchausen: essi cercano, con le loro "invenzioni", di liberarsi da impegni gravosi e poco graditi (per esempio, in ambito lavorativo o scolastico).

DA DOVE DERIVA IL NOME?

barone di Münchausen

Figura: : il barone di Münchausen e le sue avventure sono state anche il soggetto di un film.

Il nome sindrome di Münchausen deriva da un aristocratico tedesco, il barone Karl Friedrich Hieronymus Freiherr von Münchhausen, il quale era famoso per raccontare storie e avventure fantastiche a cui aveva partecipato da protagonista.

 

Cause

Le cause d'insorgenza della sindrome di Münchausen sono poco chiare e presentano ancora dei punti in sospeso. Secondo gli esperti, i quali tengono a precisare che ogni teoria è ancora da dimostrare, la dipendenza da ospedale potrebbe essere dovuta a:

  • Un'infanzia particolare, contraddistinta da un trauma affettivo, da un disturbo emotivo o da una malattia per la quale sono state praticate lunghe cure mediche.
  • Un disturbo di personalità, ovvero un problema di salute mentale per cui il paziente affetto ha pensieri e comportamenti anormali.

INFANZIA TRAUMATICA

La tesi secondo cui un'infanzia traumatica e difficile può dar origine alla sindrome di Munchausen deriva dall'osservazione che:

  • Alcuni malati, nel corso della loro infanzia, sono stati abbandonati o eccessivamente trascurati dai genitori. Secondo gli esperti, tale trascuratezza ha fatto nascere in queste persone il desiderio di porsi al centro dell'attenzione, talvolta anche con metodi pericolosi (come per esempio procurandosi di proposito delle ferite).
  • Altri malati sono stati colpiti, in età giovanile, da una malattia che ha richiesto attenzioni particolari e prolungate cure mediche. Secondo i sostenitori della suddetta tesi, un avvenimento di questo genere può portare un individuo a desiderare, anche in età adulta, gli stessi riguardi e le stesse premure da parte del mondo che lo circonda.

DISTURBO DI PERSONALITà€

Secondo alcuni studiosi delle malattie mentali, ci sono dei disturbi di personalità fortemente connessi alla sindrome di Münchausen (N.B: tale convinzione deriva dal fatto che i pazienti ne mostrano i sintomi). I tre principali sono:

  • Il disturbo antisociale di personalità. Gli individui che ne sono affetti disprezzano qualsiasi legge o regola della società, sono aggressivi, irresponsabili, indifferenti ai sentimenti altrui e inosservanti della sicurezza propria o altrui.
  • Il disturbo borderline di personalità. Le persone che ne sono affette hanno un umore instabile, sono estremamente impulsive, hanno rapporti turbolenti con gli altri e faticano a organizzare i propri pensieri.
  • Il disturbo narcisistico di personalità. I soggetti che ne sono affetti credono di essere speciali o unici, sono preoccupati solo del proprio successo personale, non danno alcuna importanza ai sentimenti altrui e sono convinti che gli altri provino invidia per loro.

Come si può intuire, le tre condizioni sopradescritte portano il malato a isolarsi dal contesto sociale e a non avere affetti o rapporti stabili con parenti e amici.

Sintomi e Complicanze

Le persone con sindrome di Münchausen lamentano malesseri che non hanno oppure si auto-procurano dei danni fisici per risultare malate di qualcosa, e mettersi al centro dell'attenzione.
Esse hanno varie abitudini:

  • "Scelgono" sintomi o problemi fisici difficilmente dimostrabili o documentabili, come per esempio forti mal di testa, intensi dolori alla pancia, svenimenti, attacchi di epilessia ecc.
  • Alterano il risultato dei test diagnostici facili da manomettere. Ad esempio, riscaldano il termometro che hanno usato per misurarsi la temperatura corporea oppure aggiungono del sangue alle urine raccolte per delle analisi.
  • Si auto-infliggono tagli e bruciature, assumono di proposito abbondanti dosi di farmaci e/o mangiano volontariamente cibi scaduti o mal conservati.
  • Fanno di tutto per peggiorare una loro condizione di salute non ottimale. Per esempio, se si sono procurati una ferita (deliberatamente oppure no, non è importante), cercano di infettarla in ogni modo, toccando feci e qualsiasi oggetto che può rappresentare una fonte di batteri.

ALTRI COMPORTAMENTI SINTOMATICI DELLA SINDROME DI MUNCHAUSEN

I malati di sindrome di Münchausen si contraddistinguono, poi, per altri comportamenti particolari (come per esempio raccontare storie incredibili sul proprio passato, recarsi di continuo in tutti i centri ospedalieri della zona in cui abitano ecc.), considerati estremamente indicativi della malattia.
L'elenco completo di tali comportamenti, che si potrebbero definire col termine sintomatici, è riportato nella tabella sottostante.


Tabella. Quadro completo dei comportamenti sintomatici di un malato di sindrome di Münchausen.

Frequentano spesso un po' tutti gli ospedali della zona.

Sostengono di avere avuto una grave malattia in passato, ma di non poterla documentare con niente, perché, ai tempi di questa, vivevano all'estero.

Denunciano sintomi che non vengono confermati da alcun esame diagnostico svolto.

Hanno un'ottima conoscenza medica.

Mentre sono ricoverati in ospedale, non ricevono alcuna visita da parte di parenti e amici (N.B: perché sono persone che tendono a isolarsi).

Diversamente dalle persone normali, che temono gli interventi chirurgici e le procedure diagnostiche invasive, si dimostrano assai disponibili a qualsiasi tipo di trattamento, anche se estremamente pericoloso.

Sono molto vaghi nel riportare i sintomi di una malattia che sostengono di avere oppure li descrivono come se avessero consultato un testo di medicina pochi istanti prima.

Raccontano storie fantastiche sul proprio passato (per esempio, narrano di essere stati degli ex campioni dello sport) o sul passato dei parenti più stretti.

Si iscrivono ai gruppi di supporto on-line riservati alle persone affette da malattie gravi e vi partecipano come fossero dei malati veri ("Münchausen su internet")

I MALATI DI SINDROME DI MÜœNCHAUSEN E INTERNET

Recentemente si è scoperto che i malati di sindrome di Münchausen si iscrivono ai gruppi di supporto on-line per persone con gravi malattie (come tumori solidi, leucemie, fibrosi cistica ecc.) e ingannano tutti i partecipanti raccontando storie completamente inventate.
Tale situazione, assai spiacevole, è considerata ormai un sintomo della malattia ed è stata definita dagli esperti con il termine "Münchausen su internet" (in inglese è: Münchausen by internet).


Come riconoscere un malato di sindrome di Münchausen sul web?
Un esperto del cosiddetto "Münchausen su internet" ha stilato un elenco dei comportamenti sintomatici tipici di chi è affetto da tale condizione. Ecco i punti fondamentali:

  • Scrivono generalmente messaggi molto lunghi, ricchi di informazioni e simili, per stile, a un sito internet di medicina.
  • Riportano di essere stati protagonisti di situazioni gravissime, che si sono, però, risolte con una guarigione miracolosa.
  • Si contraddicono spesso, perché dimenticano ciò che affermano in prima battuta.
  • Riportano di essere continuamente al centro di esperienze di vita drammatiche, riguardanti loro o qualche loro parente stretto.

Diagnosi

Diagnosticare la sindrome di Münchausen non è affatto semplice, nemmeno per un medico esperto. Ciò è dovuto al fatto che le persone con tale malattia sanno fingere molto bene e conoscono diversi modi, tutti molto efficaci, per procurarsi dei danni senza destare il minimo sospetto.
Com'è allora possibile accorgersene?
Per diagnosticare la dipendenza da ospedale è necessario porre attenzione ai particolari e, soprattutto, ai comportamenti che nel capitolo precedente si sono definiti come sintomatici.

COSA FANNO I MEDICI SE HANNO QUALCHE SOSPETTO?

Qualora un medico abbia dei sospetti su un paziente, procede generalmente nel seguente modo. Per prima cosa valuta se c'è o meno coerenza tra quanto affermato dal potenziale malato di sindrome di Münchausen e ciò che emerge dalle indagini cliniche preliminari, riguardanti quest'ultimo.
In secondo luogo, prova a mettersi in contatto con i familiari o con gli amici più stretti del malato, per scoprire se il loro caro è una persona sincera oppure se ha qualche disturbo mentale.
Infine, prescrive dei test e dei chuck-up d'approfondimento, allo scopo di chiarire se i disturbi fisici in atto sono auto-procurati oppure no (per esempio, mediante un esame del sangue, capisce se il paziente ha assunto dei farmaci che potrebbero dare uno dei sintomi mostrati dal paziente).

DIAGNOSI DIFFERENZIALE

Una volta appurato che il paziente mente sul proprio stato di salute, il medico è chiamato a scoprire il motivo di tale comportamento. Per chiarire ciò, procede per esclusione, focalizzando la propria attenzione su tre questioni:

  • Il soggetto mente per un fine economico, come per esempio l'ottenimento di un'invalidità o di un risarcimento?
  • Il soggetto mente nella speranza di ricevere dei farmaci antidolorifici a base di oppiacei (dai quali si può essere dipendenti)?
  • Il soggetto mente per poter assentarsi dal lavoro o per sottrarsi a qualche gravosa incombenza?

Se la risposta alle tre sopraccitate domande è no, e se l'unica motivazione reale è mettersi al centro dell'attenzione, allora è possibile che il paziente soffra di sindrome di Münchausen.


I tre punti fondamentali su cui si fonda la diagnosi di sindrome di Münchausen:
  • I dati clinici confermano che il paziente si auto-procura i danni che lamenta di fronte al medico.
  • La motivazione che spinge a inventarsi, o ad auto-procurarsi, dei disturbi è dovuta alla volontà di passare per un malato.
  • Non ci sono altre ragioni, se non la precedente, che spingono ad agire contro sé stessi e a farsi del male.

Trattamento

Curare le persone affette da sindrome di Münchausen è assai difficile, perché, molto spesso, non ammettono o non si rendono conto di essere malate e di aver bisogno di aiuto. Ciò porta al rifiuto di qualsiasi forma di psicoterapia e del supporto di figure esperte in materia. Quando però il paziente riesce a comprendere la propria condizione e accetta di collaborare col proprio psicoterapeuta, ha buone possibilità di guarire.
Durante il percorso terapeutico, è fondamentale anche l'appoggio dei familiari e degli amici più stretti, i quali non devono isolare il parente ammalato ma stargli accanto, specie nei momenti peggiori.

PSICOTERAPIA

Un paziente collaborativo, nelle mani di un psicoterapeuta esperto, viene generalmente sottoposto a psicoanalisi e a psicoterapia cognitivo-comportamentale.
La psicoanalisi si basa sulla ricerca e sulla risoluzione di convinzioni inconsce sbagliate (le quali, secondo Sigmund Freud che è stato il fondatore della psicoanalisi, sono il motivo di molte malattie mentali) .
La psicoterapia cognitivo-comportamentale, invece, consiste nel preparare il paziente a riconoscere e a dominare i cosiddetti "pensieri distorti" (ovvero i sintomi della sindrome di Münchausen). Essa prevede una parte "in studio", con lo psicoterapeuta, e una parte "a casa", riservata all'esercizio e al miglioramento delle tecniche di dominio.

SUPPORTO DEI FAMILIARI

Come anticipato, i familiari e gli amici più stretti devono aiutare il paziente, anche se, talvolta, può risultare difficile stare in sua compagnia. Per riuscire al meglio in tale scopo, è fondamentale che queste persone comprendano le caratteristiche principali della sindrome di Münchausen e sappiano come comportarsi nel momento del bisogno.

FARMACI

Durante la psicoterapia, è possibile che vengano prescritti anche dei farmaci antidepressivi, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), per far fronte ad eventuali forme di depressione dovute all'isolamento sociale.
Tuttavia, è bene ricordare che, con i soli antidepressivi, non si può guarire dalla sindrome di Münchausen.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza