Sentire le voci: cause, diagnosi e possibili trattamenti

Sentire le voci: cause, diagnosi e possibili trattamenti
Ultima modifica 27.03.2024
INDICE
  1. Sentire le voci: allucinazioni uditive
  2. Epidemiologia delle allucinazioni uditive
  3. Cause psicologiche, neurologiche e sensoriali delle voci
  4. Normale esperienza o patologia
  5. Stato emotivo associato alle allucinazioni uditive
  6. Valutazione del fenomeno e diagnosi
  7. Trattamento delle allucinazioni uditive
  8. Trattamenti con Realtà Virtuale e Stimolazione Magnetica Transcranica
  9. Conclusioni

Sentire le voci: allucinazioni uditive

Sentire voci, è un fenomeno noto come paracusia o allucinazione uditiva che, sebbene spesso associato a condizioni psichiatriche come la schizofrenia, può presentarsi anche in assenza di una malattia mentale, ad esempio durante momenti di stress intenso o privazione sensoriale.
Consiste in un'esperienza in cui si percepiscono suoni o parole che non provengono da una fonte esterna reale. Con "voci" infatti non si intende solo voci umane, simili a quelle di persone reali, ma anche altri suoni o rumori indistinti; possono essere di natura minacciosa, insultante o persecutoria e possono generare un forte senso di ansia e stress. Questa esperienza infatti può essere spaventosa e disorientante. Le persone che sentono voci spesso si sentono confuse, isolate e impaurite.

È importante però sottolineare che non tutte le persone che sentono voci hanno una malattia mentale. Alcune persone possono udire voci come conseguenza ad esempio di un trauma, di un lutto o di altri eventi. In questi casi, le voci tendono a essere di breve durata e a non interferire con la vita quotidiana.

Epidemiologia delle allucinazioni uditive

La prevalenza delle allucinazioni uditive nella popolazione generale è stimata tra l'1% e il 3%. Questa stima può variare a seconda della metodologia utilizzata e della popolazione studiata. Ad esempio, studi condotti in comunità ad alto reddito hanno riportato una prevalenza inferiore (0,5-1%), mentre studi condotti in contesti di svantaggio socioeconomico hanno rilevato una prevalenza superiore (2-4%).
Tra i fattori associati all'esperienza del sentire voci, ci sono:

  • fattori genetici: sembra esserci una componente genetica nel sentire voci, con una maggiore probabilità per i familiari di persone con disturbi psicotici
  • fattori prenatali, come alcune complicazioni durante la gravidanza e l'esposizione a infezioni o sostanze tossiche
  • fattori psicologici, cioè eventi traumatici, stress e abuso di sostanze

Le donne sperimentano questa esperienza con maggiore frequenza rispetto agli uomini. Le allucinazioni uditive possono insorgere a qualsiasi età, ma sono più comuni (fino al 10% della popolazione) nell'adolescenza e nella prima età adulta.

Cause psicologiche, neurologiche e sensoriali delle voci

Le diverse cause delle allucinazioni uditive si possono raggruppare in tre macro-categorie: psicologiche, neurologiche e sensoriali. È importante sottolineare però che non è sempre possibile individuare una causa specifica; in molti casi si tratta di una combinazione di più fattori.

Cause psicologiche

  • stress: eventi stressanti o periodi di intenso stress possono portare a un malfunzionamento del sistema percettivo
  • deprivazione di sonno: può alterare l'equilibrio chimico del cervello, in particolare nelle aree deputate alla percezione sensoriale; il cervello può iniziare a interpretare erroneamente i segnali sensoriali, creando percezioni false
  • traumi: esperienze traumatiche, come abusi o lutto, possono causare un profondo disagio psicologico e aumentare la vulnerabilità a fenomeni allucinatori
  • isolamento emotivo: l'isolamento sociale e la mancanza di relazioni significative possono privare la persona di un supporto psicologico importante, creando terreno fertile per l'emergere di allucinazioni
  • disturbi psicologici: alcune condizioni psicologiche, come la schizofrenia, il disturbo bipolare e il disturbo da stress post traumatico (PTSD), possono includere allucinazioni uditive tra i loro sintomi.

Cause neurologiche

  • squilibri chimici: alterazioni nei livelli di neurotrasmettitori, come dopaminaserotonina, possono influenzare il funzionamento cerebrale e contribuire all'insorgenza di allucinazioni
  • anomalie cerebrali: lesioni o malformazioni in specifiche aree del cervello, come il lobo temporale, possono interferire con l'elaborazione sensoriale e causare allucinazioni
  • emicrania con aura: l'aura dell'emicrania, che colpisce alcune persone prima del mal di testa vero e proprio, può causare allucinazioni uditive a causa di un'alterazione dell'attività elettrica nel cervello, che può influenzare le aree deputate alla percezione sensoriale, come l'udito
  • epilessia: l'attività elettrica anomala nel cervello che caratterizza l'epilessia può in alcuni casi causare allucinazioni uditive
  • demenza: alcune forme di demenza, come il morbo di Alzheimer, possono portare a un deterioramento cognitivo che può includere allucinazioni
  • effetti collaterali di farmaci, uso di droghe e alcol: l'assunzione di droghe o alcol può alterare la funzionalità del cervello e causare allucinazioni uditive; in questo caso, le allucinazioni tendono a scomparire con la sospensione della sostanza

Altri fattori che influenzano l'insorgenza delle voci sono l'iperstimolazione e il suo opposto, cioè la deprivazione sensoriale. L'esposizione prolungata ai rumori può infatti influenzare la percezione uditiva e, in alcuni casi, provocare allucinazioni. Similmente, in condizioni di totale assenza o privazione di suono, la mente potrebbe iniziare a creare suoni e voci per compensare la mancanza di stimoli.

Normale esperienza o patologia

Distinguere se l'esperienza del sentire voci rientra tra i casi non patologici o se è il sintomo di qualcosa di più importante può essere complesso. La linea di demarcazione non è sempre netta e per capirlo spesso ci si basa su diversi fattori, tra cui:

  • frequenza: i casi non patologici tendono ad essere occasionali e transitori; i casi patologici sono ricorrenti e persistenti
  • intensità: i casi non patologici sono generalmente di lieve entità e non causano un significativo disagio; i casi patologici possono essere intensi e intrusivi, con un marcato disagio
  • impatto sul funzionamento quotidiano: i casi non patologici non interferiscono con le normali attività quotidiane e le relazioni interpersonali, mentre i casi patologici causano disfunzionalità in diversi ambiti della vita, come il lavoro, lo studio, le
    relazioni sociali e la cura di sé.


Ci sono anche dei fattori contestuali da considerare. Alcune esperienze, che potrebbero essere considerate normali in un contesto specifico o all'interno di una cultura, possono assumere una connotazione patologica in un altro. Le credenze e i valori individuali e collettivi possono cioè influenzare la percezione e l'interpretazione di determinate esperienze.


Un piccolo e curioso studio del 2015 indica che il background culturale potrebbe influenzare il tipo di voci che le persone sentono. Lo studio ha esaminato un campione di 20 persone che hanno riportato di sentire voci e che avevano altri sintomi riconducibili alla
schizofrenia, con queste evidenze:

  • le persone in California tendevano a descrivere le voci come pensieri irrealistici e intrusivi
  • le persone nell'Africa occidentale tendevano a descrivere le voci come potenti e con una valenza morale positiva o negativa
  • le persone nelle Indie Occidentali (Caraibi) erano più propense a sentire voci di parenti o voci che offrivano consigli

La cultura sembra quindi avere un ruolo anche sul contenuto delle voci.

Stato emotivo associato alle allucinazioni uditive

Comprensibilmente, questo fenomeno può generare molta ansia in chi lo prova, sia per la paura di malattie gravi sia per la natura e il contenuto delle voci. Le persone che sentono voci possono essere preoccupate per il significato delle voci e per l'impatto sulla propria vita, possono avere paura di perdere il controllo, di essere giudicate. L'ansia generata può avere un impatto così significativo sulla vita quotidiana da interferire con il sonno, la concentrazione, il lavoro e le relazioni sociali. Può anche portare a depressione, isolamento sociale e autolesionismo.
È importante ricordare che le persone che sentono voci non sono sole. Ci sono molte persone che hanno vissuto questa esperienza e che hanno trovato modi per gestirla e vivere una vita piena e significativa. Con un trattamento adeguato, è possibile limitare il fenomeno o imparare a gestirlo.

Valutazione del fenomeno e diagnosi

La valutazione di un neurologo, uno psichiatra o un neuropsicologo è fondamentale per determinare la causa specifica delle allucinazioni uditive e impostare un trattamento adeguato. I professionisti della salute mentale possono utilizzare strumenti diagnostici specifici per determinare se un'esperienza di sentire voci è da considerarsi patologica. Una valutazione completa aiuterà a identificare la causa delle allucinazioni uditive e a ricevere il trattamento adeguato.

Gli specialisti raccoglieranno informazioni sulla storia personale e familiare della persona, sui sintomi e sul loro impatto sulla vita quotidiana; eseguiranno un esame obiettivo per escludere cause mediche sottostanti; infine, utilizzeranno strumenti diagnostici specifici per valutare la gravità dei sintomi e la presenza di altri disturbi mentali.
Alcune delle cause che possono essere associate all'ascolto di voci, e che devono essere escluse in diagnosi differenziale, sono epilessia, tumori cerebrali, demenza, disturbi del sonno, abuso di droghe e alcol. Escludere queste cause è fondamentale per una diagnosi accurata.

Trattamento delle allucinazioni uditive

È importante sapere che non esiste una soluzione unica che vada bene per tutti. Il trattamento migliore per una persona che sente le voci dipende infatti dalle sue caratteristiche ed esigenze.
Con un trattamento adeguato, la maggior parte delle persone può imparare a gestire le voci e a ridurre il loro impatto sulla vita quotidiana. L'obiettivo del trattamento è proprio quello di aiutare le persone che sentono le voci a vivere una vita piena e significativa.
Detto ciò, il trattamento può includere terapia farmacologica, terapia psicologica o una combinazione di entrambe.
La terapia farmacologica può consistere ad esempio in farmaci antipsicotici, per ridurre la frequenza e l'intensità delle voci, antidepressivi o ansiolitici, per trattare i sintomi di depressione o ansia.
La terapia psicologica invece può essere una terapia cognitivo-comportamentale per aiutare a gestire le credenze intorno alle voci e le reazioni alle voci, una terapia di accettazione e impegno ACT invece può aiutare ad accettare le voci e a vivere una vita
significativa nonostante la loro presenza.
Infine, anche la terapia familiare può essere un valido supporto per aiutare la famiglia a comprendere cosa sta succedendo e a gestire la situazione.

Trattamenti con Realtà Virtuale e Stimolazione Magnetica Transcranica

Oltre alle terapie farmacologiche e psicologiche tradizionali, alcune ricerche recenti hanno esplorato l'utilizzo di tecnologie innovative per il trattamento delle allucinazioni uditive.
Questi approcci, seppure ancora in fase esplorativa, sembrano promettenti e potrebbero offrire nuove speranze per le persone che soffrono di questo disturbo.
Una tecnologia presa in considerazione è la realtà virtuale, che può essere utilizzata per creare ambienti virtuali sicuri e controllati in cui le persone che sentono voci possono confrontarsi con le loro allucinazioni in un contesto terapeutico. Uno studio del 2020 ha
rilevato ad esempio che questo tipo di terapia può portare una riduzione significativa della frequenza e dell'intensità delle allucinazioni uditive in un gruppo di pazienti con schizofrenia.
Un altro strumento che si sta considerando è la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS): si tratta di una tecnica non invasiva che utilizza campi magnetici per stimolare aree specifiche del cervello. In questo caso, uno studio del 2021 ha rilevato che la TMS ha portato a un miglioramento significativo dei sintomi psicotici, incluse le allucinazioni uditive, in un gruppo di pazienti con disturbo bipolare.
Si sta anche studiando l'efficacia di alcune app per smartphone che utilizzano tecniche di terapia cognitivo-comportamentale (TCC), sviluppate per aiutare le persone a gestire le allucinazioni uditive. Uno studio del 2022 ha rilevato che anche questa soluzione può portare a una riduzione significativa della gravità delle allucinazioni uditive in un gruppo di pazienti con psicosi.
Questi studi pilota dimostrano il potenziale delle tecnologie, ma la ricerca è ancora in corso ed è necessario un numero maggiore di studi per confermare questi risultati e per determinare l'efficacia a lungo termine di questi approcci.

Conclusioni

Le allucinazioni uditive rappresentano un'esperienza complessa e multiforme. Promuovere la comprensione e l'accettazione di queste esperienze è importante per costruire una società più inclusiva. Riconoscendo la varietà delle esperienze uditive e garantendo l'accesso a supporti diversificati, possiamo aiutare le persone a navigare queste esperienze senza paura o stigmatizzazione. L'accettazione sociale è infatti indispensabile per incoraggiare le persone a cercare aiuto e supporto, aprendo la strada a una migliore qualità della vita e a un'integrazione sociale più completa.

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Autore

Dott.ssa Donatella Ruggeri
Dott.ssa Donatella Ruggeri, psicologa e divulgatrice scientifica. Si occupa di ricerca e progettazione, consulenza a seduta singola e neuroscienze. E’ la fondatrice della Settimana del Cervello, manifestazione che si svolge in Italia ogni anno a marzo per l'educazione e la sensibilizzazione sulle meraviglie del cervello umano.