Posticipare la sveglia al mattino: perché lo si fa e cosa comporta
Svegliarsi la mattina è difficile per tutti e per questo alcune persone hanno l'abitudine di ritardare il momento dell'abbandono del letto, posticipando la sveglia e facendola suonare diverse volte nel giro di pochi minuti, fino all'ultimo secondo utile per alzarsi.
Anche se così facendo si guadagna qualche minuto extra di riposo, questa abitudine nasconde anche alcuni aspetti negativi.
Cosa succede se si posticipa la sveglia
- Aumenta lo stress
- Si può essere più intontiti
Aumenta lo stress
Rimanere a letto fino all'ultimo secondo utile per iniziare la giornata può far saltare parti importanti della routine mattutina, come fare la doccia con calma o la colazione in modo non frettoloso. Il rischio è anche quello di arrivare in ritardo agli appuntamenti, a scuola o al lavoro. Inoltre, avere i secondi contati già di prima mattina produce uno stato di stress che può accompagnare lungo tutta la giornata, peggiorando il benessere generale, l'umore e la produttività.
Anche se chi è solito posticipare la svegli probabilmente è in grado di calcolare bene i propri tempi di azione sarebbe bene quindi non esagerare con la procrastinazione.
Si può essere più intontiti
Sebbene i momenti extra di sonno possano sembrare preziosi, in realtà quelli che si vivono tra una sveglia e l'altra non sono né di alta qualità né riposanti.
Durante la notte si attraversano le quattro fasi del sonno. Ogni ciclo dura circa 90 minuti e il sonno REM, quello che serve al cervello per ricaricarsi, è l'ultimo. Quando suona la sveglia, la maggior parte delle persone esce dalla fase REM ma riaddormentarsi e svegliarsi di nuovo alla seconda sveglia comporta un oscillare tra veglia e sonno Rem poco salutare, che porta, una volta attivi definitivamente, ad essere più intontiti, pigri e più scontrosi nella prima fase della giornata.
Perché si fa fatica ad alzarsi al mattino
Scegliere l'opzione posticipa sulla sveglia può essere un buon modo per svegliarsi un po' più dolcemente ma quando diventa una necessità quotidiana irrinunciabile e non si riesce a svegliarsi al primo suono è bene chiedersi perché alzarsi al mattino sia un'azione così difficile da compiere.
La spiegazione più semplice è che si ha ancora sonno perché si va spesso a letto troppo tardi e al momento del risveglio il corpo avrebbe bisogni di altro tempo per riposare.
Anche i disturbi del sonno ovviamente incidono sulla difficoltà di alzarsi al mattino.
L'apnea notturna, una condizione durante la quale la respirazione si ferma mentre si dorme, è tra le cause principali di stanchezza mattutina, ma anche l'insonnia e la difficoltà ad addormentarsi portano ad essere ancora stanchi quando è il momento di iniziare la giornata.
Infine, anche essere nottambuli rende la sveglia mattutina un grande scoglio da superare. Esistono infatti persone, definite allodole, che hanno il loro picco energetico nelle ore diurne, mentre altre definite gufi, che danno il meglio di loro stesse la sera. Chi fa parte di questo secondo gruppo tende ad andare a letto tardi e, di conseguenza, preferirebbe alzarsi non troppo presto. Doverlo fare comunque costretti dalle incombenze quotidiane risulta quindi faticoso e porta più facilmente a posticipare la sveglia.
Come smettere di posticipare la sveglia
- Calcolare la propria quantità ideale di sonno
- Attenersi a un programma di sonno
- Crearsi una routine mattutina
- Non impostare più sveglie
Dormire di più è la soluzione principale ma prima è necessario capire di quante ore di riposo il proprio organismo abbia davvero bisogno.
Per scoprirlo il consiglio è di prestare attenzione a quanto si dorme quando non ci si deve alzare a un orario prestabilito per lavoro, scuola o altri impegni e quanto tempo passato a letto sia davvero di qualità.
Una volta capito di quanto sonno si ha bisogno, le mattine potrebbero migliorare visto che spesso quando le persone dormono abbastanza, si svegliano da sole o prima della sveglia.
Anche cercare di svegliarsi e andare a letto alla stessa ora, sette giorni alla settimana aiuta a regolare il ciclo sonno veglia.
Chi ha difficoltà ad alzarsi può trovare giovamento dallo stilare una serie di azioni da svolgere ogni mattina, come un allenamento, la doccia, la colazione o altro, che fungano da stimolo per abbandonare il letto con maggiore voglia.
È utile anche ricordarsi di bere un bicchiere d'acqua appena svegli. Mentre si dorme non si beve e questo potrebbe portare ad essere un po' disidratati al risveglio, una condizione che a sua volta può far sentire stanchi e con poca energia.
È comune per i nottambuli e le persone che fanno fatica ad alzarsi impostare più sveglie, anche prima di quando vogliono o devono alzarsi ma questa strategia non funziona. Al contrario rende il risveglio molto più difficile.
È meglio, invece, impostare una sola sveglia e tenerla non a portata di mano, in modo da essere costretti ad alzarsi per spegnerla.
Anche cambiare suoneria alla sveglia, impostarne di diverse ogni giorno o alternare il suono classico alla radio può essere utile per svegliarsi in meno tempo e più continuamente.
Ecco cos'è lo snooze.