Perché se si dorme poco ci si sente più vecchi

Perché se si dorme poco ci si sente più vecchi
Ultima modifica 08.03.2023
INDICE
  1. Cosa dice lo studio
  2. Come il sonno scarso influisce sull’invecchiamento
  3. Suggerimenti per dormire meglio

Alzarsi al mattino e sentirsi come se si avessero più anni di quelli reali e sviluppare pensieri pessimistici sul tempo che passa potrebbe sembrare una suggestione strana ma in realtà non è così. Secondo i ricercatori dell'Università di Exeter, nel Regno Unito, che hanno effettuato uno studio sul sonno, infatti, questo accadrebbe se non si riposa bene.

Cosa dice lo studio

La ricercatrice e autrice principale dello studio Serena Sabatini, insieme al team che ha sviluppato la ricerca, ha constatato come la scarsa qualità del sonno sia collegata a sentimenti più negativi sull'invecchiamento e a una visione peggiore del tempo che passa.

Nella ricerca sono sono state incluse complessivamente 4.482 persone suddivisi equamente tra uomini e donne, di età pari o superiore a 50 anni che facevano già parte di un altro studio chiamato Protect e il cui obiettivo era scoprire cosa proteggesse la salute cognitiva delle persone mentre invecchiano.

Durante questo primo progetto i ricercatori hanno notato che molte persone tenevano in seria considerazione la fase di riposo e parlavano spesso della qualità del loro sonno e delle conseguenze ad essa.

Partendo da questa osservazione hanno deciso di sottoporre le persone a un questionario proprio su questo argomento e sui cambiamenti negativi sulla memoria, sul livello di energia, sulla capacità di svolgere indipendentemente le azioni quotidiane e sulla motivazione a fare le cose, in conseguenza a un sonno scarso o disturbato.

I partecipanti allo studio hanno completato il questionario due volte, a distanza di un anno.
Quando i ricercatori hanno analizzato i dati raccolti, hanno scoperto che le persone che hanno valutato il loro sonno peggiore, oltre a sviluppare alcuni problemi di salute, si sentivano più vecchie e avevano la sensazione di invecchiare male.

Come il sonno scarso influisce sull’invecchiamento

Una cattiva qualità del sonno può influire sulla salute fisica, mentale e cognitiva e questo inevitabilmente porta a sentirsi peggio e anche più vecchi.

Durante il sonno si passa attraverso la fase Rem, caratterizzata dal movimento rapido degli occhi, e dalle fase Nrem, con movimenti oculari non rapidi.

Questi processi e le fasi del sonno sono essenziali per aiutare l'organismo a ripristinare i livelli di energia ottimali, a riprendersi dalla malattia, riparare il corpo, consolidare i ricordi, regolare le emozioni, rinforzare il sistema immunitario e molto altro.

Inoltre, diversi ormoni vengono secreti o regolati durante le varie fasi come l'ormone della crescita responsabile della riparazione dei vasi sanguigni, importante perché piccole lacerazioni nei vasi sanguigni possono portare all'accumulo di placca e, infine, a infarti o ictus.
La privazione del sonno riduce anche la connettività tra l'amigdala e la corteccia prefrontale del cervello e può quindi anche rendere più difficile il pensiero o portare le persone ad avere cali di attenzione, fare scelte sbagliate o sviluppare stati ansiogeni o depressivi.

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Suggerimenti per dormire meglio

  • Evitare i sonnellini diurni troppo lunghi perché questo potrebbe portare a uno sfasamento del ciclo circadiano e a non riuscire più a dormire nel corso della notte. Se nel corso del pomeriggio ci si sente particolarmente stanchi meglio non superare i 30 minuti di sonno.
  • Cercare di andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora, anche nei fine settimana per fare in modo che l'orologio biologico del proprio organismo rimanga regolare e abbia meno sbalzi possibili.
    Evitare di usare device tecnologici o esporsi a schermi prima di andare a dormire.
    L'esposizione alla luce blu di questi dispositivi, infatti, può inibire il rilascio di melatonina, l'ormone che regola i tempi del sonno.
  • Mantenere fresca la camera da letto. Il corpo umano ha bisogno di abbassare la sua temperatura interna di un paio di gradi per andare a dormire e rimanere addormentato e per questo la temperatura ideale della stanza nella quale si dorme dovrebbe aggirarsi intorno ai 18 °C.
  • Mantieni la camera da letto buia. Oltre ad evitare l'esposizione agli schermi blu sarebbe meglio non esporsi a nessuna fonte di luce mentre si dorme, perché potrebbero interferire con la produzione di melatonina. Se la stanza in cui si dorme non è completamente buia un buon modo per ovviare al problema potrebbe essere utilizzare una mascherina sugli occhi.
  • Allenare il cervello ad associare il letto al sonno. Per farlo è meglio evitare di svolgere su di esso altre attività che non siano il riposo, come guardare la televisione. Inoltre, quando ci si accorge di non riuscire a prendere sonno è meglio alzarsi e fare qualcosa di diverso, per evitare che il cervello impari ad associare il letto alla veglia.
  • Evitare di addormentarsi troppo presto la sera, per non correre il rischio di svegliarsi nel cuore della notte.
  • Non bere caffè, bevande contenenti caffeina e alcolici nelle ore molto vicine al momento dell'addormentamento perché si tratta di sostanza eccitanti che possono interferire con la capacità di addormentarsi e rimanere addormentati.