Risonanza Magnetica Chiusa: Cos'è, a Cosa Serve e Cosa Prevede

Risonanza Magnetica Chiusa: Cos'è, a Cosa Serve e Cosa Prevede
Ultima modifica 01.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Indicazioni
  4. Preparazione
  5. Come si Svolge
  6. Rischi
  7. Controindicazioni
  8. Risultati

Generalità

La risonanza magnetica chiusa è la versione più classica della risonanza magnetica nucleare.

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Strumento per Risonanza Magnetica Chiusa

Contrapposta alla risonanza magnetica aperta, la risonanza magnetica chiusa è un ottimo strumento diagnostico, che permette di individuare numerose patologie e disturbi degli apparati muscolo-scheletrico, respiratorio e gastro-intestinale, e dei sistemi nervoso e cardiocircolatorio.
Esistente anche nella modalità con mezzo di contrasto, la risonanza magnetica chiusa presenta alcune controindicazioni; per esempio, non possono godere delle sue potenzialità diagnostiche le persone portatrici, all'interno del corpo, di dispositivi o frammenti metallici (es: pacemaker, schegge ecc.).
Dal punto di vista procedurale, la risonanza magnetica chiusa prevede il posizionamento del paziente all'interno di una lunga apparecchiatura cilindrica, la quale, una volta in funzione, è capace di creare delle immagini tridimensionali dei tessuti molli e duri presenti nel distretto anatomico d'interesse.  

Cos'è

Cosa s’intende per Risonanza Magnetica Chiusa?

La risonanza magnetica chiusa è la tipologia di risonanza magnetica nucleare che prevede il posizionamento del paziente all'interno di una lunga struttura cilindrica per tutta la durata dell'esame diagnostico.

La risonanza magnetica chiusa corrisponde alla risonanza magnetica classica, tradizionale; essa si contrappone, in un certo senso, alla risonanza magnetica aperta, per la cui esecuzione trova impiego uno strumento meno oppressivo della struttura cilindrica sopra menzionata, ideato appositamente per quei pazienti poco inclini al confinamento in un ambiente chiuso, come per esempio i bambini o chi soffre di claustrofobia.

La risonanza magnetica chiusa è un esame diagnostico effettuabile nella maggior parte degli ospedali e nelle cliniche radiologiche.
Come ogni altro tipo di risonanza magnetica nucleare, rientra tra le pratiche della specialità medica di Radiologia, quindi la lettura dei suoi risultati spetta a un medico radiologo.

Breve ripasso di cos’è la Risonanza Magnetica

La risonanza magnetica, il cui nome per esteso sarebbe risonanza magnetica nucleare, è un esame diagnostico che permette di visualizzare l'interno del corpo umano, senza il ricorso a incisioni chirurgiche o radiazioni ionizzanti, ma grazie a campi magnetici del tutto innocui.
Praticamente priva di effetti collaterali e con pochissime controindicazioni, la risonanza magnetica fornisce immagini tridimensionali chiare e dettagliate dei cosiddetti tessuti molli (nervi, muscoli, legamenti, adipe, vasi sanguigni ecc.) e dei cosiddetti tessuti duri (ossa e cartilagini); ciò la rende un test di assoluta rilevanza in numerosi campi della medicina: dalla traumatologia all'oncologia, passando per l'ortopedia, la gastroenterologia, la cardiologia ecc.
L'unico limite della risonanza magnetica è l'elevato costo delle apparecchiature, necessarie alla creazione dei campi magnetici per l'osservazione del corpo umano, e le spese di manutenzione delle suddette apparecchiature.

Per conoscere nei dettagli come funziona la risonanza magnetica, si consiglia la lettura dell'articolo presente qui.

Indicazioni

A Che Cosa Serve la Risonanza Magnetica Chiusa?

La risonanza magnetica chiusa presenta un'ampia variabilità di applicazioni; essendo in grado di produrre immagini chiare e dettagliate sia dei tessuti molli sia dei tessuti duri, infatti, essa permette ai medici di valutare lo stato di salute di:

Risonanza Magnetica Chiusa con Mezzo di Contrasto: quando serve?

Talvolta, la risonanza magnetica chiusa prevede l'impiego di un mezzo di contrasto (risonanza magnetica chiusa con contrasto); tale evenienza si verifica quando sussiste la necessità di ottenere immagini ancora più dettagliate in merito a vasi sanguigni e organi interni.

Nella pratica, la risonanza magnetica chiusa con mezzo di contrasto è utile nello studio della circolazione sanguigna e della vascolarizzazione di organi e tessuti, e nell'identificazione di patologie infiammatorie.

Per approfondire: Risonanza Magnetica con Contrasto

Varianti di Risonanza Magnetica Chiusa

Esistono diverse varianti di risonanza magnetica chiusa; tra tali varianti, le più comuni e praticate sono:

Come il lettore avrà notato, a distinguere le diverse tipologie è il distretto anatomico da osservare.

Preparazione

Come prepararsi alla Risonanza Magnetica Chiusa Senza Contrasto

Prima di prescrivere una risonanza magnetica chiusa senza contrasto, un medico ha il dovere di accertare l'idoneità del paziente all'esame; pertanto, gli chiederà se è portatore di dispositivi o frammenti di natura metallica, quali per esempio pacemaker, neurostimolatori, schegge (quelle nell'occhio in particolare), clip intracraniche per un aneurisma cerebrale, apparecchi acustici, protesi metalliche, suture metalliche ecc., e se soffre di una grave forma di claustrofobia, in quanto queste situazioni sono le uniche due vere controindicazioni all'esame in questione.

Se il paziente non presenta dispositivi o frammenti metallici nel proprio corpo e non soffre di claustrofobia, allora è idoneo alla risonanza magnetica chiusa senza contrasto.

In caso di idoneità alla risonanza magnetica chiusa senza contrasto, non è prevista l'osservanza di alcun digiuno o dieta particolare, salvo diversa indicazione da parte del medico.

Come prepararsi alla Risonanza Magnetica Chiusa con Contrasto

Qualora la risonanza magnetica chiusa richieda l'impiego del mezzo di contrasto, il medico ha l'ulteriore dovere di assicurarsi che il paziente NON soffra di insufficienza renale e insufficienza epatica, che NON presenti una qualche allergia al mezzo di contrasto previsto e che, in caso di paziente donna, NON sia in stato di gravidanza o presunto tale; le situazioni appena citate, infatti, sono da considerarsi controindicate alla risonanza magnetica chiusa con contrasto.

In caso di idoneità alla risonanza magnetica chiusa con contrasto, il paziente è tenuto a:

  • Svolgere un test della creatinina ematica (creatininemia) in prossimità della procedura diagnostica (entro i 30 giorni precedenti) e portare con sé i risultati nel giorno dell'esame;
  • Osservare un digiuno completo nelle ultime 6-8 ore che precedono l'esame.

Come si Svolge

Apparecchiatura per la Risonanza Magnetica Chiusa

L'apparecchio per la risonanza magnetica chiusa consiste, sostanzialmente, in un grande e profondo cilindro cavo e aperto in entrambe le estremità, capace di ospitare al proprio interno un individuo disteso su un apposito lettino scorrevole.

Nelle versioni standard degli apparecchi per la risonanza magnetica chiusa, il diametro dell'apertura centrale è di 60 centimetri; nelle versioni più evolute, invece, raggiunge anche i 70 centimetri.

A distinguere la risonanza magnetica chiusa dalla risonanza magnetica aperta è proprio la fattezza dell'apparecchio usato per l'esame diagnostico: lo strumento per la risonanza magnetica aperta consiste in una grande C squadrata, che lascia libero, di fatto, uno dei due fianchi del paziente.

Risonanza Magnetica Chiusa: tutti i passaggi della Procedura

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Procedura di Risonanza Magnetica Chiusa

Per l'intera procedura di risonanza magnetica chiusa, il paziente può contare sul supporto di un tecnico radiologo, il quale lo guiderà in tutti i momenti della procedura.
Di seguito sono riportate, in ordine cronologico, le varie tappe dell'esame diagnostico in questione.

Preparativi

Per prima cosa, il paziente deve rispondere a un questionario che ricorda le controindicazioni alla risonanza magnetica; successivamente, deve togliersi di dosso e riporre in un apposito spogliatoio, fino al termine della procedura, tutti gli oggetti e gli indumenti contenenti parti metalliche, in quanto questi sarebbero di interferenza al corretto funzionamento dell'apparecchiatura; infine, riceve tutte le informazioni relative a cosa può fare e cosa invece non deve fare mentre l'apparecchio è in funzione.

Posizionamento del paziente

Terminati i preparativi, il paziente deve coricarsi sul lettino scorrevole combinato all'apparecchiatura per la risonanza magnetica chiusa, assumendo la posizione indicata dal tecnico radiologo; per un posizionamento comodo sul lettino scorrevole può contare su diversi confort, come cuscini e coperte.

Somministrazione del Mezzo di Contrasto (se prevista)

Se prevista, la somministrazione del mezzo di contrasto ha luogo quando il paziente è disteso e a suo agio sul lettino scorrevole; a effettuare la somministrazione del mezzo di contrasto può essere soltanto un medico radiologo.

La via di somministrazione è endovenosa (vena del braccio); i mezzi di contrasto più impiegato sono a base di gadolinio.

Una volta somministrato, il mezzo di contrasto avrà bisogno di qualche minuto per distribuirsi nei vari distretti anatomici del corpo umano.

Acquisizione delle Immagini

Non appena il paziente è in posizione e dichiara di trovarsi a suo agio, il tecnico radiologo lo spinge all'interno dell'apparecchiatura, sfruttando il lettino scorrevole su cui si trova, e dà avvio all'acquisizione delle immagini.

Durante l'acquisizione delle immagini, il paziente deve rimanere immobile il più possibile; durante una risonanza magnetica chiusa, infatti, i movimenti del corpo, seppur minimi, pregiudicano la precisione con cui l'apparecchio crea le immagini e rendono necessaria la ripetizione dell'intera procedura.

Sono inoltre da segnalare altri due aspetti dell'esame diagnostico in questione:

  • Quando l'apparecchio per la risonanza magnetica è in funzione, emette un rumore alquanto fastidioso;
  • L'apparecchiatura per la risonanza magnetica chiusa e i comandi per la sua accensione risiedono in due stanze differenti, fornite di un altoparlante di collegamento che, in caso di necessità, permette al paziente di comunicare con il tecnico radiologo, una volta che questo si è trasferito nella sala comando.

Quanto Dura una Risonanza Magnetica Chiusa?

La durata di una risonanza magnetica chiusa varia in relazione al distretto del corpo destinato all'osservazione.
Alcuni tipi di risonanza magnetica chiusa durano 15 minuti, altri 30, altri ancora perfino 90.

Cosa fare Dopo una Risonanza Magnetica Chiusa?

In genere, subito dopo la risonanza magnetica chiusa, il paziente può rivestirsi e fare ritorno a casa e alle proprie attività quotidiane, in attesa del responso medico.

Nell'eventualità in cui sia stato impiegato il mezzo di contrasto, il rientro a casa può avvenire solo dopo 1-2 ore dal termine della procedura; si tratta di una misura precauzionale, adottata a causa dei possibili effetti avversi del mezzo di contrasto.

Rischi

La risonanza magnetica chiusa senza mezzo di contrasto è uno strumento altamente sicuro e del tutto innocuo per l'organismo umano.
Il pregio di non esporre il paziente a radiazioni ionizzanti la rende un test ripetibile più volte, anche a distanza di breve tempo.

Rischi collegati all’uso del Mezzo di Contrasto

Anche se molto raramente, le procedure di risonanza magnetica chiusa con contrasto possono dar luogo a effetti avversi di severità variabile.
Tra gli effetti avversi più lievi, si segnalano: mal di testa, nausea, vomito e/o vertigini.
Tra gli effetti avversi più gravi, invece, rientrano: le reazioni allergiche al mezzo di contrasto e la fibrosi nefrogenica sistemica (*).

*N.B: sono riportati i possibili effetti avversi di una risonanza magnetica chiusa con mezzo di contrasto a base di gadolinio.

Controindicazioni

Quando è controindicata la Risonanza Magnetica Chiusa?

Rappresentano una controindicazione alla risonanza magnetica chiusa senza mezzo di contrasto:

  • La presenza sul o all'interno del corpo di dispositivi o frammenti di natura metallica, quali per esempio pacemaker, neurostimolatori, schegge (quelle nell'occhio in particolare), clip intracraniche per un aneurisma cerebrale, apparecchi acustici, protesi metalliche, suture metalliche ecc.;
  • L'obesità (le apparecchiature odierne riescono a sostenere e ospitare persone di peso non superiore ai 140-150 chilogrammi);
  • La claustrofobia nelle sue forme più gravi.

Qualora sia previsto l'impiego del mezzo di contrasto, alle precedenti controindicazioni si aggiungono:

  • Lo stato di gravidanza.

Risultati

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Risultati di una Risonanza Magnetica Chiusa

I risultati di una risonanza magnetica chiusa sono a disposizione del paziente soltanto dopo che il medico radiologo ha analizzato le immagini acquisite dall'apparecchiatura, nel corso dell'esame.
Di norma, l'attesa per i risultati di una risonanza magnetica chiusa è di 3-4 giorni.

Una volta che il paziente avrà ricevuto i risultati, sarà sua cura mostrarli al proprio medico curante, affinché questo possa consultarli e prendere tutte le decisioni del caso.

Vantaggi della Risonanza Magnetica Chiusa

La risonanza magnetica chiusa:

  • Fornisce immagini di alta qualità e ricche di particolari; in tal senso, è più precisa della risonanza magnetica aperta, la quale, alla luce di ciò, risulta poco adatta allo studio di quei distretti del corpo piccoli ma molto complessi, come per esempio le articolazioni di ginocchio, caviglia, piede ecc.;
  • Non fa uso di radiazioni ionizzanti (raggi X); quest'ultime, com'è noto, sono fattori favorenti lo sviluppo di neoplasie;
  • È indolore;
  • È in grado di individuare le metastasi a livello epatico, i danni a carico della fibrocartilagine, le lesioni prodotte dalla sclerosi multipla ecc.

Svantaggi della Risonanza Magnetica Chiusa

La risonanza magnetica chiusa:

  • Richiede al paziente la completa immobilità del corpo per tutta la durata dell'esame; nelle procedura molto lunghe, questo può rappresentare un disagio;
  • È poco adatta a chi soffre di claustrofobia;
  • Non è adatta alle persone fortemente obese;
  • È molto rumorosa.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza