Riflessologia Plantare
Ultima modifica 24.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è la Riflessologia Plantare?
  3. Come Funziona
  4. Usi
  5. Esempio di una tipica seduta
  6. Effetti Indesiderati
  7. Controindicazioni

Generalità

La riflessologia plantare è una pratica della cosiddetta medicina alternativa, che prevede la pressione e il massaggio della pianta dei piedi, con lo scopo finale di alleviare determinati disturbi o patologie, aventi sede in altre parti del corpo.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/04/23/riflessologia-plantare-orig.jpeg Shutterstock

Il concetto di fondo della riflessologia plantare è che a determinate zone dei piedi corrispondano ben precisi organi, strutture nervose, articolazioni ecc.
Per il momento, sull'effettiva efficacia terapeutica della riflessologia plantare, permangono diversi dubbi: nessuno studio scientifico, infatti, ha dimostrato la fondatezza del concetto di base sopraccitato.
Le teorie sul meccanismo di funzionamento della riflessologia plantare sono numerose, così come gli usi.
Tra le condizioni che i riflessologi ritengono di poter alleviare con uno dei loro trattamenti, rientrano: l'asma, le infezioni alle vie respiratorie, la cattiva digestione, l'emicrania, il dolore alla schiena, il dolore cronico ecc.

Cos'è la Riflessologia Plantare?

La riflessologia plantare è una tecnica (o pratica) di medicina alternativa, che prevede la pressione e il massaggio di specifiche zone dei piedi, con l'intento finale di apportare dei benefici ad altri elementi anatomici del corpo umano, sofferenti per una qualche ragione.
Secondo l'idea che sta alla base della riflessologia plantare, questo effetto terapeutico appena descritto sarebbe possibile perché a determinate zone dei piedi corrisponderebbero ben precisi organi, strutture nervose, articolazioni, strutture ossee e ghiandole del corpo umano. 
In altre parole, i riflessologi (cioè i cultori della riflessologia plantare) partono dal presupposto che, nei piedi dell'essere umano, risiedano delle aree collegate a un ben specifico organo, a una certa ghiandola ecc.
L'atto di pressione o massaggio spetta a un terapeuta esperto nella pratica della riflessologia plantare; terapeuta che si avvale solitamente delle dita delle proprie mani, senza il ricorso a oli o lozioni particolari.
Per la precisione, le zone critiche risiedono nella pianta dei piedi, il che spiega l'impiego dell'aggettivo "plantare".

La Riflessologia Plantare funziona? Ha un fondamento scientifico?

Nessuno studio medico-scientifico condotto finora ha dimostrato la fondatezza dell'idea che sta alla base della riflessologia plantare, ossia quella secondo cui a specifiche aree del piede corrisponderebbero determinati organi, strutture nervose ecc.
Tutto ciò significa, ovviamente, che sono in dubbio le finalità terapeutiche della pressione e del massaggio di piedi e mani.

  • Tra le indagini finalizzate a dimostrare l'efficacia della riflessologia plantare, hanno avuto un'importanza particolare quelle che alcuni ricercatori hanno portato avanti a cavallotra il 2009 e il 2011. Al termine di tali ricerche, gli studiosi hanno dichiarato che: "anche la miglior evidenza disponibile ad oggi, relativamente all'efficacia della riflessologia plantare, non dimostra in maniera convincente che la suddetta pratica rappresenti un trattamento medico valido contro una determinata condizione patologica".

Riflessologia Plantare o Riflessologia del Piede

La riflessologia plantare è anche nota come riflessologia del piede.

Riflessologia Plantare e Riflessologia sono la stessa cosa?

La riflessologia plantare è una branca della riflessologia; pertanto, non deve essere confusa con quest'ultima, come invece spesso accade.
Poiché è stata nominata, vale la pena ricordare che la riflessologia è una pratica particolare della medicina alternativa, che considera terapeutici il massaggio e la pressione di determinanti parti del corpo, come per esempio i piedi (riflessologia plantare), le mani (riflessologia palmare), la faccia (riflessologia facciale) e le orecchie (riflessologia auricolare).

Riflessologia Plantare e Riflessologia della Mano: il collegamento

Una pratica affine alla riflessologia plantare e basata sugli stessi principi è la riflessologia palmare, meglio nota anche come riflessologia della mano.
La riflessologia della mano prevede la pressione e il massaggio del palmo delle mani, con lo scopo finale di alleviare determinati disturbi o patologie, aventi sede in altre parti del corpo.

Per approfondire: Cos'è la Riflessologia della Mano?

Storia della Riflessologia Plantare: qualche informazione

La riflessologia plantare ha radici antichissime. Secondo alcune ricerche storiche, una pratica simile era diffusa già nella Cina del 4000 Avanti Cristo e nell'Antico Egitto; inoltre, sembra che una sorta di massaggio dei piedi, con finalità terapeutiche su tutto il resto del corpo, fosse in voga anche tra le tribù indiane del Nord America.
Venendo a tempi più recenti, a proporre per la prima volta il concetto moderno di riflessologia plantare fu un medico statunitense di nome William H. Fitzgerald, nel 1913. Specialista in otorinolaringoiatria, Fitzgerald affermava che l'applicazione di una pressione sui piedi ha un effetto anestetico in determinate parti del corpo. Questo effetto anestetico, sempre secondo le teorie di Fitzgerald, avrebbe potuto sostituire l'utilizzo di farmaci anestetici in tutti quegli interventi chirurgici di piccola entità.
Le idee di Fitzgerald ebbero ben presto successo, in particolare tra i dentisti, tant'è che un altro medico statunitense, di nome Edwin Bowers, le raccolse e ne fece dei trattati con tutte le informazioni necessarie alla conoscenza della pratica medica in questione.
Per quei tempi, la riflessologia plantare era nota come "terapia zonale", termine quest'ultimo coniato proprio da Fitzgerald.
Tra gli anni '30 e '40 del Novecento, le teorie sulla terapia zonale subirono un'evoluzione: a ridefinire i concetti di Fitzgerald fu lo statunitense Eunice D. Ingham, di professione fisioterapista. Ingham mappò sulla pianta dei piedi e anche sul palmo delle mani l'intero corpo umano; inoltrò mutò il nome terapia zonale in riflessologia, in quanto sosteneva che le strutture anatomiche del corpo fossero riflesse su mani e piedi.
In Italia, due pionieri della riflessologia plantare contemporanea furono il neurologo Giuseppe Calligaris, Professore presso l'Università di Roma, e il dottor Nicola Gentile. I loro studi sono datati attorno agli anni '30 del Novecento.

Come Funziona

I riflessologi hanno proposto varie teorie per spiegare i meccanismi che governano la presunta efficacia terapeutica della riflessologia plantare.
Tra queste teorie, meritano una citazione particolare:

  • La teoria del drenaggio linfatico. Il sistema linfatico ha lo scopo di eliminare dal nostro corpo, mediante la cosiddetta linfa, eventuali eccessi di fluidi e tossine(drenaggio linfatico).
    I sostenitori di tale teoria ritengono che la riflessologia plantare stimoli il sistema linfatico a funzionare in maniera più efficace e con maggiore velocità. In questa maniera, l'eliminazione delle tossine e dei fluidi in eccesso si svolge con risultati migliori e a beneficiarne e tutto il corpo.
  • La teoria della liberazione ormonale. Basata sul concetto (ampiamente dimostrato) che il cervellocontrolla parte del sistema endocrino (cioè l'insieme di ghiandole e cellule secernenti ormoni), questa teoria sostiene che il messaggio di una particolare zona dei piedi stimola il cervello a rilasciare ormoni ad azione terapeutica, a livello dell'elemento anatomico riflesso.
    Un ormone con un ruolo di spicco nei suddetti processi è l'endorfina; l'endorfina ha proprietà analgesiche.
  • La teoria della stimolazione nervosa. Questa teoria parte dal presupposto (non ancora dimostrato) che esista un collegamento nervoso tra le varie zone dei piedi, i differenti elementi anatomici del corpo e il cervello.
    I sostenitori della teoria della stimolazione nervosa ritengono che la pressione di una determinata zona dei piedi migliori la comunicazione nervosa tra il cervello e l'elemento anatomico riflesso.
    Il miglioramento della comunicazione nervosa dovrebbe comportare un miglioramento delle problematiche esistenti.
  • La teoria del miglioramento della circolazione sanguigna. Afferma che le tecniche di massaggio e pressione della riflessologia plantare determinano un miglioramento della circolazione sanguigna, a livello degli organi riflessi.
    Il sanguetrasporta ossigeno e nutrienti – che sono fondamentali alla sopravvivenza dell'organismo – ed elimina i prodotti di rifiuto delle cellule. Quindi, un miglioramento della circolazione sanguigna significa un apporto maggiore di elementi vitali e un processo di eliminazione delle scorie più efficace.
  • La teoria della risposta elettrica. I sostenitori di tale teoria paragonano gli elementi anatomici del corpo umano a degli accumulatori e paragonano le zone riflesse dei piedi agli interruttori dei suddetti accumulatori. La pressione degli interruttori serve a riattivare/migliorare la circolazione elettrica che governa il funzionamento degli accumulatori.
  • La teoria della risposta psicologica. Basata sul convincimento che la mente influenzi la risoluzione del dolore fisico e i processi di guarigione in generale, questa teoria afferma che la riflessologia aiuta la mente a superare i disturbi fisici.
  • La teoria dell'energia Chi (o Qi). Chi sostiene tale teoria ritiene che la riflessologia plantare migliori il flusso di Chi (o Qi), un'energia che scorre all'interno del corpo umano e che regola la salute dell'organismo

Organizzazione delle Zone Riflesse

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/04/24/riflessologia-plantare-mappatura-orig.jpeg Shutterstock

Secondo i riflessologi plantari, sul piede di destra di un individuo, risiederebbero le zone riflesse corrispondenti agli elementi anatomici destri del corpo; mentre, sul piede di sinistra, prenderebbero posto le zone riflesse corrispondenti alle strutture anatomiche sinistre del corpo.
Tutto ciò è abbastanza intuivo, tuttavia è sempre utile fare alcuni esempi per spiegare meglio il concetto:

  • Il polmone di destra possiede la sua area riflessa sul piede di destra, mentre il polmone di sinistra sul piede di sinistra.
  • Il cuorelocalizza sul piede di sinistra.
  • La milzaprende posto sul piede di sinistra.
  • Lo stomaco è riflesso sul piede di sinistra.
  • Il ginocchiodi sinistra localizza sul piede di sinistra.
  • Ecc.

Lo sapevi che…

Nella riflessologia palmare, l'organizzazione delle zone riflesse sulle mani è molto simile a quella della riflessologia plantare: le strutture anatomiche poste a sinistra del corpo umano sono riflesse sulla mano sinistra, mentre quelle situata alla destra del corpo umano sono riflesse sulla mano destra.

Usi

A Cosa Serve la Riflessologia Plantare?

Chi esegue la riflessologia plantare è dell'idea che, con il massaggio e la pressione dei piedi, il quadro sintomatologico di numerose condizioni patologiche acute e croniche migliori sensibilmente.
Tra le condizioni patologiche che i riflessologi ritengono di poter alleviare, meritano una citazione particolare:

  • L'asma. Il terapeuta va a massaggiare e a premere le zone dei piedi che riflettono i polmoni, il cuore e la gabbia toracica, con l'intento di migliorare la salute delle vie aeree respiratorie.
  • problemi respiratori dovuti ad infezioni, solitamente, polmonari. Il massaggio e la pressione riguardano le zone che riflettono i polmoni e il toracein generale.
  • La costipazione (o stitichezza). In presenza di costipazione, i riflessologi massaggiano e premono le zone riflesse corrispondenti all'intestino.
  • La sindromedel colon irritabile. Come nel caso precedente, il massaggio e la pressione interessano le zone riflesse che corrispondono all'intestino.
  • Il male alle orecchie. Ovviamente, il terapeuta preme le zone dei piedi che riflettono le orecchie.
  • L'eczema.
  • Gli infortuni sportivi in generale. In tali frangenti, il terapeuta massaggia e preme le zone riflesse che corrispondono alla struttura o alle strutture anatomiche dolenti. Per esempio, in presenza di un disturbo al ginocchio, il massaggio e la pressione dell'area riguarderanno l'area che riflette il ginocchio corrispondente.
  • disturbi indotti dallo stress. Questi potrebbero consistere in: mal di testaricorrenti, problemi di stomaco persistenti ecc. I massaggi e le pressioni riguardano svariate zone riflesse, tra cui quelle corrispondenti a: collo, cervello, apparato digerente e colonna vertebrale.
  • L'irritabilità e il cattivo umore. In questi casi, il terapeuta esercita massaggi e pressione nelle zone riflesse che corrispondono a organi importanti come i reni, la vescicae l'intestino. L'idea è che un miglior funzionamento di questi elementi anatomici comporti un miglioramento dell'umore.
  • La tonsillite. Le zone riflesse d'interesse sono quelle che corrispondono a collo e testa.
  • sintomi della menopausa.
  • problemi vescicali.
  • La cattiva digestione.
  • Il dolore alla schiena.
  • L'ansia.
  • Il dolore cronico.

Riflessologia Plantare ed Effetti su Sclerosi Multipla e Cancro

Secondo alcuni esperti del settore, la riflessologia plantare sarebbe utile anche ai malati di sclerosi multipla e ai malati di cancro, per almeno tre motivi:

  • Riduce lo stress e l'ansia, dovuti alla grave condizione patologica in atto.
  • Allevia eventuali forme di dolore.
  • Migliora l'umore e l'approccio mentale con cui il paziente affronta la malattia.

Detto questo, è doveroso sottolineare che la riflessologia plantare non può e non deve sostituire i trattamenti di medicina tradizionale, finalizzati alla cura della sclerosi multipla o del cancro.
Infatti, mentre i sopraccitati trattamenti di medicina tradizionale hanno dimostrato in più occasioni la loro efficacia, la riflessologia rimane, per il momento, una pratica dal non comprovato potere terapeutico. 

Esempio di una tipica seduta

Prima di cominciare una seduta di riflessologia plantare, il terapeuta invita il "paziente" a togliere dai piedi qualsiasi indumento od oggetto e ad accomodarsi in un apposito lettino reclinabile, presente nello studio.
Quindi, procede con un breve lavaggio dei piedi e con una loro attenta osservazione.
L'osservazione è utile all'individuazione di eventuali patologie della pelle e per capire la sensibilità cutanea di queste aree anatomiche.
L'ultimo passaggio, prima dell'inizio del massaggio e delle pressioni, consiste in una serie di esercizi di riscaldamento per i piedi, che il "paziente" esegue su indicazione e con l'aiuto del terapeuta.
La durata media di un classica seduta di riflessologia plantare è, in media, di circa 45 minuti.

Lo sapevi che…

Può capitare che la seduta di riflessologia plantare si associa a una di riflessologia palmare; in tali situazioni, pertanto, in aggiunta al massaggio dei piedi, è previsto anche il massaggio delle mani.

Effetti Indesiderati

La riflessologia plantare è una pratica ampiamente sicura.
Solo in rari casi, infatti, può comportare alcuni effetti indesiderati tra cui:

  • Leggero stordimento. È una conseguenza dello stato di rilassamento in cui cade il "paziente", durante la seduta.
  • Indolenzimento ai piedi. È un effetto del massaggio e della pressione.
  • Stato di agitazione pre-seduta. In genere, è tipico dei "pazienti" che si affidano per la prima volta alle cure di un esperto in riflessologia plantare.

Controindicazioni

Diabete, problemi circolatori ai piedi, vasculite alle gambe, trombosi venosa profonda alle gambe, gottaulcera ai piedi, funghi ai piedi ("piede d'atleta"), problemi alla tiroideepilessia e piastrinopenia sono tutte condizioni di salute in presenza delle quali è, spesso, controindicata la riflessologia plantare (o comunque si consiglia il parere di un medico di fiducia).

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza