
Introduzione
Che sia su una sedia, su un divano, in poltrona, su un seggiolino della metropolitana o un sedile del bus, non fa differenza: moltissime persone amano stare seduti con le gambe incrociate. Se un'abitudine è diffusa, però, non vuole dire che sia benefica, e infatti questa non lo è affatto: si tratta, infatti, di una posizione che nasconde diverse insidie per la salute, specialmente se mantenuta a lungo e protratta nel tempo.
I rischi principali
- Dolori e gonfiori alle gambe
- Vene varicose
- Flebite
- Trombosi
- Alterazioni muscolo-scheletriche
- Sofferenza del nervo fibulare
- Infertilità maschile
- Problemi alle ginocchia
Dolori e gonfiori alle gambe
Tenere le gambe incrociate quando si è seduti può compromettere la corretta circolazione delle gambe e la risalita del sangue dalla periferia al cuore. Infatti, questa posizione può creare una compressione a livello dei vasi sanguigni e, dunque, ostacolare il flusso sanguigno.
Il risultato? Possono subentrare problemi come gonfiori e dolori alle gambe, formicolii, crampi, bruciori ai polpacci, ritenzione idrica, cellulite, tutti collegati a una circolazione sanguigna non ottimale. In alcuni casi, poi, i rischi sono ancora più seri poiché se il sangue ristagna e si accumula a livello delle gambe può aumentare il pericolo di patologie come vene varicose, trombosi e flebiti.
Dolore e indolenzimento alle gambe possono anche essere causati dall'uso prolungato delle infradito.
Vene varicose
Le vene varicose, dette anche varici, sono dilatazioni permanenti delle vene del circolo superficiale: si tratta di alterazioni brutte da vedere, e anche pericolose poiché sono indice di una sofferenza a livello del sistema venoso che deve essere indagata a fondo. In genere, le varici hanno una colorazione marcatamente blu oppure viola scuro e possono diventare sporgenti e ben visibili.
Inoltre, appaiono molto più dilatate del normale, hanno un percorso tortuoso e presentano dei nodi. Possono comparire anche sintomi come senso di pesantezza, indolenzimento e/o fastidio, bruciore, gonfiore, rossore, sensazione di caldo, crampi notturni, formicolii, prurito locale.
Flebite
Per flebite si intende l'infiammazione di uno o più tratti di una vena superficiale oppure profonda: nel primo caso si parla di flebite superficiale, nel secondo di flebite profonda. Se l'infiammazione si associa allo sfiancamento della vena e alla presenza di un coagulo di sangue (trombo) all'interno del lume, che ostruisce la vena stessa, esercita un'eccessiva pressione sulle sue pareti e ostacola il deflusso sanguigno si parla di tromboflebite.
Il sintomo principale è il dolore lungo il decorso di una vena, spesso accompagnato da rossore, senso di tensione della pelle, indurimento della vena interessata e sensazione localizzata di calore.
Trombosi
Per trombosi si intende la formazione di pericolosi trombi all'interno dei vasi: se non si interviene, il trombo può spostarsi verso il cuore, occupando spazi sempre più grandi e provocando sintomi più gravi; inoltre, potrebbe dare origine a un'embolia polmonare. Ecco perché questa problematica non va assolutamente sottovalutata.
A volte si manifesta con un gonfiore evidente, spesso associato a calore, dolore e arrossamento. A volte, però, possono comparire segnali più sfumati, come un leggero gonfiore, un dolore appena accennato e/o una lieve differenza di circonferenza tra una gamba e l'altra.
Alterazioni muscolo-scheletriche
Stare seduti con le gambe incrociate non mette a rischio solamente l'apparato cardiocircolatorio, ma anche quello muscolo-scheletrico. Infatti, nel tempo può arrivare a causare cambiamenti nella dislocazione delle ossa del bacino e della lunghezza dei muscoli, causando un disallineamento di strutture quali spalle, collo, testa, colonna vertebrale e/o un indebolimento di un lato del corpo rispetto all'altro.
Questo può aumentare il rischio di indolenzimenti, fastidi o dolori ossei o muscolari e anche di scoliosi.
Sofferenza del nervo fibulare
Le alterazioni che si verificano a livello di ossa e muscoli potrebbero arrivare a causare una sofferenza del nervo peroneo o nervo fibulare, uno dei due rami terminali del nervo sciatico. Si tratta del nervo della gamba che permette la dorsiflessione del piede e dell'alluce. Se viene compresso può causare una debolezza e una sensazione fastidiosa al piede.
Infertilità maschile
Addirittura la posizione a gambe incrociate potrebbe avere effetti negativi sulla fertilità maschile. Infatti, aumenta la temperatura a livello dei testicoli, che invece non dovrebbe essere troppo elevata per non alterare la qualità e la quantità degli spermatozoi: l'ideale è che sia fra i 2°C e 6 °C al di sotto della temperatura corporea generale.
Problemi alle ginocchia
Stare seduti con le gambe incrociate rischia di creare disallineamenti e squilibri anche a livello delle ginocchia. Quello della gamba che sta sotto, infatti, è costretto a sopportare un peso, che alla lunga potrebbe dare origine a dolori e ad altri disturbi articolari.
La posizione ideale
Incrociare le gambe per pochi minuti al giorno, anche se quotidianamente, non è pericoloso: i rischi, infatti, sono direttamente proporzionali al tempo che si passa stando seduti con le gambe incrociate. Se non si esagera, dunque, non bisogna allarmarsi: come spesso accade, se si usano buon senso e moderazione i danni sono tendenzialmente più limitati.
Tuttavia, è vero che la posizione ideale è un'altra. Quando si è davanti a una scrivania, si consiglia di appoggiare tutte le cosce sulla seduta, portando i glutei bene all'indietro, con i piedi sul pavimento. Si possono anche appoggiare i piedi su un piccolo rialzo. Tenere il busto eretto, con la zona dorsale (la parte centrale della schiena) a contatto con lo schienale mentre quella lombare (la parte bassa) staccata, e raddrizzare le spalle, portandole leggermente indietro e verso il basso. La testa va centrata sopra la colonna, che deve essere ben allungata.