Radioterapia: come funziona, tipologie ed effetti collaterali

Radioterapia: come funziona, tipologie ed effetti collaterali
Ultima modifica 01.02.2023
INDICE
  1. Che cos'è la Radioterapia?
  2. Come funziona la Radioterapia?
  3. Tipologie e obiettivi della Radioterapia
  4. Radioterapia effetti collaterali: quali sono?

Che cos'è la Radioterapia?

La radioterapia è un trattamento impiegato nella cura di tumori. Può essere utilizzata da sola, o in combinazione con altri trattamenti come la chemioterapia, l'immunoterapia o la chirurgia.

La radioterapia sfrutta fasci di radiazioni ionizzanti o fasci di particelle ionizzanti per danneggiare il materiale genetico (DNA) delle cellule maligne. Il materiale genetico è fondamentale per la replicazione cellulare e per la crescita del tumore; nel momento in cui questo viene danneggiato, quindi, le cellule tumorali non sono più in grado di riprodursi e vanno incontro a morte cellulare.

Radioterapia Shutterstock

Come funziona la Radioterapia?

La radioterapia consiste nell'indirizzare radiazioni o particelle ionizzanti verso la massa tumorale, in modo da uccidere le cellule malate che la costituiscono.

Le radiazioni ionizzanti impiegate in radioterapia sono raggi X e raggi γ a elevata energia. I primi sono prodotti da strumenti specifici chiamati acceleratori lineari per radioterapia, mentre i secondi sono emessi da isotopi radioattivi.

I fasci di particelle possono essere costituiti da protoni, neutroni o ioni positivi.
Queste radiazioni o particelle, quando colpiscono la cellula, interferiscono sia con il materiale genetico, provocando un danno diretto, sia con l'acqua all'interno della stessa, provocando un danno indiretto. Infatti, in seguito all'interazione della radiazione con l'acqua, si generano radicali liberi in grado di danneggiare le molecole che compongono il DNA.

Le cellule sane possiedono meccanismi di difesa in grado di riparare eventuali danni al loro DNA, mentre, nelle cellule tumorali, questi meccanismi sono meno efficienti, perciò un danno al DNA è più facilmente letale.

Naturalmente, benché si cerchi di colpire solo le cellule malate, purtroppo, anche porzioni di cellule sane possono essere irradiate.

Per approfondire: Come si somministra la Radioterapia? Radioterapia Esterna ed Interna

Tipologie e obiettivi della Radioterapia

L'obiettivo del trattamento con radioterapia dipende dalla tipologia di tumore, dal suo stadio, dalla sua posizione e dalle condizioni del paziente.

Di seguito saranno brevemente descritti le diverse tipologie di radioterapia cui is può ricorrere in funzione dello scopo che si vuole raggiungere.

  • Radioterapia a scopo curativo o radioterapia radicale: viene effettuata con l'intento di curare ed eliminare completamente il tumore.
  • Radioterapia preoperatoria o radioterapia neoadiuvante: è impiegata prima di un intervento chirurgico per ridurre le dimensioni della massa tumorale che deve essere asportata. Può anche essere utilizzata per prevenire la diffusione di cellule maligne durante l'operazione.
  • Radioterapia postoperatoria o radioterapia adiuvante: dopo che il paziente ha subìto un intervento chirurgico, in alcuni casi, è consigliato un trattamento di questo tipo in modo da eliminare ogni traccia residua del tumore.
  • Radioterapia intraoperatoria (o IORT, dall'inglese IntraOperative RadioTherapy): è utilizzata durante l'operazione per attaccare porzioni di tumore non asportabili chirurgicamente, o per bombardare la zona in cui il tumore si è sviluppato in modo da evitare possibili recidive. Non viene eseguita ovunque, ma solo in alcuni centri specializzati.
  • Radioterapia corporea totale(total body o TBI, dall'inglese Total Body Irradiation): questo tipo di trattamento viene effettuato in pazienti affetti da particolari tipi di linfomileucemie, che devono sottoporsi a trapianto di cellule staminali o di midollo osseo. Lo scopo è di distruggere le cellule malate che saranno poi rimpiazzate da nuove cellule linfatiche o sanguigne in seguito al trapianto.
  • Radioterapia stereotassica o radioterapia ablativa stereotassica: è una tecnica radioterapica avanzata che consente di somministrare con elevata precisione elevate dosi di radiazioni verso tumori di piccole dimensioni con lo scopo di distruggerli attraverso la necrosi tumorale.
  • Radioterapia a scopo palliativo: questo trattamento ha lo scopo di ridurre il disagio e il dolore causati da alcuni tipi di tumori. Viene impiegata, per esempio, per ridurre la sintomatologia dolorosa di alcune forme tumorali avanzate e metastatiche. In altri termini, il suo obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita del paziente.

È opportuno precisare che non esiste un approccio radioterapeutico migliore di un altro in quanto il tipo di radioterapia da impiegare dipende, come già detto all'inizio del capitolo, da numerosi fattori. Oltre al tipo di terapia da mettere in atto è molto importante che vengano stabilite anche la dose di radiazioni di somministrare, la frequenza con cui farlo e la durata del trattamento.

È compito del medico oncologo radioterapista individuare quale trattamento meglio si addice ad ogni singolo paziente, sviluppando un piano di cura il più adeguato possibile alle caratteristiche del tumore e dell'individuo.

Tuttavia, nello sviluppare il più idoneo piano di cura, lo specialista è affiancato dal fisico medico, ossia da un fisico che ha conseguito la specializzazione post-laurea in fisica medica e che contribuisce a elaborare il piano di cura, calcolando la distribuzione della dose e che si occupa, inoltre, dei controlli di sicurezza delle apparecchiature utilizzate.

Nell'ambito del trattamento radioterapico e della messa in pratica del piano di cura sono inoltre coinvolti: il tecnico di radioterapia (si tratta di una figura laureata in tecniche di radiologia, radioterapia e medicina nucleare che configura e gestisce l'apparecchio per la radioterapia basandosi sul piano di cura fornito dalle precedenti figure specialistiche citate) e l'infermiere professionale (dotato di una preparazione specifica, esso collabora con il medico e con il tecnico di radioterapia, seguendo il paziente durante i trattamenti e le visite).

Radioterapia effetti collaterali: quali sono?

Nonostante le innovazioni tecnologiche cerchino di ridurre al minimo gli effetti collaterali provocati dalla radioterapia, purtroppo non è ancora stato possibile eliminarli del tutto.

Gli effetti collaterali sono dovuti al fatto che le radiazioni ionizzanti colpiscono anche le cellule sane, oltre che quelle malate. Tali effetti sono molto variabili a seconda del tipo di tumore trattato e del tipo di trattamento scelto. Inoltre - a parità di patologia e trattamento - esiste anche una grande variabilità da persona a persona, anche in funzione delle condizioni di salute generali.

La maggior parte degli effetti collaterali si manifesta nella zona in cui il trattamento radioterapico è stato eseguito.

Radioterapia effetti collaterali a breve termine

Gli effetti collaterali a breve termine si manifestano da poche ore a poche settimane dopo la fine del trattamento. Fra questi vi sono:

  • Stanchezza: questo sintomo può essere molto intenso soprattutto nei primi periodi di trattamento. La stanchezza può essere imputata sia ai processi riparatori delle cellule sane colpite dalle radiazioni e che richiedono molta energia, sia ad un transitorio abbassamento dei globuli rossi che si può verificare nei pazienti che ricevono la radioterapia in zone corporee piuttosto estese. In questi casi, è opportuno riposare il tempo necessario, ma allo stesso tempo è importante muoversi, ad esempio, facendo una passeggiata o praticando una leggera attività fisica, naturalmente, il tutto adattato alle proprie capacità e possibilità, preferibilmente in quei momenti della giornata in cui ci si sente meno affaticati.
  • Reazioni cutanee: la pelle, in corrispondenza della zona trattata, può divenire più sensibile e andare incontro ad arrossamenti, scottature ed irritazioni. In genere, le reazioni cutanee non compaiono subito, ma dopo qualche seduta. In caso di comparsa di simili effetti, il medico (l'oncologo) va prontamente informato. Lo specialista fornirà indicazioni al paziente in merito a come comportarsi; fra i comportamenti che è meglio seguire ricordiamo: evitare di grattare o traumatizzare ulteriormente la zona interessata e l'area circostante, non utilizzare creme o altri prodotti senza averne parlato con il medico, evitare l'esposizione al sole, prediligere indumenti in tessuti naturali e non aderenti, prestare attenzione durante la pulizia e l'igiene quotidiana.
  • Problemi alle mucose: come nel caso della pelle, anche le mucose - quando trattate con radioterapia - possono andare incontro ad arrossamenti e fenomeni irritativi.
  • Problemi a bocca e gola: la radioterapia potrebbe provocare piccole ferite e/o ulcerazioni a livello di bocca e gola quando praticata a livello di queste zone. Questo tipo di lesione può scomparire poco dopo la fine del trattamento. Qualora siano colpite le ghiandole salivari - che sono molto sensibili alle radiazioni - si può andare incontro a secchezza delle fauci o ad un aumento della viscosità della saliva. La radioterapia può, inoltre, causare danni a lingua, gengive e denti, oltre che portare a rigidità mascellare.
  • Perdita di capellipeli cutanei: questo avviene solo se il trattamento radioterapico avviene in zone in cui sono presenti capelli e peli. Le zone non trattate non subiscono alterazioni.
  • Nausea e vomito: questi effetti sono provocati dalla radioterapia effettuata a livello dell'addome o dello stomaco. In alcuni casi, la radioterapia impiegata nel trattamento di tumori alla testa e al collo può provocare queste reazioni; ciò è dovuto all'irradiazione di zone in cui hanno sede i centri di regolazione del vomito.
  • Disturbi intestinali: l'intestino inferiore può essere esposto alle radiazioni durante il trattamento di tumori rettali, alla vescica, alla prostata o di tumori ginecologici. Le radiazioni così assorbite possono portare a disturbi come diarrea e dolore.
  • Gonfiore: l'infiammazione provocata dalla radioterapia può portare a gonfiore dei tessuti molli (edema). Questo effetto suscita preoccupazione soprattutto nel trattamento di tumori e metastasi cerebrali, a causa della pressione intracranica che può generarsi e nel caso di particolari tipi di tumori ai polmoni che ostruiscono i bronchi.

Radioterapia effetti collaterali a lungo termine

Gli effetti collaterali a lungo termine si manifestano dopo mesi o anni dalla fine del trattamento radioterapico. Anche in questo caso, di solito, sono limitati alla zona trattata. Fra questi troviamo:

  • Fibrosi: le cellule sane possono essere danneggiate dalle radiazioni. Quando il danno è molto profondo, le cellule danneggiate sono sostituite da depositi di tessuto connettivo. La deposizione di tessuto connettivoconduce a fibrosi.
  • Linfedema: la radioterapia può causare danni al sistema linfaticoe in seguito a questi danni può esserci un accumulo anomalo di liquido linfatico. Questo effetto collaterale può verificarsi, ad esempio, in quei pazienti che subiscono una radioterapia in seguito ad un intervento chirurgico per l'asportazione di noduli ascellari.
  • Infertilità: quando la radioterapia avviene nella zona pelvica, i pazienti possono andare incontro ad infertilità.
  • Problemi cognitivi: problemi cognitivi, disturbi della memoria e dell'apprendimento potrebbero verificarsi in pazienti sottoposti a radioterapia a livello della testa.
  • Rischio di insorgenza di tumori secondari: il trattamento a base di radiazioni ionizzanti può potenzialmente influenzare il rischio di insorgenza di tumori secondari. La comparsa del tumore può avvenire dai venti ai trent'anni dopo la fine del trattamento radioterapico.

NOTA BENE

Quelli sopra riportati sono solo alcuni dei possibili effetti collaterali che possono essere causati dalla radioterapia e non è detto che essi si manifestino tutti in ogni paziente, così come non è detto che si manifestino tutti con la stessa intensità e severità in ogni individuo.

Per maggiori informazioni, è sempre bene rivolgersi al proprio specialista di riferimento che fornirà indicazioni più precise in merito agli effetti collaterali della radioterapia che si dovrà effettuare.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista