Ultima modifica 14.02.2021

Generalità

La sindrome coronarica acuta è quell'insieme di sintomi e segni che insorge a causa di un restringimento, più o meno severo, delle arterie coronarie. Nella maggior parte dei casi, all'origine di tale restringimento, c'è l'aterosclerosi.
Sindrome coronarica acutaCaratterizzata principalmente da dolore al petto e dispnea, la sindrome coronarica acuta può essere sinonimo di un attacco di cuore oppure di un'angina instabile. Nel primo caso l'occlusione delle coronarie è tale da determinare la morte del miocardio; nel secondo caso, invece, non è ancora così grave da indurre la morte del tessuto muscolare cardiaco.
Solitamente, le prime indagini diagnostiche consistono in un elettrocardiogramma e in esami del sangue; se poi il tempo lo permette, si svolgono ulteriori accertamenti.
L'invasività del trattamento (solo farmacologico o anche cardiochirurgico) dipende dall'entità del restringimento e dalla severità dei sintomi.

Cos'è la sindrome coronarica acuta?

Sindrome coronarica acuta è il termine con cui i medici indicano qualsiasi sofferenza cardiaca dovuta a un restringimento delle arterie coronarie.
Le arterie coronarie, o più semplicemente coronarie, sono i vasi sanguigni che conducono il sangue ossigenato al miocardio, cioè il tessuto muscolare del cuore. Una loro grave occlusione può ridurre fortemente l'apporto di sangue in un dato settore del cuore (ischemia) e, nei casi più gravi, indurre la morte del tessuto interessato (infarto).

SINDROME CORONARICA ACUTA, ATTACCO DI CUORE E ANGINA INSTABILE

La sindrome coronarica acuta può essere il risultato di un attacco di cuore o di un episodio di angina instabile. A stabilirne l'esatta natura è solo un'indagine diagnostica accurata.

  • L'attacco di cuore (o infarto del miocardio) è una condizione morbosa molto grave, caratterizzata da una chiusura delle coronarie talmente importante che parte del miocardio va incontro a necrosi (cioè muore).
    La morte del tessuto muscolare cardiaco è definitiva (N.B: viene sostituito da tessuto cicatriziale) e comporta la stabile riduzione della funzionalità cardiaca. Un cuore che non funziona come dovrebbe pregiudica la circolazione sanguigna verso i vari distretti del corpo.
    Dal punto di vista clinico, la sindrome coronarica acuta può presentarsi come un infarto del miocardio successivo a un'occlusione totale di un vaso coronarico oppure come un infarto del miocardio successivo a un'occlusione parziale delle coronarie.
  • L'angina instabile è una condizione patologica meno grave dell'attacco di cuore, ma pur sempre legata in qualche modo a un restringimento a livello delle coronarie.
    Nell'angina instabile, l'occlusione non è tale da provocare la morte del miocardio; però, in assenza di cure adeguate, il processo di necrosi potrebbe verificarsi a distanza di breve tempo.
    Il termine instabile indica che l'angina compare in maniera improvvisa e anche a riposo (N.B: l'angina stabile, invece, insorge meno repentinamente e mai a riposo, solo sotto sforzo).

EPIDEMIOLOGIA

La sindrome coronarica acuta è una patologia alquanto comune.
Per esempio, nel Regno Unito, sembra sia responsabile di circa 114.000 ricoveri ospedalieri all'anno.
Le persone maggiormente colpite sono i soggetti di età superiore ai 50 anni, anche se occorre specificare che la suddetta malattia cardiaca può insorgere anche in giovani adulti.
Il sesso più interessato è quello maschile.

Cause

La principale causa della sindrome coronarica acuta e dell'occlusione coronarica che la contraddistingue è l'aterosclerosi.
L'aterosclerosi è una malattia degenerativa delle arterie di medio e grosso calibro, che favorisce il deposito di grasso ed altre sostanze sulla parete vasale interna.

Aterosclerosi

Figura: l'aterosclerosi è la principale causa della sindrome coronarica acuta. Tra i fattori che favoriscono l'aterosclerosi, rientra una dieta errata, contenente molti grassi.

Questo deposito - chiamato ateroma o placca aterosclerotica - ostacola il flusso sanguigno e, se si rompe, dà luogo a una reazione infiammatoria che sfocia in un aumento della sua grandezza e a un peggioramento del quadro precedente.
L'aterosclerosi, quindi, è una condizione morbosa progressiva, che potrebbe rimanere silente per anni, salvo poi determinare gravi conseguenze.

ALTRE CAUSE

Il processo di occlusione delle arterie coronarie, che induce poi la sindrome coronarica acuta, può insorgere per motivi diversi dall'aterosclerosi.
Infatti, può essere altrettanto determinante:

  • La presenza di un'infiammazione a livello delle coronarie (vasculite coronarica). Si tratta di un fenomeno alquanto raro.
  • Un episodio di embolia coronarica, successivo alla disgregazione di un coagulo sanguigno formatosi in un vaso differente dalle coronarie. In altre parole, da un trombo situato in un vaso sanguigno o in una cavità cardiaca può distaccarsi una sua parte e farsi trasportare dal sangue fino alle coronarie.
  • L'assunzione di cocaina.
  • L'essersi sottoposti a un intervento di cardiochirurgia. La chirurgia del cuore presenta un discreto margine di rischio e la sindrome coronarica acuta rientra tra i possibili pericoli di tale pratica.
  • La presenza di alcune rare malattie di cuore.

Fattori che inducono l'aterosclerosi:

Talvolta, l'aterosclerosi e le sopraccitate cause agiscono di concerto.

FATTORI DI RISCHIO

I fattori di rischio della sindrome coronarica acuta, cioè tutte quelle situazioni che predispongono alla comparsa del suddetto disturbo di cuore, sono gli stessi che si annoverano per l'infarto del miocardio e le malattie cardiovascolari in generale.
Si possono suddividere in due categorie: i fattori favorenti non modificabili e i fattori favorenti modificabili.
Tra i non modificabili, si ricordano:

  • L'età avanzata
  • Il sesso maschile
  • La predisposizione familiare alle malattie di cuore
  • L'appartenenza a gruppi etnici particolarmente predisposti ai disturbi cardiovascolari, come per esempio la popolazione caraibica o la popolazione afroamericana.

Tra i fattori modificabili, invece, meritano una menzione:

  • L'ipertensione
  • L'obesità
  • L'ipercolesterolemia
  • La sedentarietà
  • Una dieta errata
  • Il diabete mellito

Sintomi e Complicanze

I sintomi e i segni tipici della sindrome coronarica acuta sono, ovviamente, gli stessi che caratterizzano l'attacco di cuore e l'angina instabile, quindi: dolore al petto, senso di svenimento, sudorazione, dispnea (anche a risposo), nausea e vomito.

IL DOLORE AL PETTO

Dolore al petto

Figura: il dolore al petto è il sintomo più caratteristico della sindrome coronarica acuta

Il dolore al petto è il disturbo probabilmente più avvertito e con il quale molti trattati di medicina identificano la sindrome coronarica acuta.
I pazienti lo descrivono come un senso di pressione al torace, che talvolta si irradia anche verso la mascella e il braccio sinistro. Questa particolare distribuzione del dolore si deve a un incrocio di più vie nervose sensitive.

ALTRI SINTOMI

Talvolta, il quadro sintomatologico può completarsi con la comparsa di:

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

È bene contattare il proprio medico curante o recarsi in ospedale qualora dovessero avvertirsi i sintomi appena citati. In particolar modo, bisogna fare attenzione al dolore al petto associato alla dispnea a riposo.
La tempestività dei soccorsi e l'immediato inizio delle cure risultano fondamentali per poter evitare il peggio, compresa la morte del paziente per attacco di cuore.

Diagnosi

Quando un individuo si presenta in ospedale con tutti i sintomi tipici di un attacco di cuore o di angina instabile, i medici lo sottopongono immediatamente a un elettrocardiogramma (ECG).
Registrando l'attività elettrica del cuore, l'elettrocardiogramma permette di stabilire se il cuore sta battendo in maniera normale oppure no.
Durante la sindrome coronarica acuta, il ritmo cardiaco (quindi l'attività elettrica del cuore) è alterato in maniera facilmente riconoscibile.

ATTACCO DI CUORE O ANGINA INSTABILE?

Per capire rapidamente se la natura della sindrome coronarica acuta è legata a un attacco di cuore o a un'angina instabile, i medici prelevano dal paziente un campione di sangue.
Se dalle analisi di tale campione emerge una forte presenza di determinati enzimi (troponine, CK-MB ecc), potrebbe voler dire che è in corso un infarto. Viceversa, se dalle analisi sanguigne la presenza degli stessi enzimi è scarsa o nulla, potrebbe significare che è in corso un'angina instabile.
Tutto ciò si spiega col fatto che, quando c'è un danno profondo del miocardio, quest'ultimo rilascia nel sangue gli enzimi sopraccitati.

ALTRE PROCEDURE DIAGNOSTICHE

Quando la situazione è sotto controllo, a scopo d'approfondimento, i medici sottopongono il paziente a ulteriori esami e accertamenti diagnostici.
In particolare, ricorrono a:

Trattamento

La terapia che si adotta in presenza della sindrome coronarica acuta dipende da due fattori: la gravità del restringimento coronarico (quindi la gravità delle cause) e la severità del quadro sintomatologico.
Per i casi meno gravi, può essere sufficiente una cura a base di farmaci; per i casi più severi, invece, diventa fondamentale ricorrere anche alla cardiochirurgia.

TERAPIA FARMACOLOGICA

I medicinali solitamente utilizzati sono:

TERAPIA CARDIOCHIRURGICA

Gli interventi di cardiochirurgia sono riservati ai casi che presentano un'occlusione coronarica grave, che è necessario liberare a tutti i costi se si vuole salvare il paziente.
Le procedure più importanti e praticate sono:

  • L'angioplastica seguita dallo stenting. Durante tale operazione, il cardiochirurgo ristabilisce la pervietà originaria della coronaria occlusa, modellando il lume dell'arteria anche grazie all'inserimento di un cilindro metallico cavo (stent).
  • Il bypass coronarico. Tramite questa procedura, il cardiochirurgo crea una via alternativa al passaggio di sangue, inserendo un nuovo vaso coronarico.

Angioplastica carotidea StentFigura: angioplastica seguita da stenting.


ALTRE CONTROMISURE E RIMEDI IMPORTANTI

In aggiunta alle cure appena descritte, chiunque sia vittima della sindrome coronarica acuta (o di un'altra patologia cardiaca) dovrebbe:

  • Smettere di fumare (se è un fumatore)
  • Adottare una dieta sana in ogni circostanza
  • Mantenersi attivo (compatibilmente con lo stato di salute del proprio cuore)
  • Controllare periodicamente i propri livelli di colesterolo e mantenerli entro valori di normalità
  • Controllare periodicamente la propria pressione sanguigna e mantenerla ai livelli di normalità
  • Perdere peso (se è obeso o in sovrappeso)
  • Imparare a controllare lo stress della vita quotidiana
  • Non bere alcolici
  • Continuare ad assumere i farmaci prescritti dal medico, necessari a ridurre il rischio di una recidiva. I medicinali in questione sono generalmente l'aspirina, i beta-bloccanti, gli ACE-inibitori e gli ipocolesterolemizzanti.

Prognosi

Un'occlusione parziale delle coronarie e/o una cura appropriata e tempestiva influiscono in maniera positiva sulle possibilità di guarigione. Viceversa, un restringimento severo delle arterie coronarie e/o una terapia ritardata o inadeguata aumentano le probabilità di complicazioni.
Pertanto, la prognosi della sindrome coronarica acuta dipende dalla gravità delle cause scatenanti e dalla tempestività dei trattamenti.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza