Reparenting: diventare genitori di se stessi

Reparenting: diventare genitori di se stessi
Ultima modifica 30.03.2023
INDICE
  1. Reparenting: diventare genitori di se stessi
  2. Cos’è il reparenting?
  3. Il reparenting come terapia psicologica
  4. Il reparenting per la crescita personale
  5. L’importanza di un dialogo accogliente verso se stessi

Reparenting: diventare genitori di se stessi

Quando da piccoli i nostri bisogni sono stati invalidati, sminuiti o puniti, da adulti potremmo non sapere come prendercene cura. Il reparenting è una tecnica che ci permette di creare una figura genitoriale interna più accogliente di quelle avute e serve a favorire l'autonomia personale, migliorare la qualità delle relazioni e non gravare su altre persone.

Cos’è il reparenting?

Il reparenting è una tecnica terapeutica che punta alla ri-educazione emotiva attraverso l'interiorizzazione di una figura genitoriale correttiva. Nata per curare i disturbi mentali, attualmente è una metodologia utilizzata anche all'interno dei percorsi di mindfulness per migliorare la qualità della propria vita e sviluppare un rapporto più accogliente con se stessi e con le proprie emozioni.

Per approfondire: Mindfulness: cos'è? Come funziona e come si fa

Il reparenting come terapia psicologica

Il reparenting è stato sviluppato a partire dagli anni '70 da J. e A. Schiff nel trattamento per pazienti con schizofrenia. In questo contesto, il terapeuta assumeva il ruolo di una figura genitoriale, proponendosi come esperienza "correttiva" di un'infanzia emotivamente insoddisfacente e fornendo un modello di genitore attento, amoroso e rispettoso delle esigenze emotive. Il reparenting è risultato, quindi, particolarmente efficace nei casi in cui alla base delle problematiche di salute psicologica della persona ci fossero bisogni emotivi non soddisfatti durante l'infanzia.


Attualmente il reparenting è una tecnica utilizzata in diverse modalità nell'ambito dell'Analisi Transazionale e della Schema Therapy per aiutare i pazienti a superare i propri schemi disfunzionali e fare in modo che esplorino emozioni e bisogni in un ambiente sicuro nel quale sentirsi accettati e compresi.


Il reparenting risulta utile nei casi in cui un genitore distaccato, stressato o controllante abbia influito sulla formazione di "schemi maladattivi precoci", ossia, modalità di pensiero e comportamento che la persona tende a ripetere negli anni e che spesso possono dare origine a condotte disfunzionali. Questo trattamento terapeutico può essere applicato per la cura di diversi disturbi mentali, tra cui disturbo borderline di personalità, traumi e abusi infantili, depressione, ma è efficace anche per problematiche relazionali, di attaccamento, di bassa autostima e per la gestione della rabbia.


Il reparenting serve a sviluppare un legame emotivo sano con il proprio sé interno, spesso danneggiato durante l'infanzia. Attraverso questa tecnica, il terapeuta aiuta il paziente a ricostruire un rapporto empatico e accogliente con le sue parti più vulnerabili e bisognose, fornendo supporto e comprensione emotiva e aiutandolo a sviluppare una nuova immagine di sé, più positiva e sicura.
Imparando a riconoscere e identificare gli schemi disfunzionali sviluppati nell'infanzia, è possibile sostituirli con comportamenti più sani e soddisfacenti, ristrutturando il modo in cui ci si relaziona con se stessi e con gli altri. La persona impara, quindi, a riconoscere le proprie esigenze emotive in modo sano, costruttivo e non dannoso e inizia a costruire relazioni interpersonali soddisfacenti, con maggiore fiducia in se stessa e nelle proprie capacità.

Il reparenting per la crescita personale

Il reparenting trova delle valide applicazioni anche all'interno della mindfulness, proponendosi come una metodologia che aiuta a sviluppare un atteggiamento di auto-comprensione e auto-cura, attraverso la "Self-compassion" e l'accettazione delle proprie emozioni. In questo ambito, l'obiettivo del reparenting è aiutare le persone a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni, cercando di riparare le mancanze dell'infanzia attraverso un dialogo interiore con se stessi, che conforti e che promuova un'attenzione verso il presente: solo abbandonando l'autocritica e iniziando a mostrarci accoglienti verso ciò che sentiamo, possiamo imparare a sentirci più a nostro agio.

La pratica mindfulness del reparenting favorisce la crescita personale e il benessere psicologico, agevolando l'attenzione e la consapevolezza del corpo e delle emozioni tramite tecniche quali la meditazione e la visualizzazione guidata, per sviluppare una maggiore resilienza emotiva e permettere di rendere la persona più autonoma nelle relazioni.

L’importanza di un dialogo accogliente verso se stessi

Nel corso dell'infanzia potremmo aver imparato, spesso a nostre spese, che le nostre emozioni non abbiano valore e che debbano, quindi, essere controllate, represse o temute. Specialmente se non siamo stati educati a gestire la nostra vita psichica in maniera adeguata, potremmo sentirci disorientati di fronte ai nostri stati mentali, gestendoli con eccessivo controllo oppure con disregolazione e creando, in alcuni casi, condotte disfunzionali.


Nel reparenting la persona viene invitata a ricreare un genitore interno, riformulando il dialogo con se stessa e creando quel supporto che non ha mai ricevuto in passato. Questa tecnica non mira a puntare il dito alle responsabilità genitoriali nel processo di crescita emotiva, ma si pone l'obiettivo di aumentare la consapevolezza dei propri processi interni, al fine di imparare a lasciar andare il passato e trovare gli strumenti utili per la propria autodeterminazione.


Di fronte alle naturali difficoltà della vita, infatti, possiamo scegliere se ripetere in automatico i nostri schemi, oppure imparare a diventare sempre più consapevoli delle risorse interne che abbiamo per far valere i nostri bisogni, senza compromettere la nostra salute mentale.
Un dialogo sano e accogliente verso noi stessi ci permetterà di conoscere meglio le nostre potenzialità e identificare le modalità reattive che potrebbero innescarsi inconsapevolmente nei casi di difficoltà.


Il reparenting ci insegna che i nostri bisogni sono validi e meritano accoglienza: attraverso la creazione di un dialogo interno funzionale, sarà possibile riconoscere i propri limiti, migliorare la consapevolezza emotiva e sviluppare una maggiore autostima.
Imparare a ricostruire una solida immagine di noi stessi avrà, quindi, notevoli benefici sulla nostra vita quotidiana.

Fonti

  • Thomas E. Wilson, Tommie Lee White and Robin Heiber (1985). Reparenting Schizophrenic Youth in a Hospital Setting. Transactional Analysis Journal.
  • Wissink, Lilian (1994). "A validation of transactional analysis in increasing self-esteem among participants in a self-reparenting program". Transactional analysis journal.
  • Lankford, Valerie (1988). "The parent ego state from a reparenting perspective". Transactional analysis journal
  • Marina Cirio (2015). La Schema Therapy: la forza del "Limited Reparenting".

Autore

Ilaria Albano

Ilaria Albano

Psicologa
Dr. Ilaria Albano, psicologa con formazione in Psicologia Cognitiva e Neuroscienze, si occupa di divulgazione scientifica, benessere e empowerment. Founder del progetto "Psicologa Scortese", ogni sabato mattina ha una rubrica in diretta su Radiofreccia.