Ultima modifica 15.02.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è il Parto Prematuro?
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Prognosi
  8. Prevenzione

Generalità

"Parto prematuro" è l'espressione con cui i medici indicano un parto che ha avuto luogo prima della 37esima settimana di gravidanza. Quindi, il bambino nato di parto prematuro è un soggetto venuto al mondo almeno 3 settimane prima della 40esima e ultima settimana di gestazione.

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In base a quando si verifica, il parto prematuro ha conseguenze diverse sul nascituro; in generale, prima nasce il bambino e più sono gravi le complicazioni conseguenti.
Al momento, le precise cause del parto pretermine sono sconosciute; gli esperti, tuttavia, ritengono che la nascita prematura di un individuo sia il risultato di un insieme di fattori concomitanti.
I bambini nati prematuri mostrano dei segni anatomici inequivocabili, come il peso ridotto, e diversi sintomi, la cui gravità dipende dalla settimana di nascita. 
La terapia mira a moderare la sintomatologia, in modo tale che il bimbo possa concludere quel processo di crescita in utero, interrotto troppo presto a causa del parto prematuro.

Cos'è il Parto Prematuro?

Un parto prematuro (o pretermine) è un parto che ha luogo prima della 37esima settimana di gravidanza. Considerato che la durata teorica di una normale gestazione è di 40 settimane, un parto prematuro è quindi un parto che avviene almeno tre settimane prima della data presunta di nascita.

La permanenza del feto nell'utero fino al termine della gravidanza è fondamentale per il corretto sviluppo degli organi del futuro nascituro e per la sua corretta crescita post-natale.
Ciò implica che chi nasce di parto prematuro è protagonista suo malgrado di un incompleto sviluppo degli organi e di una scorretta crescita post-natale (tali problematiche sono tanto più gravi, quanto prima ha avuto luogo il parto).

Livelli di Gravità del Parto Prematuro

In base a quando ha luogo, il parto prematuro può essere:

  • Tardivo (parto prematuro tardivo), se il bambino nasce tra la 34esima e la 37esima settimana di gravidanza.
  • Grave (parto prematuro grave), se il bimbo nasce tra la 25esima e la 33esima settimana di gravidanza.
  • Estremo (parto prematuro estremo), se il bambino nasce prima della 25esima settimana di gestazione.

Altre definizioni importanti: Parto a Termine e Parto Dopo il Termine

Per completare il quadro delle definizioni, è giusto chiarire cosa s'intende per parto a termine e parto dopo il termine.
Il parto a termine è il parto che si verifica tra la 37esima e la 42esima settimana di gravidanza; il parto dopo il termine, invece, è il parto che ha luogo dopo la 42esima settimana di gravidanza.

A partire dalla 37esima settimana, le probabilità che lo sviluppo fetale sia incompleto si riducono gradatamente; tuttavia, non è escluso che possano comunque insorgere complicazioni di altra natura.

Epidemiologia

Secondo la Società Italiana di Neonatologia (SIN), in Italia, ogni anno, circa il 10% dei bambini nati vivi viene alla luce prima della 37esima settimana. Ciò significa che, su un totale di circa 458.000 nuovi nati nel 2017, quasi 45.000 bambini sono nati di parto prematuro.
Inoltre, sempre in base ai dati statistici della SIN, la mortalità dei nati prematuri si aggira attorno al 10% e il tasso di sopravvivenza è tanto minore quanto prima avviene il parto.

Da uno studio relativo alle popolazioni e alla frequenza del parto pretermine nelle varie etnie del mondo, è emerso che le donne di colore sono più soggette a parto prematuro.

Cause

Qual è la Causa di Parto Prematuro?

Attualmente, non è chiara la precisa causa del parto prematuro; le evidenze scientifiche sull'argomento, tuttavia, suggeriscono che la nascita pretermine sia il risultato di più fattori concomitanti.

Prima di passare in rassegna i fattori sospettati di influenzare il parto prematuro, occorre precisare che alcune nascite pretermine si verificano anche in assenza dei suddetti fattori (il che ha indotto gli esperti a pensare che, talvolta, il parto pretermine sia un evento inspiegabile e imponderabile).

Fattori che favoriscono il Parto Prematuro

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Tra i fattori che sembrerebbero favorire il parto prematuro, figurano:

La maggiore incidenza del parto pretermine nelle donne di pelle nera sarebbe dovuta ad alcune pratiche culturali a rischio e alla spiccata tendenza, da parte delle suddette donne, di sviluppare infezioni intra-amniotiche.

Sintomi e Complicazioni

Quali sono i Sintomi del Bambino nato di Parto Prematuro?

Il bambino nato prematuro è un bambino che non ha trascorso in utero il tempo sufficiente per svilupparsi e crescere correttamente; in altre parole, viene alla luce con organi (polmoni, cervellocuore ecc.) non completamente formati.
Tutto ciò rende più difficile il suo adattamento al mondo esterno e riduce la sua capacità di sopravvivenza; tali difficoltà sono tanto più accentuate quanto più pretermine è il parto.
Il bambino prematuro mostra dei segni caratteristici e può sviluppare delle complicazioni molto gravi, a breve e a lungo termine.

Segni caratteristici del Bimbo Nato Prematuro

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I bimbi nati di parto prematuro possono presentare i seguenti segni caratteristici:

  • Dimensioni corporee estremamente ridotte, ma testa molto grande (in proporzione);
  • Tratti del viso acuti e meno rotondeggianti rispetto a un bambino nato di parto a termine;
  • Pelle sottile, trasparente e fragile, e quantità esigua di tessuto adiposo;
  • Peluria sottile (lanugo), che ricopre quasi tutto il corpo;
  • Ipotensione (bassa pressione sanguigna), specie subito dopo la nascita;
  • Respirazione difficoltosa e distress respiratorio;
  • Mancanza dei cosiddetti riflessi neonatali, ovvero i riflessi di suzione e deglutizione. Ciò implica che il bambino abbia difficoltà ad alimentarsi.

Approfondimento: cos'è il distress respiratorio?

Il distress respiratorio, o sindrome da distress respiratorio, è una condizione tipica (ma non esclusiva) dei neonati prematuri, che provoca insufficienza respiratoria. Tale condizione è dovuta a un incompleto sviluppo dei polmoni, i quali non riescono a rifornire adeguatamente di ossigeno l'intero organismo. Nella maggior parte dei casi, i polmoni mancano o sono carenti di una sostanza fondamentale per mantenerli in buona salute e farli funzionare al meglio: il surfattante (dall'inglese surfactant), costituito da proteine e lipidi.
La produzione di surfattante comincia tra la 24esima e la 28esima settimana e si completa attorno alla 34esima. Perciò, tanto più un bambino nasce in anticipo, rispetto al termine, tanto meno surfattante contiene nei polmoni.

Complicazioni a Breve Termine

Le complicazioni a breve termine del parto pretermine sono le complicanze che insorgono subito dopo la nascita pretermine.
Esse consistono in:

  • Problemi respiratori. Sono dovuti a un apparato respiratorio sottosviluppato, ovvero a polmoni che non sembrano in grado di rifornire d'ossigeno l'intero organismo. In genere, la causa principale di questi disturbi respiratori è la mancanza di surfattante. I bimbi, specie quelli nati tra la 23esima e la 32esima settimana, sviluppano una malattia cronica ai polmoni nota come displasia broncopolmonare e sono soggetti a episodi di apnea.
  • Problemi cardiaci. I nati prematuri sviluppano ipotensione e il cosiddetto dotto arterioso pervio
    L'ipotensione è una pressione sanguigna eccessivamente bassa; il dotto arterioso pervio, invece, è un'anomalia anatomica del cuore, in cui aorta e arteria polmonare comunicano tra loro mediante un'apertura.
  • Problemi neurologici. I bambini nati prima della 28esima settimana di gestazione sono ad alto rischio di sviluppare, a livello cerebrale, delle emorragie intraventricolari. In alcuni individui, queste perdite di sangue sono moderate, mentre in altri neonati sono estremamente gravi e possono dar luogo a una condizione patologica, nota come idrocefalo. L'idrocefalo è l'accumulo di liquido cefalorachidiano (o liquor) nei ventricoli cerebrali.
  • Problemi nel controllo della temperatura corporea. Possedendo poco tessuto adiposo, i bimbi prematuri non sono in grado di mantenere il proprio calore corporeo a un livello adeguato; ciò li espone a ipotermia, cioè a una bassa temperatura corporea.
    L'ipotermia ha diverse conseguenze: aggrava i problemi respiratori, abbassa i livelli di glucosio nel sangue (ipoglicemia) e ostacola la crescita; in particolare, l'ostacolo alla crescita è dovuto al fatto che il cibo assunto è impiegato per produrre calore, che è la prima necessità, anziché per l'accrescimento.
  • Problemi gastrointestinali. I prematuri hanno un sistema gastrointestinale immaturo e tendono a soffrire di enterocolite necrotizzante; quest'ultima è una grave condizione patologica, caratterizzata dalla morte delle cellule che compongono la parete intestinale.
  • Problemi sanguigni. I nati prematuri sono a forte rischio di anemia ittero.
    L'anemia è una carenza di globuli rossi, ovvero le cellule sanguigne che conducono l'ossigeno ai vari organi del corpo; l'ittero, invece, è un eccessivo accumulo di bilirubina nel sangue, che rende gialla la pelle, gli occhi e altri tessuti del corpo.
  • Problemi di metabolismo. I bambini prematuri gravi ed estremi soffrono, molto spesso, di ipoglicemia.
  • Problemi del sistema immunitario. Il sistema immunitario è il complesso di difese contro gli agenti infettivi (virus, batteri, parassiti ecc.) presenti nell'ambiente esterno; i bambini pretermine hanno un sistema immunitario sottosviluppato, pertanto sono maggiormente esposti alle infezioni e alle relative complicanze (per esempio, la sepsi).

Complicazioni a Lungo Termine

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Paralisi cerebrali infantile in bimbo che era nato prematuro.

Le complicazioni a lungo termine sono le complicanze che possono comparire a distanza di settimane, mesi, o addirittura anche anni, dalla nascita.
Esse consistono in:

  • Paralisi cerebrale infantile.
  • Abilità cognitive ridotte. Molto spesso, specie nei casi più gravi, i nati prematuri non godono delle stesse capacità cognitive e di apprendimento di un bambino nato a termine. Questi disturbi divengono palesi quando il bimbo pretermine comincia ad andare a scuola.
  • Problemi di vista. I pretermine, nati prima della 30esima settimana, tendono a soffrire della cosiddetta retinopatia del prematuro (ROP). 
    La ROP è una malattia vascolare della retina, che in alcuni casi può sfociare in un distacco della retina stessa; il distacco di retina è una condizione che, in assenza di cure adeguate, può provocare perdita della vista.
  • Problemi d'udito. I nati prematuri sono soggetti più facilmente a perdita delle capacità acustiche.
  • Problemi dentali. È possibile osservare: un ritardo nell'eruzione dei denti, una decolorazione dello smalto dentario e uno scorretto allineamento della dentatura.
  • Problemi comportamentali e psicologici. I bimbi prematuri sono più facilmente soggetti a manifestare depressione, senso di ansiasindrome da deficit di attenzione, iperattività e difficoltà nell'interagire con i coetanei.
  • Problemi di salute cronici. Tra i bimbi prematuri, c'è una predisposizione a sviluppare: infezioni croniche, asma e problemi legati alla cattiva nutrizione.
Età gestazionale di parto Peso in kg Lunghezza in cm Circonferenza cranica in cm
40 settimane 3,6 kg 51 cm 35,5 cm
35 settimane 2,5 kg 46 cm 32 cm
32 settimane 1,9 kg 43 cm 30 cm
28 settimane 1,15 kg 38 cm 26 cm
24 settimane 0,65 kg 32 cm 22 cm

Diagnosi

La diagnosi di parto prematuro non richiede indagini particolari: basta, infatti, considerare quando è avvenuto il parto e osservare l'aspetto del bambino, misurando peso, lunghezza del corpo e dimensioni della testa.

La diagnosi delle conseguenze di un parto prematuro, invece, è leggermente più complessa: in genere, il medico inizia le proprie indagini con un esame obiettivo accurato e un monitoraggio delle capacità respiratorie e cardiache del nascituro; quindi, prosegue con un approfondimento esame del sangue, la misura dei fluidi corporei persi, il controllo degli organi interni principali attraverso esami di imaging e un esame della vista.  

Esame Obiettivo

L'esame obiettivo consiste nella valutazione generale dello stato di salute del bimbo nato di parto prematuro.
È in occasione dell'esame obiettivo che il medico delinea qual è la sintomatologia e quale deve essere il percorso diagnostico successivo.

Monitoraggio delle Capacità Respiratorie e Cardiache          

Le capacità respiratorie e cardiache del bimbo nato di parto prematuro richiamano la maggior parte delle attenzioni mediche, in quanto è la loro compromissione a causare, nella maggior parte dei casi, i problemi di salute più gravi. 

Il monitoraggio di respirazione, frequenza cardiaca e pressione sanguigna è frequente, se non, nei casi più severi, continua.

Analisi del Sangue

In un bimbo nato di parto prematuro, gli esami del sangue servono a misurare i livelli di globuli rossi, glucosiocalcio e bilirubina.

Il personale medico esegue solo il numero di prelievi strettamente necessario, poiché privare di sangue un bambino già debole, e in alcuni casi anemico, è assai pericoloso.

Controllo dei Fluidi Corporei

Per controllo dei fluidi corporei, s'intende principalmente la misurazione di quanto sodio e potassio vengono persi con le urine e le feci.

Controllo degli Organi Interni: gli Esami Strumentali

In genere, il primo esame strumentale che i medici eseguono su un bimbo nato di parto prematuro l'ecocardiogramma; quest'ultimo è un'ecografia del cuore che serve ad analizzarne l'anatomia e i possibili difetti.

All'ecocardiogramma, quindi, segue un'ecografia degli organi addominali (in particolare intestinostomaco e fegato) e del cervello; questi controlli ecografici permettono di individuare eventuali anomalie, come per esempio le emorragie intraventricolari.

Controllo della Vista

In un bimbo nato di parto prematuro, il controllo della vista è finalizzato alla valutazione delle capacità visive e all'esame di strutture oculari, come la retina o il cristallino, le quali potrebbero presentare delle anomalie.

Terapia

Qual è la Cura per il bambino nato di Parto Prematuro?

Un bambino nato di parto prematuro necessita di cure differenti, a seconda di quanto grave è la situazione. Se nei casi moderati è sufficiente una terapia di supporto e la somministrazione di determinati medicinali, nei casi estremi può rendersi necessario anche il ricorso alla chirurgia.

Le dimissioni di un bimbo nato di parto termine avvengono soltanto una volta che, secondo i medici, le condizioni dell'infante sono stabili; a casa, tuttavia, non è escluso che il piccolo paziente possa aver bisogno di ricevere altre cure (tante volte, per questi trattamenti casalinghi, è fondamentale il coinvolgimento dei genitori, i quali devono essere pronti a contattare il medico curante in caso di improvvisi complicanze).

In linea generale, più il parto è prematuro e meno è efficace il trattamento, compreso quello chirurgico.

Terapia di Supporto e Terapia Farmacologica

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In un bimbo nato di parto prematuro, la terapia di supporto e la terapia farmacologica prevedono:

  • Crescita in incubatrice. L'incubatrice è un dispositivo medico particolare, che ospita i bambini prematuri e garantisce loro la corretta ossigenazione, la giusta temperatura corporea e il nutrimento necessario alla loro crescita; in altre parole, cerca di mimare quanto accade al'essere umano durante la vita fetale intrauterina (chiaramente, i risultati non sono gli stessi, però si tratta comunque di un importante ausilio).
    Oltre a ciò, l'incubatrice permette anche di controllare i vari parametri corporei dell'infante prematuro, come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, il peso ecc., senza doverlo spostare.
  • Esposizione alla luce fluorescente per il trattamento dell'ittero. Esistono delle lampade particolari che emettono una luce fluorescente in grado di "scomporre" la bilirubina del sangue; l'esposizione a queste lampade a intervalli regolari e dotando il neonato pretermine di occhiali protettivi appositi permette di trattare l'ittero con buoni risultati e senza particolari effetti collaterali.
  • Trasfusione di sangue. Serve a ristabilire le eventuali carenze di globuli rossi (anemia).
  • Infusione polmonare di surfattante. Serve alla normalizzazione dell'attività respiratoria e all'ossigenazione dei vari organi.
  • Antibiotici. Servono per la prevenzione e la cura di eventuali infezioni batteriche.

Chirurgia

Di fronte alla comparsa di certe complicazioni, i medici sono costretti a ricorrere alla chirurgia. Nello specifico:

  • L'enterocolite necrotizzante richiede l'asportazione dell'intestino danneggiato.
  • Il dotto arterioso pervio, se non si richiude spontaneamente alla nascita, necessita la chiusura artificiale (dell'apertura tra aorta e arteria polmonare).
  • La retinopatia del prematuronecessita di una cura laser, che rimuove l'eccesso di vasi sanguigni formatisi sulla retina.
  • L'idrocefaloimpone un intervento di ventricolostomia, ovvero un drenaggio dei ventricoli cerebrali pieni di liquido cefalorachidiano.

Requisiti per la Dimissione

Le dimissioni di un bimbo nato di parto prematuro avvengono soltanto dopo che il paziente:

  • Ha ricevuto tutte le cure necessarie;
  • Ha raggiunto un peso corporeo idoneo;
  • È in grado di respirare senza ventilazione assistita, mantenere autonomamente la giusta temperatura corporea e alimentarsi da solo, sia al seno che in modo artificiale.

Prognosi

Per un bambino nato di parto prematuro, la prognosi dipende in larga misura da quando la madre l'ha partorito. Come si è detto, infatti, prima avviene il parto pretermine e più gravi sono le conseguenze sul neonato. Inoltre, non bisogna dimenticare che, di fronte a gravi complicanze, è anche più difficile fornire delle cure efficaci.
I parti prematuri gravi ed estremi hanno, spesso, un decorso rapido e infausto; quelli tardivi possono avere ripercussioni a lungo termine più o meno severe.

Prevenzione

Per cercare di prevenire un parto prematuro, è fondamentale che una madre sappia riconoscerne i segni premonitori e le modalità con cui si presenta (si veda il riquadro). In questo modo, infatti, è possibile rivolgersi tempestivamente al proprio medico curante o a una struttura ospedaliera, per sottoporsi ai controlli e alle cure del caso.
È doveroso precisare che, anche quando l'intervento è tempestivo, non è sempre possibile fermare il travaglio anticipato ed evitare, di conseguenza, il parto prematuro.

Le avvisaglie di un parto prematuro:

  • Contrazioni ogni dieci minuti o anche meno;
  • Perdita di sangue e liquidi di diversa natura dalla vagina;
  • Senso di pressione in corrispondenza della zona pelvica, come se il bambino premesse;
  • Dolore sordo nella parte bassa della schiena;
  • Crampi simili a quelli di una mestruazione;
  • Crampi addominali con o senza diarrea.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza