Protezione chimica o fisica? Differenze fra protettori e schermo solare
Introduzione
Le protezioni solari sono fondamentali per una corretta e sicura esposizione al sole. La protezione della pelle dalle radiazioni ultraviolette emesse dal sole passa attraverso l'utilizzo di prodotti dermatologicamente testati (e non fai da te), con adeguato fattore di protezione.
Sebbene non sia insolito sentire le parole crema solare e schermo solare utilizzate in modo intercambiabile, in realtà sono due tipi di protezione differenti, in quanto composte da filtri solari chimici e fisici diversi. La protezione solare è una difesa chimica in grado di penetrare nella pelle e di filtrare i raggi UV, respingendoli prima che raggiungano e danneggino gli strati dermici. Alcuni filtri solari includono avobenzone, ossibenzone e acido para-aminobenzoico (PABA), che sono ingredienti utilizzati per assorbire i raggi solari. Lo schermo solare, invece, è un meccanismo fisico di difesa della pelle dai raggi ultravioletti (UV). Si fissa sullo strato superficiale della pelle, senza penetrare in profondità, a creare una sorta di barriera protettiva. Generalmente gli schermi solari sono composti da ossido di zinco o ossido di titanio. I filtri solari sono spesso opachi e evidenti quando applicati sulla pelle. Molte case cosmetiche e dermatologiche hanno formulati solari che includono negli stessi prodotti sia protezione che schermo solare, quindi sia filtri chimici e fisici.
Raggi UV: cosa sono e come si distinguono
I raggi UV ossia ultravioletti, sono quelli più potenti dello spettro solare che raggiungono la cute. Si suddividono in UVC, UVB e UVA.
- I raggi UVC hanno una lunghezza d'onda che va dai 100 ai 280 nm. Non raggiungono la superficie terrestre, e quindi non entriamo in contatto con loro che sono decisamente i più pericolosi. Vengono assorbiti dall'ozono prima che possano arrivare alla terra.
- I raggi UVA hanno una lunghezza d'onda che va dai 315 ai 400 nm. Raggiungono la pelle e riescono a penetrare in profondità, colpendo anche le fibre di collagene e l'elastina. Sono i responsabili dell'invecchiamento cutaneo, dell'insorgenza di macchie e patologie dermatologiche anche di natura cancerosa.
- I raggi UVB hanno una lunghezza d'onda di 280-315 nm, sono meno penetranti rispetto agli UVA e colpiscono lo strato più superficiale della pelle, l'epidermide. Causano più frequentemente scottature, eritemi e di altre malattie della pelle che si risolvono in pochi giorni senza trattamento medico.
Differenza tra protezione e schermo solare
Quanto una crema solare sia efficace e sicura nel proteggere dai raggi del sole, dipende da una moltitudine di fattori. Senza dubbio il tipo, e la quantità delle molecole-anti UV contenute contribuiscono a fare la differenza in termini di qualità. In primis, ogni crema solare presente sul mercato è dermatologicamente testata e rispetta requisiti di legge per poter essere venduta, le diverse tipologie di formulazioni possibili, poi, determinano l'efficacia del prodotto in base a filtri chimici, filtri fisici o con filtri associati. La composizione dei solari viene disciplinata dal regolamento cosmetico europeo 1223/2009.
Cos'è l'SPF di un solare?
SPF è l'acronimo di fattore di protezione solare. È un'indicazione che si riferisce alla quantità di tempo necessaria alla pelle per arrossarsi dopo l'esposizione al sole con applicazione di protezione rispetto alla quantità di tempo senza protezione. In sintesi: se viene applicato un solare SPF 30 siamo sicuri che al sole impiegheremmo 30 volte più tempo per scottarci la pelle rispetto all'esposizione senza protezione. Un prodotto con SPF 50 impiegherà 50 volte di più.
Filtri schermo protettivi: cosa sono e quali sono
I filtri fisici, anche detti inorganici, hanno proprietà schermanti. Si tratta di sostanze che una volta applicati fungono da barriera a specchio nei confronti delle radiazioni UV: riflettono e impediscono ai raggi di penetrare nella cute. Sono composti da piccole particelle minerali in grado di riflettere i raggi solari. A differenza dei filtri solari chimici, non trattengono il calore né penetrano nella pelle. Sono efficaci sia nel respingere i raggi UVA e UVB.
Nella maggior parte dei casi si tratta di filtri solari naturali. Gli schermanti fisici più utilizzati sono l'ossido di zinco e il biossido di titanio.
Ossido di zinco (Zinc Oxide) Riflette sia i raggi UVB che gli UVA. Si trova in diversi cosmetici ed è noto come pasta all'ossido di zinco, proprio quella usata per gli arrossamenti al cambio pannolino dei bambini. Ha proprietà lenitive, e antibatteriche. Spesso nei solari con alto SPF che lasciano la classica "patina bianca" è presente questo filtro naturale. La concentrazione massima nei prodotti solari dell'ossido di zinco non deve superare il 25%. Uno dei contro del suo utilizzo tuttavia, è che le nanoparticelle dell'ossido di zinco risultano essere dannose per gli habitat marini, in particolare per la barriera corallina.
Idrossiaparite (Hydroxyapatite), un minerale che si presenta come cristalli bianchi. E' uno dei componenti principali delle ossa e dei denti e gli conferisce durezza. Si trova spesso in dentifrici, ma anche nella formulazione di solari ecologici e ipo allergenici. L'idrossiapatite assieme ad altri ingredienti, come ad esempio l'ossido di zinco, svolge un'importante azione di scudo protettivo contro i raggi UV, scongiurando le scottature.