Ultima modifica 22.03.2019

Cos'è la pielonefrite

La pielonefrite acuta colpisce il rene e la pelvi renale, e si manifesta in genere con una compromissione dello stato di salute generale. La gestione terapeutica della patologia si basa su idratazione e antibiotico-terapia, allo scopo di eliminare la condizione favorente l'€™infezione renale; nelle forme più gravi è necessario il ricovero in ambito ospedaliero.

Pielonefrite Prevenzione

Prevenzione

La prima forma di prevenzione della pielonefrite acuta si basa sulle seguenti azioni:

  • terapia, in grado di eradicare ogni infezione urinaria che insorge acutamente;
  • eliminazione delle eventuali ostruzioni al deflusso dell'urina (calcoli renali, stenosi...);
  • correzione del reflusso vescico-ureterale;
  • limitazione degli altri fattori predisponenti.

In donne con almeno tre infezioni sintomatiche nel corso di un anno, andrebbe preso in considerazione un trattamento profilattico con un antibiotico da assumere per via orale: un basso dosaggio può aiutare ad eliminare l'€™incidenza di un'€™eventuale infezione recidivante. Per i bambini, l'orientamento attuale riserva una profilassi antibiotica solo per coloro che sono a più alto rischio di complicanze (esempio: evidenza di reflusso vescico-ureterale, infezioni ricorrenti o la comparsa di cicatrici renali). Ridurre il rischio di pielonefrite è possibile, facendo attenzione ad alcuni particolari:

  • Curare l'€™igiene quotidiana, per evitare l'€™ingresso di batteri e per prevenire la diffusione di batteri dalla regione perianale al vestibolo vaginale e all'€™uretra. Evitare l'uso di prodotti nella zona genitale, come gli spray deodoranti o le lavande vaginali che possono provocare irritazione.
  • Cateteri: nella particolare situazione in cui è necessario fare uso di questi dispositivi è importante che siano rispettate le necessarie misure di sicurezza, durante la regolare sostituzione e la manipolazione. Inoltre, l'€™area intorno al catetere deve essere monitorata e pulita frequentemente.
  • Calcoli renali: nei pazienti che presentano infezioni a carico del rene, si riscontrano spesso tali aggregazioni di sali minerali. L'esecuzione di un esame specifico e la visita da un urologo possono consentire la valutazione più accurata del caso e prevenire eventuali infezioni recidive.
  • Bere molti liquidi, soprattutto acqua e succo di mirtillo: può contribuire a rimuovere i batteri del tratto urinario, aumentando la frequenza della minzione. Andrebbero evitati caffè e alcol, in quanto possono aggravare il bisogno urgente di urinare e favoriscono la disidratazione.
  • Urinare frequentemente: evitare di trattenere la minzione quando si sente il bisogno di urinare; inoltre, è importante svuotare la vescica subito dopo un rapporto sessuale, poiché ciò favorisce l'allontanamento di eventuali batteri che possono essere stati introdotti durante l'€™attività sessuale.

Nelle persone che soffrono di ricorrenti infezioni del tratto urinario, ulteriori indagini possono identificare un'€™anomalia anatomica-funzionale. Occasionalmente, l'intervento chirurgico è necessario, in tali pazienti, per ridurre la probabilità di recidiva. Per quanto riguarda l'alimentazione, non esiste una specifica dieta da seguire. Nei casi di pielonefrite acuta è importante osservare che alcuni sintomi, come nausea e vomito, creano condizioni di scarso appetito e possono contribuire a incorrere in una disidratazione o in uno stato di debolezza, in quanto può essere difficile mantenere un'alimentazione adeguata. Il succo di mirtillo americano è stato studiato come misura profilattica: molti studi suggeriscono il netto beneficio legato alla sua ingestione.
Aumentare l'assunzione di liquidi, il consumo di succo di mirtillo e di prodotti lattiero-caseari contenenti batteri probiotici hanno dimostrato efficacia nell'€™inibire, direttamente o indirettamente l'infezione e/o l'adesione dei batteri alle cellule epiteliali del tratto urinario, riducendo il tasso di recidiva di infezioni a livello del tratto urinario e del sistema renale.


In breve. Infezioni del sistema urinario e mirtillo.

L'€™impiego del succo di mirtillo, o Cranberry (Vaccinum macrocarpon, mirtillo rosso), rientra tra le soluzioni potenziali che possono affiancare le procedure terapeutiche convenzionali. Il meccanismo d'€™azione è legato al contenuto in proantocianidine, che inibiscono selettivamente le adesine prodotte dai batteri evitando che gli agenti patogeni aderiscano alla mucosa urinaria e la colonizzino. In letteratura, emergono dati incoraggianti sull'€™uso del Cranberry nella prevenzione delle infezioni del sistema urinario, nonostante le difficoltà di una valutazione comparativa fra i vari studi dovute a differenze nella popolazione esaminata, nelle forme farmaceutiche utilizzate (succo concentrato, compresse, capsule...) e nella posologia quotidiana. Gli studi evidenziano che il consumo quotidiano di mirtillo, in compresse o in forma liquida, previene nelle donne giovani le infezioni causate in particolare dall'€™Escherichia coli. Sono comunque necessari ulteriori studi che confermino l'€™efficacia del Cranberry e la relativa tollerabilità nell'€™adulto e nell'€™età pediatrica.

Pielonefrite acuta e cronica

La maggior parte dei casi di pielonefrite acuta sono improvvisi e limitati al singolo episodio. Dopo la terapia con antibiotici, sono rari i danni permanenti a reni. In genere, i soggetti non sviluppano recidive di pielonefrite.

La pielonefrite cronica (di lunga durata) è una condizione rara e solitamente è causata da difetti strutturali congeniti del rene o da infezioni renali recidivanti, ad opera di agenti patogeni particolarmente aggressivi e resistenti ai trattamenti terapeutici.



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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici